La convenzione nazionale dei metallurgici

La convenzione nazionale dei metallurgici La convenzione nazionale dei metallurgici L'accordo raggiunto Lunedi si inizieranno le trattative locali Roma, 10, notte. La convenzione nazionale per il nuovo patto di lavoro dei metallurgici è stata conclusa oggi Dopo luna lunga serie di trattative, condotte prima tra i rapprese! tanti della Confederazione, nazionale dell'industria e quelli della Confederazione dei Sindacati fascisti sotto la presidenza dell'on. Bottai, e poi dai rappresentanti delle parti tra di loro o dopo la discussione avvenuta nella giornata di ieri alle due sedute del Comitato intersindacale centrale ed una lunga seduta tenuta stamane, è stato raggiunto l'accordo su tutte le parti della convenzione. L'accordo riguarda: la determinazione dei minimi di paga; la distrotre. stabilimenti di città e di camnel l'ambito della, stassa Provintene" delle categorie dell'industria metallurgica ; distinzione delie varie oatesorrie di operai di-ogni industria; assunzione degli operai; determinazione del periodo di prova; orario di lavoro e lavoro straordinario; ferie; trattamento nel periodo della chiamata o richiamo alle armi; trattamento nel periodo di malattia; mutualità; questione del trattamento in caso di trapasso di azienda; quella dei reclami; infine quella Importante dei cottimi, nella quale gli operai hanno ottenuto le desiderate garanzie. Lunedi saranno iniziate localmente, nelle varie regionii d'Italia, trattative per i patti regionali o locali o aziendali, in cui saranno piecisatì i minimi di paga e in cui si avrà l'eventuale revisione salariale. Oggi dell'avvenuto accordo 11 sottosegretario on. Bottai ha informato ampiamente ',1 Capo del Governo e ministro delle Corporazioni on. Mussolini. I portinai ricorrono alla Magistratura dal Lavoro La Magistratuna del lavoro, dinanzi alla quale il 23 ultimo scorso si è concluso con la nota sentenza il dibattito per la fissazione delle nuove condì zionl di lavoro dei marittimi, è stata chiamata a pronunciarsi su un'altra richiesta di ordine nazionale. Si tratta di una iniziativa dell'on. Rossoni, il quale, come presidente della Confederazione nazionale dei Sindacati dei lavoratori, ha presentato, a norma della vigente legge sindacale, una domanda alla magistratura stessa perchè sia stabilito un contratto nazionale di lavoro per i portinai, i quali sono definitivamente inquadrati in una Federazione nazionale sindacale, dipendente dalla Confederazione. Nella domanda sono naturalmente specificato le richiesto del portinai, 1 quali chiedono approssimativanienii! l'adozione in loro favore di clausole di lavoro, che no farebbero in definitiva dei veri e propri impiegati privati. L'esame di queste richieste da parte della Magistratura del lavoro implica la soluzione di una questione pregiudiziale, del resto prevista dalla legge. Infatti, mentre normalmente ad ogni categoria di lavoratori riconosciuta giuridicamente corrisponde una categoria di datori di lavoro, pure giuridicamente riconosciuta, nel caso dei porti i.ai manca una associazione che abbia la rappresentanza giuridica dei corrispondenti dator di lavoro. Poiché i padroni di casa, che s>">no i datori del lavoro dei portinai, a tutt'oggi sono rimasti praticamente fuori dell'ordinamento corporativo, non essendo state superate le difficoltà che si ,oppongono al loro Inquadramento, in (ragione dei particolari caratteri della loro funzione economica e sociale. In questo caso 'a legge sindacale provede la; nomina di un curatore, che deve cadjere naturalmente su una persona rappresentativa degli interessi che debbono essere tutelati. Questa designazione appunto dovrà essere fatta nei prossimi giorni dal presidente della Magistratura del lavoro di Roma. Si hanno ragioni di ritenere che essa cadrà su uno degli esponenti delle associazioni proprietari di casa, lino ad oggi esistenti, pur senza giuridico riconoscimento. Una volta fatta la nomina il curatore degli interessi dei proprietari di casa ed i rap presentanti legali della Federazione portinai, dovranno intervenire alla riu nìone presso 11 presidente della Magistratura del lavoro per il tentativo di conciliazione. La riunione sarà fissata per i primi di marzo. In materia sindacale si apprende anche che al ministro delle Corporazioni, da parte della Confederazione dei Sindacati è stato chiesto con apposito memoriale che gli agenti «ri as¬ sicurazione, attualmente