La «Consolata» a Mogadiscio

La «Consolata» a Mogadiscio La «Consolata» a Mogadiscio gLa solenne funzione al Santuario - Il corteo per le vie della città - Il Duca di Genova e il Cardinale presenti alla cerimonia Sl t iit risultò Il Cdil i idi u bre Solenne veramente e riuscita risultò la manifestazione patriottico-rellgiosa della traslazione della sacra lmmuglne della Consolata destinato a Mogadiscio; solenne e riuscita sia per la grandiosa proporzione che essa assunse, sia per 11 grande concorso e 11 profondo significato che la cittadinanza vi diede. Torino accora una volta ha offerto tra magnifico spettacolo di civismo e di fede. Il corteo non si era ancora mosso dalla Chiesa della Consolata, e già, lungo il tragitto che esso doveva percorrere, era assiepata la folla, in paziente e raccolta attesa. Ed al passaggio, poi, della taumaturga Immagine, il popolo ha manifestato 1 suoi sentimenti con applausi, con preci, con voti. Adunque l'Immagine della Consolata parte da Torino col viatico non solo della benedizione ecclesiastica, ma colla benedizione dell'anima popolare della città. Le Autorità La cerimonia della benedizione si è evòlta solennemente alle 15, al Santuario della Consolata, mentre nei pressi — via Consolata, piazza Savoia, via Garibaldi — andavano radunandosi associazioni e rappresentanze destinate a formare 11 corteo. L'ingresso al Santuario era regolato, In base al biglietti d'invito, dal membri del Comitato. Nella navata centrale non tardano a raccogliersi le autorità maggiori : il Prefetto De Vita con la consorte, il Podestà ammiraglio Dl.Sambuy ed 11 vice-podestà conte Buffa di Ferrerò, .1 sen. Bovasenda e DI Mlraflorl, 1 generali Sasso, Filippone di Monibello, Donaudl e Da Pozzo, I magistrati Trabucchi, Burzio e Maiola, la medaglia d'oro Salamano, glipon. Gianotti e Bertone, 11 grand'uff. Anselml, il conte Fossati, il conte Gazzelli, 1 colonnelli Oasavecchla e Bolognesi, Di San Mariano e Gastaldelll della Federazione Fascista, il prof. Garelli del Politecnico e il prof. Insolera dell'Istituto superiore di commercio, 1 fratelli del Governatore della Somalia ing. Giovanni e aw. Francesco Devecchi, ring. Vandone, il grand'uff. Bonn, il grand'uff. Bosso, 11 Questore De Boma, col capo gabinetto vicequestore Calasso, l'aw. Badinl-Confalonleri, ecc. Del Comitato sono presenti quasi tutti 1 membri, tra 1 quali la presidente contessa Bosa di San Marco, anima dell'Iniziativa, il gen. Chlaplrone, l'aw. Colombini, 11 grand'uff. De Albertls, 11 cav. uff. Morino, il gen. Splngardi, il conte Timori di Bevel, ecc. Molte dame hanno preso posto nei banchi. Quando, alle 15, giunge il Duca di Genova, le maggiori autorità lo ricevono all'ingresso. Il Principe entra mentre l'organo intona la prima melodia, e, accompagnato dal rettore della Consolata can. Cappella, prende posto davanti all'altare maggiore. In apposito inginocchiatolo. Dietro di lui sono 11 Prefetto e II Podestà. L'altare e tutto splendente di luci, pronto per la sacra funzione. Davanti ad esso, a sinistra, collocata sopra un alto piedestallo di velluto, troneggia l'immagine della Consolata col Divln Bambino, fedele ed artistica copia di quella famosa venerata nel nostro Tempio, dovuta al pittore Gugltelmino. u quadro è tutto circonfuso di candidi gigli. Al lati sono distesi sulle pareti la grande bandiera nazionale offerta dal Duca di Genova ed 11 maestoso gonfalone della città donato dal Podestà. La Benedizione Vestito di sontuosi paramenti 11 Cardinale Gamba sale all'altare maggiore, assistito da parecchi sacerdoti e chierici mentre un coro di voci maschili dall'alto dell'organo si espande nel tempio. Quindi l'Arclvescoyo si porta sul davanti, e pronunciata la formula della benedizione asperge dell'acqua benedetta la Immagine sacra, la bandiera ed 11 