Il Papa è uscito dalla Città del Vaticano

Il Papa è uscito dalla Città del Vaticano Il Papa è uscito dalla Città del Vaticano e ha celebrato la Messa giubilare nella Basilica lateranense La rapida corsa in automobile per le vie di Roma e la commovente funzione 11 pianto del Pontefice sull'altare Come Pio IX aveva lasciato San Giovanni il 19 settembre 1870, come Pio XI ne ha ripreso possesso -- La lapide commemorativa della Conciliazione • La sorpresa e gli applausi di gruppi di cittadini CITTA' DEL VATICANO, 20 notte. (G C). — Pio XI, il Papa che resterà nella storia per avere compiuto il più importante atto pontino che II Ponlifi.cato romano potesse mandare a efletto nel tempi moderni, sa darà a tutte le mani/cstazinnl, che al grandioso a.vvenìmento storico si intrecciano e da quello prendono origine e sviluppo, un cosi noMln e alto significato di profonda religiosità, una cosi palese e fervida aspirazione al soprannaturale, da collocare ognor'più la Sede Apostolica e la sua stessa persona in un ambiente di squisita serenità, in una luce di Fede, in un clima di spjrltvalita, in cui non può non trovare larghissimo e unanime consenso. Due atti di Fede La prima uscita del Papa dal Palazzo Apostolico avvenne come atto di omaggio all' Eucaristia. iVo/i applausi all'uomo, anche se investito della suprema autorità, non manifestazioni clamorose, ma preci, incensi e fiori, silenzio profondo, fronti prone e ginocchia piegale in adorazione commossa. Un trionfo del Sacramento fu segnato dalla data storica del 25 luglio scorso. Vi fu chi, incauto, pensò che il trionfo del PontePce fosse stalo semplicemente rinviato. Afa il Papa già vedeva la sua seconda uscita, quella per le vie di Iìoma. fuori cioè dal territorio che for ma. la città delle anime, il 25 luglio, all'atto di uscire sulla sedia gestatoria dalla maestosa Basilica, Pio XI alzò per un solo istante il capo che teneva prono innanzi all'Ostensorio. I suoi occhi ebbero un lampo. Lo sguardo di Pio XI puntò lontano, lungo le vie dei borghi gremite di folla, e parve volesse abbracciare la Tloma rinnovellato, vedere le tracc.ie delle grandi vie, che un giorno, ormai non lontano, l'avrei) fiero condotto alle Basiliche e specialmente alla sua cattedrale. San Giovanni in Latern.no. Il Papa vedeva e assaporava aia la nuova uscita e forse ne tracciava il programma. Ed era questa, nel pensie ro di Pio XI, ben diversa da quello che i più si ripromettevano Era la prosecvione del programma religioso prefittosi e, tappa per tappa, tradotto in etecuztone. lìendtmento di grazie a Cristo in Eucaristia, l'uscita del 25 luglio, rendimento di grazie per il giubileo sacerdotale e offerta propiziatriee di pace all' approssimarsi del Natale Vusrila odierna. Celebrazione mistica Quella, celebrazione religiosa questa. Nessuna pompa esteriore.- un rapido trascorrere di cinque automobili nell'incerto chiarore del rigido mattino inver naie noma ancora riposava, ignara dell'avvenimento. Ma come, e commosso il cuore del Pontefice ' T.c sue labbra sì agitano nello sforzo di formulare una preghiera, ma è tutta In sua persona che palpita e prega Egli va ver so il tempio che lo vide, giovane levita, ricevere l'ordinazione sacerdotale esattamente cinqnanV anni or sono, e vi ritorna investito della massima autorità della Chiesa La potente mac china non incontra per le vie semideserte ostacolo alrimo. Essa porta il Pontefice della Conciliazione verso la sospirata mèta, nuova tappa di qw cammino ideale che Egli aveva trac ciato prima di concludere gli Accordi Lateranensi via materiata di preghiera, di raccoglimento e di elevazione. Non per nulla, proprio Ieri, egli detta va un'Enciclica in cui rivolgeva invito con