I formidabili armamenti navali americani

I formidabili armamenti navali americani I formidabili armamenti navali americani La loro conferma e l'atteggiamento dal partiti -- Come risponde l'Inghilterra e e o e e a . d i o e n è i e a e ns i oe e, si e mi e e Londra, 24, notte. Oggi i giornali si occupano abbastanza diffusamente delle bellicose dichiarazioni navali fatte a New ork dal vice-ammiraglio Plunkett dei rimbrotti che si' affrettò a indirizzargli il senatore Borah. Se ne occupano peraltro in sola sede di notiziario. L'unico commento editoriale del giorno esce sul laburista Dailu Herald, il cui pacifismo naturalmente sorge in armi contro gli ammiragli in generale, ai quali il direttore di questo foglio vorrebbe applicare subito il bavaglio, una operazione che, se potesse venire materialmente eseguita dal proponente darebbe luogo a scene molto divertenti per gli ammiragli, i quali sono sempre uomini più nerboruti dei giornalisti. Ma le sparate verbali in un senso o nell'altro Importano poco. Qui non sono prese sul serio se non come sintomi ai quali potrà diventare necessario provvedere qualche cura a tempo debito, dato che — come quasi tutti pensano — il male non sia affatto incurabile. 700 milioni di dollari 28 nuovi incrociatori Ciò che importa per il momento 6 TàT aòrte del concretato programma navàlo presentato dal ministro della Marina Wilbur alla Camera dei rappresentanti, ed emerso con una certa misura di successo dalle parecchie trafile procedurali costituite dall'esame della Commissione parlamentare per la Marina. La tendenza a credere che il progettone non avrebbe ottenuto il beneplacito del Congresso e avrebbe finito per naufragare in tutto od in parte; era piuttosto diffusa qui a Londra, ma ora accenna giustamente ad eliminarsi. Il progettono, che implicherà un dispendio di oltro 700 milioni di dollari e fornirà da ultimo alla Marina americana 28 nuovi incrociatori da 10.000 tonnellate in addizione agli 8 incrociatori sulle 8000 tonnel late per i quali Washington ha già regolarmente stanziato i fondi e parzialmente intrapreso i lavori di costruzione, non fu lanciato a scopo di manovra ma perfettamente sul serio. Così risulta attualmente in base alle più solide testimonianze Coolidge approva il progettone. Il suo gabinetto lo caldeggia indubitabilmente ed inoltro la maggior parte del pubblico americano, pur non cogliendone tutte le implicazioni, in neggia ad una più grande flotta ed è chiaro che 11 Congresso non potrà astenersi dal sanzionare da ci ma a fondo il nuovo programma II senatore Borah, che lo combatte, copre bensì una carica importante nel partito repubblicano, ma sulla questione navale tutti convengono che ecrli manca di seguito. Cosicché l'Inghilterra, pochissimo scomposta dalle filippiche del viceammiraglio Plunkett, sente il dovere di contemplare ad ocelli aperti il nuovo programma navale americano come un fatto praticamente com. piuto. Per ora, l'attitudine inglese continua a rispecchiarsi nella preannunciata rinunzia a costruire tre nuovi incrociatori già in programma. L'idea che tale rinunzia potrà raffreddare in America gì aspiranti a triplicare le unità di battaglia della fiotta resta definitivamente vana. Ma soprav vive per ora inalterato ed inai terabile il concetto che, se l'America desidera buttare in maro milioni e milioni di dollari, può buttarveli a jsuo piacimento, tanto più che in ogni caso glie ne resteranno ancora a bizeffe. L'Inghilterra dal canto suo stanzierà tutti i fondi che avrà per costruirsi gli incrociatori di mezza stazza che le abbisognano per la vigilanza delle rotte mercantili. Il ton nellaggio complessivo che sarà a di sposizione dell'America anche dopo l'esecuzione completa del nuovo programma, non sorpasserà poi di molto il tonnellaggio complessivo dell'Inghilterra. Ad ogni modo, per imomento, non è il caso di allarmarsene e, cosi stando le cose, è interessante apprendere quello che spensa agli Stati Uniti. Dichiarazioni di Wilbur Il corrispondente newyorkese deDaily Telegraph, in un messaggio di stasera, riporta . 