gonfalone, mentre i padrini, U Duca di Genova ed il Podestà, reggono un lembo del vessilli. vcacgtg è i , . a o Il Cardinale pronuncia quindi un breve discorso sulla bellezza e sul signlil- cato del dono che Torino — Principi, autorità, popolo — ha fatto alla nuova chiesa di Mogadiscio, dotandola del segni della fede, della patria, della civiltà. Poi l'arcivescovo risale l'altare maggiore e, fra la devozione generale, la funzione religiosa, semplice ad austera, è condotta a termine con la benedizione generale Intanto, come si è detto, fuori del tempio, sotto la guida del commissario capo cav. Greco, del commissario aw. Mondino e del tenente Angulssola del Carabinieri, già si è iniziata e va completandosi la formazione del grande corteo. Di guisa che, quando la benedizione è terminata ed autorità, clero e devoti escono dal Santuario, {l lungo ed Imponente concentramento ' Inizia senz'altro la sua sfilata, ordinatamente. La testa del corteo, che è In via Garibaldi, si muove, e poco dopo si incammina anche l'ultima parte, che è nella piazzetta del santuario, avendo nei mezzo la Immagine sacra ed 1 due stendardi. Il Corteo Il corteo percorre cosi via Consolata, via Garibaldi, piazza Castello, via Boma, piazza Carlo Felice, fra decine di migliaia di cittadini che si assiepano in due fitte ed Ininterrotte file al lati, e che al passaggio della Vergine si scoprono reverenti. La sfilata dura circa mezz'ora, rallegrata dal suono di parecchie bande, e costellata di innumeri vessilli, stendardi, gonfaloni, ecc. che mettono nell'aria note di vita e di colore. La sfilata avviene nel seguente ordine: guardie civiche, banda, balilla, esploratori, scuole elementari e medie, Collegio convitto nazionale, Orfane armene, Orfane di guerra, banda dell'Albergo di Virtù, <r Fannia Turlneisa» preceduta da un drappello di suoi ciclisti di nuova creazione con divisa giallo-azzurra, associazioni femminili cattoliche, banda ahI alunni dell'Istituto Bonnfous, dome missionarie, allievi e chierici degli Istituti salesiani, Missionari della Consolata con caratteristica veste talare bianca, guidati da mons. Perlo e mons. Barlasslna, gonfalone della città di Torino portato dai valletti municipali In uniforme nero ed oro, bandieranazionale recata dai Combattenti, Immagine della Consolata portata a spalla dagli universitari In berretto goliardico, Gonfalone, bandiera e immagine sono/fiancheggiati da plotonclnl del corpi arM matl municipali in grande uniforme. Seguono il clero della Consolata, le autorità, gli studenti cattolici del circoli 0 Balbo e G. Agnesl, e quindi tutta la lun ga, fitta teoria delle Associazioni civili e di quelle dloceslane, con decine e decine di bandiere, con le quali il corteo si chiude. L'Imponente sfilata raggiunge cosi piazza Carlo Felice e Porta Nuova, dove 11 pubblico è iu attesa anche più numeroso e fitto. Il corteo entra sotto la tettola dal lato arrivi, e prende posto sotto 11 colonnato • nonché nell'adiacente cortile cintato. Una banda suona festosamente. L'effigie, la bandiera ed 11 Gonfalone vengono fermati davanti alla Saletta Beale e, attorniati dal missionardella Consolata e dalle autorità, vengono ivi Introdotti. Mons. Perlo 11 prende In consegna e padre Gaia pronuncia brevparole a nome della missione sacerdotche avranno 11 privilegio di accompagnare quei simboli della fede e del patriottismo fino alla nuova terra Italianadove vivono e lavorano 1 nostri connazionali, ai quali tali simboli porteranno l'eoo e l'incitamento della Patria. Con queste Indovinate parole del sacerdote e dell'italiano al è chiusa l'imponente manifestazione. Il corteo si è sciolto. La sacra immagine, ed 1 due stendardi sono rimasti in custodia nella saletta Beale, In attesa di partire per Genova. DI qui la missione salperà per la Somalia 11 5 febbraio.