La falsa contessa ed il capostazione

La falsa contessa ed il capostazione La falsa contessa ed il capostazione Una moglie che tiene gli occhi aperti i , a e i a i l o , o a l r o ri e e oeo: a m. a o o, a e Che il professore C... B... da tempo non andasse d'accordo con la moglie non era più un mistero per i coinquilini. 1 due coniugi, maturi d'anni e d'esperienza, continuavano a vivere sotto lo stesso tetto, ma come due estranei, tanto die il marito non prendeva neppur più i pasti in famiglia. Enti-ambi portavano sul volto una maschera d'indifferenza, non tanto per se quanto per il mondo pettegolo. Lei, sebbene abbia varcato la cinquantina o stia per varcarla, pareva non dolersi troppo di questo sistema di ménage; ma nel suo contegno il professore non aveva mai notato nulla di... irregolare che potesse metterlo in sospetto. La stranissima situazione di questi due coniugi estranei l'uno all'altra sarebbe durata ancora chissà quanto tempo, se un giorno il professore non avsese ricevuto una curiosa ma abbastanza spiegativa lettera che lo fece sobbalzare dalla sua poltrona e lo costrinse a piantare ir asso le carte che s'era accinto a compulsare. Naturalmente la lettera era. anonima e diceva: « Stia allento professore. Lei viene ingannato. Sua moglie lo tradisce. Amorosi rapporti germogliano tra il signor B. A. e la signora R. B. C. L'avvocato... Tal dei Tali è informato della tresca In guardia, professore. Lo facciamo per il bene suo •. H professore rilesse la- lettera, la rigirò fra le dita stette in procinto di buttarla nel cestino, ma poi mutò di parere. E se la lettera diceva la verità ? Sua moglie, e vero, non era più tanto giovane, ma ih. proverbio dice che il cuore, non invecchia... E poi c'era il nome di quell'avvocato, assai noto e stimato. Forse col suo aiuto sarebbe stato possibile identificare quel B. A. che gli aveva portata via la moglie. Il professore andò dunque dall'avvocato, scandagliò con tatto e seppe che esistevano certe querele a carico d'un Rollone. abitante in via Lanfranchi. 11 marito Iradito con quel filo indicatore, andò come un detective alla ricerca del Bellone, in via Lan franchi, e non gli riusci meno diffìcile scovarne il dom icilio. Bussò alla porta col cuore un po' sospeso e gli venne ad aprire una g'o vane donna piacente. — Bellone? — interrotto il professore — Maria Luisa ReO-'one. mnsr1ip legit tfima di Antonio Bellone. Desidera? — Veramente vorrei parlare con suo marito. Si tratta di una iosa delicata Permette? Sono il professor C. B... — Ah!... Il professore fin) per narrare alla giovane donna la faccenda della lettera anonima ricevuta e le riferi ciò che aveva saputo dall'avvocato Maria Lui sa Bellone allora non ebbe più reti renze ed il professore apprese il rrad: mento della sua consorte. La giovane donna era una tradita come lui. Si curo! Proprio suo marito era In rela zione con la signora R. B. C. Una volta preso l'aire la Bell-one gli raccontò certe cose che gli ferero spalan care smisnrataimente gli orchi. — Caro proOpsnre. non so'" mio ma rito e sua moglie se la intendono, ma to li ho sorpresi una domenica pom" riggk) in una stanza di un albergo In Borgo Nuovo.*, ^vevo scopprtn n convegno e mi precipitai nella stanza. Ir-ruppi anzi rome una furia. C'emno loro due la colomba e lo sparviero: lo sparviero alla ina vista annichili, lei la rolomhe'la... matura fuggì a gambe levale. Non potei vederla che per un 'stante, ma i suoi lineamenti li ho 'tnnressi nella mia an'ma Ho dovuto sudare sa. per acciuffarli. Una lettera indirizzata a mio marito mi fece sco nrire tutto. « Ti pretto bnic'ami... ■* — gM scriveva l'amante! L'avrei bruciata io! E badi, professore, c'era anche una firma chiara e visibile: Costa Zaffiro Non dissi nulla a mio marito dello lettera