Come la Provincia di Torino ha contribuito alla Battaglia del grano

Come la Provincia di Torino ha contribuito alla Battaglia del grano Come la Provincia di Torino ha contribuito alla Battaglia del grano La premlaiiona dogli agrìoollorl al Teatro Alfieri • Il discorso del Prefetto » La relazione del presidente della Commissione granaria •• I risultati; un milione di quintali con una produzione unitaria di 19 La neve clie lérmattlna ha cominciato a scendere minuta e poco consistente in città, ma più fitta nelle campagne, dove ben presto lo strato riuscì di un certo impaccio alla viabilità, non ha impedito agli agricoltori della nostra provincia di accorrere in gran numero' alla riunione indetta al Teatro Alfieri per la distribuzione dei premi inerenti alla Battaglia del Orano. Non sodo gli agricoltori hanno accolto compatti l'invito loro rivolto da S. E. il Prefetto per li tramite della Commissione provinciale granaria e deMa Cattedra ambulante di agricoltura, ma, a dispetto del tempo, sono stati anche puntualissimi: indizio sicuro della inteUligente disciplina oggi instaurata fra i coltivatori della terra. Folla di intervenuti Fissata oliti 10, la cerimonia si è infatti iniziata senza un minuto di ritardo, e, aJtra nota simpatica, essa si è svolta con la massima semplicità. All'arrivo delle autorità, la musica dell'Istituto Bonafous ha diffuso nell'ambiente del teatro, elio si è anelato ra Fidamente affollando, ie note degli inni patriottici, alile quali hanno fatto seguito nutriti applausi. In ài lune poltrone disposte sul palcoscenico hanno preso posto, con S. E. il Preletto Meggioni e U Podestà come Thaon di Revel. S. E. Casoli per la Magistro tura, il gr. uff. AnseLmi preside della Provincia l'ing. cornili. Giovanni De Vecchi per ti Consiglio provinciale 'dell'Economia, il gen. Da Pozzo dei Crabinieri, il colonn. D'Alvisio per il Segretario Federale, il dott. Maturalo capo di Gabinetto del Prefetto, il com mendatore Barberis direttore generale dalla Cassa di Risparmio, il prof. Terzaghi, il conte Prunas Tola. e Poi tutti i maggiori esponenti delle associazioni della categoria: il cornili. Cravino, commissario della Federazione provinciale fascista degli agricoltori col segretario generale avv. Tamagnone, il comin. Zavattaro presidente desila Commissione provinciale per la propaganda granaria, l'avv. Sesia, presidente, e il prof. Chiei-Gamacchio, direttore della Cattedra ambulante di agricoltura, l'avv. Francesco De Vecchi presidente dell'Associazione agraria piemontese, il comm. De Alberlis, presidente del < Bonafous », l'enotecnico Bertola, segretario generale dell'Unione provinciale Sindacali fascisti dell'agricoltura, il comm. Maiolo, medico veterinario provinciale, il prof. Maturalo .il prof. Scurii, il prof. Jaconetti, direttore delia Scuola-podere Pignatelll, i rappresentanti dell'Istituto Opere Pie di San Paolo e dell'Istituto federale di credito agrario per il Piemonte, il dott. Pagni, membro della Commissione granaria, il oav. Ca6&rtelli, segretario della stes e molte altre personalità. NeOle ro.i.jne del parterre erano inoltre presènti i podestà di numerosi Comune rtòlla Provincia, mentre sul palcosoe' '.co, dietro le autorità cittadine, si sono schierate le rappresentanze, esse pure assai numerose, con i gagliardetti. Parla S. E. Meggioni Ha preso per primo la parola S. E. il Prefetto, il quale in un sobrio ed efficace discorso, seguito dalla più viva attenzione dell'uditorio, dopo il saluto ai convenuti, ha ricordato il lavoro compiuto per adeguare anche nella nostra provincia la produzione granaria al fabbisogno della popolazione. Accennando agli sviluppi della Battaglia del Grano, ha citato le diverse gradazioni della produzione dal 1925 ad oggi, ed ha rilevato che se nel 1927 la produzione discese sensibilmente, ciò fu dovuto a cause varie estranee alla volontà degli agricoltori e soprattutto ad avversità atmosferiche. Ciò ad ogni modo non sminuì la fede e il fervore degli uomini che alla terra nanno dedicato tutta la loro attività, tanto è vero che oggi siamo arrivati ad una produzione nazionale di 71 milioni di quintali. Non è ancora questo il limite segnato dal Duce: 5 milioni di ettari di terreno coltivato a grano con 75 milioni di quintali