La Cina ha capitolato

La Cina ha capitolato La Cina ha capitolato Tutte le condizioni imposte dal Governo sovietico accettate a r n o o l a n e r i a o Mosca, 28, notte. Il Commissario aggiunto agli Esteri, Litvinof, ha ricevuto da Ciang Sue Liang, governatore della Manciuria, un telegramma nel quale questi propone di ristabilire completamente la situazione esistente nella Ferrovia orientale cinése prima dello scoppio del conflitto fra la Russia e la Cina, compreso il richiamo del direttore e del vice-direttore della ferrovia stessa, che furono a suo tempo destituiti dal Governo cinese. Nel telegramma di risposta invialo a Ciang Sue Liang, Litvinof, confermando le condizioni preliminari già fatte per l'inizio dei negoziati dal rappresentante del Commissarialo degli Esteri a Kabarowsk, Simanovski, al Commissario diplomatico di Karbin, Tsai, dice che il Governo sovietico richiede che siano reintegrati nelle loro funzioni Emscianoff e Aismont, rispettivamente direttore e vice-direItore della Ferrovia orientale cinese, ed attende una comunicazione ufficiale immediala da parte cinese a questo riguardo. Dopo l'osservanza di tale condizione, il Governo sovietico prò pone sìa inviato a Kabarovsk un rappresentante cinese munito di pieni poteri ufficiali scrini, e nomina, da parie sua, il rappresentante del Commissariato per.gli Esteri, Simanovski, quale delegato sovietico per discutere l'attuazione tecnica delle altre condizioni e fissare la data e il luogo per la convocazione di una conferenza nisso-cinese. Secondo un comunicato ufficiale, lo scambio dei telegrammi avvenuto tra Ciang Sue Liang e Litvinof è slato preceduto dalle seguenti circostanze. Il 21 novembre, Kokorin, guì impiegato del Consolato sovietico di Karbin, passato, dopo la rottura delle relazioni russo-cinesi, al Con. solato tedesco, per collaborare all'assistenza dei cittadini sovietici, arrivò a Kabarovsk accompagnato dall'ex-interprete della Ferrovia orientale cinese, Neciaief, e dal colonnello cinese Wang. Kokorin era latore di una dichiarazione ufficiale del Commissario diplomatico di Karbin, Tsai, con la quale questi era autorizzato dai Governi di Mukden e di Nanchino ad iniziare immediatamente le trattative per regolare il conflitto russo-cinese. Tsai pregava inoltre il Governo sovietico di nominare i proprii rappresentanti per le trattative stesse. L'agente del Commissariato per gli Esteri, Simanovski, rispose per il tramite di Kokorin, che tornava a Karbin, che il Governo sovietico era favorevole ad un regolamento pacifico del conflitto, ma non riteneva possibile iniziare qualsiasi trattativa se prima non fossero eseguite da parte cinese le condizioni preliminari comu ideale alla Cina per tramite del Governo germanico il 29 agosto scorso, e consistenti nel ripristino della situazione esistente prima che si verificasse il conflitto, richiamo cioè del direttore e del vice-direttore del la Ferrovia orientale cinese, e liberazione di tutti i cittadini sovietici arrestati. Tsai inviò un telegramma a Mukden in questo senso, e Ciang Sue Liang accettò le condizioni e sposte dal Governo sovietico. (Stefani). Il proclama del generalissimo sovietico Pachino, 28 notte. Un proclama del comandante dell'Esercito dei Soviet in Estremo Orienle dice: a Noi abbiamo battuto i cinesi mi due fronti. Avremmo potuto inseguire il nemico fino a Karbin, ma ci siamo accontentati di dare alla Cina una lezione che mostra la nostra forza e la nostra ferma intenzione di conservare il controllo della ferrovia. La situazione non potrà essere modificata se non con la completa esecuzione del trattato di Mosca-Mukden. Se la Cina vuole evilare una nuova lezione, dovrà ristabilire la situazione anteriore nella ferrovia dell'Est cinese^ liberare tdsdtizrBcsdmqcczm i a i a a a i e t prigionieri russi, aprire i campi di concentrazione, disarmare i russi