appassionale parole ai fedeli di al lontanarsi per qualche giorno dall'affannosa tumultuosa vita del mondo e di meditare nel silenzio i grandi misteri del Cristianesimo. Nè — ci pare lecito dirlo — il ciclo delle alle manifestazioni di fede che sono il corollario della Conciliazione è oggi concluso. Altri templi vedranno il Pontefice pregante e benedicente. E nuovt affermazioni della sovranità spiritual» del Vicario di Cristo si aggiungeranno a quelle di Ieri e di oggi. Ma', più c maglio di oggi questa sovranità ha nettamente superato quella temporale che il Pontefice in tanto ha affermato in quanto questa costituiva la palese prova di quella. II corteo papale Ma eccovi la semplice e magnifica . cronaca dell'avvenimento odierno. Nessuno a Roma, e solo pochissimi intimi nella Città del Vaticano conoscevano il proposito del Papa di uscire stamane per la prima volta dal Palazzo Apostolico. L'uscita del Papa era stata troppe volte annunziata e altrettante volte smentita, perché l più la ritenessero imminente; dato poi il freddo intenso che da due giorni si fa sentire a noma, anche t pochissi7ni che erano a conoscenza del desiderio del Papa, ripetutamente espresso, di far coincidere la sua uscita con il cinquantesimo anniversario della sua prima Messa, non credevano che l'uscita si sarebbe oggi verificata. Ecco perchè l'attesissimo avvenimento si è svolto quasi del tutto ignorato dalla cittadinanza romana, e il Papa era già rientrato in Valicano che ancora molti mettevano in dubbio la esattezza dell'informazione, diffusasi rapidamente nelle prime ore del mattino. La vettura Pontificia usciva alle 6,50 dal portone della Zecca, preceduta da un'altra macchina vaticana, su cui stava il Govenatore della Città del Vaticano, comm. Serafini, e il comandante del Gendarmi pontifici maggiore De Mandate, e seguita da altre due macchine su cui avevano preso posto. In una mons. Caccia Dominimi, mae¬ stro di camera, e mons. Zampini, sacrista di Sua Santità, e nell'altra i quattro camerieri secreti, monsignori Arborlo Metta di Sant'Elia. Callori di Vignale, Confalonieri e Venini. Il corteo papale, era chiuso dall'automobile del commissario di pubblica sicurezza di Borgo, comm.. notati. Le chiavi d'argento e d'oro fi corteo delle automobili papali ha percorso il seguente itinerario-. Borgo Nuovo, Ponte Vittorio Emanuele. Lungo Tevere, Bocca della Verità. Passeggiata Archeologica. Colosseo, Stradate di San Giovanni La piazza di San Giovanni, data .l'ora mattutina, era quasi deserta. Dal Palazzo Lateranense peri devano ricchi drappi in velluto ere misi, con lunghe frange d'oro. Nell'interno del grande cortile del Palazzo era slata Un da ieri predisposta una speciale illuminazione elettrica, ma il fatto era passalo inosservato allo stesso personale di servizio ai Musei, per che si riteneva che essa tosse destinata alla cerimonia del Te Deum, che si svolge nel pomeriggio di ogni. do. vendo nel cortUe prendere posto le automobili dei Cardinali e del Corpo Diplomatico. Nell'interno dei cortile erano ad attendere Il Papa mons. Marchetti Seivaggiant. segretario di Propaganda Fide e mons Ercole, direttore arnrninislrativo dei Muset Lateranensi. Il Papa, sceso dalla vettura, si è diretto al grande salon del Palazzo, dove lo hanno accolto il Cardinale Pompili, vicario di Sua Santità, e il Capitolo lateranense. Formatosi il corteo il Papa si è diretto alla Basili :a per il passaggio interno che comunica col tempio. Alla porta dell' ArcibaslUcu. dopo che il Papa si In brevemente inginocchiato colla fronte rivoltatali^ Cappella Severlna, dove e il Sacramento. Il Cardinale Arciprete ho consegnato al Pontefice il Crocefisso di avorio, opera insigne di