di produzione. Ma slamo già sulla buona strada: e 11 perseverarvi è tanto più utile sa si consideri che gli agricoltori, aumentando la produzione del grano, hanno determinato una minore importazione di grano dall'estero, contribuendo cosi a quel miglioramento della bilancia commerciale che si è verificato in questi ultimi tempi. Si dice perciò lieto di presenziare alla odierna distribuzione di premi, che viene dopo quella nazionale di Roma, e che anche per il numero considerevole del premiati attesta i lusinghieri risultati ottenuti nella nostra Prcyincia, j oul agricoltori, raggiungendo una produzione che supera la media nazionale, hanno dato la prova di quanto essi, con da tenacia tradizionale della loro razza, possono fare. « A Roma — dice 11 Prefetto — sono Sfilate quelle che si possono definire le medaglie d'oro dell agricoltura: qui abbiamo le medaglie di bronzo e le croci di guerra dell'esercito rurale. E eono anch'esse altamente benemerite, oggi, della battaglia ingaggiata, come lo saranno domani della immancabile .vittoria i. S. E. Maggioni passa poi a trattare un altro lato interessante del problema agricolo • la necessità di aumentare il nostro patrimonio zootecnico. L'Italia è tuttora tributaria dell'estero per una notevole parie del suo consumo di carne, e ricorda al riguardo il concorso triennale zootecnico istituito dal Capo del Governo, incitando anche per questo lato gli agricoltori a voler portale il loro fattivo contributo alla soluzione del problema. Conclude poi, tra gli scroscianti applausi di tutti i presenti, che scattano in piedi, elevando il pensiero reverente alla Maestà del Re e alla insonne fatica del Duce, al quale l'Italia dovrà fra breve, di essersi totalmente emancipata pure per il grano e la carne dalla servitù straniera. La relazione Zavattaro 11 comm. Zavattaro riferisce quindi sull'opera svolta, in stretta dipendenza con le direttive governative delle quali a Torino c cosi fervido animatore S. E. Maggioni, dalla Commissione granaria. Richiamandoci ai risultati generali consegniti, egli si domanda in qual modo la nostra provincia ha concorso al successo. E risponde con una produzione globale di un milione di quintali, produzione che si ritiene inferiore alla realtà, nonostante le diligenti cure con cui fu fatta dalla Cattedra ambulante la statistica; «con una produzione unitaria di circa 19 quintali, assai superiore a quelle precedenti, e di 5 quintali superiore a quella nazionale. Negli anni dell'anteguerra la media provinciale era «li 11 quintali. Nel 1925, che, come è etato rilavato, tu un unno eccezio¬ nale per tutta l'Italia passò a ir>: nel 1926, primo della Battaglia del Grano, a 15,1; nel 1927 a 14,4. Questo regres-so si spiega con la stagione, pure inquella annata particolarmente sfavorevole, che importò una minore produzione nell'anno precedente di ben 12 milioni di quintali, facendo pas-sare la produzione unitaria da 13.9 a 10,8, un regresso cioè di più di 3 q.li, mentre per la provincia di Torino fu di solo 70 chilogrammi. Nel 1928 si risale a 15,9 per toccare nella corrente annata i 19, con un crescendo perfettamente intonato alle direttive del Duce, il quale ha (Issato dei minimi e dei massimi per la entrante campagna: minimo, ila produzione del 1927: massimo, superare almeno di un quintale la produzione di questo anno. Onesto massimo, ove la stagione aiuti, sarà facilmente raggiungibile, se si tien conto che molti agricoltori lo limino superato, e che su 137 Comuni graniferi, ben 47 hanno sorpassato la media provinciale di parecchi quintali. « I risultati conseguiti nella provincia di Torino — prosegue il relatore — appaiono tanto più notevoli se si tien conto che vasta è la superficie montana e collinare e le zone propriamente granifere sono assai ristrette. 11 lavoro compiuto è stato apprezzato dal Capo del Governo, 11 quale ha voluto esprimere la sua soddisfazione a s. E. il Prefetto ». 