bianchi, ritirare le truppe cinesi dalle frontiere. Mukden deve affrettarsi; ogni ritardo avrebbe, infatti, il risultato di provocare un rafforzamento della nostra azione ». I massacri di Dalainor Karbin, 28, notte. ÌVeJ pomeriggio di oggi, tredici aeroplani sovietici hanno sorvolato Buchatu, lanciando numerose bombe sul Quartier Generale militare cinese. Successivamente Buchatu è stala sorvolata, da una squadriglia di otto velivoli. ì quali però non hanno lanciato esplosivi. Naturalmente, è impressione generale in questi ambienti politici e militari che con tali azioni che vengono a colpire i gangli vitali della resistenza cinese, i russi intendano depri mere il morale degli avversari e costringerli col terrore ad accettare prontamente le loro condizioni. Un impressionante racconto «ti fatti svoltisi il 18 scorso a Dalainnr è stato fatto dal capo aggiunto della polizia cinese in quella città, qui giunto oggi. Egli ha dichiaralo che, all'apparire delle forze sovietiche, 700 persone, delle quali 300 erano operai minatori, si rifugiarono nei pozzi della miniera. Ben presto sen tinelle russe vennero scaglionate per esercitare intorno ad essi la più stretta vigilanza. Dodici persone die tentarono di fuggire, rimasero freddate dalle fucilate delle sentinelle. Il giorno 19 — ha aggiunto il testimonio oculare — il comandante russo ha ordinato a tulli coloro che si erano rifugiali nellt miniere di uscirne sotto pena delle fucilazione. Tutti dovettero eseguin tale ordine. Usciti dai pozzi, ognu no doveva presentare i suoi documenti di identità. Tulli i russi che sono stati trovati in possesso di passaporti cinesi sono stati passati per le armi sul posto. (Radio Stefani) L'iniziativa di Mukden Londra, 28, notte. M«ntre ieri il dott. Sze, Ministro della Repùbblica cinese a Londra, esponeva a Henderson la tragica situazione in cui si trovava il suo paese minacciato di invasione dal l'esercito sovietico e scongiurava il Ministro degli Esteri inglese a compiere passi immediati per porre un termine alle mai viste atrocità moscovite, il governatore della Man ciuria, generale Ciang-Sue-Liang en trava in relazioni telegrafiche con Litvinof e chiedeva di negoziare la pace sulla base del ripristino dello stata quo. La situazione creata dalla mossa di Ciang-Sue-Liang è senza precedenti negli annali diploma felci. E' noto che il generale mancese ricevette da Nankino l'autorizzazione a intavolare negoziati diretti con Mosca, ma ciò che è meno noto, poiché Ciang-Sue-Liang non ha voluto farvi intorno troppo rumore, è che il Governo di Manciuria aveva in precedenza inviato a Nankino un ultimatum: o lo si lasciasse concludere la pace con la Russia, nei termini che esso avrebbe creduto proporre, e quindi senza controllo nè diretto nè indiretto del Governo centrale, oppure sarebbe passato dalla parte di tutti quei generali die stanno rendendo a Ciang-Kai-Cek la vita addirittura intollerabile. Nankino capì l'antifona e cedette su tutta la linea; ma, per far credere al mondo che la Cina è qualche cosa di più di un'unità geografica, decise di riaffermare la sua autorità di Go verno unico e centrale, mettendo in moto la sua diplomazia e chiedendo l'intervento della Lega delle Nazioni. Vi era certamente in questa strana mossa l'intenzione recondita di compromettere l'esito dell'attività negoziatrice dell'odiato e pericoloso rivale mancese sotto le parvenze di ottenere, in appoggio della 6ua mossa in prò' della pace, l'intervento della Lega, o se non altro delle Potenze firmatarie del Patto Kellogg. Ciang-Sue-Liang, tenuto al corrente da benevoli e disinteressati informatori dell'attività di Nan kino, e poco disposto a vedersi togliere dì mano la palma del successo, ha accelerato i negoziati, e iscaMlldcdbszsidscpclczpgdq o è a a o a o ù i n o a a o o l e ieri, mentre Nankino piangente sì scalmanava a chiedere aiuto al vecchio