Lo spettacoloso corteo che sfilerà a Roma

Lo spettacoloso corteo che sfilerà a Roma Lo spettacoloso corteo che sfilerà a Roma dinanzi ai Principi Sposi Costumi antichi e moderni delle diciotto regioni d'Italia i a o o i n i o e o e a i p-j Roma, 16 notte. Il programma delle manifestazioni che avranno luogo a Roma in occasione delle nozze di S. A. R. il Principe di Piemonte con la Principessa Maria del Belgio è pressoché concretato; sicché il complesso lavoro di preparazione delle diverse cerimonie va sempre più intensificandosi presso gli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che, sotto le direttive di S. E. il Sottosegretario di Stato, on. Giunta, curano l'armonizzazione generale ed il coordinamento di tutte le manifestazioni indette per la fausta ricorrenza a Roma. Fra queste manifestazioni, delle quali sarà data fra pochi giorni notizia ufficiale, avrà speciale rilievo il grande corteo di costumi popolari delle Regioni e delle Colonie d'Italia, alla cui organizzazione la Presidenza del Consiglio dei Ministri direttamente provvede in alacre collaborazione con 'Opera Nazionale Dopolavoro, sulla base di un programma artistico predisposto da S: E. il prof. Aristide Sartorio, accademico d'Italia. Il corteo, in giorno da destinarsi, uscirà dal Macao e, dopo aver percorso le vie Venti Settembre, del Quirinale, Piazza del Quirinale, via Ventiquattro Maggio rientrerà al luogo di partenza per via Nazionale, Piazza del Cinquecento, via Solferino, Piazza Indipendenza. Del corteo faranno parte circa 4500 perso ne in costumi e 400 quadrupedi: avrà uno sviluppo In sfllamenlo della durata di oltre tre ore. Aprirà il corteo un gruppo di 1? suonatori dalle trombe d'argento, vestiti con il costume del popolo delle 18 Regioni. Le trombe avranno lunghe drappelle, 9 delle quali con lo stemma di Casa Savoia e 9 con 11 simbolo del Regime, il Fascio littorio. Sardegna Piemonte Liguria Seguiranno i vari gruppi. Primo gruppo: la Sardegna. Vi sarà cavai cata di donne al lato degli uomini seguita da una teoria di paesane dal carro infiorato, dal suonatori di Latinedas, il coro del canto liturgico celebrato nella invocazione al Re, dai pastori, dalle danzatrici, dai lavoratori della terra: spettacoli di genti lezza e di virilità come fu ed è l'isola culla del Regno Sabaudo. Nel secondo gruppo (quello del Pie monte ad espressione di fiera dignità secolare) figureranno alcuni alpigiani rudi e alcune donne regali, che indos seranno i costumi di Courmayeur, Ayas, Valtournanche e Gressoney. Seguiranno 1 cavalieri e'vari paesani. La Liguria sarà rappresentata da alcuni esemplari del costume paesano « da altri della contrada di Spezia. Noi mancheranno 1 celebrati cori liguri — di successo mondiale — e le offerte di palme di ulivo. La Lombardia sarà rappresentata dal costumi comaschi, dalle fanciulle della Lomellina e della Brianza, dalla banda dei Fregamusoni : sarà manife stazione di grazia e festosità popolare Le Tre Venezie, la regione epica simbolo della vittcria. figureranno con le popolane di Venezia e delle isole con visioni di cortei sacri e delle fe ste del Friuli, cor le bambocciate di Valpadana, e con i cortei dell'Alto Adige, del Trentino e de! Cadore, Chiuderanno il gruppo le rappresentanze dell'Istria, di Zara, e della Dalmazia. L'Italia Centrale e il Mezzogiorno Seguiranno le regioni dell'Italia centrale. La Romagna, che, nel nome rieorda l'Urbe e, nella fierezza, la virtù latina, apparirà veramente romana nella grandiosa manifestazione: vi saranno coppie di candidi buoi, i plaustri, I carri degli aratri e al lato I lavoratori, le donne e i canterini. La Toscana figurerà con le rappresentazioni pistoiesi, con gruppi di conladine del Fiesolano, della Luccliesia, del Pisano, della Maremma, con 1 butteri. Non mancherà, e sarà una nota .tradizionale medioevale, il fastoso cor9Jteo del Pallio, dell'» 1" contrade di Sie- i i ra oi mdi a a ooé di mi na, con gli araldi, I portatori delle bandiere e delle insegne e le cavalcature. Sfileranno !n seguito le rappresentanze delle Marche. dell'Umbria, dell'Abruzzo e del Molise, della Basilicata, della Campania e della Calabria, con carri bardature e attrezzi. Vi saranno cor1 e manifestazioni di danze. Questi gruppi dai quali appare l'Italia ancora romantica, saranno indubbiamente di molto interesse. Dalla Sicilia ogni provincia invlerà un gruppo coordinato a rappresentare un costume locale e Piami dei C,r"i-i darà un folto ninnerò delle sue albanesi. Vi saranno i carretti istoriati con le avventure dei paladini, i costu¬ mpudrigapnconbdcosta—bdbàGcgnteradcsfigSdtSIgsSdCtd 9 o o l i a à i s r, « i — e al la e e a n