La «Leonardo da Vinci» salpa per Londra con gli inestimabili tesori dell'arte italiana

La «Leonardo da Vinci» salpa per Londra con gli inestimabili tesori dell'arte italiana La «Leonardo da Vinci» salpa per Londra con gli inestimabili tesori dell'arte italiana per l'Inghilterra, per essere esposto alla Mostra d'arte italiana che verrà colà inaugurata li Lo gennaio 1930. Quando, circa 7 mesi fa, Lady Cham Genova, 3 notte. Is(li) La Leonardo da Vinci è salpata lquesta sera, col suo carico di tesori alla volta di Londra. Il flore del patrimonio artistico d'Italia è in viaggio berlata ehiese ^ top^d^ Governò «.it... i'niifm«i»»ii»inTv= „h„ j„> italiano l'autorizzazione che parte del patrimonio artistico della nostra Nazione emigrasse provvisoriamente in Inghilterra, Mussolini ben comprese quale altissima funzione di italianità avrebbero compiuto i nostri tesori in Una Mostra Londinese, e diede il suo h€I)fistare n . si » dal Tìuro pfwsittni ,fn~ con una tlgMe £òva di amicizia verso il popolo inglese — un meraviglioso esempio di amore per la cultura di tutto il mondo. Da Milano a Sanava Ed in sei mesi il materiale che doveva formare la Mostra italiana a Londra è stato raccolto a .Milano dal comm. Modigliani, direttore della Pinacoteca di Brera e commissario Italiano per la Mostra di Londra,- il quale ha" provveduto a scegliere, a catalogare e ordinare le preziose opere raccolte per tutta l'Italia. A Milano i fotografi hanno approfittato della occasione — veramente più unica che rara — per fotografare 1 quadri, poi gli Imballatori hanno pre 'parato per ciascuno i telai e le lin bolliture. Quattordici 1n tutto i furgo | ni, appositamente costruiti e numerati 1 progressivamente, colorati in verde -;L.™ „ f«cCiati dal tricolore foderati - • "curo e Ias01au aaJ tricolore, ioaeraii o , re l o 8 o. ei e ioa ta, on eui e eae o a i28 eani iti on el e o. io r6 i: l0, el0, i: 7, i: aad er la to nta ehe oito zi ni. edi oiun mte tutti di lamiere di zinco stagnato che garantiscono la più assoluta impenetrabilità all'acqua e all'umidità. I furgoni potrebbero benissimo andare a picco e stare degli anni in fondo al mare, senza che i quadri subiscano danni. Il lavoro di imballatura è stato lungo, paziente, laborioso. Ieri tutto era pronto. A mezzogiorno, sorveglia to come meritava, questo amido delle glorie nostre lasciava Brera diretto olio Scalo Farmi. Tutt'intomo vigilava l'occhio esperto del comm. Modigliani. Martelli, il famoso operatore della « Tenda Rossa », aveva portato la macchina da presa e « girava » il viaggio Alla ferrovia i preziosi furgoni veniva no caricati su vagoni, e stamattina al le 6 il treno speciale, cui era stata aggiunta una vettura per gli accorri pagnatori, si muoveva da Milano di retto a Genova. Un'ora per raggiunge re il bivio di Rogoredo, poi marcia diretta limo a Samplerdarena, con una sola sosta a Voghera A Genova il treno è entrato per una delle porte di servizio perchè a Sam pierdarena lo si è fatto discenderò, pe' la galleria di San Benigno che con duce direttamente in porto, vicino al la calata dove la Leonardo da Vinci — nome beneaugurante — attendeva la merce illustre. A Genova erano due mesi che si stava preparando il viag gio per mare. Scovato un piroscafo adatto, che stava da tanto tempo som necchiando in avamporto, questo ve niva preparato, ripulito e stamane attraccato al Ponte Colombo. Sulla ban china scorrono le rotaie che guideranno i vagoni fin sotto al ventre capace della nave. Il treno giunge verso le ore 10. Gli sono tributati onori d'eccezione: carabinieri, Milizia portuale agenti, per le calate circostanti. I tesori nella stiva Cautamente i vagoni vengono stac cati e ad uno ad uno trainati da cavalli, accompagnati fino a prua della Leonardo. Un colossale pontone armato di una gru potentissima con due ■ bighe • arcuate, toglie ad uno ad uno i furgoni già imbracati dai carri Nel cielo nuvoloso e triste si disegnano — fra le ciminiere fumose ed isartiame fitto delle altre navi all'ancora — I bruni furgoni che salgonovolteggiano, girano, e scendono infine nella penombra delle stive. Mezz'ora di lavoro per ogni furgone, che l'operazione deve essere eseguita con tutte le cautele ; le rudi mani dei portuargenovesi accolgono ed accompagnano con delicatezza il tesoro che parte. Ilavoro è diretto dalla medaglia d'oro comandante Rizzo, l'affondatore delia Viribus Vnitls, ora alla testa della So cietù che gestisce le imprese di sbarco e imbarco del porto di Genova. Il comm. Modigliani, che ha viaggiato sul treno speciale e che partirà ora per Londra con i tesori a