Michelangelo, sorretto dal decano del Capitolo, mons. Straniero Il Papa lo ha baciato. Quindi è stata fatta al Papa l'offerta delle chiavi della Basilica in argento e oro, e gli i slato consegnato l'aspersorio con l'acqua benedetta II Pontefice ha isperso i presenti. La commozione del Pontefice /I corteo, preceduto dalla Croce Panale, sorretto dal crocifero mons Testoni, e dalle due splendide Croci di Nicola I Gunritiagrele. appartenenti al tesoro del Capitolo, sorrette da due seminaristi del Seminano romano e dai mazzieri del Capitolo, si è nvviatn alla Cappello Severino per l'ndomzlo ne. Il Santo Padre, quinto alla Cappella, si è inginocchialo al faldistorio eri Un tatto una breve preghiera mentre lutti i personaggi del seguito s1 Inginocchiavano a lui dintorno 11 corteo si è rimesso in moto e. attraversato la Basilica, dopo una breve sosia presso il Tabernacolo, è giunto fino ni irono in fondo all'abside Quivi il Papa si è inginocchiato al faldistorio ed ha cominciato le preghiere per la preparazione della Messa. Al suo ingresso mila Basilica 1 due grandiosi organi hanno inlunalo Ui Marcia Trionfale del maestro Capocci Indi la Cappella Cantorum del Seminario nomano Maggiore ha incomln ciato sotto la direzione del maestro mons Casìmìrl, a cantare del mottetti polifonici, che sonn continuati anche durante la Messa del Pontefice. Finita 10 preparazione il Papa si è recato all'Altare papale, dove ha indossalo i paramenti sacri di colore violaceo, con una ricchissima pianeta ricamata in oro. appartenente al tesoro della Basilica lateranense. ed ha incominciato la Messa. Si è notato al principio di essa una grande commozione da parte del Pontefice, Il quale certo in quel momento ha domito ricordare la sua nrdlnazio ne sacerdotale. Specialmente all'Eievazione il Papa apparve commosso, e grosse lagrime gli brillavano negli occhi. Egli sembrava trasfigurato. Sia prima della Messa come al Lavabo e alla Une, il Cardinale Pompili st è recalo presso l'altare per servire il Pontefice nell'abluzione delle mani. Nel coro avevano preso posto i Canonici al completo. 1 Collegi dei beneficiati ed l chierici beneficiati; mons. Rettore e tutti i professori e alunni del Seminario romano maggiore; i penitenzieri della Basilica,- a lato dell'altare, proprio dietro lo steccato, erano l professori e gli alunni del Pontificio Seminarlo lombardo. Più indietro ancora alcune famiglie patrizie. II dono del Calice Finita la Messa, ascoltata da tutti t presenti con profonda commozione e devozione, il Papa è tornato al trono per il ringraziamento, mentre dal coro si è levato l'inno di azione di grazie col canto del Te Deum. Finito il canto. 11 Cardinale Arciprete si è avvicinato al trono, dove il Papa era seduto, si è prostrato ai piedi di Sua Santità, e gli ha baciato la mano. Dopo di lui tuttiJ Canonici beneficiati e gli allievi dei Seminari sono andati a prostrarsi innanzi al Papa, il quale, dopo il bacio del piede, dava a ciascuno a baciare la mano. Prima di scendere dal trono il Papa ha offerto in dono alla Basilica il calice col quale egli aveva celebrato la Messa. E' un magnifica calice in oro mas¬ siccio, tempestato di brillanti e rubini nella coppa e nella base, avente sul piede una piccola colonnina in avorio, nella quale sono finemente scolpite alcune scene del nuovo Testamento. Ritornato all'Altare papale il Papa ha impartito l'Apostolica Benedizione al canto delle « Acclamationes » diretto dal maestro Castmiri. Nel passare vicino agli alunni del Collegio lombardo il Papa è slato fatto segno ad una dimostrazione di fervido affetto da parte di questi ultimi omaggio che il Santo Padre ha visibilmente gradilo. Egli sorridendo ha dato a ciascuno a