Lo storico incontro dei Sovrani d'Italia col Papa

Lo storico incontro dei Sovrani d'Italia col Papa Lo storico incontro dei Sovrani d'Italia col Papa Ventìcinque minuti di cordiale colloquio - Scambio di preziosissimi doni -- La fastosa accoglienza della Corte pontificia L'adorazione in San Pietro - Il solenne corteo per le vie dell'Urbe tra le acclamazioni deliranti della folla - Il Cardinale Gasparri al Quirinale Roma, 5, notte. J/evento memorabile si è compiuto : i Sovrani d'Hallia ' hanno varcato stamane il confine del nuovo Stato Pontificio e si sono recati a far visita al Papa. Favorita da una giornata superba, da un cielo limpidissimo e da un sole sfolgorante, quali Roma soltanto sa dare sulla soglia Bell'Inverno, la cerimonia si è svolta Con una solennità senza pari. . Un apparato sfolgorante Nelle storiche sale del Vaticano, doVe 11 genio d'Italia ha accumulato, attraverso 1 secoli, tanti tesori di bellezza e di arte, l'incontro fra i due Sovrani e le due Corti ha assunto lo splendore di una fastosa apoteosi. Fra 10 sfolgorio delle divise e gli ori e gli argenti delle vesti seriche e degli abiti paonazzi, si è ancora una volta suggellata la conquistata tranquillità 'delle coscienze, si è rinsaldata la pace fra la Patria e la Fede. Per tutta la città, la quale partecipa Così Intimamente alle celebrazioni del patriottismo e della religione, che sente viva la devozione per i Sovrani e la Casa Savoia, che nutre figliale venerazione per il Santo.Padre, l'aspettazione più ansiosa era diffusa stamane, e numerosa folla sostava assai per tempo lungo le strade dove sarebbe passato il corteo, in piazza, del Quirinale, nelle adiacenze di Castel Sant'Angelo, piazza Pia, San Pietro. Intorno alla vasta zona dell'antica Città leonina, lungo I borghi caratteristici, li Comando di Divisione di Roma ha disposto il suo mirabile se»Sàzio. E' una fascia di grigio-verde, una cintura di armati che è stesa a fare ala al passaggio dei Sovrani, per presentare le armi nell'atto in Cui essi usciranno dalla Capitale d'Italia per porre 11 piede nel Vaticano. Intorno alia mole Adriana su cui sventola m tricolore sono metropoli tani, carabinieri, cavalleggeri. marinai allievi del Collegio Militare, avieri che tengono sgombro lo spazio su cui si Etende a perdita d'occhio fino alla lontana piazza San Pietro un tappeto g-iaiJasU'tì di sabbia. Lungo il Borgo Nuovo sono schierati cordoni di fan' teria, granatieri, bersaglieri, artiglieri. I margini delia piazza Rustlcucci e il lato esterno del colonnato berninlano sono guardati datìa Legione delle camicie nere dell'Urbi. Nella piazza Rustlcucci a sinistra di chi imbocca la piazza venendo dal Borgo Nuovo è uno scintillante quadrato; si tratta della rappresentanza degli ufficiali! di tutte le armi in aita tenuta e decorazioni. Nella piazza di San Pietro, subito dopo •il confine, è stato steso un gran tappeto rosso: è qui che l'automobile dei Sovrani sosterà all'ingresso della Città del Vaticano per dar modo al governatore S. E. Serafini, di dare il benve nuto agli ospiti.'I Sovrani sono arrivati al Quljinale prima delle 10 in automobile, ed hanno fatto ingresso nel pa lazzo dalla parte della Manica Lunga 11 Re indossa la divìsa di maresciallo con 11 Gran Collare dell'Annunziata e ' quello del Sovrano Ordine di Mallta ; la Regina veste un abito bianco ; reca al collo numerose file di perle e in capo un diadema di brillanti. \Ad attendere 1 Sovrani nall'lmiterno ttel Quirinale si trovano già tutte le Case militari e civili del Re nonché ì3 Ministro degli Esteri on. Dino Grandi In divisa di ministro con il suo capo ili Gabinetto e il capo dell'ufficio cerimoniale del Ministero degli Esteri, nonché S. E. il conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, ambasciatore 'del Re d'Italia presso la Santa Sede, Con l'ambasciatrice e con il personale