capitata in mie mani, tenni il mio dolore per me sola, indagai, spiai.. Quel nome di Zaffira Costa mi tormen- , e o to a a a o l - fava. Chi era dunque colei che mi rubava il mio Antonio ? Dopo quattro mesi di ricerche la scoprii in via Berthollet al quarto piano. Minacciai di divorarla! Ebbene, vuol saperlo 7 Quella poverina mi protestò la sua innocenza. Gli adulteri, lo seppi poi, avevano usato del nome di lei per non rive lare il proprio! « Quando tornò a casa mio marito mos6t all'assalto. « Il nome, voglio Sanere il nome della tua amante 1 » gli urlai. Dovevo fargli paura perchè Antonio mi guardò atterrito. « Senti, cara » — balbettò. « Cara un corno! — urial Voglio sapere il nome ». E tanto feci tanto minacciai che mio marito mi svelò la verità. Confessò che si trattava di una contessa, abitante in corso Vittorio, la contessa R. b. C... Il professore sussultò: — Mia.moglie? Ma non è contgssa... Maria Luisa continuò: — Scrissi su bito una lettera raccomandata alla a contessa • : « Dovendo parlarle per cose che la riguardano la prego darmi un appuntamento oppure venire in casa mia. Non ricevendo nessuna risposta mi rivolgerò al 6u0 signor marito e famiglia». Firmai e aggiunsi anche una frase caratteristica : « Oggi il tem po è bello ». Il professore si asciugò il sudore che gli imperlava la fronte. — E rispose alla sua lettera la c contessa »? — domandò. — Venne II giorno dopo di corsa e contrita e remissiva; si dimostrò persino disposta a pagare un indennizzo alla Zaffira Costa della quale aveva usurpato il nome per scrivere a mio marito e che per poco io non ho divorata viva... H professore non volle udire altro. La signora Bellone provvedesse ai suoi casi, lui avrebbe provveduto per proprio conto. E fu cosi che preparò una buona querela d'adulterio, corredandola di alcune lettere firmate Zeffira Costa. Una di esse reca l'indicaz'one : « Ore 3 di notte » e contiene frasi come queste: « La mia anima ha domato i tuoi sentimenti... Ti desideravo amico mio, prima come una dolce compagnia del mio spirito; ora inve<;e ti desidero mio... Era destino che dovessi incontrare lo sconosciuto che doveva essere mio fin dalla nascita... ». La » contessa»»' cinquantenne, che non è contessa ed il suo presunto... compLice, di dieci anni più gióvane di lei, sono comparsi davanti .al Pretore per l'interrogatorio ina entrambi hanno negato recisamente. — Ho conosciuto il signor Bellone — ha detto la signora — allorché era capostazione a Morchioni e Dogliani, mentre io ero in campagna. Lassù... Non lo rividi più... Un giorno, trovandomi alla Banca Commerciale, lo incontro Saluti, informazioni sulla salute e nienie più. Egli si offri di aiutarmi in alcune operazioni bancarie, io lo ringraziai... e tutto è finito 11, — Ma la sorpresa nell'albergo 7 — domandò il pretore. — Falso, tutto falso! Anche l'ex capo stazione si protesto innocente. Niente di vero. Alla moglie gelosa, che voleva sapere il neme della sua amante egli, tanto per liberarsene, disse un nome qualunque. Il primo che gli venne in mente. Sfortuna volle che fosse proprio quello della, si gnora del professore. Questi è irremovibile. Vuole che giustizia sia l'atta ed ha rifiutato ogni riparazione. Data la situazione di viva ostilità, 1 protagonisti compariranno davanti al Pretore per rispondere dell'imputazio ne di adulterio. Il marito andrà all'u dienza armato di numerose lettere e di numerose testimonianze a suo favore; la moglie invece sarà assistila da un noto penalista del nostro foro che si ripromette di dimostrare l'infondatezza delle accuse. L'ex capo-stazione sarà assistito da un principe del giure. La moglie di Bellone, Maria Luisa, sarà scia, ma ben decisa alla battaglia. chhacoddpastccgCrocddfavstrpi cglacrepMmdppFlsralatObzItflsctasSclazprc