baciare la mano. Soffermandosi alcuni minuti all'Ai| lare del Sacramento, il Papa si è poi avviato di nuovo verso II Palazzo Pontificio lateranense. sostando presso la parete della Cappella Massimo, dove il Capitolo ha fatto apporre una lapide in bronzo opera dello scultore Mastro}anni, che il Papa ha ammiralo e lo dato, sia per l'iscrizione come per la esecuzione. La lapide ricorda il cinquantesimo anniversario dell'Ordinazione sacerdotale del Papa, e la firma dei Trattati Lateranensi. Essa dice: • In questa sacrosanta chiesa intera. nense il 20 dicembre 1879 venne a. domato delia dignità sacerdotale Co. lui che poi, per i disegni della Di. ulna Provvidenza, doveva divenire « Pio XI. Pontefice Massimo Egli, con . sapienza e fortezza, resse, lavori, svi. luppò la Chiesa Cattolica, e. nell'ari. no 1929. celebrando, in mezzo al pian. so di lutti i fedeli, il suo giubileo . sacerdotale, concluse il Patto Lalera. nense per confermare l'autorità della . Sede Apostolica e ridonare la pace « in Italia Ritornando Egli, dopo moi. ti lustri, primo tra i Pontefici, a vi- • sitare la sua Chiesa cattedrale, il 20 . dicembre l'.>'29. vi celebrò 11 Divino « Sacrificio. Il Cardinale Arciprete, il . Capitolo dei canonici.e lutto il clero • lateranense posero ». Una tazza di caffè ri corteo, percorrendo ancora una volta la via interna della Basilica, che immette nel Palazzo LaleTunense, si è recalo a visitare il Museo missionario limato al primo e secondo piano dell'edificio Al Papa è stata offerta una semplice Sazza di caffè, modestamente preparatagli dalle Suore Missionarie francescane. Pio XI. accompagnato da mons. Ercole e mons. Marchetti Selvugqiunl, ha visitato le ampie sale del Museo eloannido in disposizione di esse la precisione storica con cui 1 cimeli sono stati disposti, e congramandosi con il padre sciiulien. vice-direttore dei Musei, che sostituiva il padre Schmit. direttore, che si trova a Vienna, con li personale del Museo a capo del quale eri II cav. Fumagalli, segretario, e 11 cav. Diirantini. economo Poi Pio XI ha voluto anche osservare i calchi della colonna traiarm. chi- si trovano nel pianterreno del palazzo Quindi, risalito in aiiloinoliili- p< imi rendo lo stesso itinerario, è tornalo alla Città del Vaticano. I non. numerosi cittadini che sostavano sulla piazza di San Giovanni e in quella di San Pietro, avendo intravisto la bianco figura, mal celala dalle tendine e dai panneggiamenti Interni della macchina, sono, in un primo tempo, rimasti attoniti, quindi hanno compreso ed hanno applaudilo Ma già le rapide vetture erano scomparse Appena rientralo nei suoi appartamenti, il Papa si è recato nella Cappella privala, dove ha passato un quarto d'ora in fervida preghiera. Quindi ha manifestato al suoi famigliari la più viva soddisfazione per aver compiuto un atto che egli da tempo affrettava col desiderio. Un solenne « Te Deum » Alle ore 16,30 nella basilica di San Giovanni m Laterano alla presenza di una grandissima folla è stato cantato il Te Deum di ringraziamento per il giubileo del Papa. Frano presentì trenta cardinali, il Corpo diplomatico al completo, il governatore della Città del Vaticano, l'Anticamera pontificia. ì comandanti dei corpi armali, numerosi invitati del patriziato e dell'arlstocra zia romana. Il palazzo lateranense era addobbato con. drappi di velluto rosso e la duplice facciata del tempio era illuminata a fiaccole. Ha celebrato il card. Pompili, vicario di S. Santità, e arciprete della basilica. Dopo il canto dell'Oremus prò Pontlflce, la cappella lateranense. diretta dal maestro Casimiri, ha cantato il solenne Te Deum, quindi il card. Pompili ha impartito la benedizione eucaristica. La movimentata