I riflessi degli incidenti di Sebenico

I riflessi degli incidenti di Sebenico I riflessi degli incidenti di Sebenico sui problemi della Conferenza navale Gii intrighi della Massoneria Parigi, 13, notte. Benché la stampa ufficiosa abbia trovato più comodo fare il silenzio più assoluto sull'incidente di Sebenico, VAction Francaise si dimostra poco persuasa dalla dichiarazione di ignoranza del Quai d'Orsay al riguardo'. Ad ogni modo, tralasciando di occuparsi dell'incìdente per risalire alla causa principale cui esso è imputabile, l'orbano monarchico si domanda, come pochi giorni addietro se lo chiedeva l'Oeuvre, che cosa diavolo siano andate a fare le navi francesi in Jugoslavia in un momento quale l'attuale, e chi abbia meditato e disposto una manifestazione così inopportuna. Aspre commento di Balnvllte « No1 speriamo che i marinai francesi In visita all'estero non scendano a terra per compiere manifestazioni politiche, ciò che rivelerebbe un deplorevole eraso della disciplina a '* visione affidata all'ammiraglio Dubois — sorive il giornale. — Ma che còsa può fare l'ammiraglio Dubois nell'Adriatico? Quali ragioni può avere di andare laggiù in questo momento? Noi sappiamo che l'ammiraglio Dubois non è partito solo per il mare che è « amarissimo » per l'Italia e, troppo fecondo di incidenti franco-italiani, I più gratuiti di tutu quelli che si possano immaginarti. poiché non abbiamo più nulla da fare nell'Adriatico come nello Stretto di Bering. Allora, chi ha potuto dare a delle navi francesi l'ordine di mostrare la nostra bandiera in quelle acque quando la « parità navale » solleva già tra la Francia e l'Italia una controversia che si sviluppa in condizioni cosi poco gradevoli ? Circostanza aggravante : i bastimenti affidati all'ammiraglio Dubois scortavano con ostentazione dei sommergibili costruiti ir. Francia per la Iugoslavia. Ammirevole mezzo per convincere l'Italia che « per quanto riguarda i sottomarini • . i suoi interessi sono gli stessi dei nostri. E' impossibile essere più priv- d, senso di opportunità. Ma il genio della improntitudine portato a questo grado superiore, merita un altro nome Soltanto il demonio della perversità poteva indurre lo Stato Mag giore della Marina ed il suo Capo ac andare a trovare in porti jugoslav, l'occasione di manifestazioni antitalva ne vere o supposte. Quale singolare modo di praticare la pace! Con questi melodi e con questo spirito noi avrem mo ber presto la guerra, la santa guerra di propaganda massonica, la nuova guerra delie democrazie ». Questo breve commento, dovuto alla penna coraggiosa di Jacques Bainville, prova in modo suggestivo come anche a Parigi le persone chia rovéggenti e di buona fede non manchino dì interpretare la strana manifestazione navale francese sull'altra sponda adriatica come un frutto degli intrighi coniugati della masso neria francese e jugoslava. Soltanto il vecchio nido settario della Rue Cadet può, infatti, prendere interesse a provocare incidenti franco-ita liani, nel momento in cui tanto a Parigi che n Roma i poteri responsabili ripetono infaticabilmente i tentativi per schiarire l'atmosfera fra i due Paesi e preparare possibilmente il terreno ad uno stato di cose più sopportabile di quello fin qui deplorato. Briand e Tardleu potrebbero avere anche la più sincera intenzio ne di negoziare con l'Italia: le Log gie sono sempre li per falsare rgni loro gesto, e per attizzare il fuoco a pieni mantici, ogniqualvolta dia segno di voler languire. Bisogna proprio concluderne ancora una volta che fin quandi la politica del Quai d'Orsay subirà l'influsso delle direttive massoniche, ogni speranza di miglioramento dei rapporti francoitaliani rimarrà lettera morta, e tutti i prodigi di buona volontà e di spirito di conciliazione messi in opera dal Governo di Roma nel suo illuminato e sincero desiderio di pace andranno completamente perduti. Parigi • Londra Se tale è la sorte delle relazioni franco-italiane, a Parigi non altrettanto può dirsi delle cure che vengono spiegate per alimentare il vacillante lucignolo dell'amicizia inglese. Il discorso di Henderson all'albergo di Hyde Park, con le sue due o tre banali frasi di cortesia all'indirizzo di Briand e della Francia, fa scorrere oggi fiumi d'inchostro e la stampa ministeriale lo sbandiera ai quattro venti come un gonfalone di vittoria. Il solo organo che non perda la testa, è, come sempre, il Journal des Débats, il quale, rifiutandosi a suonare ìa gran cassa come i