Tre sconosciuti rapinano un operaio accecandolo con della sabbia

Tre sconosciuti rapinano un operaio accecandolo con della sabbia Tre sconosciuti rapinano un operaio accecandolo con della sabbia a i a , e o e e i i i e e i a o a a o e i a è o i lo. rto »' ael laa " e a. l Il commissariato di Borgo San Paolo si sta occupando di ima rapina avvenuta sere fa nel territorio di sua giurisdizione. Il reato si presenta con caratteri di una certa gravità, poiché gli autori, oltre a giocare di audacia, hanno messo in opera un « ritrovato » abbastanza originale c nuovo. Hanno paralizzato la loro vittima accecandola o quasi, col gettarle sabbia in viso. Tra passanti che hanno fretta»» Il fatto si ò svolto la notte fra il 18 e il 19 coir., alle ore 23,30 circa, in via Pier Carlo Roggio, quasi davanti alle Officine Ferroviarie. Ne 6 rimasto vittima l'operalo Giovanni Cornagli a di Antonio, da Chierj, di-armi 31, abitante in via Fabro 12. Il Cornaglia è fidanzato con una ragazza che abita in via San Paolo, ed era solito tutte le sere andare a farle visita. Si recava da lei verso le 21 e si tratteneva fin verso le 23, facendo poi ritorno a casa sua a piedi. Era diventata questa un'abitudine che non variava se non in casi eccezionali, e gli autori della rapina dovevano certamente conoscerla. Essi infatti l'hanno afruttata secondo i loro disegni, a colpo sicuro. La sera che abbiamo indicata, verso le 23,30, il Cornaglia, di ritorno dalla fidanzata, procedeva adunque a passo pedito, ma tranquillo. In via Pier arlo Bogglo, diretto in via Fabro. veva notato che dietro a sò camminaano tre persóne, ma non vi aveva fatto gran caso. Egli non si era Impensierito neppure quando si eTa avveduto che gli sconosciuti camminavano con una certa fretta, avvicinandosi sensibilmente a lui, polche la cosa non o tale da uscire dalla normalità. Senonchè coloro che egli giudicava tre pacifici cittadini che avevano più dì lui fretta di tornarsene a casa, non tardadono a fargli mutare opinione sul loro conto. Quando, infatti, essi furono a pochi passi da lui, con due o tre balzi felini, compiuti silenziosamente in punta di piedi, si portarono repentinamente alla sua altezza. Due gli si misero di fianco, ed il terzo, portatosi davanti a lui, compi la mossa preordinata che doveva segnare il successo dei rapinatori e, per coeì dire, la « debacle » del malcapitato Cornaglia. L'aggressione ad il torta Questo terzo individuo, togliendo una mano dal pastrano, gettò sul viso del poveraccio una manciata di sabbia che già teneva nel pugno chiuso. Il Cornaglia passò un momento, non solo di spavento, ma di «cave. difficoltà tisica Si senti mancare il respiro per la sabbia che gli era penetrata In bocca, si santi accecato per quella che l'aveva colpito agli occhi, producendogli un vivissimo dolore. Ma tutto ciò non bastava ancora, polche uno degli altri due gli sommlnl strava un fortissimo colpo alla nuca non si sa se con un poderoso pugno op pure con un corpo contundente. Il fatto si è che l'infelice ne usciva totalmente stordito, a stramazzava di colpo a terra, come privo, di vita. Non era però totalmente uscito di coscienza. Erano scomparse del tutto le forze fisiche, ma non quelle psichiche Egli si trovava nell'impossibilità di muoversi e di gridare, ma percepiva abbasJapza,.clùaramenlB..auello. ohe avveniva Intornerà sò, qwUo che 1 .mal fattori andavano perpfet*attfte'-pw dì Mi. Cosi, senza poter assolutamente reagire, «Hrcòmpresé"cné àìfUaj^a&a interna' Bella giacca; gl'i veniva'tolto'H portafoglio, contenente 473 lire e documenti personali, e che gli rubarono Inoltre l'orologio e la catena d'argento. II rapinatori operavano sollecitamente ma senza precipitazione. La località ccera deserta, come a quell'ora lo è quasiabitualmente, ed essi non segnalavano nessun disturbatore che si avvicinasse e che li disturbasse. E questa specie di sicurezza e tran o i