Bell'Ambasciata. La partenza dal Quirinale Il corteo reale parte dal Quirinale lille 10,20. Al suo uscire sulla piazza, Malia folla, che è diventata veramente Imponente, parte, una caldissima mani festazione. Si grida: «Viva il Rei Viva la Regina 1 Viva Casa Savoia I •. Il corteo è composto di otto auto Biobili. Nella prima sono i Sovrani. * con il conte Alessandro Mattioli Pasqualinl, ministro della Casa del Re, e il duca Giov. Batt. Borea d'Olmo, prefetto di palazzo e gran maestro del le cerimonie. Sono nelle automobili seguenti: il ministro degli Esteri, on. Dino Grandi: S. E. il conte De Vecchi di Val Cismon; il generale marchese Giuseppe Mario Asinari di Bernezzo, incaricato delle funzioni di primo aiutante di campo generale del Re; 11 nobile Alberto Solaro del Borgo, dei mar chesl di Borgo San Dalmazzo, grande scudiere del Re; il conte Edgardo Guerrieri gran cacciatore del Re; il comm Francesco Maria Taliani, ministro plenipotenziario, capo dell'ufficio cerimoniale dei Ministero degli Affari Esteri il generale cav. Adriano Marinetti aiutante generale di campo del Re: il duca Ferdinando Cito dei marchesi di -~orrp£uso, gentiluomo di Corte della Regina; I maestri di cerimonia di Corte, conte Carlo Macchi di Cellere, conte Guide Suardi, nobile Umberto Ruffo di Calabria dei principi di Scilla il conte Luigi Arborio Mella di Sant'Elia, U conte dott. gr. uff. Quirico medico del Re; mons. gr. uff. Giusep pe Beccaria, cappellano maggiore del Re; il comm. Chigi capo gabinetto del Ministro degli Esteri; il colonnello Bel trami, aiutante di campo del Re; le dame della Regina duchessa Elisabetta Cito dei marchesi di Torrecuso. contessa Francesca Guicciardini; la dama di palazzo della Regina, donna Maria dei duchi Grazioli Lame della Rovere. Percorrendo la via XX Settembre, il Plncio, Ponte Margherita. Lungo TeVere, li corteo delle automobili preceduto e seguito dai ciclisti, raggiunge i l il Castel Sant'Angelo. Qui il corteo ac-l gHiisia veste ufficiale. Le truppe pre-jrsentano le armi. La banda dei carabi meri intona la Marcia Reale. La folla che si assiepa dietro i cordoni, e nella quale si notano moltissimi sacerdoti, applaude e saluta romanamente. A moderata andatura il corteo delle macchine scivola silenziosamente per il Borgo Nuovo, dirigendosi verso la superba Mole di San Pietro. Attraverso i vetri si scorgono i Sovrani rispondere commossi alle acclamazioni della folla con cenni del capo e della mano Da una finestra viene lanciato un volo di piccioni viaggiatori, e da altre, affollatissime, piovono fiori sulla vettura reale. Il corteo sbocca in Piazza Rusticucci. Nuovi applausi fragorosi di qua e di là dal confine. Le truppe italiane e le truppe pontificie sono rigide sull'attenti. Lo spettacolo di Piazza San Pietro quasi deserta, e nella quale le divise dei corpi armati pontifici mettono una nota di varietà, è superbo Dalle finestre di tutte le case, dai marciapiedi, dietro i cordoni, le acclamazioni prorompono trago rose. Sono le 10.40. I Sovrani varcano il limitare della Città del Vaticano. L'attesa nella Città leonina E la Città del Vaticano ha tenuto a mettere in grandissimo rilievo il significato religioso e storico di questa visita, la sintesi di memorie e di speranze che essa rappresenta per la Chiesa, per la Nazione e per il mondo catto lieo ed ha insieme voluto testimonia re ai Sovrani d'Italia la sua completa soddisfaziore per la fine del doloroso dissidio che teneva lontana l'Italia dal Treno della Cristianità. Se solenni furono in ogni tempo le visi te dei Sovrani al Pontefice, parttco larissimo risalto ha avuto questa, che ha permesso al minuscolo Stato di mettere In funzione i suoi organi appella creati e di aggiungere alla pom pa della cerimonia propriamente pontificia quella che si può più propriamente chiamare statale. In nessuna circostanza il