1 discorsi intorno alla rivalità navale ed alia possibilità di guerra evidentemente creano minore eccitazione qui in America che in Inghilterragiacché gli americani im generale hanno già fatto molta esperienza dei pistolotti verbali dovuti a oratori concitati, e snono che non orrorre altri btiirrt loro molta importanza. Con poche ccoezkmd, questi giornali sagpnarapcntastengono dal .dedicare il posto d'onor n d I l e o l e e à i i n a o r a alla, discussione navale, ed il tono di gran parte del commenti editoriali 0 piuttosto sarcastico verso lo sensazionali sparate che emanano da alcuni atiihionti di Washington, i quali non rivestono alcun carattere ufflcale. « lì Ministro della Marina, Wilbur, ieri sera tentò di versare olio sulle acque perturbailc, dichiarando che il progetto par la costruzione degli incrociatori soprannumerari non rappresenta, sotto alcun aspetto, una decisione di gareggiare con alcun'altra Potenza marittima. Egli disse che U nuovo programma noii sfida l'Inghilterra ad una corsa alla supremazia, ma si limita n provvedere sentinelle soprannnmemrie lungo la linea della difesa marittima amcitirana, senza tener conto, né. della dimensione, nè della potenzialità delle sentinelle che qualsiasi altra Nazione del mondo tleiungo la propria linea di protezione navale. In un discorso pronunciato poco prima, il Ministro aveva sostenuto nuovamente lo ragioni del Consiglio Supremo della Marina. Egli aveva dotto che la strategia navale americana mira soltanto ad arrotondare la flotta e a renderla omogenea: Non importa quali possano essere e nostre fondamenta morali — dichiarò Wilbur, — nò quanto nolaborrla mo la guerra, ma conviene riconoscere che una Nazione, la quale possiede In capacità finanziaria di equipaggiarsi con armamenti moderni, mancherebbe di fede In se stessa se progettasse di inviare i suol figli sui campo di battaglia marittimo su navi così Inferiori a quelle nemiche, che ogni sacrifìcio mancherebbe di risultato ». L'opposizione di Borah Oggi il democratico World elogia 1 senatore Borah per le critiche da lui mosse contro « gli chauvinisti che vorrebbero iniziare una corsa aeli armamenti navali con la Gran Bretagna ». Secondo il giornale, la posiziono di Borah quale" presidente della Commissione senatoriale per eli Affari Esteri garantirebbe che gli entusiasti per ima immensa Marina non otterranno il beneplacito del Congresso. Naturalmente, il « World • è un organo di opposizione. Quanto al vice ammiraglio Phmkett, molti deplorano che un. ufficiale del suo grado, in servizio attivo «1 in possesso di un comando importante, si sia abbandonato a rilievi così Inconsulti. Si ricorda perù che vario altre volle il vice-ammiraglio Plunkett ebbe a commettere indiscrezioni oratorie. Por esempio, due anni fa egli creò una momentanea sensazione, denunziando violentemente il presunto anti-patriottismo di quei cittadini amerieaiia, che viaggiano In piroscafi di altre nazionalità. A questo proposito, l'« Herald Tribune • osserva: « Il vice?amuilraglio si lasciò trascinare dalla sua eloquenza sino al punto che il mattino di poi non ricordava nemmeno quello che avesse detto la sera prima!». « Oggi, alla Camera dei rappresentanti, il programma navale fu aspramente criticato dal democratico Huddleston. il quale dichiarò che i grandi interessi commerciali americani stanno chiedendo una flotta potente per assisterli nella conquista di nuovi mercati attraverso tutto il mondo. Ma un programma come questo — aggiunse il deputato di Opposizione, — sa fortemente di Imperialismo e provoca la guerra ». Sin qui il «Daily Telegraph ». Un cablogramma da Washington alla « Centrai News » aggiunge : « Oggi, alla Casa Bianca si dichiarava che il Presidente Coolidge non vede per quale motivo si debbano prendere sul serio discorsi di ufficia'I navali, che profetizzano la guerra. Il Presidente faceva inoltre notare che il Paese a quest'ara dovrebbe sapere benissimo come importanti emendamenti vengono spesse volte praticati dalla Camera dei rappresentanti, allorché si tratta materialmente di accordare nuovi arediiti per 11 bilancio della Marina. Il Preside.nt e crede che poco o unente sia possibile faro nel riguardi degli autori di discorsi allarmistici, giacché se egli prendesse misure contro di loro, gli verrebbe subito attribuito 11 proposito di soffocare la libertà di parola ». MARCELLO PRATI fissestpsctnprpmpgds—lpltSfClhddrnspc

Persone citate: Coolidge, Plunkett