La trappola

La trappolaLa trappola o. o, e, a na al Girne un brigadiere della Polizia ha scovato un falsario' — 1000 biglietti da 100 falsi per 25.000 lire false - In guardina con lui per farlo cantare t * Milano, 19, notte. Da qualche tempo la squadra mobile, e/particolarmente il commissario dott. lomans e il commissario aggiunto *cev. De Martino, cercavano al penetrare nelle ola di una bande di falsari, alcuni dei quali andavano spacciando per la nostra città e par la campagna biglietti farai, da 100 Lire. La falsificazione ■ appariva più frequente sui biglietti della Banca d'Italia: perciò i funzionari, che furono abilmente coadiuvati dal brigadieri Fraschiai. Brambilla e Francavilla, fecero ogpi sforzo per entrare a contatto con la banda Uno spacciatore ere stato identificato: si trattava di certo Ferdinando Caremoll fu Giuseppe, d'anni 41, abitante in vie Verziere, 23, pregiudicato in linea di furti, ex-vigilato noto per spendita di banconote falsificate. Occorreva U compratore, la persona che guadagnasse la fiducia del falsa rio e preparasse la trappola In cui far cadere il merlo. La delicata missione fu affidata al brigadiere Fraschlni, che cominciò a fxenuentare un caffè del centro, dove u Caremoll si fgjceve vedere spesso In compagnie di persone di aspetto irrepraàslDile, ma tutte della sua risma. Fra un « bitter • e un «americano», fu facile al Fraschlni intavolare conversazioni d'indole economica, il tema era la crisi,. Il ristagno degli affari, la necessità dt adoperare sistemi spregiudicati pur di sgominare la dura bolletta. Un giorno il falso mercante fece capire al Caramoli che avrebbe volentieri acquistato una partita di biglietti falsi, giacché egli era sicuro dì "poterli spaccia-" ré in provincia senza essere colto sul fallo. i L'altro dapprima nicchiò: poi si decise ad accontentare il Fraschlni, che tentò un affare grosso: chiese una par. tita di 1500 biglietti da 100 lire falsi, cioè 150.000 lire il Garbinoli chiese ventiquattro ore per le risposta: l'indomani tornò all'appuntamento, e al disse disposto a fornire uno stock di 1000 biglietti, per un Importo di 100.000 lire II prezzo? chiese 11 Fraschlni L'altro domandò 25.000 lire, non trattabili, prezzo fisso: cosi l'affare fu concluso. Ora viene il momento pia delicato dell'operazione. II Caremoll Indicò un'osteria di via Tonale come 11 locale più propizio per stipulare il singolare contratto di compra-vendita. Ieri l'altro il Caremoll e il finto acquirente si trovarono infatti seduti ad un tavolo dell'osteria fissata, l'uno di fronte all'altro, con un boccale di vino, ne» bel mezzo, a loro disposizione. Il Fraschlni cavò dal gonfio portafogli 25 biglietti da millenne il Caremoll after rò subito, (non accorgendosi, benché dal mestiere, che... erano anch'essi falsi, compendio di un antico sequestro operato da'la polizia) et sua volta consegnò al Frascami un pacco di mille biglietti da cento, appena fabbricati, imitanti a perfezione quelli della Banca d'Italia, e portanti tutti la serie P. 583 e il numerò 3520. A questo punto la porta d'un salotto vicino si spalancò d'improvviso, e tanto il falsario autentico, quanto il falsario... d'occasione, si trovarono circondati da agenti ai comandi dei due funzionari della Squadra e dai brigadieri Brambilla e Francavilla. Il Fraschin;, continuando nella commedia, fu. il più vivace a protestare, e finse anche di fuggire, ma sulla porta dell'osteria fu fermato da un... collega in appostamento. Condotti a San Fedele il Care moli e il Fraschlni furano rinchiusi nella stessa guardina, nella speranza che il falsario, sfogando il suo malumore, 6i lasciasse sfuggire *J nome dei complici. Nel triste ambiente della camera di sicurezza, il Fraschlni incominciò a lamentarsi : l'aveva previeto che era pericoloso ingolfarsi in certe faccende I Altro che vettura Negri ! I poliziotti erano giunti col direttissimo I E gli altri, i complici, magari 1 