Il Duce consacra oggi a Roma

Il Duce consacra oggi a Roma Il Duce consacra oggi a Roma gli sforzi degli agricoltori italiani 'Roma, 7 notte. Il lavoro di organizzazione della cerimonia che avrà, luogo domattina, alle ore 10.30, al Teatro Argentina, per ' la premiazione dei quaranta vincitori del quinto e del sesto Concorso nazionale per la Vittoria del Grano, è compiuto. Come è stato rilevato, la premiazione acquisterà eccezionale solennità, sia per il discorso, dio sarà pronunciato dal' Capo dal Governo, sia per l'intervento delle più alte autorità del Regime, e di una larghissima rappresentanza dell* categorie inteteressate. Dei quaranta vincdtori, venticinque appartengono al quinto Concorso (.annata, granaria 1927-28) e quindici al sesto (annata granaria 1928-29). I premi in denaro che saranno distribuiti ammontano complessivamente a 780.000 lire. Per la Btraorddnaria circostanza, sono stati sollecitamente ultimata i lavori di addobbo delia sala del Teatro. Enormi fasci di spighe, che saranno disposti agl'ingresso del foyer e ai lati del palcoscenico, sottoMneeranno lo Epeciale significato della imponente manifestazione, che vuole e deve essere la consacrazione dogli sforzi toompiuti dagli agricoltori d'Italia nello svolgimento di una rude battaglia e nel conseguimento di una luminosa vittoria. Presteranno servizio, d'onore i moschettieri del Duce e la Milizia nazionale forestale, con la Musica della Milizia nazionale forestale. Organizzatori della cerimonia sono stati: il comm. Gian Luca Biraghi-Lossetti, segretario generale del Concorso nazionale per ila Vittoria dea Grano, ed il dottor Festa Campanile, dal' Comitato permanente del grano. Le autorità e le rappresentanze! Particolare significato acquisterà la larga partecipazione dello rappresentanze degli argani periferici, che hanno fiancheggiato cosi efficacemente l'azione dei Governo e gli sforzi degli agricoltori nella battaglia del grano. Sul palcoscenico, accanto al Duce, saranno tutti i Ministri, il Segretario del Partito on.le Turati, i sottosegretari di Stato, i vice-segretari e i membri del Direttorio nazionale del Partito, il governatore e il prefetto di Roma, i membri del Gran Consiglio, il presidente della Confederazione nazionale_fascista degli agricoltori on. Cacciari, i membri del Comitato permanente del grano, il presidente della Confederazione nazionale fascista • del Sindacati dell'agricoltura on. Razza, la Commissione giudicatrice dal Con<forso nazionale per la Vittoria del Grano, i premiati dello due gare e i delegati della Federazione dell'Urbe, della Confederazione degli agricoltori, della Confederazione dei Sindacati dell'agricoltura e del Sindacato tecnici agricoli. Nei palchi di platea prenderanno posto le Presidenze dei due rami del Parlamento, la Presidenza dell'Accademia d'Italia, gli organi direttivi delle Associazioni combattentistiche, le più alte autorità militari e tutti i rappresentanti dell'alta Magistratura. Nei palchi di pruni' ordine i Marescialli d'Italia, il Grande Ammiraglio, il governatore della Banca d'Italia, la Federazione fascista dell'Urbe, la presidenza della Confed M'aziono nazionale fascista dell'agricoltura, dei Sindacati fascisti dell'agricoltura e i tecnici agricoli, i presidenti di tutte le altre Confederazioni e i più alti funzionari dello Stato. Nel palchettone reale si disporrà l'Associazione nazionale dei ciechi di guerra. Nei palchi di secondo ordine gli Enti parastatali e molte altre personalità. In platea i novantadue presidenti 'dello Cattedre ambulanti di agricoltura, i novantadue direttori delle Cattedre ambulanti di agricoltura, i novamtadue presidenti delle Commissioni