L'attività politica del Regime nei prossimi mesi

L'attività politica del Regime nei prossimi mesi L'attività politica del Regime nei prossimi mesi Lo Statuto del Partito all'esame del Gran Consiglio -» La riunione dei Podestà » La Leva fascista Roma, 10, notte. L'Ufficio Stampa del Capo del Governo, comunica: « Come era stalo preanivunciato, lunedì 16, alle ore 22, avrà luogo a Palazzo Venezia la seduta del Gran Consiglio Nazionale del Fascismo, con il seguente ordine del giorno : « Nuovo Statuto del Partito ». « Inoltre sarà tenuto a Palazzo Viminale il 19 dicembre, il Consiglio dei Ministri. Infine, il 22 dicembre si effettueranno le premiazioni provinciali della Battaglia del Grano, alle quali sarà data particolare solennità. L'attività politica del Regime nei prossimi mesi sarà poi caratterizzata da una serie di notevoli manifestazioni. Il 30 gennaio avrà luogo a Palazzo Venezia la riunione dei Podestà dei 92 capoluoghi di provincia, con dichiarazioni del Capo del Governo sui problemi interessanti le amministrazioni locali. Il 6 febbraio Consiglio dei Ministri. Il 12 febbraio a Palazzo Venezia riunione della Commissione Suprema di Difesa. Per il 23 marzo sono state fissate le assemblee annuali dei singoli Fasci. Il 21 aprile, Festa del La voro e inaugurazione del Consiglio Nazionale delle Corporazioni. Il 27 aprile quarta Leva fascista ». Norme disciplinari Il nuovo Statuto del Partito, che sarà approvato nella prossima sessione del Gran Consiglio, contiene, come è noto, Importanti modificazioni relative all'applicazione delle norme disciplinari fissate dal Direttorio Nazionale nella riunione tenuta il 29 ottobre scorso sotto la presidenza del Duce. Circa i criteri di applicazione di tali norme, salve naturalmente le eventuali modifiche che 11 Gran Consiglio credesse di apportare, sono state impartite in questi giorni ai componenti gli organi provinciali del Partito delle direttive che tendono a regolare, con le dovute cautele, l'applicazione di quei ' provvedimenti che assumono un certo carattere di immodificabile gravità per i fascisti che ne sono colpiti. Innanzi tutto si dispone che la Commissione di Disciplina debba in ogni caso eseguire con la massima cura i necessari accertamenti e debba presentare al Segretario Federale le proprie conclusioni. In caso di disaccordo, il Segretario Federale ha la facoltà di decidere oppure, ove lo ritenga opportuno, di sentire il parere del Direttorio federale. La non rinnovazione o il definitivo ritiro della tessera sono provvedimenti gravi da infliggere soltanto quando 'infrazione riveste carattere di accertata gravità. Specie nei confronti dei giovani bisognerà procedere con particolare prudenza, tenendo presente che la giovane età, salvo casi eccezionali, è senza dubbio una attenuante e che una grave sanzione potrebbe essere causa di smarrimento. Si tratta quasi sempre di ottimi elementi che non dovrebbero essere perduti e verso i quali è più efficace l'azione preventiva che l'azione punitiva. Qualsiasi provvedimento disciplinare, appena deliberato e ratificata dal Segretario del Partito, dovrà essere comunicato al capo della orga nizzazione provinciale della quale il colpito fa parte (Milizia, Associazioni fasciste. Sindacati, ecc.). Questi, a loro volta, ne daranno comunicazione agli organi centrali per gli ulteriori provvedimenti di loro competenza. T provvedimenti presi dai competenti Comandi della Milizia Fascista, quando siano provocati da deficienze di qualità militari, non è detto che debbano sempre trovar riscontro in provvedimenti di carattere disciplinare. I casi del i^nere pertanto sono da vagliare ati"htamente sulla scorta di elementi che dovranno essere richiesti ai Comandi predetti. Quando sia da esaminare la posizione di funzionari dipendenti da amministrazioni statali o parastatali, l'esame deve essere strettamente contenuto nel campo politico disciplinare, per evitare che, slittando in quello morale o tecnico, si cada nell'azione riservata ai capi responsabili dell'amministrazione stessa. Ciò è tanto più necessario, in quanto i provvedimenti presi a carico di funzionari hanno generalmente gravi ripercussioni nei riguardi della loro posizione nelle rispettive amministrazioni. Anche p<>r tali considerazioni, bisogna sempre procedere con il più alto senso di giustizia. Altrettanto dicasi nei riguardi di ogni iscritto per le conseguenze che un provvedimento disciplinare eccessivo o. peggio, ingiusto può provocare nel campo della rispettiva attività professionale, commerciale, ecc. Circa il provvedimento dell'espulsione viene disposto che debba essere passibile di sanzioni disciplinari chiunque iscrit'o nel Partito mantenga contatti con elementi espulsi. I rleorti Il colpito ha il diritto di ricorrere in prima istanza al Direttorio Federale; in seconda istanza al Direttorio Nazionale seguendo le vie gerarchiche. Ha In facoltà però, ove !lo creda, di trasmettere il ricorso al Direttorio Nazionale in plico chiuso, ma sempre per il tramite delle gerarchie provinciali che hanno l'obbligo di farlo pervenire senza indugio. Il Segreta rio federale allorché il colpito presenta ricorso, deve darne avvilo