Principessa torinese

Principessa torinese Principessa torinese p% colloquio con la fidanzala del Dnca di Pistoia - Come lo conobbe • La sua passione per gli sports e per la musica • Ammirala di Torino, vuole impararne il dialetto. p g ppSua Altezza Serenissima la PrinciIpessa Lydia d'Areuberg, la futura Duchessa di Pistoia, mi lia fatto l'onore idi ricevermi nel suo salotto all'» Alberto d'Europa ». Era.no con lei la madre Principessa Edvige de Lignc d'Arenberg, Il padre Principe Engelbert d'Anenberg, il Principe Carlo Lodovico (Gonzaga c la sua consorte. Una atmosfera di intimità e di . cordialità tood aperta, che ogni imbarazzo svanisce di fronte alla leggiadra fidanzata idei Principe, tutta sorriso, freschezza te grazia, il cui sguardo ha un'espresKjoim di bontà quasi infantile. L'affabilità della Principessa agevola l'inizio della conversazione: Vostra Altezza vorrà perdonare la Snia Indiscrezione, ma la cittadinanza torinese già vi considera come una Principessa di Casa Savoia e desidera Battere qualcosa di voi, della vostra Là Principessa che ha sentito l'alfe! EtMEO interessamento nella nostra città e- ne è lietissSma, mi risponde in perJetto italiano, sorridendo: »— Sono a vostra disposizione... Dilemlw. La sua voce c armoniosa. Il leggero Kccento esotico dà alla nostra lingua tono charme speciale. •— Dove Vostra Altezza ha trascorso la sua prima giovinezza? È* il Principe Engelbert che InterSiene:' • — "Lidia 8 nata 23 anni or sono nel Palazzo d'Anversa a Bruxelles. I primi btodi li compi a palazzo. Aveva una governante francese che le apprese la lingua. Poi imparò anche l'inglese è ' Mialaano. Ha 6empre avuto una grande facilità per le lingue. «—Figuratevi — mi dice ridendo la Principessa de Ligne — che ora vuole ad ógni costo imparare il dialetto torinese.. ►-Perchè no? — esclama la Pnincifriessa Lydia ridendo. — Ho notato che nella aristocrazia torinese si usa molto il dialetto. Parlato dalle signore è Veramente gentile e mi piace moltlseìmo. Del resto trovo che esso ha molle affiniti;'! col francese. — Quando Vostra Altezza è venuta la mima volta in Italia? f^> Nel 1925. Fui a Roma per completare i miei studi. Rimasi un anno al r« Sacro Cuore », alla Trinità dei Monti. Ne ho serbato un dolce ricordo. Le beSezze artistiche della città eterna mt hanno davvero ammaliata. Avevo tana dama di compagnia italiana mollo- colta, che mi fu guida preziosissima. Con lei ho imparato a conoscere la* letteratura itali mi a. Lasciata Roma lui poi a Firenze, Milano, Verona, Bologna... — Vostra Altezza, perdoni. E' a Roma che avvenne U primo incontro col Duca di Pistoia? — Precisamente nell'inverno del 1925, Eravamo intervenute, mia madre ed 86, ad un pranzo, al quale erano pre isenti i Principi di Casa Savoia. L'ho conosciuto la prima volta in quell'oc casione... C'incontrammo ancora nella capitale e più tardi in Isvizzera dove mi recavo sovente a trovare mio fratello Erik, allora studente, ed oggi 'dottore in scienze commerciali. aldcutlc e e o à ia a soa a a a a ! à rio a o l i a a e a a e e è a l e a o e a , l , d o a e i — Dicono, Altezza, clic amate molto lo sport... — Sì. Sono una appassionata ptiuocatrico di tennis. Non vi nascondo davere anche conosciuto qualche successo iu tonici indetti a Villa d'Estea St. Moritz ed a Losanna. — E gli sports invernali? — Ho fatto del pattinaggio, ma ho calzato la prima volta gli sci il dicembre scorso a Clavlerès, il delizioso e minuscolo vostro paesello alpino chemi è molto piaciuto. Ero in compagnia del Principe di Piemonte, un provetto sciatore, e della Principessa Giovanna. E' stato il Principe a farmt da maestro, e con lui ho compiuto i mici primi passi. La Principessa sgrana una di quelle sue risatine fresche e trillanti, che sono un segno del suo animo sereno. Dallo sport si salta alla musica. Ciò che la Principessa Lydia non dice è che ella è altresì una line musicista. Ama Wagner c fu tra le ascoltatrlci più attente del Crepuscolo degli Dei al Regio; ma non 6 assolutisi ed animi-ra e se ne complace la bella musica italiana: Verdi e Puccini sono tra i suoi autori favoriti. La conversazione della Principessa e piacevolissima e l'interlocutore si trova sempre « à son aisc ». Si riparla di Tonino. — Nella nostra città Vostra Altezza non era \'enuta altra volta? — Vi fui, come dissi, nel dicembre scorso. Mi sono fermata tutto il mese. Adoro la vostra città, dove mi sono subito trovata bene, perche ho avuto un'accoglienza tanto tanto squisita e sono stata veramente .colmata di gentilezze. — Conoscete bene Torino? — Oh si I Uscivo spesso, qualche volta a piedi, con la Principessa Maria Adelaide. Con lei, ho passeggiato un giorno al Valentino, il vostro bellissimo parco. Ho un ricordo piacevolissimo Mi quella passeggiata. Fui anche a Superga. Ho ammirato Torino di lassù, in una magnifica giornata di sole. Era tanto cai-ina! — Vostra Altezza 6 dunque contenta di -diventare presto ospite della nostra città ? — Contentissima. Ho voluto farmi una coltura su Torino ed ho letto molto in questi ultimi tempi i libri in cui si parla della Torino antica e della storia di Casa Savoia. Dite ai torinesi che sono lietissima di diventare Italiana e... torinese, e di poter eleggere Torino a mia dimora. Con questa frase, la Principessa mi congeda, stendendomi la mano col gesto più cordiale. Uscendo,, incontro nell'hall, il maggiore del « Nizza Cavalleria » conte Eduardo Teodorani Fabbri, aiutante di campo onorario del Duca di Genova, addetto alla persona del Duca di Pistoia. Gli manifesto la mia ammirazione per la futura Principessa Sabauda. E' davvero una creatura squisita— mi dice il conte —, degna di continuare lo nobilissime tradizioni delle Principesse di Casa Savoia, cultrici di ogni cosa bella, buona e gentile. G. TONELLI.