L'inaugurazione dell' anno giuridico in presenza dei Principi Reali

L'inaugurazione dell' anno giuridico in presenza dei Principi Reali L'inaugurazione dell' anno giuridico in presenza dei Principi Reali fl discorso del P. G.: «Il Regime ha onorato la Magistratura, rispettandone la libertà » • L'attività giudiziaria nell'esposizione del comm. Crosta-Curti • Litigiosità e dissesti in aumento. Con severa e sontuosa solennità ria avuto luogo Ieri la inaugurazione deil a_uio giuruficu __ Cui iu u Appello. La cerimonia ufficiali; e slam preceduta da una serie di altro cerimonie alte quali hanno partecipalo esclusiva mente la magiscraiiui'a ed 1 rappreseutenti della Curia. Al mattino nella cappella dei P_azzu di umsuziu e stata celebrata la messa. Ricchi addobbi decorano tatti i locali della Corte, * risaltano sotto l'androne e par gli ampi scaloni. Alle 10,30, sfilando lungo il vasto atrio su cui si aprono già ingressi delle aale. 1 consiglieri della Corte ed I sostituti procuratori generali, con a oapo il Primo presidente S. E. Casoli ed U Procuratore generale S. E. Trabucchi, raggiungono la cappella. Il corteo è preceduto da quattro irmele.li giudiziari nel costume che la tradizione giudiziaria ha in questi ultimi anni riportato in onore: toga rossa e cai. zoni corti. 1 quattro unteteli giudiziari recano te mazze dorate. I magistrati indossano la toga purpurea. L'omaggio ai caduti io gaerra Compiuto il rito religioso, l'intero corpo della Magistratura scende sotto Patrio del Palazzo di Giustizia dove si svolge la breve e solenne cerimonia in onore dei magistrati e degli avvo cali ceduti nella grande guerra. I magistrati — salutati dallo'squillare delle trombe della musica dei carabinieri si dispongono a semicerchio dinanzi al ricordo marmoreo murato in omag glo dagli avvocati caduti. Ai lati di questo ricordo sono stati collocati due grandi quadri che racchiudono Le fotografi*! dei magistrati caduti. Il primo presidente della Corte S. E. Casoli, pronuncia un brevissimo di scorso in cui ricorda ed esalta il sacrificio dei prodi caduti sul campo dell'onore. Quindi (a l'appello dei caduti: ad ogni nome che viene pronunciato, i magistrati ed 1 membri delle Commissioni forensi, che assistono alla commemorazione, rispondono < presente* Compiuto l'appello. S. E. Casoli Invita i presenti a raccogliersi In un minuto di silenzio. E con questo atto di commossa e semplice austerità la cerimonia ha termine. La cerimonia ufficiale per l'apertura dell'anno giuridico si è svolta al pomeriggio, nell'aula massima della Corte. Lo spettacolo offerto dall'aula è di una severa magnificenza. Sugli scanni ohe corrono attorno all'aula prendono posto 1 magistrati: al centro S. E. Casoli, In toga purpurea coi risvolti di ermellino, ed 1 presidenti di sezione Bobba, Ramella, Pasini, Mes&aa, Manno e B_rzlo; a sinistra.U procuratore generale S. E. Tran occhi con l'avvocato generale comm. CrostaCorti ed i sostituti, anch'essi in toga purpurea. Cancelliere è ti cav. uff. Albo, cancelliere capo della Corte. Sono prosanti te più atte autorità cittadine il prefetto De Vita, M podestà antan Di Sambuy, il segretario federale fa scista col. Di Robilent, il comandante del Corpo d'Armata gen. T_cornie., il ministro di stato Ferrerò di Cambia no, il questore De Roma, 11 generate Monteftnate. il grande ufficiale Anselmi, commissario per la " provincia, t senatori Fac'-a, RufSni e Roasenda, gli on. Bertone, Clan Gemelli e Qullico; uno stuolo di alti magistrati in pensione, il sen. Berla d'Argentina ed i presidenti di Corte d'Apio Vigo, Regazzonl, Albini, Prato, sviso e Bollati, Il gen. Da Pozzo de Carabinieri, i generali -Sasso, Spincardi e Dì S. Marrano, il comandante della Milizia gen. Tlby. La Curia è rappresentata dalla commissioni reali al completo: quella degli avvocati con a capo il presidente gr uff. Boselli e qualla ded Procuratori