e e di o e, nlo niù a auaena, ta re- e anlaa, ae. abrà a"lti u¬ mi tipici delle associazioni corali, 1 pastori, i contadini, 1 minatori. Ultimo 11 Lazio, il cui gruppo darà una immagine della edilizia romana, della agricoltura primeva e della virilità latina. Aprirà il gruppo un vergare a cavallo e un pastore coperto di pelle di caprone : il cavaliere e il fauno. Seguirà una rappresentanza del costumi romani del secolo decimonono, poi parte a piedi e parte su una barozza, con la « serta » (da Fregene), dall'attacco di quattro bovi di fronte come un carro epico virgiliano, i costumi dei colli albani e della costa aziale. A breve distanza seguirà il Codettone » delle cave di Travertino — la pietra con la quale venne fabbricata Roma Imperiale. — Il masso di travertino, porterà l'iscrizione « Urbis fundamenta ». In prossimità sflleà un carro per trasporto di vino (da Genazzano) col carrettiere dal costume caratteristico e la sonagliera della bigoncia sciolta. Dopo, verranno le donne di Lenola, fasciate di rosso con la testa avvolta in candide bende. Porteranno le offerte di granoturco e di arance e avranno al lato 1 bambini delle genezzanesi delle rotazioni preceduti dai contadinelli turifea'arl, che sosterranno le offerte: agnelli, frutta, fiori, rami di arancio e di cedro. Seguiranno il pifferalo e lo zampognaro. Saranno quindi Incolonnate le donne di Terelle, fasciate di nero e con la testa coperta di un bianco mantile. Sosterranno le anfore e precederanno I mietitori pontini. Questi, • tutti vestiti di bianco, con gli istrumenti del lavoro ed i covoni, saranno seguiti dal classico carro della Santa Messa, condotto da due coppie di bufali e sormontato dall'altare. Chiuderà il gruppo un nucleo di bùtteri della campagna e di guardiani delle tenute principesche. Infine sfileranno le rappresentanze delle isole italiane dell'Egeo, Rodi, Castelrosso, Chios e quelle deJlo Libia dell'Eritrea, nelle quali figureranno zaptié, ascari, meharisti. savari con cavalli barbareschi e cammelli. Eccezionale interasse avranno alcune figurazioni di costumi e cerimonie coloniali. II costume sardo della Principessa E' stata intanto fatta la scelta definitiva del costume nuziale che la Sardegna offrirà all'Augusta sposa. La scelta è caduta sul costume di Oliena, uno del più incantevoli paesi della provincia di Nuoro, le cui donne leggiadre e svelte hanno una grazia inimitabile nel portamento da samaritane. Una linea classicheggiante fra la greca e l'orientale, distingue questo costume che non costringe o impaccia, come molli altri, le movenze del corpo e la maestosità del busto. Il costume de sposa, che sarà quello offerto alla Principessa, 6 naturalmente diverso da quello giornaliero (come in tutti i paesi di Sardegna) per la qualità dello stoffe e il disegno dei gioielli, ma non muta affatto nella linea, un lungo manto di finissimo tessuto serico nero, ricamato con motivi floreali di tinte rosee e in fili d'oro, è gettato molto indietro sul capo, In modo da lasciare scoperta buona parte dei capelli divisi sulla fronte e tirati sulle tempie. I lembi triangolari ricadono a guisa di godet, dietro la schiena e sono terminati da una frangia lunghissima, pure serica, che sflora quasi il bordo delle genne 11 corifo, che somiglia molto al corsaletto delle circasse è di broccato verde smeraldo, con strisele della stessa stoffa e di diverso colore sovrapposte in modo da formare delle punte triangolari: è una meraviglia di lavorazione, che solo le abilissime sarte indigene specializzate in questo genere di confezioni possono eseguire con maestria. La camicia di lino, adorna dei più pazienti ricami, emerge a ptccoli sbuffi dalle maniche e tutto intorno alla vita, che è serrata da una cintura intessuta a disegni bizzarrissimi. Il petto ò sorretto da due piccoli mezzi scudi di rosso azzurro pallido, pure abilmente ricamati. Le scarpette sono poi una specialità di Oliena e sono indubbiamente le più eleganti fra tutte quelle che completano I costumi sardi. Di pelle nera, molto sottilr e quindi molto leggera, sono scollate ed hanno il tacco rosso come il più puro Luigi XV. Bottoni d'oro in proporzione di una grossa noce con sulla punta dei turchesi chiudono la camicia dall'ampia scollatura; molte collane d'oro e di pietre dure cingono il collo che resta anche leggiadramente guarnito dalle lunghe boccole d'oro che dai lobi scendono fino a sfiorare le spalle. La Principe-, sa Maria adorna ili questo costume sembrerà discendere dui regni di mille e una notte. dsdspsRgdbdzuSsòrcGaGspctcrnccifdgcdvvvana

Persone citate: Aristide Sartorio, Imperiale, Luigi Xv, Principessa Maria, Rodi, Savoia