e al nuovo mondo, conduceva; a buon termine i suoi negoziati con Mosca. Come già sapete le condizioni pne-> liminari accettate da Mukden sono le seguenti: Ripristino sulla linea ferroviaria delle condizioni vigenti prima del conflitto; Reintegrazione nelle loro cariche del direttore e del vice-direttore, ambedue russi, della rete ferroviaria; Liberazione immediata di tutti i sudditi russi arrestati in conseguenza dello scoppio della vertenza. La vittoria del Giappone Appena terminata l'esecuzione del secondo paragrafo, Mukden dovrà inviare i suoi rappresentanti accreditati par discutere in una località stabilita da Mosca le questioni l.cniche connesse con l'esecuzione del primo e del terzo paragrafo dell'accordo e per fissare inoltre la data e le modalità di una conferenza russocinese destinata a ristabilire relazioni pienamente normali fra i due paesi. A prima vista, verrebbe fatto di' pensare cìie Mosca, grazie all'impiego della forza sia uscita vittoriosa dal conflitto. In realtà chi dietro le quinte si rallegra della propria vittoria, è Tokio che ieri ancora faceva u viso dell'indifferenza dinanzi ni passi allarmistici di Nankino e dichiarava al mondo che la situazione m Cina non era davvero tale da suscitare apprensioni; è Tokio che permetteva al suo ambasciatore a Washington di assentarsi dalla lapitale degli Sfati Uniti nel momento in cui più premeva a Stimson di conversare con lui sulla situazione cinese. Tokio non intendeva entrare in rapporti troppo diretti con Nankino e certamente la resa di Nankino a Mukden era giudicata, a ragione, come il riconoscimento, tanto atteso dal Giappone, del semplice fatto che in Manciuria chi comanda non è Ciang-KadCek, ma un generale che Tokio vuole rispettare e saggiamente consigliare. La disperata situazione di Ciang-Kal-Gik La situazione di Ciang-Kai-Cek sembra essersi fatta estremamente' difficile, se non disperata. Canton è minacciata dall'avanzata delle forze del generale Chang-Liu-Kwai e chiède soccorso a Nankino che promette* truppe ma non sa da che parte pigliarle. Un nuovo generale giunto da Hankow fa sapere alla popolazione che fra giorni gli giungeranno cinque aeroplani ordinati in Francia, dei quali si servirà immediatamente niente affatto per bombardare il fronte russo, bensì per bombardare la città di Canton. La Moming Post apprende poi da' Tientsin che le pretese formidabili vittorie campali di Ciarìg-Kai-Cek non contro i generali russi, ma contro i generali ribelli, appartengono al puro dominio della fantasia. « Dietro le quinte — dice il corrispondente di questo giornale — è stato concluso un accordo, in base al quale Ciang-Kai-Cek si ritirerà fra breve per permettere la formazione di un Governo di coalizione. Sembra probabile che qualcuno dei vecchi militaristi del quali si è poco parlato ultimamente, partecipi al Governo ». Senonchè, a giudizio dello stesso corrispondente, è difficile che il partito militare della Cina del nord e la sinistra nazionalista riescano a mettersi d'accordo, cosicché la possibilità di instaurare un vero Governo centrale rimane più remota che mai. L'ambasciatore americano da Henderson Le dichiarazioni fatte ieri al Parlamento inglese da Henderson sono state seguite da eventi diplomatici importanti II gen. Dawes, Ambasciatore degli Stati Uniti a Londra, si è recato al Foreign Office, in seguito a istruzioni ricevute da Washington, nella serata di ieri. Sembra che egli sia stato incaricato di stabilire fino a qual punto il Governo britannico sia disposto ad associarsi col Governo americano e con queiH delle Potenze firmatarie del Patto Kellogg in vista di un amichevole! passo di carattere mediatorio pressoi Mosca e Nankino. Si afferma stasera che al termine' del colloquio fra Henderson e Dawes, Londra ha telegrafato a Washington e, in termini improntati a cortesia ma anche a molta cautela, ha da*