con il presidente comm. Colombini. Il Direttorio del Sindacato fascista forense è rappresentato dal segretario aw. Rivano; U Tribunale dal comm Pancini, la Procura del Re dal comm. Majola e dal procuratore del Re aggiunto comm. De Malo. Sono presenti anche 11 presidente del Tribunale Militare, l'avvocato militare, l'avvocato erariale e il cav. Dapra, seg. prov. dei dipendenti dal Ministero di G. G. L'arrivo del Prìncipi I Principi raggiungono 11 palazzo idi Giustìzia alte H.30 precise, acclamati lungo la via Corte d'Appello dalla folla che ai è venuta assiepando dietro 1 cordoni di truppa. L'arrivo delle LL. AA. 6 annunciato dagli squilli di tromba. Sotto l'atrio sono schierati reparti di carabinieri in aite uniforme che si Irrigidiscono sull'attenti e presentano le armi. Incontro a Sua Altezza il Principe Ereditario, al Duca d'Aosta ed ai Duchi di Bergamo e Pistoia muovono alcuni alti magistrati. Quando gli augusti principi fanno il loro ingresso nell'ausa tutti si levano in piedi. Entra frattanto anche S. E. Il cardinale Gamba che prende posto accanto al Duca d'Aosta. Subito si leva a parlare il Procuratore generale S. E. Trabucchi, il quale annuncia di avere com messo all'avvocato generale comm. Crosta . Curti l'onore di riferire sulla amministrazione della Giustizia durante il passato anno, in questa terra pie montése, carica nei secolo di fato e di gloria. Rende uno schietto, devoto omaggio agli angusti Principi ed alle autorità che col loro intervento onorano l'adunanza e rileva che anche il popolo ha voluto Interrompere per breve ora le sue occupazioni per ascoltare la parola di chi espone ed illustra il fenomeno giudiziario. Q Regime e la Mar's tra turi « He gli anni che sono ancora un passato recente — aggiunge l'oratore — l'autorità e la dignità della Magistratura erano state fieramente scosse dal moltipllcarsi delle giurisdizioni speciali, ma 11 Regime fascista che, con tntuito singolare è andato subito incontro a tutti i bisogni elementari dalla nazione e che prima di tutto ci ha dato l'orgoglio della vittoria e la fede i In noi stessi, ha compreso quali forze vive siano la giovinezza, la religione e la giustizia. Come ha provveduto, con mirabile saviezza politica, alla difesa delle culle che sono la poesia della famiglia ma sono anche la forza della razza, come ha creato i Balilla perche gli Italiani di domanti giungano alla giovinezza formati nei muscoli e nella volontà, coma ha' restituito Cristo nelle scuole per rendere omaggio al sentimento religioso degno fra tutti del maggiore rispetto e perchè anche da questo lato la preparazione spirituale dei giovani li faccia pronti ad ogni cimento del domani, cosi ha onorato la Magistratura, prima di tutto rispettandone la libertà e poi chiamandola all'ufficio altissimo di decidere con forza coattiva lo controversie del lavoro DI questo, noi magistrati non possiamo non rallegrarci e con noi il Paese che dopo U necessario travaglio della rivoluzione ha sete in uguale misura di ordine di lavoro di sicurezza e di giustizia ». Dopo avere reso un elogio alla Ma' atura piemontese, saluta ancora tugiliczVpdAsmcmvhTdclsrfiasscnlmgtstratura piemontrse. salute ancora Quindi, dopo che 11 cancelliere cav Ano. tv» dato lettura del decreto reale che concerne la co« Jf*'one delia Corte per l'anno 1923. prende la parola 1' avvocato generale comm re Lorenzo Crosta-Curti, che pronuncia 11 discorso ufficiale Rivolgendosi al Principe di FtnHionrfì. l'oratore cosi esordisce mS aàa parola et volge _r___t done o e r e e e o e a a i a tutto a voi che, onorando di vostra augusta presenza l'assemblea generale di iliiesui Corte, rendete più solenne la inaugurazione del nuovo anno giuridico e date prova di grande benevolenza a tutta la Magistratura italiana. Voi seguite cosi, o Principe, l'esempio degli avi vostri gloriosi. A nome della Magistratura subalpina a