lui affidati accompagna con lo sguardo e con la voce la lunga, delicata operazione, asdgVtnd sistito dal comm. Carne», direttore deala Transatlantica, e dal comandante ' e d l e a e i o l o a l o a a - della Leonardo, cap. Sturlese. Nel furgone numero uno sfa la « Nascita di Venere » del Botticelili, tanto insistentemente invocata a Londra; In quello numero sette, il busto di Alfonso d'Este, del Bernini, ceduto dal Museo i Modena, la « Madonna » di Jacopo della Quercia, proprietà di Ugo OJetti, la « Tempesta • del Giorgione, proprietà del principe Giovannelli, assicurata da sola per la bellezza di quaranta milioni. Poi il ' Ritratto d'ignoto » di Raffaello, una grande pala del Tiziano, e via via tutto quanto di più prezioso è stato possibile radunare, oltre che da Brera, dadi Uffizi, da Pitti, dall'Accademia di Venezia, dalJe Pinacoteche minori come Bologna, Torino, Verona, Padova, Ucrm», Terni, sle opere dì proprietà nazionale sono poi da aggiungere quelle cortesemente cedute dai privati, i quali hanno assicurato i loro tesori peT la somma complessiva di trecento milioni Dell'Ottocento figurano « Le due Madri » di Segantini, recentemente acquistato dal Comune di Milano per la Galleria d'Arte Moderna e pagato un milione e mezzo (prezzo più alto finora raggiunto in Italia da un capolavoro di questo secolo), l'« Ecce Puer • di Medardo Rossi, il ritratto di Verdi di Gemito, i ritratti di Rossini e di Cavour dell'Hayez. Nè i dipinti sono i soli che rappresenteranno 11 genio italiano nelle sale di Burlington House. Anche altri oggetti d'arte entrano numerosi nella spedizione; tra gli altri quattro cassepanche del '400, valutate mezzo milione ciascuna, il famoso « Giuoco di tarocchi » di Gian Galeazzo Visconti, del 1402, dipinto a mano, ed- ora assicurato per tre milioni; la teca di avorio scolpito del quarto secolo dopo Cristo, tolta a prestito dal Museo di Brescia, che rappresenta il più insigne modello di arte artigiana. Se si pensa che la mostra doveva in un primo tempo essere solo di quadri, sarà una sorpresa per il pubblico inglese l'arrivo di sculture, di disegni, esemplari preziosi del mobilio fiorentino del 400, delle stoffe antiche, degli avorii, damaschi, arazzi, stoffe di chiesa, oreficerie di Venezia e dell'Umbria. Ma non si possono sapere per pra con esattezza la quantità e la qualità di ciò che i 14 preziosi furgoni sono" ricolmi. Vi è una strettissima intesa fra l'Italia e l'Inghilterra per conservare il maggior segreto intorno al tesori che viaggiano per Londra. E' il comm. Modigliani che sa tutto. Ma l'elenco completo delie opere d'arte sarà reso pubblico soltanto quando 'queste saranno in Inghilterra. Si sa tuttavia che i dipinti contenuti nei 14 furgoni sono trecento, dei quali 250 antichi e 50 dello scorso secolo, e che 11 peso totale della spedizione raggiunge 1 600 quintali. A Londra fi 10 dicembre A notte fatta, il delicato lavoro di imbarco era compiuto. Tutto ha trovato asilo nelle stive n. 3 e n. 4 situate a prua del piroscafo. Le tele illustri riposano ora in attesa di sfolgorare a Londra, dove sono terminati in questi giorni i preparativi per accogliere nei modo più degno ospiti di tanta levatura Si sa che l'arredamento della Rcyal Accademy è stata, per l'occasione, rinnovato da cima a fondo e l'assicurazione elevata a un miliardo e mezzo Ai doks sul Tamigi sarà a ricevere i tesori italiani 11 mag glore Longdon, commissario generale del Comitato inglese per la Mostra, il quale si unirà al comm. Modigliani per la sorveglianza del carico. La Mostra sarà visitata qualche giorno prima dell'apertura, dalle autorità, dai critici e dai giornalisti per essere poi aperta al pubblico, come già si disse, il Lo gennaio. La data del 9 marzo è quella fissata per la chiusura, ma una proroga di alcuni giorni è più che prevedibile. Cosicché si calcola che solo a primavera i tesori dell'arte nostra saranno d! ritorno io patria. La « Leonardo da Vinci • è salpata stasera poco dopo le 22. Su di essa non viaggiano che gli ufficiali, l'equipaggio e pochissime (7 In tutto) persone al seguito, fra cui il comm. Molossi, ispettore superiore di pubblica sicurezza. Appena la nav^ è uscita dal porto un rimorchiatore di alto mare appartenente alla R. Marina, il « Teseo », si è messo sulla sua rotta e ac compagnerù la nave per tutto il viag gio. Il ■ Teseo » è stato attrezzato, nel l'eventualità di incendio, di un ini pianto speciale capace di lanciare 5 mila tonnellate dì acqua all'ora. L'arrivo a Londra è previsto per martedì 10 dicembre. 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