Bologna-Internazionale 1-1

Bologna-Internazionale 1-1 GIRONE B Bologna-Internazionale 1-1 interessante della giornata. Erano di fronte due fra le presumibili, anzi, fra le sicure squadre, finaliste» due fra le unità ititi note per le loro possibilità. La promessa non venne mantenuta. La gara ebbe uno svolgimento piuttosto disordinato o il giuoco non assurse mai ad un tono tecnico elevato. Era da una parte l'Internazionale, ima squadra elio possiede in Italia una piccola tradizione per le curo che dedica al lato costruttive» del giuoco e per la ... ,„„ .i/incontro prometteva di essere li piiiTBologna, 20 mattino. !'partito certo punto della stagione, appunto*' per la mancanza di terzini sicuri ed esperti, ì nero-azzurri ricorsero all'espediente di abbandonare un po' a sè. l'attacco e di concentrare tutti i mezzi e gli uomini disponibili in difesa. Per dare equilibrio alla costruzione, che ne aveva poco, si ridussero i piani e le pretese di ogni singolo incontro e si formò, con quanto si aveva «otto ma no, uno schieramento difensivo ileno e compatto. Era un po' la rinunzia a metà delle possibilità del giuoco, alla me tà migliore, pur di non perdere 11 tutto. E questa politica ha dato frutti insperati. Da ini palo di mesi la squadra non perde più. Non appena lo cose accen nano a mettersi male, sui campi altrui siiecialmente, l'unità si chiude in sè stessa come in un guscio di noce, si asserraglia In una difesa salda e tenace e l'avversario assedia finché vuole, ma non passa più. Fu quello che successe ieri. Squalificato Bernardini, l'u allineato come avanti Agrari! ; come avanti sulla carta soltanto, che si vide subito che egli aveva istruzioni c mansioni esclusivamente da elemento di difesa. Per una buona mezz'ora del primo tempo i milanesi ressero con successo all'assedio di cui erano fatti oggetto. Poi <>edettero alla formidabile violenza di un tiro di Muzìoli, ma nou si arresero. Continuarono a difendersi puntigliosamente e tenacemente, lanciando qualche rapida puntata offensiva nel carni» nemico. Su una di queste velocissime e improvvise inenisioni gli ospiti acciuffavano il pareggio a mezzo di un magnifico tiro di Conti proprio a mezzo minuto rial riposo di metà tempo. E nella ripresa il Bologna non pu*sò più. La difesa degli ospiti aveva preso pienamente la misura dell'attacco avversarlo: tanto che a lunghi periodi l'In terunzionale rompeva vigorosamente l'assedio e si fidava di gettarsi «vanti cou quasi l'intera sua prima linea. La politica della lotta per il risultato — politica logica, dopo tutto, come è. logico che si combatta per la vita — aveva dato il suo frutto sotto la forma di un punto raccolto in campo avverso. *:** Contro l'internazionale stava ieri un Bologna dalla linea di condotta ben strana. La formazione era la stessa presentata cinque settimane or sono contro la Juventus, ma il comportamento fu ben diverso. Giuoco Rlegato e caotico quanto mai. La difesa era salda e sicura in se stessa, e nessun appunto le può venir mosso, nemmeno per il successo Incon tarato dal tiro di Conti; ma quanto era attacco, nella sqnadra. seconda linea compresa, pareva mancare di un vero e proprio piano di azione, pareva avanzasse più affidandosi al caso e all'improwisazione che basandosi sulla forza e sulla coesione. Il servizio dei mediani agli avanti era imprecis*. Le. ali venivano lanciate tardivamente e quando gli uomini del trio centrale si vedevauo presenti ta una occasione favorevole per piazzare un tiro regolarmente, essi si trovavano con la schiena rivolta a quell'obiettivo che dovevano prendere di mira. Ma il difetto capitale dei bolognesi — difetto comune ieri, del resto, anche ai milanesi, se si eccettuano Rivolta e Conti — fu quello del tipo di palleggio adottato. Per tutti i novanta minuti il giuoco venne tenuto alto, passaggi a parabola, rimbalzi alti, servizi agii avanti che giungevano all'altezza del petto invece che sul piede di col ni a cui erano diretti. Questo difetto, che conferì ice (ezza ni giuoco, fece si ette le migliori avanzate dei- bolognesi potessero venire bloccate dalla vigile difesa milanese. I particolari di preparazione delle a zioni erano troppo lunghi c lenti. I palloni elio giungono dall'alto di taglio e con effetto necessitano due o tre tocchi l>er essere presi in padronanza e lavorali, e nel frattempo la difesa avversa ria provvede ai casi suol. Amore di verità ci costringe u dire che Pitto fu dei lire mediani bolognesi quello eho mag'glórnicnta peccò a questo riguardo. Questo offuscamento di idee tecuich che pure di solito sono parte cliL'ir» e brillante del repertorki della squadra bo- lognesc fu la ticIb dominante della gclor- .nata, che i bolognesi prevalsero per CirTca 7(1 sui 00 minuti di giuoco, ottennero quattro calci di angolo contro nessuno degli avversari, e