fogli pagati dal Quai d'Orsay, scrive giudiziosamente : • Henderson protesta contro il preteso deterioramento dei rapporti franco-britannici ed afferma che il Gabinetto laburista di oggi ha gli stessi sentimenti verso la Francia di quello del 1921, quando MacDonald assicurava Poincaré il 21 febbraio che l'azione comune della Francia e dell'Inghilterra, Intrapresa con piena simpatia per i bisogni dei due Paesi, era il rimedio necessario alla condizione'deH'Europa. Henderson ci permetterà di sperare un po' di- più. La cooperazione proposta da MacDonald prese una deplorevole piega nell'estate a Chequers e. al principio di settembre a Ginevra. Essa ha soprattutto consistito in una serie di urti. Henderson vuole annunciarci che egli aprirà la Conferenza navale con uno spirito di vera cooperazione e che presenterà delle proposte che terranno conto non soltanto degli interessi britannici, ma,anche di quelli degli altri Paesi rappresentati. Noi ne accettiamo l'augurio non senza provare però qualche apprensione sul modo con cui il J*aA&-«-.Parsjs-.comprende gli. interessi francesi. Per aiutare il Foreign office nel suo sforzo di cooperazione, noi possiamo subito dargli il mezzo dì assicurare il buon lavoro comune dei rappresentanti dei due Paesi alla Conferenza a cinque, gli basterà di stabilire le sue proposte in conformità dell'art. S de' Patto della Società delle Nazioni Nè sul mare, né sulla terra, noi nor chiediamo altro ». >-'• Operi, intanto, in obbedienza allo stesso ordine di idee che dHta ai giornali 1 loro commenti ditirambici al discorso del Capo del Foreign Office, il notiziario più completo è stato dedicato all'arrivo in Francia del nuovo ambasciatore degli Stati Uniti. Walter Edge. Matin e Petit Parisien si preparano ad uscire domani con tre colonne di particolari sullo sbarco del diplomatico a Le Havre e sul suo viaggio in ferrovia fino a Parigi li complimenti più smaccati, le piaggerie più sesquipedali, non vengono risparmiati per impressionare favorevolmente il rappresentante della grande Repubblica transatlantica, chiamato a succedere al defunto My ron Herrick nel quale la Francia era riuscita realmente a trovare un amico e un alleato prezioso. Allo sbarco dal piroscafo, l'ambasciatore al quale si è già fatto dichiarare venti volte il suo amore per la Francia, ha detto prudentemente: « Rice nosci le difficoltà che incontrerò per seguire le tracce del mio predecessore Myron Herrick, del quale noi ci ricordiamo e di cui conserveremo sempre cara memoria. Tuttavia spero che i problemi non saranno mal così difficili da non riuscire a risolverli coll'amicizia e la buona intesa •. Walter Edge, sceso dal treno alla gare Saint-Lazaire alle 11 del mat tino, presenterò le sue credenziali la settimana prossima. 0. P. Una mozione dei Volontari di Guerra per la dimostrazioni di Sebenico Milano, 13 uott-e. Non appena conosciute le notizie riguardanti le dimostrazioni ami-italiane-di Sebenico, 1 Volontari di Guerra ed i componenti del Comitato di azione dalmatica, riuniti in sede, hanno votato la seguente mozione: • 1 Volontari milanesi'ed l componenti il Comitato di azione dalmatica, sicuri che il Governo nazionale, come sempre vigile custode del nostro diritto, imporrà al responsabili le dovute riparazioni, esprimono ai camerati di Zara la più completa solidarietà per le celebrazione religiosa — mònito significativo — compiuta per tutte le migliaia di italiani caduti in terra francese per impedire agli invasori di arrivare a Parigi, proprio mentre le navi e gli equipaggi francesi in Sebenico provocano e partecipano a mani festazioni e disordini contro l'Italia da parte della Jugoslavia, I cui uomini in ruga dalla loro terra conquistata dal nemico trovarono salvezza sulle navi d'Italia; e deliberano di invocare dal Podestà di Milano, camerata e combattente, che con particolare provvedimento una via della città venga dedicala al nome del martire Tommaso Guili, vilmente assassinato a Spalato nel 1918 da piombo jugoslavo; e rinnovano Infine, quale espressione totalitaria dei Volontari di Guerra di Milano e del Comitato di azione dalmatica, la promessa di tutto offrire e di tutto osare, formulando 11 voto che si realizzi l'agognato momento della definitiva redenzione della Dalmazia italiana ». La mozione è stata portala dal presidente della • Volontari di Guerra » a S. E. il Prefetto ed al Podestà di Milano. Le conversazioni italo-anglo-americane Londra, 13 notte. Il collaboratore diplomatico