I SOVRANI DELL'AFGANISTAN RICEVUTI SOLENNEMENTE A ROMA

I SOVRANI DELL'AFGANISTAN RICEVUTI SOLENNEMENTE A ROMA I SOVRANI DELL'AFGANISTAN RICEVUTI SOLENNEMENTE A ROMA Il caloroso incontro con I Reali d'Italia - Magnifica dimostrazione di popolo Il pranzo di gala al Quirinale -- Vittorio Emanuele e Amanullah brindano ai cordiali rapporti tra le due Nazioni Roma, 9 mattino. I Sovrani dell'Atganlstan, che erano giunti a Napoli alle 10,30 col piroscafo Italia, scortato da una squadriglia di idropiani, sono arrivati ieri a Roma nel pomeriggio. A Napoli gli augusti ospiti erano'stati ricevuti dagli inviati della nostra Casa Heale, dai rappresentanti della camera e del senato, da S. E. Castelli e da tutte le autorità napoletane. 11 popolo ha tributato a Re Amanullali ed alla consorte sua grandi acclamazioni. Alla Regina furono offerti splendidi mazzi di fiori. Alle 11,25 avevano poi preso posto sul treno reale che, dal molo « Carlo Pisacane », si ora dirotto alla stazione centrale. Di qui era ripartito alle liì precise. Roma li a ricevuto solennemente gli ospiti regali, giunti alle 15,55. Le vie principali della ditta erano tutte imbandierato, ed uno spettacolo stupendo presentava specialmente via Nazionale per tutto il tratto che doveva essere percorso da! corteo delie carrozze reali. Lungo i due Iati della strada erano siali innalzati pennoni recanti drappi dai colori nazionali, di Roma e dello stato argano, e ornati a metà fusto da stemmi reali. Le finestre dei palazzi principali erano adorrie con arazzi e festoni che 'davano una nota vivacissima di colore al magnifico spettacolo. .... , .. Alle 14,50 le truppe del Presidio di Roma si sono schierate lungo il percorso del corteo, a cominciare dalla salita Magnanapoli fino al piazzale della stazione, dal lato arrivi. Dietro i cordoni, in ogni punto di via Nazionale, all'Esedra, in piazza dei cinquecento, al viale Principe di Piemonte, si era andata addensando una fona enorme di cittadini. Le scalee ilei palazzo dell' Esposizione erano gremite fino all' inverosimile, e così pure lo spazio retrostante al palco eretto in piazza dell'Esedra per lo autorità del Governatorato, e l'ampio piazzale fronteggiarne la pensilina reale delia stazione. , . ,. „,• In questa zona erano schierata fili allievi carabinieri con uno squadrone del Piemonte Reale ed un reparto della KMarina. A destra detta pensilina era disp'sto un rorte grappo di ufficiali delle Forze Armate e poco discosto d,i nuesto erano già Ufficiali Generali. A ridosso della Palazzina delle Ferrovie Vicinali erano stati costruiti per ia slampa due palchi addobbati di velluto rosso ed ornati di festoni. Anche balconi e le finestre prospicienti sui piazzale erano tutti decorati con bandiere e pavesati con ricchi addobbi. Ia pensilina reale recava su ciascuna colonna trofei di bandiere nazionali e dell'Afganistan; le pareti in fondo erano ricoperte di stoffa e lungo i lato erano state collocate piante ornamentali e fiori, . La autorità L'arrivo delle autorità è cominciato Alta 15.15. Giungono 1 Minia" ' (segretari di Stato, che hid< l'uniforme, il Comandante . tt Corpo d'Armata, generale Vaccari, e numerosi altri generali aventi gradò o rango di generale di Corpo d'Armata, Ammiragli, gli alti gradi della Milizia, 1 dignitari della Corte, le alte cariche dello Stato. Alle 15,30, salutato da uno scrosciante applauso della folla che si assiepa dietro i cordoni, è giunto S. E. il Capo del Governo, accompagnato dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza, on. Giunta. Alle 15,35, in cinque automobili scortate da carabinieri a cavallo, -è giunta la rappresentanza del fenato composta del presidente sen. Tittonl e dei sen. Zupelli, Perla, Sili, Montresor, Simonetta, Bellini e Brasati Poco dopo è la volta della rappresentanza della Camera, anch'essa scor tata da carabinieri a cavallo, e compo sta del presidente on. Casertano, del questore on. Renda e degli on. Acerbo. Tosti di Valminuta e Guglielmi. In tanto si scorgono volteggiare In cielo stormi di aeroplani. Alle 14,40 già si erano venute ad allineare lungo la fronte della stazione undici berline di mezza gala della Cor te, con cocchieri e palafrenieri in II' vrea rossa e parrucca