provinciali granarie, i presidenti delle Sezioni agrarie forestali, dei Consigli provinciali dell' Economia, i novautadue presidenti delle Federazioni provinciali fasciste do gli agricoltori, i novantadue segre tari delle Unioni provinciali! dei Sindacati fascisti deiragricoltura e i segretari dei Sindacati provinciali dei tecnici agricoli. I posti di galleria saranno occupati dagli agricoltori di Roma, dai lavoratori addetti all'agricoltura e dai tecnici agricoli Larghissima sarà anche la partecipazione dell' Esercito, della Milizia nazionale e della Milizia forestale, che si 'disporrà nel loggione. Il discorso del Capo del Governo L'ingresso del Capo del Governo nel Teatro sarà annunciato cogli squilli di attenti, cui seguiranno gli inni fascisti. Prenderà la parola il Ministro dell'Agricoltura e Foreste, on. Acerbo, il quale farà un'ampia relazione tecnica sull' azione svolta dagli organi centrali, dagli organi periferici e dagli -Istituti sperimen tali per rendere sempre più alta la produzione granaria sul suolo nazionale. Parlerà quindi il Duce. L'attesa per le dichiarazioni del Capo del Governo è vivissima e giustificata. I rurali, che sanno obbedire in silenzio, le accoglieranno con gioia e riprenderanno poi la loro santa fatica per accrescere la ricchezza della Nazione. Mentre sia per svolgersi la significativa cerimonia ricordiamo le tappo dell'ascesa, Il primo concorso per l'annata 1023-2-1 fu bandito con un ammontare di 40 mila lire di premi. Non mancarono le adesioni schiette c spontanee a onesta iniziativa che potette subito allineare un migliaio •di partecipanti. L'anno successivo (102-1-25^ l'ammontare dei premi fu portato a 6-i- mila lire e il numero dei partecipanti risultò raddoppiato. II biennio di esperienza valse a di- mostrare tutta la bontà e 1 efficacia;pratica dell'iniziativa. 11 Capo del ' Governo, che era stalo largo di concessioni finanziarie per la dotazione dei primi due concorsi, riconosciuta l'opportunità di allargarne la sfera d'influenza, non esitò ad imprimere ad essi il carattere governativo e di dotarli di premi raggiungenti la cospicua cifra di un milione e mezzo. Cosi furono banditi ed ebbero lusinghiero successo il III, il IV ed il V Concorso Nazionale per la Vittoria del grano, rispettivamente per le annate 1925-26, 1926-27 e 1927-28. L'esperienza maturatasi durante i decorsi anni è risultata oltremodo proficua in quanto ha suggerito al Duce alcune innovazioni che sono state consacrate nel VI Concorso Nazionale per il quale è stato adottato un diverso sistema di gara e la cifra dei premi è stata portata a un milione e 700 mila lire. Le tappe dell'ascesa Se fosse necessario suffragare Con documenti di fatto l'importanza pratica dei concorsi banditi dal Governo basterebbe richiamare alla memoria i risultati di ciascuna premiazione. Ognuna di esse segna una tappa; un passo in avanti. Da una produzione unitaria di 40 quintali per ettaro, raggiungiamo in breve la cospicua cifra di 50. Non bisogna in alcun modo ritenere che le alte oifre che abbiamo più sopra esposto siano state raggiunte solo in pochi appezzamenti, perchè le statistiche della produzione granaria di questi ultimi anni stanno a dimostrare che, in conformità degli sforzi compiuti dal Governo, l'agricoltura italiana ha fatto prodigi insperati per adeguarsi alle necessità del Paese. Negli anni 1909-14 la produzione media nazionale granaria ò di 49.272.000 quintali con una media di quintali 10,3 per ettaro. Nel periodo della guerra 1915-18 la produzione media, per necessità di cose, discende a 45.611.250 quintali con una media di quintali 9,9 per ettaro. Gli anni 1919-22 mantengono stazionaria come durante