del Daily Telegraph offre stasera queste interessanti informazioni che riportiamo testuali mente : • Mi risulta che fra le conversazioni preliminari svoltesi di recente a Washington in merito al disarmo navale, le più promettenti sono quelle avvenute fra il Ministero americano depili Esteri e l'Ambasciatore d'Italia De Martino e fra quest'ultimo e l'Ambasciatore d'Inghilterra, sir Howard. Si apprende inoitre che in buona parte fu in se guito alle conversazioni suddette che 11 Governo italiano lasciò cosi apertamente trapelare la sua disposizione ad appoggiare il punto di vista anglo-americano sulla abolizione dei sottomarini, dato che le altre Potenze possano venire persuase a rinunziare alla loro volta all'arma subacquea ». ..-Cancelliere adriaco annunzia I migliorati rapporti con Roma Vienna, 13, notte. Là seduta odierna del Parlamento si e iniziala alle ore 15, con una dichla razione del cancelliere Schobpr Egli, dopo aver de'.io di avere sempre considerato uno dei compiti principali della polioica estera quello di preparare il terreno al tanto necessario prestito, ha proseguito : Sono particolarmente soddisfatto di potere ogg. comunicare a codesta onorevole ussembiea che è stato raggiunto lo scopo dei nostri sforzi volti a conferire ai nostri rapporti colla no stra grande vicina meridionale, l'Italia — rapporti al cui miglioramento hanno già lavorato due miei predpoes sori - il carattere di un'amicizia. E cosi raggiunto un progresso sostanziale di quella politica che nella mia dichiarazione di Governo ho definito come politica estera ormai divenuta tradizionale per la nuova Austria e per la qual> il coltivare leali rapporti di amicizia ^all'Italia costituisce uno degli elementi fondamentali 'applausi) In considerazione di questo felice svol gimento II Capo del Governo Italiano mi ha fatto conoscere che il regio Governo ha dato ora il suo consenso alla realizzazione delle promesse per l'attuazione del nostro Prestito {approvastoni). Il Governo italiano ha aderito pertanto anch'esso all'accordo per il regolamento dei debiti di soccorso che è stato coniliso nel 1938 cogli Stati europei creditori, e nel 1929 con elvj Stali Uniti, e darà altresì il suo consenso a quelle decisioni relative alla questione delle riparazioni che sono necessarie perche sia reso possibile il prestito. Poiché le altre Potenze ci hanno già assicurato 11 loro appoggio al riguardo possiamo ritenere con certezza chp la nostra posizione finanziaria di fronte all'Estero sia ora finalmente regolata il che non soltanto è di per se della più grande importanza, ma apri» anche la via al pratico inizio delle trattative per il prestito in favorevoli condizioni ». {Applausi prolungati). Alla seduta presenziava il Ministro d'Italia. Auriti. il quale questa sera ha ricevuto i giornalisti stranieri e austriaci ai quali ha fatto le seguenti dichiarazioni: « Le parole del Cancelliere Schober saranno certamente accolte con vivo compiaoimpnto in Italia. L'armistizio del 191R segnò veramente da noi la fine delle ostilità e non solo sui campi di battaglia, cosicché, depo nendo le armi, gli italiani furono i primi tra i bplligeranti a rendersi conto dei bisogni delle Nazioni più colpite e a prestare loro sollecito aiuto. 11 moto spontaneo del nostro popolo trovò sviluppo e realizzazione nell'opera del Governo fascista, diretta a consolidare con appoggi leali la situazione dell'Austria e a contribuire in tal modo alla tranquillità del popolo austriaco, al quale le tradizioni culturali e politiche assegnano un importante compito nel pacifico assetto oiiropeo. Per questo a ciascuna azione internazionale a favore dell'Austria, l'Italia partpeipò volonterosamente e largamente, prendendone essa stessa talvolta l'Iniziativa, e Improntò d'altro canto ad aperto spirito di cordialità le trattative dirette. Il ricordo del passato deve soltanto chiarire che se un arresto vi fu, esso fu determinato, ora è circa un anno e mezzo, dalla constatazione che una diversa valutazione di rapporti con l'Italia tendeva a farsi strada nella Repubblica federale. Il Cancelliere Schober ha voluto riesaminare lo stato di tali rapporti e chiudere una parentesi incresciosa alla stessa Italia, riaffermando la cordialità di una amicizia che. il Governo fascista apprezza non solo per lo sviluppo dei rapporti tra i due popoli confinanti ma anche come elemento fattivo per la generale collaborazione europea, posta da esso a base della sua politica internazionale ».