voi, Altezza Reale, ai Principi di vostra stirpe che vi fanno corona, rendo l'omaggio e il tributo della più viva riconoscenza >. Il comm. Crosta-Curti rende poi o maggio al presidente della Corte, e rivolge un saluto al barone Torella che ha lasciato l'ufficio di P. G. ed a S. E. Trabucchi che gli è succeduto. Ricorda con commosse parole la figura del comm. De Antoni » fulgido astro della Magistratura Italiana cui nello spasimo del rimpianto, va il nostro reverente, affettuoso, fraterno saluto », e la figura del conte Teofilo Rossi. Quindi, addentrandosi nel tema del suo discorso — lucido, organico e denso di pensiero - prosegue: «Meraviglioso movimento storico» • In tutti ai ridesta il sentimento di italica nerezza: 6 la fanfara che risveglia la nostra coscienza nazionale; è l'orgoglio di un popolo che, uscito vittorioso dell'immane cimento, fu per poco travolto da una vernata di anarchismo bolscevico .e salvalo dalla rovina e dello sfacelo dalla mente eccelsa di un Duce che seppe ridare al popolo italiano il sentiménto eie.! dovere, la coscienza della dignità del valore della disciplina. Noi assistiamo a un profondo e meraviglioso movimento storico e politico netì'Interesse supremo del paese e sono allo studio i più aiti prò bìemi giuridici economici e sociali, destinati a trasformare lo spirito delle masse e la struttura stessa dello Stato. • Quando mai si è visto un lavoro legislativo più ponderoso e fecondo? • si chiede l'oratore. Per non d_costarsi da ciò che attiene più propriamente alla Giustizia, accenna alla magistratura dal lavoro che risolve il problema delta giustizia di Stato sostituendo la alila autodifesa di alasse, La Carta del Lavoro è un documento storico e giuridico di valore eccezionale e 11 complesso di tate legge rappresenta il più grandioso avvenimento nel canapo giuridico e sodale contemporaneo. < Nella rinnoveJlLato autorità deliro Stato, ohe richiama a se la padronanza di tutti i poteri e invigila e guida la proprietà, tiene posto prevalente la Magistratura del lavoro. Ed è titolo di orgoglio per la magistratura italiana, la quale, con fede immutata, conservò la sua austera serenità neglii anni torbidi ded dopo guerra, che il legislatore fascista l'abbia chiamata ad esercitare questa grande funzione di equilibrio e di disciplina sooiaàe e nazionale, senza ricorrere a giurisdizioni o tribunali speciali od anzi affermando recisamente l'unicità della giurisdizione affidata al magistrato ordinario. , • La condizione del magistrato di oggi — nota oomm. Crosta-Curti — non è più quella di un tempo, allorché, indifferente ad ogni movimento sociale, quasi in un campo chiuso, unicamente .si occupava di elaborare sentenze S pronunciare massime giuridiche. Oggi Invece occorre che partecipi a tutta la vita del suo paese, intenden- i palpiti. 1 bisogni, le lotte, te cspdodblaurtgliRArisisdgdimlccp6dnszmlga_ptra_oni. E la magistratura italiana si va informando a questi oriteli ■ Una legge anacroaistìca Passando od esaminare l'attività svolta nella giurisdizione piemontese, l'oratore ricorda ohe i giudizi civili iniziati nel 1927 presso tutte le autorità giudiziarie del distretto (che comprende sei Provincie con una popolazione di 3.800 000 abitanti) ammontarono a 67.667. Le sentenze rese furono 34.418. Queste cifre pongano il problema del litigiosità. Ma non potendo addentrarsi nell'esame di tale fenomeno rispetto allie cifre esposte, perchè mancano eH elementi necessari, l'oratore osserva tuttavia che In questo decorso decennio la atigiosiità è in grande aumento, tanto che da un massimo di 42.224 cause, iniziatesi nel 19_ nei due distretti di Toriino e Casale, ora unificati, si è raggiunta nel decorso anno la cifra dd 67.6(57 e cioè oltre 25 mila cause in più. Anche il numero del fallimenti è in aumento: i dissesti da 80, dichiarati noi 1918, sommarono a 780 nel 1927, con uno sbilancio