la guerra la produzione granaria nazionale. Il malgoverno e il disordine, frustrano qualsiasi generoso sforzo degli agricoltori e la produzione granaria si mantiene su una media di 45.286.000 quintali, con una media cioè di quintali 9,09 per ettaro. L'avvento al Governo del Fascismo segna l'inizio della rinascita. Gli anni 1923-27 portano di colpo la media della produzione a* quintali 57:277.200, con una inedia cioè di quintali 11,9 per ettaro. L'azione del Duce permette di fare passi ancora più giganteschi! l'annata 1927-28 porta la produzione na zionale a quintali 62.214.800, con una media di quintali per ettaro di 12,5, mentre l'annata 1928-29 rappresenta il raggiungimento di una tappa ancora più luminosa: lina produzione di quintali 70.661.300, con una media di 14,7 quintali per ettaro. Questa produzione 5 stata ottenuta su 4.776.400 ettari coltivati a frumento, ossia su 186.400 ettari di meno del 1927-28, ciò che spiega il considerevole aumento di rendimento unitario. E si noti che la superficie a frumento 6 discesa, se pur di poco, anche rispetto all'immediato anteguerra in cui si avevano 4.755.500 ettari (media annua 190914) coltivati a grano, contro 4.741.200 del 1928-29 (detratti ciò?dalla superficie totali i 35-200 ettari a grano della Venezia Tridentina e della Venezia Giulia. Sul decorso artno si riscontrano 10 Provincie nelle quali il rendimento unitario superò i 20 quintali; quest'anno, il loro numero è passato a quindici e cioè: Cremona (3-17), Brescia (27,1), Milano (26,8), Napo li (26,5). Bergamo (25,8), Pavia (25,4), Ferrara (25,9), Verona (24,3). Como (22,8), Mantova (22,8), Padova (22.9), Piacenza (22,8), Venezia (22,9), Parma (20,2), sotto i dieci q.li non troviamo quest'anno che poche Pro vincie: Chieti (9,9), Spezia (9,9), Siracusa (9,3), Sassari (8,6), Reggio di Calabria (8,0), Fiume (7,9) Confronti significativi Non è privo di interesse dare uno sguardo statistico alle produzioni granarie del continente europeo o particolarmente a quelle dello 7 Nazioni che più largamente coltivano il frumento. Il prospetto è di una eloquenza impressionante. Gli sfor zi compiuti dal Governo Fascista fauuo balzare, in modo assoluto, l'I talia al primo posto. PRODUZIONE ANNUA (In milioni di quintali) Media Media A imi. (+) Italia Ungheria Spagna Polonia Germania Francia Romania 1909-13 1926-29 .',••.'.» 61,4 90,0 21,0 .15,5 37,5 16.8 15,0 37,7 32/2 88,5 75,5 45,7 '28,3 o dim. (—) + 23.0% + 9,5% + 5,6% — 5,-'.% — «,6 % — 1-1,8 % — 32.1 % Italia Francia Ungheria Polonia Spagna Germania Romania RENDIMENTO MEDIO PER ETTARO (In quintali) Media Media Aum. (+) 1926-29 12,4 1009-13 10,5 13.1 13.2 12,i 9,2 52,7 12,3 14,4 13.7 11.9 8,7 19.3 9,2 O diin. (—) + 18,1 % + 9,9% + 3,8% - 4.0% - 5,0% - 15,0 % Queste statistiche documentano lo sforzo poderoso compiuto dall'Italia Fascista sotto la personale guida di S. E. Mussolini nello svolgimento di un'aspra battaglia e nel raggiungimento di una luminosa vittoria. Oggi a Roma il Capo del Governo premia la fede e lo sforzo dei rurali, del popolo italiano, cioè, che sereno e ardimentoso, realizza le aspirazioni del Begime e raggiunge le mète segnato dal Duce. I vincitori dell'annata 1927-28 Abbiamo dato ieri l'elenco del vincitori del concorso dell'annata 1928-20. Diamo oggi i vincitori dell'annata 192728, ai quali il Capo del Governo con¬ sognerà oggi i premi di l.o grado. Grandi aziende. — l.o Fiaceavento cav. uff. Gaspare di Giuseppe. Noto (Siracusa) L. 20 mila; 2. Angelini comm. Luigi fu Antonio, noma, L. 20 mila; 3.o Guerrini Mai-aldi Antonio fu Demetrio, Cesena (Forlì), L. 20 mila; 4.o S. E. il Principe Buoncompagni Ludovisi senatore Francesco di