bianca, precedute da un battistrada tn uniforme rossa. Sono le berline nelle quali dovranno prendere posto 1 Sovrani, i Principi e le persone del seguito. Contemporaneamente uno squadrone di corazzieri si era schierato di fronte alla pensilina reale L'interno della stazione, tenuto completamente sgombro, e adornato, con piante e con bandiere dai colori nazionali e di Roma, intrecciate con la bandiera afgana. Dinanzi alla sala reale era stato disteso un tappeto cremisi; a destra della sala era schierato uno squadrone appiedato di cavalleria Piemonte Reale con stendardo e musica, per rendere gli onori. L'on. Mussolini Alle 15,35 è entrato sotto la tettola S. E. fi Capo del Governo, il quale in dossa l'uniforme di Primo Ministro con Gran Collare della SS. Annunziata e ia Fascia Mauriziana Ad attendere S. E Mussolini si trovavano tutti I Mi nistri e Sottosegretari di Stato, le rappresentanze del Senato e della Camera Erano presenti anche il Primo Presidente della Corti? di Cassazione, S E. D'Amelio, col Procuratore Generale S. E. Appiani, ed il Primo Presidente del la Corte d'Appello, gr uff. FaggelJa, In uniforme, il Capo di Stato Maggiora della Milizia Nazionale, generale Bazan, ed i generali Varini e Ragioni, Il prefetto Garzarodi, il segretario gene rale al Ministero delle Colonie gr. uff Zoli, in uniforme, il comm Chiavolini segretario particolare di S. E. U Primo Ministro, il generale Vaccari comandante del Corpo d'Armata, il general» Furiant dei RB CC., il vice-segretario generale de' Partilo comm Slarace in uniforme de'la Milizia, il comm San dicchi, direttore generale al Ministero degli Affari Esteri, il capo di Gabinetto dello stesso Minuterò, capitano Maina M, il Direttore generale delle Ferrovie eomm Oddone, le dame iti Corte, mar ehesa Gugli"lmi e Principessa GiovaBelli, la signora Cecchi, moglie del ministro d'Italia a Kabul ed un foltissimo gruppo di altre autorità, ufficiali gene tali ed alti funzionari. I Sovrani S E. il Capo del Governo si è intrattenuto a conversare affabilmente con 1 ministri e con le altre autorità, in attesa dell'arrivo dei Sovrani d'Italia che sono giunti alle 15,45 s. M. II Re indossava ''alta uniforme e la Regina un abito di 3eta grigia con rollo di pelliccia. Con I Sovrani era anche S A R. il Principe Ereditarlo, in alta uniforme di maggiore dell'Es»r"'«o ' cnvrnn1 orano nrpcedut' lai gentiluomini di Corte, conte Suardl econte Della Trinità, e seguili dal mi-nistro della Beai Casa, conte Mattioli Pasoualini, in uniforme mauriziana, jdal primo aiutante di campo, generale Cittadini, dal generale Clerici, alutante di campo di S. A. R. il Principe di Piemonte, e da altri .personaggi addetti alla Corte Reale. I Sovrani hanno ricevuto l'omaggio del Capo del Governo e dei ministri, mentre la musica della compagnia d'onore intonava la fanfara reale. S. M. il Re Pesava subito in rivista le compagnie appiedato del « Piemonte Reale >, mentre la Regina ed il Principe Ereditàrio si intrattenevano a conversare affabilmente con S. E. Mussolini. L'abbraccio regale Alle 15,55, preceduto dalla macchina staffetta ed annunziato dall'apparire sul cielo della stazione del dirigibile « Esperia » elio lo aveva scortato da Napoli, è entrato sotto la tettoia il treno reale. Ne è sceso subito S. M. il Re Amanullah Kan in divisa di generale dell'esercito afgano. S. M. il Ro d'Italia gli ha steso cordialmente la mano. 1 due Sovrani si sono abbracciati e baciati, mentre la Regina Elena si faceva incontro alla Regina dell'Afganistan che discendeva dal treno. Anche le due Regino si sono abbracciate e baciate. S. M. Vittorio Emanuele presentava quindi ai Sovrani afgani S. A. R. U Principe Ereditario, che. irrigidito sull'« attenti », salutava militarmente e baciava quindi la mano alla Regina afgana. 