11 comm. Zavattaro dice poi che 1a Commissione ha deciso di conferire anche agli agricoltori non concorrenti, una medaglia d'argento, quando la loro produzione superi i 30 quintalper ettaro o le medie locali di 10 q.li e una medaglia di bronzo agli agricoltori che hanno superata la produzione unitaria di 25 quintali per ettaro o la media locano di otto. Riferendosi al numero dei premiati, soggiunge che un solo Comune potrà vantare più eli cento tra medaglie d'argento e di bronzo. Esito magnifico, che gli offre l'occasione di ricordare ancora l'appoggio costantemente trovato dagli agricoltori nel Capo della Provincia, al quale, a nome di essi, rivolge un caldo e devoto ringraziamento. La Commissione dal canto suocoi fondi forniti con larghezza daGoverno e con gli aiuti della Cassa dRisparmio di Torino, ha distribuito più di cento seminatrici per promuovere la semina a macchina, sarchiatrici e coltivatori ripiantatori; ha potentemente stimolalo il cambio delle sementi e nella sola campagna 192S29 ha fatto eseguire 475 fra sopraluoghi e conferenze. Bisogna però diffondere i precetti della tecnica anche nei più remoti angoli della Provincia per migliorare le lavorazioni, intensificare le concimazioni, seminare grani di varietà elette, adottare razionali rotazioni. Questa propaganda e stata compiuta dai valenti tecnici della Cattedra, dai fiduciari comunali della Battaglia del Grano e dai dirigenti le sezioni comunali dei Sindacati agricoltori. Ma non basta: occorre che essa sia fatta soprattutto dai più direttamente interessati, vale a dire dagli agricoltori che amano la terra o sono giustamente fieri di possederla. Applausi prolungati rimeritano il comm. Zavattaro per la sua relazione chiara ed esauriente. Dopo di lui il prof. Cliieì-Gamaccliio intrattiene 1 convenuti con una seconda relazione sulle trasformazioni tecniche avvenute nel dominio dell'agricoltura, illustrando ampiamentecon dati e cifre, anche la crisi zootecnica e suggerendo i rimedi per superarla. La dotta e al tempo stesso piana parola del direttore della Cattedra ambulante avvince l'uditorio, che alla fine corona il suo dire con una ovazione. I premiati La cerimonia termina con la co segna dei diplomi e delle medaglie avincitori dei tre concorsi, con i qualS. E. il Prefetto e il Podestà si con gratulano di volta in volta singoiar mente e calorosamente. Nella impossibilità di dare il lungo elenco dei premiati, citiamo solo i principali. Nel quinto Concorso nazionale, per le grandi aziende, ha riportato il secondo premio di lire 10 mila il cav. Giuseppe Rivoira di Villafranca Piemonte; per le aziende medie iprimo premio di lire 10 mila è toccato al signor Mario Adaglio di Carmagnola; il secondo premio di 5 mila rispettivamente ai signori Andrea Au dero di Macello e ing. comm. Gìovan ni De Vecchi per il suo podere dCandido. Numerosi sono i premiati dquesto concorso per le piccole aziende. L'Istituto Bonafous, fra gli Entiha avuto II 1.0 premio diploma con medaglia d'oro. Nel sesto Consorso nazionale non vè che un premiato con diploma, per le piccole aziende, ed è il signor Giovanni Casalegno di Moncalieri. Per il quarto Concorso provinciale il Ministro dell'Economia Nazionale aveva messo a disposizione della Commissione lire 16 mila. Il primo premio di lire 3000 per le grandi aziende fu assegnato ancora al cav. Rivoira; isecondo di lire 2000 al conte Filippdi Villafranca Piemonte; il terzo dlire 1000 all'avv. Francesco De Vfcchdi Torino. I premi per le medie aziende variavano da lire 2000 a 500 e furono conquistati dai seguenti: Lo Bartolomeo Gariglio di Osasio di Panca lieri; 2.0 avv. Gianoli di Villarbasse3.0 ing. Invrea di Verrua Savoia; 4.o Fratelli Gilardi di Settimo Torinese5.o Giovanni Galizia di Lonzo. — Per le piccole aziende i premi variavano da 1200 a 300 lire, cosi assegnati: Lo Casalegno Giovanni di Moncalieri 2. Tamagnone Pietro di Chieri e Raimondo Giuseppe di Volpiano; 3. Chiara Carlo di Pino Torinese e Cavaliere Tommaso di Carmagnola; 4. Baima Federico di Noie e Mecca Giovanni dS. Maurizio Can. ; 5. Melnardi Bartolomeo di Moncalieri e Rubiola Battista di Volpiano. Sono poi state assegnate medaglie d'oro e argento dell'Amministrazione della Provincia e del Consiglio della Economia, d'argento della Federazione dei Sindacati fascisti agricoltorioltre a targhe e diplomi di beneme renza della stessa Federazione e della Commissione granaria, che a sua volta ha pure distribuito altre medaglie d'argento. Infine si sono ripartite lire 11.600 ili cartelle dui Prestito Littoriomesse a disposizione dall'Istituto dFan Paolo. —«.