Ugo, Roma, L. 20 mila; 5.o Monti agr. Giovanni fu Giuseppe, Spinetta Marengo (Alessandria), L. 20 mila. Medie aziende. — t.o Cappellani cav. uff. Giovanni fu barone Sebastiano, Palazzolo Acreido (Siracusa), L. 10 mila; 2.o Spinola marchese Paolo di Massimiliano, Tassarolo (Alessandria). L. 10 mila; 3.o Montanari Luigi fu Antonio, Moni.ichiari (Brescia), L. 10 mila; 4.o Lampertico Angelo di Paolo, Marene (Cuneo), L. 10 mila; 5.0 Adagilo Mario fu Luigi, Carmagnola (Torino), L. 10 mila; 6.o Bettinelli Silvestro fu Angelo, Isso (Bergamo), L. 10 mila; 7.o Mignone Fu'-ancesco di Domenico, Alessandria (Sobborgo Cristo), L 10 mila; 8.o Arcidiacono Modica avv. Gaetano fu Vincenzo, Augusta (Siracusa), L. 10 mila; !).o Zamboni Fausto di Carlo, Concarale Fiero (Brescia), L. 10 mila; lO.o Girolami cav. Alessandro fu Francesco, Foligno (Perugia), L. 10 mila. Piccole aziende. — l.o Cazzarli Benedetto fu Luigi. Montegranaro (Ascoli Piceno), L. 10 mila; 2.o Carrubba cav. uff. Michelangelo fu dott. Francesco, Vittoria (Siracusa), L. 10 mila; 3.o Crescentini Domenico fu Pietro, Petriano (Pesaro), L. 10 mila; 4.0 Bissaro Sante di Vittorio, Sona (Verona), L. 10 mila; 5.o Giordani Gennaro di Giuseppe, Casalvelino (Salerno), L. .10 mila; 6.o Marzonì cav. Silvio fu Francesco, Treviso (Villorba), L. 10 mila; 7.o Vannozzi prof. Michele fu Mariano, Garrassai (Ascoli Piceno), L. 10 mila; 8.0 Lineiti Carlo fu Emanuele, Lograto (Brescia), L. 10 mila; 9.o Turriziani Antonio fu Norberto, Frosinone, L. 10 mila; lO.o Lista Antonio fu Angelo, Castelnuovo Cilento (Salerno), L. 10 mila. Il Consiglio delle Corporazioni Composizione a funzionamento nalle prò posta della Commissione parlamentare Roma, 7 notte. .La Commissione parlamentare incaricata dell'esame del disegnò di legge che istituisce il Consiglio nazionale delle corporazioni, ha tenuto in questi giorni sei sedute, durante le quali tutti gli articoli del progetto sono stati oggetto di ampia discussione e soprattutto in riferimento ai rilievi ed alle osservazioni ed alle raccomandazioni formulate nella riunione degli Uffici. All'ultima seduta, che è stata particolarmente lunga, è intervenuto il ministro delle Corporazioni on Bottai, assistito dal sottosegretario on. Alfieri, per pronunciarsi in merito alle osservazioni ed ài voti' della Commissione e per dare chiarimenti sui punti maggiormente controversi. Le Commissioni speciali Tra le varie proposte, sulle quali si e fermata l'attenzione della Commissione vi 6 stata quella di affidare al ministro delle Corporazioni ed al sottosegretario la presidenza delle seziono e delle sottosezioni. La proposta è stata approvata. Lon. Racheli ha chiesto che la seziono del commercio fosse suddivisa in tre sottosezioni, una per U grande commercio, una per il piccolo commercio c la terza per gli ausiliari del commercio. La Commissione ha rinviato la questione all'esame del ministro competente, osservando che eventualmente analoga ripartizione dovrebbe farsi della sezione del1 industria e di quella dell'agricoltura. Per quanto riguarda la proposta di creare una sezione speciale per la cooperazione, la Commissione ha deciso di respingerla. Si è invece deciso di proporre la costituzione di Commissioni speciali, permanenti di carattere tecnico che dovranno studiare particolari problemi di interesse della produzione. La Commissione ha pure accettato una proposta del segretario on. Daniele Bertacchi, nel senso .che la rappresentanza dei professionisti nell assemblea generale sia portata da G a 10, mantenendo limitato a tre il numero degli artisti ed introducendo la facoltà di scegliere questi rappresentanti anche al di fuori di quelli che compongono