inquadrati nella Confederazione fascista del commercio siano invece inquadrati nella Federazione del lavoratori addetti di commercio. Nel memoriale si afferma che gli agenti di assicurazione sono in realtà dei veri e propri dipendenti delle società assicuratrici. Qual'à la baie dai numeri Indio! La Commissione creata recentemente dal Comitato intersindacale centrale con funzioni consultive presso l'Istituto centrale di statistica per con trollare la formazione dei numeri indici sul costo della vita, ha iniziato in questi giorni i suoi lavori con l'esame del rapporti inviati dagli ufflci periferici tlì statistica. Si ricorderà come la Commissione, come prima proposto, avanzasse quella dell'inclusione e della maggiore valutazione di alcune voci che nella determinazione del - numero. indice . erano fin qui c escluse o troppo scarsamente pesavano; l'Ufficio centrale di statistica, nel* le sue Istruzioni ai dipendenti ufflci periferici, aveva indicato la quantità e la varietà dei generi e del servizi necessari settimanalmente ad una famiglia operaia tipo, composta cioè di due adulti e di tre bambini al disotto dei dieci anni, perchè su questi eie menti fossero formati 1 numeri indici locali. Questi numeri indici debbono inoltre riferirsi ai prezzi del giugno 1927 che venivano presi come base a cento. La Commissione ha subito rilevato che tale sistema dava luogo ad inconvenienti e nella seduta odierna i rap presentanti della Confederazione del Sindacati dei lavoratori hanno osservato che i numeri indici stabiliti col sistema odierno non determinano effettivamente il costo della vita nelle vario città, ma le variazioni verificatesi durante il mese nei prèzzi dei generi considerati nel bilancio della famiguiatiipo. Per esempio : se l'indice del costo della vita è per AlessandrV 92,33, per Bergamo 93,60, questo non significa che in questa città la vita sia più cara che nell'altra, ma che i prezzi sono in rapporto al giugno 1927 diminuiti più in Alessandria che non a Bergamo. Si vorrebbe invece da parte dei rappresentanti dei lavoratori che venisse prescelta una qualunque città come base, e ai costo della vita in questa città venissero rapportati l numeri indici delle altre, in modo che questi possano indicare effettivamente le differenze che 6i riscontrano da un centro all'altro nel costo della vita. Altra osservazione è stata sollevata sulla scelta del giugno 1927, perchè si sostiene che molto più opportuno sarebbe prendere come base il costo della vita nel gennaio 1928, cioè dopo l'avvenuta stabilizzazione della lira- La d-lscussione 6u tale proposta e stata nella seduta odierna lunga e laboriosa e disposizioni preci-se al riguardo verranno impartite agli Ufflci periferici di statistica, dopo la prossima seduta della Commissione, seduta nella quale verrà continuato l'esame e saranno prese definitive deliberazioni. Intanto secondo gli ultimi bollettini dell'Istituto centrale di statistica, le notizie sul corso della vita possono riassumersi in questi termini: l.o Dal giugno 1927 al gennaio 1928 la diminuzione generale per tutti ' consumi e per tutta la Nazione è stata da punti 100 a punti 92, il che corrisponde ad una differenza in meno deli'8 %. 2.o Nel periodo indicato la diminuzione globale si è ripartita nelle diverse categorie di consumi in questo modo: il costo dell'abitazione è calato da 100 a 88, ossia in ragione del 12 % quello del riscaldamento e luce da 100 a 92, il che equivale all'8 %; quello dell'alimentazione, cerne anche quello del vestiario, da 100 a 93, ossia del 7 % ; quello delle cose varie da 100 a 95. il che significa il 5 %. 3.o Nello stesso periodo la diminuzione complessiva si è distribuita nelle diverse città d'Italia in modo che la riduzione minima si è verificata a Trieste, dove si è passati da punti 100 a punti 98,78, con un ribasso medio dell'I %. e la riduzione massima si è avuta a Biella, dove si è andati da punti 100 a punti 85,49. con un ribasso, dunquo del 15 %. 4.o Nell'ultimo mese dalla metà di dicembre alla metà di gennaio la media nazionale è rimatita quasi invariata, essendo passata da punti 92,15 a punti 92,22. DI Robilant 1 colloquio con Tirati Roma, 10, notte, II segretario federale di Torino, con. te Di Robilant, giunto stamane a Roma, ha conferito col segretario gene rale del partito, on. Turati su talune questioni interessanti la regione piemontese.

Persone citate: Bottai, Di Robilant, Mussolini