Colloquio Mussolini-Volpi sui rapporti fra Tesoro e Banca d'Italia

Colloquio Mussolini-Volpi sui rapporti fra Tesoro e Banca d'Italia Colloquio Mussolini-Volpi sui rapporti fra Tesoro e Banca d'Italia La riforma del Consiglio Superiore dell'Economia a i n l o i a a i o e o o o Roma, 27 notte. Oggi il Ministro delle Finanze conte Volpi ha lungamente conferito col Capo del Governo su questioni economico-finanziarie. Il conte Volpi ha particolarmente intrattenuto il Primo Ministro sull'aggiustamento di tutti, i rapporti tra il Tesoro e la Banca d'Italia in seguito air» stabilizzazione, aggiustameli to di rapporti che forma oggetto di lun glie conferenze tra il ministro del Tesoro ed il direttore generale della Banca d'Italia. I 48 membri del Consiglio dell'Economia Il Ministro Belluzzo, ritenuta la necessità di modificare l'ordinamento del Consiglio Superiore dell'Economia Nazionale, in relazione all'ordinamento corporativo dello Stato, ha sottoposto alla sanzione reale un decreto col quale il numero dei componenti il Consiglio stesso è stabilito in 43 membri, del quali 12 scelti dal ministro dell'Economia Nazionale fra gli uomini eminenti nel campo della scienza e della tecnica che interessa l'economia nazionaie, gli altri 36 scelti dal Ministro dell'Economia Nazionale 6u designazione delle Confederazioni generali legalmente riconosciute. Spetta cosi di designare otto membri alla Confederazione nazionale fascista degli Agricoltori : 10 alla Confederazione generale fascista dell'Industria equamente scelti tra le branche più importanti, della produzione; 6 alla Confederazione nazionale fascista del commercianti; 3 alla Confederazione generale bancaria fascista; 2 alla Confederazione nazionale imprese trasporti marittimi aerei; 1 alla Confederazione nazionale fascista dei trasporti terrestri e navigazione internazionale; 5 alla Confederazione nazionale dei sinda, cati fascisti; 1 alla Federazione fascista autonoma degli addetti ai trasporti marittimi ed aerei. Le Confederazioni designeranno due persone per ogni membro da nominare. Fanno parte di diritto del Consiglio i direttori generali del Ministero della Economia Nazionale; il segretario del Consiglio Nazionale delle corporazioni e i direttori generali del Ministero delle corporazioni. Ciascun membro di una sezione del Consiglio può prendere parte ai lavori di ciaecuna delle altre sezioni, sempre che lo creda opportuno La relazione del ministro sui monopolii di Stato E' stato distribuito al Senato il disegno di legge presentato dal Ministro delle Finanze, concernente la conversione del R. D. legge 8 dicembre 1927 relativo all'autonomia dell'amministrazione dei monopoli di Stato. La relazione che lo precedo, del Ministro Volpi in cui, rilevato lo sviluppo veramente eccezionale dell'amministrazione delle privative dalla guerra in poi, si nota come il gigantesco organismo, a contenuto essenzialmente industriale e commerciale, che lo differenzia nettamente dagli 'altri organismi dello Stato e che gli crea particolari est genze di natura funzionale non sia dotato di un suo particolare assetto amministrativo e contabile. La relazione poi, pur rilevando come sotto la spinta della necessità qualche modificazione sia stata introdotta nell'ordinamento delle privativa, osserva che 1 provvedimenti finora attuati se attenuarono qualche ragione di disagio, non valsero tuttavia a risolvere in pieno 11 problema. Due inconvenienti gravissimi e sommamente dannosi permangono e meritano di essere posti in rilievo. Essi sono la mancanza di un bilancio proprio dell'azienda industriale distinto da quello generale dello Stato, Il che toglie all'amministrazione ogni libertà ed agilità finanziaria, indispensabile a una grande industria cui è necessario adeguare ogni giorno 1 propri mezzi alle imprevedibili necessità del mercato industriale, e il fatto che i servizi dell'amministrazione non fanno direttamente capo allo stesso centro di vita o di direzione mentre tutte le fasi. del ciclo dell'azienda industriale sono interdipendenf. e indissolubilmente connesse tra loro La relazione nota quindi come col provvedimento in esame sia dato all'amministrazione delle privative un ordinamento autonomo analogo a quelli già in vigore per le altre amministrazioni industriali dello Stato, in piena