al Direttorio Nazionale per evitare che, alilo scadere del 15. o > giorno, intervenga la ratifica Per l'esame dei ricorsi in prima istanza può il Segretario federale, ove ne ravvisi la necessità, fare intervenire alla convocazione del Direttorio anche i componenti della Commissione di Disciplina per gli eventuali chiarimenti che si rendessero necessari. ( Le Norme avvertono inoltre che l'obiettivita deve animare i gerarchi I fino ad essere, ove occorra," giudici ! di loro stessi. L'accoglimento di un ricorso, la commutazione o la revoca di un provvedimento non intaccano infatti il prestigio dei gerarchi ma lo rafforzano appunto perchè pongono in evidenza la loro serietà nel giudicar > re. E poiché non è improbabile che coloro i quali prima dell'entrata in vigore delle nuove norme disciplinari sono stati colpiti dal provvedimento disciplinare chiedano la revisione della loro posizione, viene disposto che la loro richiesta, quando non si tratti di casi previsti dal III comma dell'art. 19 dello Statuto del Partito, dovrà essere accolta, vagliata e trasmessa al Direttorio Nazionale per la decisione. Il Segretario Federale dovrà dare il proprio esplicito parere. La revisiono dello listo elettorali Secondo le disposizioni impartite da S. E. il sottosegretario Arpinati, la Direzione Generale dell'Amministrazione Civile del Ministero degli Interni ha ordinato la revisione delle liste elettorali per l'anno 1930. Le- operazioni sono già state iniziate. La revisione, che è la prima che viene eseguita successivamente alla compilazione ex-novo delle liste fatte in applicazione al testo unico della legge elettorale politica 2 settembre 1928, assume particolare importanza perchè offre anche l'occasione di riparare alle inevitabili deficienze verificatesi nella prima applicazione della legge, dovendo comprendere le operazióni che si sarebbero dovute eseguire per la formazione delle liste dell'anno corrente e che non ebbero luogo per la sopraggiunta convocazione dei comizi elettorali. Con le disposizioni ministeriali si richiama innanzi tutto l'attenzione dei Podestà alla formazione degli elenchi dei cittadini aventi l'età prescritta. Questi elenchi devono comprendere i cittadini residenti nei Comuni i quali abbiano compiuto, o siano per compiere entro il 31 maggio 1930, il 21.o r*>no di età e quelli che, essendo i v.ri degli anni 21 ma maggiori dei 18, siano ammogliati o vedovi con prole. Gli uffici municipali dovranno anche includere nell'elenco tutti coloro che, pur avendo raggiunto anteriormente al 31 maggio 1928 l'età minima prescritta, non furono compresi nel precedente elenco. Si dispone poi anche, per i possessori di rendita, che il servizio dell'invio delle attestazioni relative alla proprietà o l'usufrutto dei titoli nominativi del Debito Pubblico dello Stato, disimpegnato dalla Sezione di Tesoreria nella prima applicazione della legge, verrà da ora in avanti accentrato nella Direzione Generale del Debito Pubblico presso 11 Ministero delle Finanze. Pertanto la dichiarazione degli interessati sarà d'ora in avanti dai Comuni inviata d'ufficio direttamente alla Direzione Generale del Debito Pubblico. Restano ferme tutte le precedenti disposizioni relative all'adempimento dei vari uffici chiamati dalla legge a fornire gli elementi necessari per la iscrizione dei cittadini nelle liste. Nell'attuale revisione dovrà natu-. Talmente compilarsi anche l'elenco, secondo prescrive l'art. 18 della leg* ge elettorale politica, contenente le proposte di cancellazione dei morti e di coloro che hanno perduto, in base a sentenza passata in giudicato, la qualità di elettore nonché di coloro che hanno rinunziato alla iscrizione nelle liste del rispettivo Comune. Oli Uffici del Senato Oggi a Palazzo Madama si sono riuniti gli Uffici del Senato per l'esame di varii disegni di legge e nomina delle relative Commissioni. Per il disegno di legge sulla conversione del decreto contenente norme sulla circolazione stradale, la Commissione è risultata così costituita: De Vito, Valenzano Sandrino, Schanzer, Crespi, Clppico e Quartieri. Domani gli Uffici torneranno a riunirsi per l'esame del disegno di lepge sul Gran r.onsinrlto. * S. E. Tittoni gravemente ammalato Roma, io notte. S. E. Tommaso Tittoni, che già, da qualche giorno era costretto a letto per una lieve indisposizione, oggi nel pomeriggio si è notevolmente aggravato. Il Presidente dell'Accademia d'Italia era stato colpito, circa una settimana fa, da un attacco in Alien-, zale con carattere bronchiale. Nei primi tre o quattro giorni sembrava che la malattia seguisse il suo corso e perciò non destava preoccupa-' zione. Senonchè, stamane l'illustre \ infermo si ò aggravato sensibilmen- i te, tanto che è stato subito chiamato / al suo capezzale il prof. sen. Mar- / chi afa va. Nel pomeriggio e nella serata lev condizioni del sen. Tittoni sono di«' ventate preoccupanti. Nella nottata lo stato dell'infermo è stazionario. jE' vegliato amorevolmente dai fa* Imigliart e dal sen. Marchiatavi,

Persone citate: Alien, Arpinati, Crespi, De Vito, Duce, Quartieri, Schanzer, Tommaso Tittoni, Valenzano Sandrino

Luoghi citati: Italia, Roma, Venezia