la" sezione. La questione dei dirigenti d'azienda Sulla questione dei dirigenti delle aziende, parecchi commissari hanno proposto che, per mantenere il criterio della parità, sia parallelamente introdotta una rappresentanza di tecnici distinta da quella dei lavoratori alla quale si aggiungerebbe, per fare da contrappeso a quella dei datori di lavoro e dei dirigenti di azienda. La Commissione ha accolto in linea di massima tale tesi, invitando il MiniSiro ad esporre il proprio avviso al riguardo in seguito' all'esame della tabella. La Commissione ha successivamente deliberato di proporre che dell'assemblea generale, oltre al Segretario del Partito, facciano parte anche i vice-segretari ed il membro del Direttorio nazionale preposto alla direzione dell'ufficio sindacale, che intervenga il presidente dell'Istituto Nazionale delle Esportazioni, nonché un rappresentante dell'Associazione Nazionale Mutilati, la cui presenza è ritenuta utile per tutto ciò che riguarda l'assistenza agli invalidi di guerra nel campo del lavoro. Invece della generica designazione di dieci persone competenti nelle questioni di organizzazione sindacale, la Commissione ha ritenuto che, in base al criterio di rappresentanza, debba essere designato dal Ministro delle Corporazioni un cerio numero di rappresentanti dei Centri di cultura corporativa e delle Università ed Istituti superiori in ctii vi sia l'insegnamento corporativo. Alcuni commissari proposero l'istituzione della carica di segretario generale del Consiglio, da affidarsi ad un'alta personalità politica, ina la Commissione, dopo ampia discussione e dopo i chiarimenti degli onorevoli Bertacchi e Costamagna, nel senso che il Consiglio debba ritenersi un orbano alle dipendenze del Ministro delle Corporazioni, venne nella decisione di mantenere l'attuale Segreteria, con funzioni di carattere prevalentemente amministrative, affiliandola al direttore generale del Servizio delle Corporazioni presso il Ministero. Funzioni normative e consultive S*c è stabilito poi di proporre che 1 funzionari dei Ministeri interessati possano essere chiamati ad intervenire nella riunione dei varii organi del Consiglio, come relatori o come esper- ti, senza assumere la veste di membri di diritto. E' stata decisa l'introduzione di alcuni nuovi articoli di carattere sistematico per inquadrare meglio l'ordinamento stabilito dalla legge. Tra l'altro, si sono precisate le funzioni di carattere normativo e quelle di carattere consultivo, distinguendo In articoli separati quali sono i casi in cui la richiesta del parere è obbligatoria e quaili in cui fe facoltativa. Ai compiti del Consiglio ft stato aggiunto quello del coordinamento tra le attività economiche nazionali e quelle delle colonie italiane, col riferimento anche all'attività delle Camere di commercio italiane all'estero. All'articolo 10 è stato precisato che la facoltà riconosciuta alle associazioni sindacali dt categoria di determinare le tariffe per le prestazioni professionali dei propri rappresentanti, non si riferisce alila determinazione dei prezzi di impero per la vendita delle merci o derrate, e che la facoltà di emanare regolamenti proressionali non si estende a quelle categorie di professionisti 1 cui ordinamenti sono stabiliti da una apposita legge. All'art. 11 si è stabiQito che l'esercizio delle funzioni normative debba essere conferito al Capo del Governo, anche por il regollaniento di rapporti economici collettivi, ammettendo però l'iniziativa delle associazioni interessate, le quali dovranno preventivamente tentare l'accordo. In caso di dissenso deciderà il Capo del Governo, se la questione debba essere portala in Consiglio.