giornata di oggi si è chiusa in Vaticano col ricevimento da parte del Pontefice del Comitato milanese per il seminarlo di Venegono. Erano presenti il sen. De Capitani, il sen. Cavazzoni. il gr. uff. PurlcelU, le rappresentanze dell'industria, del commercio e dell'aristocrazia milanese. L'on. De Capitani ha letto un indirizzo offrendo al Pontefice il ricco e artistico cofano contenente un album con le 2(0 mila firme di omaggio dei cittadini milanesi. Il Papa ha molto ammirato il dono e ha ringraziato il Comitato, affermando che nessun dono poteva riuscirgli più gradito dell'opera fervida ed entusiastica svolta a favore del grande seminino su cui egli pone tante e cosi liete speranze. Successivamente Il Papa ha ricevuto ti pellegrinaggio milanese guidato dal card. SchusteT, che ha letto un indirizzo al quale il Papa ha risposto accennando alla ■ odierna giornata, che qualcuno ha qualificato avventurata e che potrebbe anche per molti lati chiamarsi avventurosa ». Dopo sessantanni Il modo col quale Pio XI ha voluto solennizzare la fausta ricorrenza del Cinquantenario della sua ordinazione sacerdotale, se è stalo affatto impensato per i più e per gli stessi ambienti Vaticani a lui più vicini, non è stato certo per il Papa frutto di una improvvisa decisione, perchè egli deve avere in cuor suo divisalo di compiere quest'atto fino dal giorno della Conciliazione, come coronamento di essa. Il 20 dicembre 1879, egli veniva ordinato sacerdote nella Basilica di San Giovanni in Laterano, dal Cardinale Vicario Monaco La Valletta, e questa mattina. 20 dicembre 1929, egli ha voluto tornare nella Cattedrale romana, per celebrarvi la sua Messa d'oro Pio XI. mentre si accinge domani a celebrare in san Pietro, in mezzo a una immensa folla plaudente, il Giubileo cinquantenario della sua prima Messa, ha voluto oggi, in un intimo raccoglimento, che insieme era una superba rievocazione dell'avveramento di cinquantanni la. celebrare il Giubileo della sua ordinazione, là dove egli la ricevette, luogo doppiamente suggestivo e per u ricordo del passalo e per la realtà del presente, essendosi al Laterano, all'ombra della secolare Basilica, firmato il Patto di riconciliazione tra la Chiesa e lo Slato. Dopo ti lungo giro di circa 60 anni, la Metropolitana della Cristianità, San Giovanni in Laterano, ha riveduto cosi il suo Sommo Gerarca spirituale. Vescovo di Roma, riprendere materialmente il possesso della sua Cattedra Arcivescovile. Sorta verso l'epoca imperlale, sulla magnifica casa dei Laterant, la fabbrica della Basilica continuò verso la metà del secolo IV, sotto Papa Silvestro (335), fino ad Augusto, che la decorò, aggiungendovi il meraviglioso Battistero e dandole un cibo rio e il baldacchino dell'Aliar Maggiore, erto su quattro colonne e aperto con quattro arcate nelle quattro fronti, secondo una pianta quadrata. E' precisamente nei tabernacolo dell'Altare Maggiore che si trova il beiiissiim reliquitrio di Giovanni Di Bartolo e di Giovanni Di Marco, contenente la reliquia delle teste di San Pietro e Paolo, verso le quali, oggi, nella sua presa di possesso, il Papa Pio XI ha rivolto la sua speciale e visibile venerazione. La Basilica fu dapprima dedicata al Salvatore e fu nominata successivamente Lateranense. Costantiniana e Aurea per la sua magnificenza Soltanto al tempo di San Gregurio Magno (590-604) si Intitolò San Giovanni. La prima fra tutte le chiese La storia 'li questa Basilica st Im medesima colia storia del Pontificato, almeno fino a tutto il Medio Evo. perchè il Papa ebbe residenza nel palazzo ad essa adiacente, designato col titolo di « Patriarchio ». La sede papale, vastamente ingranditasi, assurse a vero simbolo spirituale e temporale