fabbricanti, godevano intanto ancora l'aria libera... Avesse almeno potuto cono scerli !... lE Caremoll, da vecchio arnese da galera, tentò di confortare 11 novizio, prospettandogli il piano di difesa. — Gli agenti non ci hanno sorpresi nell'atto dei contratto... — egli disse — ma ci hanno soltanto sequestrato de biglietti ch'essi ritengono falsi Noi dobbiamo sostenere d'averli trovati casual mente: >n tal modo non ci potranno ac cosare che di • detenzione di banconote false > e non dì spaccio. E ce la caveremo con poco, altrimenti... son dolori La pena non sarebbe inferiore... a « on scud »... — Capisco, vuoi dire cinque anni 1 Povero me l, borbottò con voce lacrimosa Il Fraschlni, ■insistendo poi ancora per strappare... al suo consulente legale, quelle Informazioni, che formavano lo scopo della sua volontaria prigionia. Ma su questo punto 11 vecchio malandrino fu muto ostinatamente, certo per spirito di omertà, e el limitò a rispondere: — Già che tt conoset nò, l'i mei anca per tu Ieri 11 Fraschlni, visti inutili I suoi tentativi... ritornò brigadiere, e li Caremoll fu sottoposto ad uno stringente interrogatorio da parte del cav. Tomatis e del dott. De Martino. Egli non ha potuto negare la sua colpevolezza, e s: è lamentato della beffa giocatagli dai Fraschlni che egli aveva ritenuto proprio per... uno del suol. Da ultimo sì lasciò sfuggire un nome, che forse potrà facilitare le Indagini, che continuano alacremente, per scoprire non solo tutti i componenti la criminosa associazione, ma anche l'officina ove 1 falsi biglietti vengono stampati. Questa mattina l'arrestato, eotto buona scorta, fu tradotto al Cellulare a disposizione del Procuratore del Re. 100.000 lire di séta artificiale recuperate a tempo Milano, 19. notte. In seguito a disposizione del Procuratore del Re, la Questura ha provveduto al sequestro presso una ditta di spedizioni della città di 21 casse con tenenti seta artificiale per un valore ingente. A questo proposito.è opportuno ricordare una denunzia per truffa presentata alcuni giorni fa dalla Società anonima sete artificiali di Varedo contro il rag. Giovanni Bianchi fu Luigi, di anni 27, titolare in Milano di 'ino studio commerciale In via Zebedia, 9. Secondo tale denuncia 11 Bianchi nel novembre scorso avrebbe richiesto alla Società di Varedo la fornitura di 3500 Kg. di seta, al prezzo di lire 29 al Kg., da pagarsi a 30 giorni dalla consegna. Qualche giorno dopo il Bianchi ritirava 990 Kg. della merce richiesta per un valore di L. 28.765,40 ed il 29 dicembre altri 2500 Kg. Alla prima scadenza, pe rò, trascorsi i pattuiti trenta giorni dalla consegna della seta, il Bianchi non fece onore al suoi impegni ; la qua! cosa impressionò non poco la Società venditrice• e la decise ad'informare l'autorità giudiziaria. Tanto più che attraverso una inchiesta da essa ordinata era risultato che la merce in parola non si trovava più presso il Bianchi. La polizia ha Infatti rintracciato, come abbiamo detto, gran parte di essa nei locali di una Casa di spedizioni. Il milionario pezzente^ aorto all'ospedale Nei ha volita'vedere il fratello Venezia, 19, notte. Come il sen. Giordano aveva preveduto, dopo l'amputazione della gamba destra al milionario pezzente misantropo, Antonio Gavagnin, è sopravvenuta l'iniezione ed egli, oggi a mezzogiorno, è morto. Nelle ultime ore aveva permesso Che sì avvicinassero al suo capezzale le due sorelle col coniugi Piazza e cioè coloro che abitano nella casa ove al terzo piano egli viveva cosi miseramente. Lo assistettero sino alila morte, nella cameretta che gii era stata assegnata a pagamento quando si era saputo che era ricco. Il fratello Sante, che Ieri era giunto da Milano per andarlo a visitare, ha dovuto ritornarsene perchè l'Infermo non aveva voluto vederlo, benché non fossero mai stati in disaccordo. L'appartamento del Gavagnin è stato suggellato dalla Questura- i l

Luoghi citati: Milano, San Fedele, Varedo, Venezia