Otto operai investiti dalla corrente elettrica

Otto operai investiti dalla corrente elettrica Otto operai investiti dalla corrente elettrica Due morti e «piatirò gravemente feriti Milano, Si, notte. Poco dopo le 14,30 giungeva telefonicamente notizia di un luttuoso infortunio sul lavoro avvenuto pochi istànti prima lungo la linea della ferrovia del Nord nei pressi di Novate, paese che dista 8 chilometri dalla nostra città. Subito sul posto sono accorsi gli ispettori della ferrovia e due autolettighe della Croce Verde per il trasporto delle vittime. Anche da Musocco si recava prontamente a Novate una squadra, di militi di quella Croce Verde. Un'impresa di Trento aveva impiegato parecchi suoi operai nei lavori di riadattamento e di abbassamento della linea ferroviaria per la trasformazione in ferrovia elettrica della Milano-Saronno. Oggi, pochi minuti prima delle 14,30, otto operai alle dipendenze dell'assistente Perini, stavano innalzando un « falcone », cioè una robusta antenna di legno in volta della quale si trova una specie di cupola di metallo. L'antenna, assai posante, veniva raddrizzata con un argano manovrato dall'operaio Angelo Rossetti, di anali 23. da Bruzzano, e da corde metalliche assicurate alla cima e tirate dagli altri sette onerai. Da una prima sommaria inchiesta sembra che per un fatale spostamento la cupola dell'antenna sia andata a toccare alcuni fili elettrici ad alta tensione, provocando in tale modo un corto circuito. La corrente investi i disgraziati operai. I] Rossetti rimase ucciso sul colpo, ed ebbe il braccio destro addirittura strappato dal busto. Anche certo Celeste Longoni, di anni 24, pure da Bruzzano, ammogliato e padre di un maschietto, rimase carbonizzato. Altri 4 operai, e precisamente. Luigi Cantari di anni 46. pure da Bruzzano, Luigi Buraschi di anni 31 da Curmanno, uiuseppe Corda di anni 23 e Angelo Ghio- gni di anni 21. anche essi da Bruzzano. hanno riportato delle ustioni più ° meno gravi specialmente alle mani ed ai -oiedi. Alle grida di dolore degli ustionati ed alle invocazioni dei loro compagni Attilio Formaggi e Antonio Grumi, miracolosamente incolumi, accorsero l'assistente ed altri operai. Con ogni precauziono i quattro doloranti furonostaccati dolile corde, e come giunsero i militi della Croce Verde, adagiati nelle auto-letighe che li trasportarono rapidamente alla volta di Milano. I feriti furono dapprima condotti alla Guardia medica di via Paolo Sarpt iper le prime cure, quindi trasportati all'Ospedale Maggiore, ove furono ricoverati. Intanto le misere saune del Rossetti e del Longoni, rimasto sul posto della sciagura, furono pietosamente coperte con lenzuola per sottrarle alla malsana curiosità delle persone che alla notizia del doloroso avvenimento erano accorse. Da Milano, oltre ai funzionari della Ferrovia Nord, è partito anche un giudice istruttore con un cancelliere ed un funzionarlo di Pubblica Sicurezza. Le salme del Rossetti e del Longoni, dopo I primi accertamenti giudiziari, furono con barelle trasportate alla camera mortuaria del paese. Quasi nel momento stesso in cui la tragica scena si verificava giungevano sul posto per compiere una visita ai lavori in corso il signor Silvio Lunelli, capo-tecnico del Tecnomasio, e il signor Italo Barni. capo-tecnico delle Ferrovie tóord II signor Lunelli, interrogato da alcuni giornalisti, ha dichiarato che la disgrazia si deve al fatto che non si tenne conto di un cavo elettrico ad alta tensione che passava a brevissima distanza del luogo in cui venne eretta la « capriata ». L'assistente ai lavori, fuggito appena verificatasi la disgrazia, è tuttora latitante. *

Luoghi citati: Milano, Saronno, Trento