Invasero l'area li ri gore milanese dozzine di volte. Ciò mal grado, Degani non. ebbe eia parare p'ù di tre. o quattro tiri degni di essere ical mente catalogati come pericolosi. La partita non merita una descrizione minuta dopo le considerazioni di cui sopra, che già ne delineano la fislono mia. Per mezz'ora il Bologna dominò 'e l'assedio non fu in questo periodo o e r a a e a i i o r i i — i e o l i o i e e 32° minuto. Poi Busini Ùì passava in profondità a Schiavio; qnestl allungava a Muzioli, il quale sparava in porta da pochi passi. Il tiro era dì una. violenza tale che Degani, pur toccando 11 pallone con ambo le mani, non poteva i-npedire che esso andasse a finire nella rete. A pochi secondi dalla fine del primo tempo. Castellazzi su un'avanzata dei milanesi sparava fortemente in porta. La palla colpiva uno dei terzini oolognesi : Conti riprendeva il rimbalzo e con un tiro In realtà straordinario per forza e precisione inviava all'angolo della rite sulla sinistra di Gianni. Un tiro che avrebbe battuto qualunque portiere che fosse stato al posto del Bolognese. H fu tatto quello che. la giornata ci doveva offrire come punteggio. La ripresa fu leggermente più equilibrata come giuoco. In compenso gli attacchi bolognesi furono più intensi ed energici, Terso la fine Pitto e PerlD si cambiarono di postò senza che la modificazione conducesse a risultato positivo alcuno. La partita fu disputata con sano spirito sportivo e fu priva affatto violenza. Assisteva II presidente della Federazione on. Arpinati e un pubblico numeroso. Il campo In ottime condizioni. Arbitro T^ntl di Genova. La eomnosizione delle due squadre era la secnente: Internazionale: Decani; Gianfordonl, Goppti; Pletriboni. Giustacchini, VlcenHn: ronfi, CasteVJazzi, Meazza, Agradi o Klvolta. Bologna: Gianni: Monzeglio, Gaineri, Genovesi, Pitto. Pozzi: Bnslni I, Perini Scbiuvio, Busini III e Muzioli. VITTORIO POZZO. DOMINANTE-NOVARA: 2-0 Novara, 20 mattino. Ecco la prima sconfitta su campo novarese. Sconfina immerima se vogliamo, ma che torna ad onore degù ospiti, i quali, davanti ad un Novara quanto mai lento ed impreciso (parecchi giocatori erano reduci forse dai veglioni di sabato...) hanno giuocato una delle loro migliori partite. Netta fu la superiorità del Novara, che Imbottigliava per interi quarti d'ora l'avversarlo nella propria area: ma gli avanti andavano a gara a non concludere. SI e. cosi anche ieri riscontrata la grave deflcenza dcil'cttacco novarese, nonché del portiere, che ba fatto passa ri. istanti di sgomento per le sue difettose prese. Bonetti 1 è stato l'unico «azzurro» che si sia salvato dalla nera giornata. Daqulno 6 sempre- preferibile come naif. Paglierini nel primo tempo ha giuocato bene ma nella ripresa, passato fra gli avanti, si è sperduto come tutti gli altri. Dckìì ospiti il porticro Bonadeo ha parato l'impossibile. Ottimi I terzini, gli balves e le alt Arbitro r,ior;i del Mila.n. Per la cronaca 1 due goals furono segnati su dne azioni isolate, mentre più intensa era. la supremazia novarese, al ao.o e 44.0 minuto, per opera entrambi di Del Ponte, n Novara non ha sapnio Invere trarre vantaggio dalla sua superiorità, ed ebbe, anche la sfortuna di trovare parecchi pali compiacenti per gli ospiti. Ecco le squadre: Novara: De Giovanni: Rabaglio. Itoncnli Paglierini. Menèghettl, Bonella; Soslna, Testa. Itosela. D'Aquino, erotti. Dominante: Bonadeo; Moruzzi, Ravasio; coiiiazzaui. Montatilo. Carzlno; Mattiozzl, Fontana. Dorchi, Del Ponte. Kaggeo. PRO PATRIA-ROMA: 1-0 Roma, «o mattino. Sul Campo dei Cessati Spiriti dove non erano riusciti a passare srl! Juventini, 1 casaiesl, i bolognesi ed I modenesi, sono Invece passati gli striscioni bustesl. La prima Une* giallo-rossa era stala completamente rlnianegRlata: esclusi Cappa e Busslch. spostato Ziroli dalla destra alla sinistra, con Chini al centro, ed estrema destra Scardola con Fasanclll e Narlrza.nl alle mezz'ale. Essa è mancata completamente. Ba Invece giocato ottimamente asseconda linea e l'estrema difesa a volte ì stata assai fallosa. La squadra bustese possiede poca tecnica, ma lui una forza di volontà ammirevole, una decisione ed una riserva di flato notevole. Sono emersi il portiere Raimondi e 1 due terzini e la linea centralo. Il prìiuo tempo, che si fc chiuso zero a zero, ha visto una leggera superiorità della squadra romana. VI sono stati due cornerà per parte. Nel secondo tempo al 5.0 minuto Gregar ha modo di segnare con un tiro da pochi metri a noria vuota. Al 2s.o l'arbitro concede un penalty per fallo di Borsani, ma i! forte tiro di Zi ioli 6 niagnllicaiiieiite paralo da Raimondi, il giuoco da questo momento si fa pesante perchè t romani cercano, tncfncobdtdddtnmcpctulcvdClipIum- disperatamente di pareggiare

Luoghi citati: Bologna, Genova, Italia, Novara, Roma