rispondenza con le sue peculiari esigenza La relazione conclude rilevando come questo provvedimento crei la condizione primordiale per cui l'attuale amministrazione delle privative possa accingersi al nuovo programma Si lavoro e di intima ricostituzione nell'interesse della finanza dello Stato e sìa destinato a condurre l'azienda ad una diminuzione del costi di produzione e per conseguenza ad un miglioramento indiretto del reddito netto, assicurando sensibile beneficio all'Erario senza chiedere ulteriori sacrifici ai consumatori. Il Governo Nazionale con tale provvedimento vuole, anche nel campo delle proprie industrie, essere esemplo e sprone a tutte le attività Industriali ed economiche del Paeso perchè procedano a quel lavorio di riorganizzazione reso necessario dallo attuali esigenze dell'Economia nazionale. Oli stranieri e i Sindacati A proposito della partecipazione di stranieri alle organizzazioni sindacali, il Ministero delle Corporazioni ha emanato precisi chiarimenti. Com'è noto, l'art. 2 delle norme di attuazione della legge sindacale stabilisce che gli stranieri, i quali risiedano in Italia da almeno 10 anni, possono essere ammessi in qualità di soci alle associazioni sindacali legalmente riconosciute, pur ri manendo esclusi da ogni carica o fun zione direttiva. Ora è stato rilevato cvvccacsmpddcpmrnsgfpcbrenpsttddtsdStd(t1dcgscfdpDpstldnnatsttacvs che taluni stranièri non si sono avvalsi oppure mostrano esitanza dell'avvalersi di quella facoltà con la preoccupazione che l'iscrizione ai sindacati li possa costringere a partecipare a manifestazioni che escano fuori dei campo strettamente sindacale ed assumano quello strettamente e tipicamente politico. Il Ministero delle Cor porazioni fa notare che è evidente che da uno straniero non si possa pretendere quella stessa partecipazione più che giuridica spirituale, che si può pretendere da ogni cittadino Italiano, ma è già una apprezzabilissima vittoria del regime quella che si concreta nell'affluire sempre più numeroso di stranieri nelle associazioni. Non bisogna infine dimenticare il principio af-' fermato dal Capo del Governo che la partecipazione degli stranieri ai sindacati non deve essere subordinata o turbata da pretese nei confronti di costoro che siano estranee alle essenziali esigenze della disciplina sindacale. Ciò non toglie, ben si intende, che quella partecipazione debba andare ispirata sempre e comunque al maggior rispet to per le istituzioni o per il sentimento nazionale e che la difesa di questi debba prevalere anche ad ogni ragione di ospitalità. L'Università fascista per il popolo Nella sede della Federazione intellettuale, sotto la presidenza dell'on. Rossoni, si è riunito il Comitato centrale dell'Università fascista per II popolo. Si è deciso di completare tale Comitato coli'inclusione di tutti 1 segretari dei sindacati nazionali intellettuali (avv. Brofferio. on. ing. Galeazzi, Antonio BeltrameUl, Massimo Bontempel11, M. Mulo, C. E Oppo, dottor Baidetti, dottor Morinl. comm. Penazzo, cav. Fanti, àvv. Fioroni, dottor Ruggeri, dottor Torti, R Malacarne) e del segretario generale dell'ufficio provinciale dei sindacati di Roma, on. Bifani. A reggere la segreteria generale dell'Università sono stati chiamati il prof. Del Giudice ed il comm. Leonino Da Zara. L'Università inizierà quanto prima a Roma la sua attività con una seduta nella quale l'on. Rossoni tratterà il programma ed 1 compiti dell'istituto. Vi demmo ieri notizia della firma da parte del Capo del Governo del nuovo statuto dell'Associazione nazionale dei ferrovieri fascisti. SI tratta di alcune modifiche apportate allo statuto già esistente, in base alle quali il segretario sezionale deve essere scelto tra i soci della Sezione iscritti al Partito .Nazionale Fascista da almeno due anni. Il segretario generale del partito controlla l'attività dell'Associazione. I segretari delle federazioni fasciste provinciali devono limitarsi ari un'azione di controllo per quanto riguarda la disciplina ed lì carattere politico. Anche il regolamento ha subito alcune modificazioni, anzitutto quella che le adunate, anziché ogni sei mesi si terranno viceversa una volta l'anno, previa autorizzazione dal * segretario generale dell' associ azione.. • «-

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