del Pontefice e della Chiesa di Roma, tanto che in quegli evi di scismi e di passioni, avervi p"r primo occupalo il pa lazzo o esservi stato eletto invece che altrove, costituiva per il vescovo forse Il maggior titolo all'incoronamento popolare e alla convalida dell'Imperatore. Pio IX fu l'ultimo dei Pontefici, che nel secolo scorso visitarono la basilica lateranense La visitò — e ( vecchi romani lo ricordano tuttora — nel giorno 19 settembre 1870. alta vigilia della presa di Roma. Allora il Papa benedisse la folla e le sue truppe schierate, dall'alto della loggia centrale della facciata. Oggi Pio XI. nella sua qualità di vescovo di Roma, è andato a prendere possesso della sua cattedra, nella sua metropolitana, la quale, come è noto, è la Sancta Mater et Caput di tutte le Chiese della Cristianità. La cronaca della cerimonia indica come li Papa abbia preso il suo possesso con tutte le forme interne della liturgia. Egli ha toccalo ambo le chtavi d'oro e d'argento della sua basilica, le venerate reliquie dei massimi Apostoli e ha celebrato la Messa papale nel suo altare riservato, e ha elevato a Dio l'Inno che ringrazia l'Altissimo per aver concesso al suo Vicario il vanto di riprendere nella sua metropolitana quella suprema cattedra di dottrina e di verità. A ricordo del fausto avvenimento, il Capitolo lateranense ha tatto immediatamente stampare una immagine commemorativa. Essa, dietro la figura del Papa, reca il testo dell'iscrizione latina che è stata murata nella Basilica. Ora di letizia {.'Osservatore Romano dedica all'avvenimento tutta la sua prima pagina, e sotto il titolo « Due date » — 19 settembre 1870-20 dicembre 1929 — reca il seguente commento: • L'ultima volta che un Pontefice sali al Laterano fu la setra del 19 settembre 1870. Pio IX dai Vaticano si recò alla Scala Santa, che ascese a imitazione di quel Divino Maestro, del cui sangue furono sparsi quei gradini. Giuntone alla cima, recitò tra l singhiozzi una preghiera, che gli sgorgò dal cuore spontanea, eloquente. SI era all'ultima vigilia de<Ai avvenimenti che solo quest'anno dovevano avere il provvidenziale epilogo. Triste ora per tutti, sorse in tutti il presagio che un'ora felice sarebbe in ogni modo ritornata. « Pietà, mio Dio — diceva il Papa — pietà, ti prego: ma qualunque cosa avvenga, sia sempre fatta la tua volontà ». La commozione più profonda invase i presenti e la folla accorse sulla piazza. Vscllo dalla chiesa tra le acclamazioni. Pio IX rientrava in Vaticano. Cinquantanove anni dopo, un Papa, un altro Pio, doveva salire il sacro colle per ricordare il 50.o della sua ordinazione sacerdotale. La volontà di Dio st era attuata in lui e per luì per volgere quell'ora dolorosa in giorno di letizia per la Chiesa e per l'Italia, inondandola di una luce e di una corona giubilare. E nel silenzio solenne il Vicario di Cristo ancora pregava per la Chiesa, per l'Italia ù per II popolo cristiano: «Sia fatta, o Signore, la tua volontà, vicino o lontano, ovunque si spingano le tende di quella che qui ha la bimillenaria sua sede, perchè ovunque la pace novella sia pace operosa di bene e di prosperità, sia la pace che tu ami, o Signore, in cui nascesti ed in cui ti riveli ». . Lo Statuto del Partito Un primo elenco di nuovi Segretari federali Roma, 20 notte. Domani uscirà il « Foglio d'Ordini » del Partito Nazionale Fascista, il quale pubblicherà lo statuto del Partito nella veste definitiva, approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri. Il « Foglio d'Ordini •> pubblicherà anche un primo elenco di Segretari Federali nominati con decreto del Capo del Governo, su proposta del Segretario del Partito, a tenore della recente legge sul Gran Consiglio.