Un parricida alle Assise di Asti
Un parricida alle Assise di Asti Un parricida alle Assise di Asti In territorio di Canelll una discreta proprimà. Sorli nel 19* dei dissidi! fra piidrc e figli, il voi-clno Giovanni Rumnengo procedette ni la parziale divisio ne tisi suol beni con regolare donazione, obbligandoli a corrispondergli una pensione annua di lire tremila ciascuno. Il figlio Domenico non si dimostrò sodnisfatto di delta sistemazione, ritenendosi leso nel suo diritto, e comincio a nutrire un sordo rancore verso il padre e verso i fratelli, e lini per rifiuta, te il suo rontritinto annuo di Uro 3000. ut qui le proleste del vecchio, e la decisione a procedere contro di lui per via giudiziaria. Questo atteggiamento del padre faceva nascere nel figlio un triste proposito di vendetta. 11 5 giugno 1038, verso le ore U, fattosi incontro al padre mentre questi si recava al lavoro, lo sciagurato figlio lo afferrava al collo e senza profferire parola gli sparava due colpi di rivoltella alla' lesta fulminandolo. Compiuto il delitto, il parricida andava nella stessa giornata a costituirsi ai carabinieri di Asti. La Corte d'Assise dinanzi alla quale 11 Ruffinengo Domenico è comparso stamane, era presieduta dal Presidente cav. uff. Degiovanni : sosteneva 1 accusa il P. O. cav. uff. Perrocchi. Al banco della difesa siedevano gli avvocati Sardi di Alessandria e Grassi di Asti. L'imputato, pallido e sofferente, lia risposto all'interrogatorio piangendo. Sono seguite le contestazioni del Presidente e del P. G. tendenti a stabilire la gravissima sua responsabilità che l'imputato ha cercato di diminuire asserendo di esser stato minacciato dal padre, In presenza della madre, ed ha affermato di non aver pagato al padre il cànone dovuto, perchè sprovvisto di denaro. Dopo altre contestazioni, viene introdotta nell'aula la madre dell'imputato, moglie della vittima, Teresa Ruffinengo. La deposizione della vecchio è tutto un atto, gravissimo, dt accusa verso il figlio: tragica e la posizione di questa disgraziata donna, che pure si mostra ferma e salda nelle sue accuse. Afferma che il padre lo trattò sempre bene, anche nella ripartizione dei beni: esclude che il vecchio abbia minacciato il figlio. Assicura che i rapporti del padre con gli altri figli furono sempre buoni, e che questi pagavano regolarmente le loro quoto di cànone. Xe*?a le pretese preferenze del padre per detti altri figli. Le stesse circostanze sono Tlpetnte dal fratello dell'imputato Guido Rufflnango. che ha deposto dopo la madre: altrettanto grave e drammatica è rln scita questa deposizione. Indi è seguita la deposizione del ragazzetto Giovanni Ferrerò, di anni 13: costui si accompagnava alla vittima il giorno del delitto e assistette alla tragedia. Afferma che il figlio si gettò sul padre, lo afferrò al collo e gli sparò contro il capo due colpi di rivoltella senza proferire una parola. Afferma di avere udito la moglie del parricida dire al marito: «Hai fatto bencl Bravo! • subito dopo il delitto. Indi è la volta dei testi dt difesa e dalle deposizioni di costoro la figura del morto balza fuori con dei caratteri tutt'altro che simpatici. Sono anche sentiti, tra altri, \ testimoni geom. Roncati e geom. Giovine di Conelli, 1 quali ebbero' l'incarico di procedere alla misurazione dei terreni all'atto della donazione, ed il notaio Barbero che stese il rogito, che assistettero al frequenti lit'gi tra padre e figlio per le suddette questioni di interesse. Sulle qualità inorali della vittima, ed in senso favorevole, depone invece l'avv. Viale, suo patrono nella causa intentata dal padre al figlio. Seguono quindi alcuni altri testimoni, conoscenti della vittima e dell'imputato, che non fanno altro che confermare circostanze già note. Terminata cosi l'inchiesta testimo nlale, data l'ora tarda il Presidente toglie l'udienza e rinvia il processo alle ore 9,30 di domani mattina per la requisitoria, le arringhe ed i! verdetto. Domani nella serata verrà pronunciti ta la sentenza. Asti, 5, notte. | Alla Corte di Assise di Asti, si è Ini- jmziato stamane un processo per pam-1 Mcidio, provocato da futili motivi di in- rteressc 11 protagonista di questo gin- vissimo fatto è il contadino di Concili mDomenico Buffinengo, di anni- 37, la pviitima ò il padre Giovanni Huffinengo. : vLo famiglia del Buffinengo. composta sdell'ucciso della moglie e dei tre figliidDomenico.'Vincenzo e Guido. possedeva| vtMggmstmCltndeldgztcLvpzlldacscrmmdsbmumMnlugMrnqs
Persone citate: Barbero, Degiovanni, Giovanni Rumnengo, Giovine, Guido Rufflnango, Roncati, Ruffinengo Domenico, Sorli, Teresa Ruffinengo, Viale
Luoghi citati: Alessandria, Asti
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