L'elegante vecchio signore che arruolava i rapinatori

L'elegante vecchio signore che arruolava i rapinatori L'elegante vecchio signore che arruolava i rapinatori Milano, », notte. Con l'operazioni' condotta a termine Un .questi giorni dai carabinieri a stato posto iìiie all'atti v-tti'i di unii banda dedicata.?! «Ile rapine e a: finti negli stradali e noi paesi vii-ini. Ui-salendo a ritroso il eoi'so delle operazioni, si può giungere a ricostruire la... sedimi nella" quale l'associazione venne costituita, in un'anticamera del palazzo Prefettizio, in via Monforte, mentre nello .scorso maggio sietleva la Commissione per l'ammonizione. In attesa del responso, ci sono, nel conile e nei corridoi, diversi interessati c amici degli interessati, inno un campionario di gente dedita alla malavita. Domina ìn mezzo a timi un signore ben pulito, con ia barbétta bianca a punta, il quale si avvicina a un giovanotto che desta la sua simpatia. Il giovanotto, Giovanni Merlin di Antonio, di 22 anni, pavimentista disoccupato, da Lodi, ha un passato irto di furti e di condanne, ma se la cava con l'ammonizione. Allora il vecchio signore lo trae in disparte e gli fa la sua proposta concreta. Quella del Lodigiano è ancoro una zona dove ci cono delle possibilità. Si sente il giovanotto di trovare dei compagni fidi, risoluti, ma prudenti? Ne prepari una lista e poi torni a Milano per le intese definitive; lo troverà seni pre nel « Caffo Vittoria », di via Francesco Sforza, 1; basterà che chieda di Monteverdi. 11 Merlin accolta con entusiasmo torna a Lodi, si mette all'opera e scrii tura tre giovani amici, destinati alle parti principali: Angelo Pacchiarini, di'17 anni, da Conciliano di Lodi; Antonio Fenocctii, da Zelobuompeisico, rt; 18 anni, e Giovanni Ferrari di Agosti no, di 21 anno, muratore, senza fissa dimora. Si assicura pure la collabora zione di alcuni comprimari : Guetano Faccini, di 10 anni; Pietro Gnocchi e Attilio Rosmini, di 17 anni. Si preoccupa anche di trovare chi si presterà a ricevere provvisoriamente la refurtiva: certi Attilio Paladini, un fratello del. Rosmini, Assunta Rossi, madre, del Pacchiarmi, il quarantaduenne Carlo Caldi fu Giovanni, che a l.odivecchio ha un piccolo negozio di biciclette. Sono i primi di giugno e le operazioni incominciano. Tutta la zona che va da Lodi a Crema, a Cremona ed a Soresina ne e teatro. 11 2T di agosto, verso le. 21, un fili abile di Dovera (Cremona, è fermato da quattro individui, uno dei quali si è poi saputo essere il Ferrari, col viso mascherato e con le rivoltelle in pugno, è rapinato di 2500 lire. Qualche notte dopo il contadino Annibale Calderara, sullo stradale da Graffignana a San Colombano, è privato della bicicletta e di 150 lire. Poi è la" rapina ad un esattore comunale, sullo stradale oltre Rivoltn d'Adda. La notte stessa, nelle vicinanze, è aggredito il macellaio Luigi Fontana, ma si tratta di un giovane robusto e coraggioso, ohe riesce a fugare i malviventi anFmltdM a colpi di bastono. Il Lo di gennaio, nei pressi di Soresina, l'agricoltore Ferdinando Marazzina e rapinato a mano armata di alcune centinaia di lire. Qualche giorno dopo ad un contadino di Torazzano, frazione del Lodigiano, è. strappata la bicicleta. Una sera, nei pressi dille scuole di Monta-naso Lombardo, 6 aggredito cerio Mario Majocchi, ma si difonde, grida, fa accorrere gente e i banditi fuggono. Si prendono jicrò la rivincita penotra.ndo nella casa parrocchiale di San Gualtiero di Lodi, rubando oggetti ai argento, indumenti c biciclette. A Lodi, di notte,. accade un furio in casa della signora Angela Zibra, in via tìaffurlo. Tutti i risparmi dell'operaio Camillo Pigatti,• sempre a Lodi, consistenti in £00 lire messe da parte per pagare l'affitto, gli i-onn rubati. Due furti lamentano Giovanni Draghetti e Giacomo Bresciani noi paese di Cuspiatica. In danno della Cooperativa di consumo di Turano sono rubate 1500 lire. Il negozio di stoffe di Pietro De (tradì, in piazza Vittoria a Lodi, è- svaligiato di notte I ladri entrano nei locali del Sindaca to fascista, sempre a Lodi, rubando de nari e una bicicletta in danno di Pie irò Donati. Naturalmente questa intensa attività ladresca impressionò grandemente il Coniando dei carabinieri, die dispose un'attiva caccia a base di apposta menti, di travestimenti, di vigilanza esercitata di giorno e di notte. Non fu subito possibile raggiungere il Monteverdi, che si era eclissato, ma venne scoperto un suo emissario; di qui si poi* stabilire clic il « basista » ora il commerciante Adolfo Monteverdi fu Carlo, da Romanengo Cremonese, di 55 anni, già nmnionito iier strozzinaggio, abitante con la moglie e un nipote in via Gaudenzio Ferrari. 7. Nella sua abitazione vennero sequestrati libretti della Cassa di Risparmio e della Cassa del Monte di Pietà, titoli di rendita, azioni industriali, una di stinta di Buoni dW Tesoro versati alla Tesoreria dalla Ranca d'Italia il 3 gen naio scorso per 11.700 lire, e numerose cambiali. A-rtre-stato il Monteverdi, si perquisì un negozio clic egli "tiene nello stabile medesimo. E ne saltarono fuori le mer ci più diverse, gli oggetti più svariati, vera miniera di refurtiva intorno alla quale si statuto facendo gli accertameli ti. Era ti prodotto dei furti do'.la lian da, clic i ladri, dopo aver occultato alla meglio, a poco a poco facevano pervenire nel magazzino del Montcver di, ài quale pare abbiano corrisposto anche 50.000 lire in denaro. Tutti gli arrestali sono stati trasportati alle carceri di Lodi. Il Monteverdi sempre calmo, irreprensibile, con la barbetta bei curata e gli occhiali d'oro, fa lo sdegnato, protesta, giura che non conosce nessuno. Ma oramai i vinco!' del segreto c dell'omertà si sono alien tati e i suol scritturati lo vanno sma scerando.