Palazzi Apostolico è stato disposto con sfarzosità di apparato come oggi. Tutto li servizio di onore, di parata militare, di scorta, è stato di sposto.secondo ordini minuziosi e precisi impartiti fino da ieri sera dal Governatore comm. Serafini e dal Mae*«rtrnM-eitera^ÒTls. Camillo Caccia Dominion!. Gli uffici, 1 musei e le gallerie sono rimasti chiusi Le Loggie dei tre piani nel Cortile di San Damaso erano tenute rigorosamente sgombre. Gli accessi al cortile sono chiusi e guardati dalla Gendarmeria. Tutte le manifestazioni della sovranità pontificia sono avvolte e ovattate di ineffabili silenzi. La maestosità di questa Città delle anim,? è tanto più grande quanto più appare muta ed ermetica. Alle 9, Il servizio nell'interno della Città del Vaticano è completamente disposto e da quel momento nessun estraneo alla cerimonia può più accedere e circolare nelle località dove transiterà il Corteo reale. Gli ampi scaloni, le sale magnifiche, i cortili sono silenziosi. Il comandante della guardia palatina, comm. Tabanelli, stamane alle 9 si è recato al quartiere e ha rivolto ai militi un breve discorso invitandoli ad essere all'altezza del grande avvenimento che si stava per compiere. Alle 10 tutto era in perfetto ordine. Il segretario della Congregazione del cerimoniale, mons. Nardone, ha fatto personalmente una accurata ispezione per rendersi conto se 1 suoi ordini erano stati eseguiti a puntino. Lo schieramento dei Corpi armati pontifici Non il più piccolo rumore tradisce l'ansia di una cosi grande attesa. All'ingresso della Città del Vaticano e precisamente sul limitare della piazza San Pietro è schierata una compagnia della Guardia Palatina d'onore al comando del capitano Carlottl. Accanto ad essa si trova un picchetto doppio della Guardia Svizzera al comando del capitano Rupper. Poco lungi sosta la Banda degli Svizzeri. All'ingresso dell'Arco delie Campane sono di fazione due guardie svizzere. Al portone della Zecca 6 schierato un al- ] tro picchetto di svizzeri. Lungo tutto' il percorso dalla piazza del Circo Neroniano fino al cortile di San Damaso sono scaglionati plotoni armati. Nel cortile di San Damaso, avanti il portico della Fontana sono su due linee da sinistra a destra, la Banda del Corpo della Guardia Palatina e la Compagnia d'onore, agli ordini del capitano Fontana. Nel centro, fra la Banda e la compagnia d'onore, si trova la bandiera Un gruppo di dieci ufficiali della Guardia Palatina, non comandati di servizio, è schierato su due file fra l'accesso ai cortile del Santo Ufficio e la Scala Papale. AvantL al portico che dà accesso alla scala di Pio IX è allineato un plotone d'onore delia Gendarmeria con bandiera. Ai lati esterni tanto della scala papale quanto della scala della biblioteca sono due gendarmi con sciabola sguainata e cosi pure sotto ciascuno dei dieci archi. Alla pensilina della scala papale attende un picchetto Hi scorta composto di un sergente, di un caporale e di cinque guardie svizzere. In ciascuno dei' ripiani delle scale regia e papale, in corrispondenza dei pilastri è di fazione una guardia svizzera. Nella sala dei gendarmi, presso la piccola bussola, è di servizio la sentinella palatina'; nella sala d'angolo rende gli onori un picchetto della guardia palatina su due linee comandato da un tenente Nella sala Clementina è schierata una sezione della euardia svizzera comandata dal capitano Baggurston; nella sala degli arazzi attendono due ufficiali della ltzcclNrncpstdllditticrdnlhpb guardia svizzera, con 11 maggiore ba-1 rone Pfiffer, e due della guardia pa-|latina. Nella sala dal Trono sostano iì tenente colonnello della Guardia Sviz zra comm. De Sury d'Aspremont, il colonnello della Guardia Palatina, comm. Tabanelli, e il comandante della Gendarmeria magg. De Mandato Nelle, sale Ducale e Regia sono schierati due plotoni della guardia