di oltre 100 milioni. Molto c'è da dire in proposito, e l'oratore analizzando i vari aspetti del fenomeno nota anzitutto che l'Istituto fallimentare, In conseguenza dell'incessante rapido sviluppo deMa vtita commerciale, abbisogna di ritocchi che lo rendano più conforme ai nuovi sorgenti rapporti. La legge del 1903 sul concordato preventivo fu applicata con una larghezza eccessiva, tanto che nella uranica si è formata una classe di veri professionisti del faKlimento che all'ombra della mitezza della legg*. hanno Imparato a raffinare le loro armi per sfuggire ai rigori della legge penale. Contro costoro, spesso ardua e woppo spesso inefficace è l'opera dei giudici. La legge sud concordato preventivo appare ora un anacronismo perchè oggi, al preteso principio della più assoluta Kb erta individuale è subentrato l'altro dell'interesse coSottìvo inazionale col dominio delio Stato esteso anche al fenomeno economico. L'oratore si augura che nel nuovo concetto del delitto nel pri(K_pio nuovo della causalità, si neon netta l'evento dannoso del fallimento alla colp_ di chi copre col suo nome attività economiche da altri spiegate, per stabilire una responsabilità colposa ohe la coscienza generale reclama e che sarà un freno salutare, per la sincerità delle organizzazioni industriali e commercia— contro le più sotti-i frodi alila buona fede del pubblico. Umidendo questa parte del suo discorso, il commeodator Crosta-Curti mette in risalto il ritorno alla valuta aurea, provvedimento che riporterà alia normalità nel campo economico. La criminalità e la pena di norie Sul tema della crlmdnalità, accenna che i reati denunciati nel 1937 furono in complesso 65.581. dd cui 80 omicidi e 32.192 contravvenzioni I giudizi furono 37 947 dei quali i28 dinanzi alle Corti di Asalse. li numero dei condannati tu 14.50-, del quali 2517 donne e 1517 minoremii Da questi dati si rileva una costante progressione numerica In confronto degli anni passati, progressione tuttavia non allarmante, potendo trovare la sua spiegazione nell'incremento delia popolazione. Ma inquietante e degno ai esame resta sempre il problema della delinquenza minorine. L'oiatore ne analizza gli aspetti ed afferma che la negletta educazione de: minori è uno dei coefficienti dell'imperversare delia loro del—,denza. Passando a parlare del nuovo Codice Penale, che è In via di olaboraìl progetto è un a I«-evitee r-enate. cne e m via di elabora-'esamina le portata e ne i_u_u_ hcriteri informatori. Molto chiasso s! efatto attorno al ripristino della penadi morie che sarà sai—ita dal nuovocodice. e a o o i «Ma le discussioni Milla tegittanitàdoUa p&na di morie — afferma il ctwini.uotìid curti _ _ouo orinai nièfinoo-tli_«, Ideologia «a O-osofl, eorpc-P-— dal fatto compiuto ed è vana l'invocazione del grande Beccaria, vissuto quasi due secoli addietro, quando uri suo stesso nome se ne riconosce la necessità per due motivi: di fronte cioè alla minaccia della sicurezza della nazione e quando sia l'unico freno per della morte sarà valido argine all'Un perversare della più atroce delinquenza >. Tra la più deferente attenzione, il comm. Crosta Curii chiude il suo di ltrscorso con una alala invocazione alla patria, dopo avere ricordalo-la'figura di Emanuele Filiberto che il Piemonte eonorerà m quest'anno celebrando u,decennale della Vittoria. Parla ancorabrevemente S. E. Casali. Nel chiudere la funzioaie rivolge, a nome della Corte un omaggio ai Principi ed alle autorità. Esprime il dispiacere per l'allontanamento del barone Torella ma soggiunge che U nuovo P. G. Trabucchi lia aggiunto novello lustro alla Córte. Rievoca infine la figura del comm. De Anton! e dichiara aperto l'anno giuridico. La cerimonia è compiuta. Ossequiati dalle autorità e dai magistrati i Principi lasciano il Palazzo di Giustizia.

Luoghi citati: Aosta, Argentina, Bergamo, Casale, Piemonte, Prato