11 Re Amanullah Kan gli stringeva cordialmente la. mano. I duo Sovrani passavano quindi in rivista la compagnia d'onore, che presentava le armi mentre la musica eseguiva l'inno dell'Afganistan. Frattanto dal trono discendevano le personalità del seguito delle LL. MM. il Re e Ja Regima dell'Afganistan e cioè S. A. R. Mta-uss Seraj, sorella di S. M. il Re, S. A. R. Hoo jrlah Tarzi Bogum, sorella della Regina, S. E. Mahmoud Tarzi, padre della Regina, ministro degli Esteri, S. E. Mollameli Hassan Haasan, aiutante di campo di S M. il Re, S. E. Galani Siddik, minisi ro degli Affari-Esteri ad interim, S. E. Mohamed Yakub, ministro della Reale Casa, S.E. Shrr Ahnad, presidente dell'Assemblea nazionale, S. E. Ali Ahnad, governatore di Kabul. S. E. Alid Mohamed, ministro dell'Afganistan a Roma. S. E. Hahid Hnllah, sottosegretario di Sfato alla guerra, S. E. Habdnl Rahnan, generale d'armata, il generale Ghuiam Dastaghir, il signor Baffaek Bey, medico di S. M. il Re. il colonnello di Stato Maggiore, Abdul Tawab Tarzi. fratello di S. M. la Regina, ed alcuni funzionari Dal treno reale sono pure discesi i membri della missione d'onore che accompagna i Reali dell'Afganistan nel giro per l'Italia, ed il R. Ministro d Italia a Kabul, cav. uff. Cecchi. L'applauso della folla S. M. il Re ha presentato al Re Ainanuiaab Kan, prima S. E. il Capo del Governò, e poi tutti 1 Ministri_e Sot; tó-Sesretairi dà Stato. Quindi ì Sovrani P^MS saie** seaie. sono uf*&L -<>ul piazzate deilLu Stazione, salutati da utkOrènètica ovazione della iminensa folla addensata dietro i cordoni.. S. m. 11 Re d'Italia e S. M. il Re dell'Alganiston prendono posto nella prima berlina. TI Re dell'Afganistan porta in capo un «kolb >k» con piuma bianca, e indossa urna uniforme con giubba azzurra e pantaloni rossi. Uno scroscio di applausi saluta i due Sovrani, mentre la carrozza si allontana verso piazza dell'Esedra. ,' , . Vltri applausi hanno accolto le due Regine ed il Principe Ereditario, che hanno preso posto nella seconda berlina. In una terza berlina hanno preso posto S. A. R. Muruss Seraj. la contessa di Trinità e Mohamud Ta.rzi, S. E. Mohamed Hassan. Nella quarta berlina erano S. A. R. Hooriah Tarzi, la contessa Guicciardini, S. E. Ghuiam Siddik e S. E Mohamed Yakub; poi venivano sette carrozze con ie altre personalità del seguito. riuando il corteo reale è giunto in niàzza dell'Esedra. Ja folla numerosa; sima che si assiepava dietro 1 cordoni delle truppe, ha applaudito entusiasti- amente ai Sovrani mentre le musiche .ntonavano l'Inno afgano. Quivi nella apposita tribuna era ad attendere gli Augusti Ospiti il governatore di Roma, orinciipe Spada-Pntcnz'ani. che indossava l'uniforme rii Governatore, con il vice-governatore Conte D'Ancora ed 11 segretario generale del Governatorato, gr uff Del'i-Santi. mire in uniforme Presso la Tribuna del Governatore pre stavano servizio d'onore i vigili del fuoco recanti il gonfalone di Roma e 'e band'ei*5 dei vari rioni. II saluto dal Governatore La carrozza reale all'altezza della tribuna del Governatorato ha sostato, e principe Spada Potenziani ha porto a! sovrano afgano il saluto di Roma pronunziando le seguenti parole: «Sirei « Il saluto che Roma vi porge non e soltanto quello formulato dal mio cuore devoto, ma è soprattutto quello che voi. Sire, sentirete prorompere dal più profondo sentimento di una stirpe: rinnovellata e redenta. E nessuno più di voi, Sire, potrà religiosamente ascoltare la grande voce di onesta citta che rivive la sua quarta portentosa vite, perchè voi, Sire, ammiratore della millenaria civiltà asiatica che raggiò, un giorno, negli albori della storia del mondo, date opera nobile ed attiva per condurre il ponolo afgano verso un progresso intellettuale, commerciale ed economico degno delle sua magnificile risorse. Voi volete comporre, o Sire, il vostro popolo in uno Stato modello e Roma, maestra di eterno divenire, vi esprime, a min mezzo. 1 augurio ohe le nobili e preclari asnjrazioni vostre .(''vengano, in breve nrd'ne di temno. una storica realtà Degnatevi accogli» re S're il mio nm'"f'r>.rmsemiio» S M 11 re amanullah K^in. in francese, ha ringraziato il GovernatoreMiei saluto portoci! a nome della città eter na e lo ha pregato di rendersi Interorete presso la cittadinanza dei suol sentimenti di gratitudine Ouinrtt tra vivi applausi, il corteo si è rimesso in moto ed ha percorso, fatto segno alle iniiì calorose acclamazioni della folla via Nazionale, via XXIV Marzo, verso il Quirinale. Al Qoirinale Il corteo è giunto a piazza dei Quirinale alle 16^0. La musica della R. Guardia di finanza ha intonato l'Inno afgano mentre