bo e a e ti e na e ei e a usi a si o o a o er o. aa no n i o niui aro hi i, di la o, meer pido so ia Il lo tila a, va un olnl a p to te a ole e di va val Mi. anH ono o. nte tà qaemavvenuv, anche a furto compiute, non finisse ancora il supplizio del Cornaglia, Hi quale come dicemmo, aveva cognizione di tutto. ■ «iettiamolo già».» Uno della triade — evidentemente quello più previdente e preciso — ebbe l'idea di nascondere quel corpo, che privo di forze, aveva l'immobiUtà e l'apparenza di un cadavere. LI accanto si trova una strada in costruzione, e la sistemazione del terreno ha dato luogo a un generale sommovimento, con scavi, mucchi di terra, buche, ecc. Il malfattore previdente, indicando un fossato scavato a lato della strada, disse al compagni: — Gettiamolo lt giù... sua proposta fu accettate. Il Cor naglia venne preso rudemente pei panni e trascinato fino al margine del piccolo canale, di dove fu fatto rotolare fino al fondo, con un nuovo danno della sua persona già abbastanza provata. Poi la triade si allontanò. Mezz'ora dopo, duo cittadini abitanti! nella stessa via Pier Carlo B'oggio, passavano sul luogo del reato, per rincasare. Essi — 1 signori Vincenzo Villani Battista Marco — udirono dol lamenti, e si fermarono ad ascoltare. Individuato il luogo di dove i lamenti provenivano, scoprivano nel canale il corpo disteso del Cornaglia. Mentre uno si prendeva cura del poveretto, l'altro avvertiva il custode delle vicine Officine Ferroviarie, e tutti e tre sollevavano e tiravano fuori dalla buca 11 Cornaglia, cercando di portargli primi soccorsi. I sopravvenuti furono testimoni allora di una scena qi-er.to mai strana e commovente, quttsi paurosa. Como in fantasma.- Il poveretto non era ancora In grado di parlare. Era soggiaciuto ad un terribile « choc, » nervoso, che ne paralizzava ancora le facoltà psichiche. Moveva Sa boccarea non articolava suono. Per farsii comprendere ricorreva ai gesti, e quésti 'erano disordinati, convulsi. Pallido, com'jglf occhi ebarrati ancora pieni di spaiente, llntellce, nell'incerta luce daKluogo mal'illumlnato, pareva un fantasma... Tuttavia i tre soccorritori riuscirono a capire che egli era'etato aggredito ,e derubato, n si reserewtostd conto della situazione. Perciò,. jsenza^?frapperra in duglie, lo trasportdrono sollecitamente all'ospedale Martini. Qui giunto, li Cornaglia venne visi tato dal medico di guardia, che gli ri scontrò una contusione alla nuca— 11 segno lasciato dal "violento colpo in fertogli — e-altre contusioni al dorso riportate nellaicaduta e quindi nel rotolamento giù nel fossato. La sabbia negli ocehif"non,.'aveva prodotto conee. guenze serie. H Cornaglia venne giudicato guaribile in otto giorni. C'era però la faccenda dello « choc » nervoso,, e perciò tu ricoverato in osservazione. s Non fu, infatti, che in un secondo tempo, che il Cornaglia potè riaversi completamente e narrare con compiutezza di particolari la grave avventura cu! era andato incontro. Scomparso ogni pericolo e dimesso dall'ospedale fi giorno seguente, il Cornaglia ripete il 6UO racconto davanti al commissario cav. Bencivenghl, capo della locale Sezione di H. S. dove si è recato per sBÒr^re^deramelavdel'-fattd 11 funzlonario;.'nel rifSè^féiw'la'd^nuitelt», epbe" cura di; fassf indicare dal. rapinato I connotati - dèi 'rapinatori. Ma, date lo circostanze con "cui si era svolta la drammatìca scena, H Cornaglia non aveva avuto campo di osservare che per un attimo i-suol aggresori, e perciò gli elementi che egli potè fornire alla polizia furono necessariamente scarsi asii framenmtari e vaghi, no se n dcaO(1oh—MRoOOI«baodMAmozO2rseipoCoP. leOroaNlHe13 e Md'u« Joroa odTuttavia II- cav. Bencivenghl, ha Ini zlato sollecite Indagini, e non dispera attatto- di mettere le in ani sui tre audaci e selvaggi rapinatori. OHsamlvilroitbospPiSisosmdnzlLfinSBAnaddoc

Luoghi citati: Borgo San Paolo, Como