Mussolini ai Carabinieri

Mussolini ai Carabinieri Mussolini ai Carabinieri L'alto elogio al Gran Rapporto degli ufficiali generali dell'Arma - « La consegna è stata diligentemente, vorrei dire religiosamente, tenuta * Intendo che questa mia parola di elogio giunga fino all'ultimo carabiniere dell'ultima stazione, dell'ultimo villaggio d'Italia » Roma, 18, notte. Stamane, alle ore 11, a Palazzo Viminale il Capo del Governo ha tenuto a Gran Rapporto tutti gli ufficiali generali dell'Arma dei Reali Carabinieri, tutti gli ufficiali superiori del Comando generale e tutti i colonnelli comandanti di legione. Erano presenti il comandante generale dell'Arma, conte Enrico Asinari di San Marzano, il comandante in seconda, gen. Giovanni Sestilli, il generale addetto, barone Palizzolo di Ramione, i generali di brigata: Da Pozzo, Grossetti, Poggesi, Tinozzi, Gorini, Blais, Furlani; ed i colonnelli comandanti di legione: Casavecchia, Cherubini, Serra, Manera, Valenznela, Vernetti Blina, Montanari, Sterzi, Ademollo, Lattes, Contestabile, Peano, Boella, Perlosio, Giannuzzi, Raggio, Luparia, Cantele, Bianchini, Caggiola, Sanna, Massa, Grossardi, Squillerò, Pini e Lazzari. All'arrivo dell'on. Mussolini, che era accompagnato dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, on. Giunta, e dal capo della Polizia, Bocchini, il generale Di San Marzano ha dato l'« attenti .> agli ufficiali. Subito dopo il Capo del Governo ha pronunziato con voce vibrante il seguente discorso: « Signori Ufficiali! « L'anno scorso, iniziando In serie dei grandi rapporti annuali, vi davo una consegna. Questa consegna era compendiata in cinque punti: 1. ) Vigilare sugli irriducibili nemici del Regime, non perchè rappresentino un pericolo concreto, ma perchè -la loro melanconia non deve minimamente turbare la pace produttiva ed il ttanquillo lavoro del popolo italiano. ' 2. ) .Reprimere tutti i residui di illegalismi e di faziosità locale. 3. ) Non dare tregua alla delinquenza comune. 4. ) Imporre a tutti inflessibilmente il rispetto dcUa Legge. 5. ) Dire la verità ai capi ed a me, perchè ehi dice mezza verità inganna il suo Capo e chi la nasconde è reo di tradimento. a Dopo un anno sono lieto di constatare che questa consegna è stata diligentemente, vorrei quasi dire religiosamente, tenuta. Nè poteva essere diversamente, né poteva pensare altrimenti ehi conosca la storia nobilissima della vostra Arma. L'azione pronta, giusta, calma dell'Arma dei carabinieri si impone) come sempre, non soltanto al rispetto e alla ammirazione degli italiani, ma, oggi, all'ammirazione di tutto U mondo. a La consegna è stata tenuta perchè tutti coloro che potevano illudersi di turbare il normale svolgimento delia vita della Nazione sono stati eliminati. Si può affermare ch-e gli sporadici residui di illegalismo, i quali non avevano più al.cuna giustificazione idealistica e che erano quasi sempre il risultato di piccole passioni faziose o di interessi personali, sono dovunque e completamente finiti. La delinquenza comune ha avuto un rude colpo, specialmente in Sicilia, ma c'è qualche cosa da fare ancora in Sardegna: particolarmente nel centro della Sardegna ci sono avanzi di banditismo che bisogna distruggere a qualunque costo. I carabinieri sono già bene avviati in quest'opera. La completeranno. Le leggi dello Stato sono dovunque ri¬ spettate. Dai minuti rapporti quotidiani che mi vengono ogni mattina rimessi da S. E. il Generale Comandante la vostra Arma, risulta che voi, come sempre, avete l'abitudine di dire la verità, cioè di rappresentare le situazioni come realmente sono e non come si vorrebbe che fossero. a Questo vi spiega come nel maggio di quest'anno, parlando alia Camera, io abbia tessuto un caldo elogio dell'Arma dei carabinieri come forse mai non avvenne da un secolo a questa parte. Ricorderete che quando io posi all'ordine del giorno delia Nazione lutti i Carabinieri caduti nell'adempimento del loro allo dovere, l'Assemblea fascista in piedi acclamò per più minuti con un grande, sincero, profondo entusiasmo. « Un anno è passato ed è passato bene. Voglio farvi il mio elogio più completo ed esprimervi i sensi del mio compiacimento: « Questa attestazione dovete trasmetterla a tutti gli Ufficiali dell'Arma, a tutti i sottufficiali, a tutti i carabinieri. Intendo che questa mia parola di elogio giunga fino all'ultimo carabiniere dell'ultima stazione, dell'ultimo villaggio d'Italia. « Sono sicuro che, in fraterna collaborazióne con tutte le altre forze di polizia dello Stato fascista, voi continuerete a tenere alto, indiscusso, fulgido il prestigio della vostra Arma e continuerete ad essere benemeriti del Re, del Regime e della' Nazione o.

Luoghi citati: Italia, Massa, Roma, San Marzano, Sardegna, Sicilia