la folla applaudiva freneticamente. Inneggiando ai Reali. La dimostrazione si è protratta a lungo, aumentando sempre di intensità nell'attesa che I Sovrani si affacciassero al balcone del Quirinale. Frattanto sono stati tolti i cordoni e la folla si è avanzata fin sotto il Palazzo Reale. In prima linea hanno preso sposto i gagliardetti della Federazione 1dell'Urbe, con numerose rappresentan ze dei varii gruppi fascisti. Poco do po due valletti hanno steso mi tappeto ldl velluto cremisi eul balcone, e mèli- ire I gagliardetti si inchinavano in segno di saluto e la folla prorompeva in una nuova entusiastica dimostrazione, gli augusti ospiti si sono affacciati, insieme con i Sovrani d'Italia e S. A. R. il principe Umberto. I Sovrani si sono trattenuti qualche momento al balcone, ammirando sorridenti 1'impo.nente spettacolo della massa di popolo che acclamava freneticamente, e dopo aver risposto, salutando con segni delle mani, ai festosi omaggi, si sono ritirati: magli applausi hanno raddoppiato di intensità ed i Sovrani sono tornati a mostrarsi per ringraziare ancora una volta la folla. Il banchetto ed i brindisi Allo oro 20 ha avuto poi luogo al Quirinale un pranzo di gala in onore delle IX. MM. i Sovrani dell'Afganistan AI banchetto hanno partecipato e LL. MM. il Re e la Regina d'Italia, Il Re o la Regina dell'Afganistan. S. A- R. il Principe Umberto, le Principesse Maralda e Giovanna, il Primo Ministro s. E. Mussolini, i presidenti del Senato e della Camera, i Ministri e i sottosegretari di «tato, i personaggi del seguito dei Sovrani dell'Afganistan e molte altre autorità ed alte cariche dello Stato. I convitati erano in tutto cento e diciannove. n Re d'Italia ha pronunciato il seguente brindisi: « S. M. la Regina ed. io abbiamo provato, in perfetta armonia con i sentimenti della Nazione italiana, vn sentimento di gioia sincera al mom.enlo in cui le LL. MM., al loro giungere nel continente europèo, hanno voluto annuito visitare la vostra capitale ed il notlro llegno. « L'Italia, clic prima fra le Potenze di Europa ebbe a riconoscere l'indipendenza dell'Afganistan, è stata molto sensibile a questa prova dì cordialità che le Li-. MM hanno voluto darle, e nutre, per sua parte, una particolare rispettosa simpatia per gli augusti Sovtarti di un Paese, da lei seguilo da tempo con interesse amichevole nella via del progresso che esso percorre con passo sicuro, sotto la guida perspicace del suo Re. « I progressi della Nazione afgana, alla quale V. M. dedica con tanta solle, citudtne tutta la sua infaticabile attività, generano una sincera ammirazione in tutti coloro che st. interessano allo sviluppo del vostro Paese, e che sonò profondamente certi che esso si incammina ad un avvenire di prosperità civile economica sempre maggiore. » Io ed il mio Governo assistiamo a questi progressi con la più profonda soddisfazione, convinti come siamo che comporteranno come necessaria conseguenza quella di restringere sempre più i vincoli di amicizia e le buone relazioni fra,i nostri due Paesi. « Con tale augurio alzo il bicchiere 'alia M. V., a S. M la Begìna e alla Reale Famiglia, alla felicità e alla prosperità dell' Afganistan ». S. M. il Ro dell'Afganistan ha cosi risposto: « S. M-. la Regina ed io rivolgiamo alle M. V. i nostri piti, vivi e sinceri ringraziamenti per la cordiale ospitalità che hanno voluto accordarci. In realtà, come V. M. ha ricordalo, il va stro grande paese fu la prima delle Po. lenze allealo che ha stabilito relazioni amichevoli col mio paese. Io e la mia Nazione ricorderemo e apprezzeremo sempre questo amichevole atteggiamento dell'Italia Mi è grato assicurare V M. che conserveremo preziosamente queste relazioni mentre spero che per l'avvenire esse diverranno sempre più estese. « Di nuovo ringrazio sinceramente la M. V per la benevolenza che ha manifestato riguardo ai miei sforzi per il progresso del mio paese, e per l'augurio di un miglior avvenire di esso. Formulo voli sinceri per la prosperità ed il benessere della Nazione italiana e per la grandezza del regno di V. M. « Ed ora prego tulli i presenti di alzare il bicchiere per la salute delle LL. MM il Re e la Regina d'Italia e per quella della loro Reale Famiglia ■.