palatina, nell'anticamera segreta attende il colonnello della Guardia Svizzera comm. Hirschbuhl Nella sala dell'appartamento del cardinale Gasparri prestano servizio due gendarmi. Ne) portico della Basilica di San Pietro sono disposti sei plotoni delia Guardia Palatina. Nel grande ripiano della scalinata esterna della Basilica è schierata una compagnia della stessa guardia con la Panda. Tutti 1 corpi armati indossano la tenuta di gran gala. Tutti gli uomini sono immobili come statue, sembrano antiche cose rimaste intatte da secoli per un prodigio di conservazione. I costumi che Raffaello raffigurò, che risplendono nelle tele di Velasquez, le divise dei gendarmi dai kolbak colossali, come li istitui nel 1803 Pio VI, nello sfondo delle aule intatte nella loro secolare bellezza hanno un risalto meraviglioso e perpetuano la tradizione di splendori e di glorie che non ha confronti. Sono le forme di varie epoche, che qui sem brano in armonia al loro primitivo colore e che fuori di qui sbiadirebbe ro perdendo gran parte del loro si gniflcato. L'Ambasciatore italiano con-te De Vecchi di Val Cismon ha inviatoun gran mazzo di fiori che è stato posto dinanzi alla statua della Madonna di Lourdes nei giardini vaticani. Prima dell'arrivo dei Sovrani, dalle finestre di un noto modesto appartamento all'ultimo piano di uno stabile contiguo al colonnato berniniano la sorella e la nipote eli Pio X seguono con curiosità i movimenti delle truppe che si dispongono in servizio d'ordine. Un sorriso di soddisfazione illumina il loro volto. Particolarmente commossa appare la mite sorella di Papa Sarto; essa vede oggi realizzato uno dei voti più ardenti che animarono Pio X nel suo pontificato e del quale il Santo Pontefice non faceva mistero con alcuno. Riconosciuta dalla folla la signora Sarto è fatta oggetto a viva deferente curiosità. Il corteo reale in Piazza San Pietro Alle 10, in due automobili del Vaticano, il Governatore Serafini 9 il seguito si sono recati nella piazza di San Pietro. Nella prima macchina hanno preso posto il Governatore e il consigliere generale marchese Sacchetti nella seconda il sopraintendente delle Poste principe Massimo e il segretario generale comm. Beccari. Alle 10,38 il concerto della Guardia Svizzera ha suonato l'attenti e quindi la Marcia Reale Alle 10,45 le sei automobili reali sono entrate nel cortile di San Damaso. Come la Regina cosi le dame del se- lgulto vestivano di bianco per il pri[vilegio antichissimo di Casa Savoia II picchetto della guardia svizzera e la compagnia di quella palatina all'apparire della vettura reale rendono gli onori presentando le armi, mentre la guar. dia svizzera intona la Marcia Reale. E' un momento d'intensa commozione. Vediamo ti Governatore della Città del Vaticano, in uniforme, ti marchese Pa celli, consigliere generale pure In uniforme e il Principe Massimo, Sopraintendente irenerale alle Poste, avanzar si verso la vettura reale. I loro volti sono pallidi e 11 Governatore non sa nascondere un leggero tremito delle mani che stringono convulse il foglio su cui è tracciato il breve saluto che dovrà leggere ai Sovrani. Le brevi frasi di omaggio e di saluto vengono pronunciate in pochi minuti e il corteo reale si rimette in moto. Il Governatore e gli altri dignitari pontifici, con vetture proprie, si uniscono al corteo reale, il quale prosegue fino all'ingresso del Palazzo Apostolico nel cortile di San Damaso, percorrendo l'Arco delle Campane, piazza del Circo Neroniano, piazza della Sacrestia, piazza di Santa Marta, via delle Fon damenta, I cortili de! Forno, della Sen tinella, Borgia e dei Pappagalli. Le truppe pontificie schierate lungo il percorso presentano le armi. All'arrivi, dei Sovrani nel cortile di San Damasr la banda della Palatina intona la Mar eia Reale italiana, mentre la compa gnia e gli ufficiali rendono gli onori.