Il terrore alla frontiera bulgaro-jugoslava

Il terrore alla frontiera bulgaro-jugoslava Il terrore alla frontiera bulgaro-jugoslava Deportazioni in massa ordinate dalle autorità serbe « II confine sarebbe stato chiuso Belgrado e il bandito Uzunoff « discepolo di Stambuliski » « Le terrìbili gesta del brigante Vienna, 25, notte. L'Espresso del Sempione i veramente destinato a formare per lungo tempo oggetto di cronache, in cui si parli di brigantaggio e di politica? i Si fa oggi venire da Angora un telegramma, secondo il quale banditi armati avrebbero nuovamente i . , .... ni • • i""acea'° P"««» la"lLA Bidgara di lFmarada il treno del Sempione, che sarebbe sfuggito all'aggressione sq lo grazie alla- presenza di spirito del macchinista, sollecito nel dare u lull vap0re. Ma questo dispaccio V"™ * i°TTIncora'Zia *<™na la data dl Angora, proba burnente si tratta di una nuova edi! sione della notizia di giovedì sera. ne ciò non fosse, data l'insistenza con i„ quale si accènn'tt atta necet- L,w impedire che siti territorio 6f ;i rinnovino-fatti simili, bi! "V^,,,,,, ,.„,„„,„,J„, nKi telesofjn.erehbe int.ravvedere nel telegramma attribuito a corrispondenti da Angora (la cui lontananza dalla Bulgaria è tutl'allro che lieve) una manovra sussidiaria del colpo compiuto a Zaribrod. Del resto, l'Agenzia telegrafica bulgara si affretta a definire la notizia del nuovo attacco completamente infondala. Quanto alla aggressione di giovedì scorso, il Governo belgradese forse |accor,'os£ deì pericoli che le trovate e a i o e a e i a e , , del genere possono sempre presentare, si adopera oggi a calmare il pubblico internazionale smentendo in modo reciso che dei viaggiatori siano stati derubati e addirittura uccisi o feriti; al tempo stesso si smentiscono la chiusura della frontiera e la notizia di numerosi arresti eseguiti su territorio jugoslavo (che non sia stato arrestato nessuno è purtroppo verissimo). Infine la smentita, per costringere a credere che l'attentato sia opera di bulgari fuggili poi su territorio bulgaro, conclude sentenziando : « La prona è data dal fatto che il treno del Sempione giunse a Sofia con tre ore di rilardo... ». Quale sia l'efficacia probatoria di questo dettaglio, a menti europee non è dato intuire. Uzoneff Vale, intanto, la pena di ritornare a occuparsi della personalità del bandito politico Uzunoff, la cui cattura è stata amichevolmente consigliata al Governo belgradese anche da organi britannici disposti alla benevolenza: non più tardi di ieri, poi, il corrispondente da Sofia della Neue Freie Presse ha ripetuto ritenersi in Bulgaria che, malgrado la rigorosa sorveglianza del confine, la banda Uzunoff abbia riparato in Jugoslavia. Uzunoff è un giovanotto elegante e simpatico, che porla baf fetti all'inglese e veste abiti sportivi; porla un cappello a larghe falde e alla cintola due pistole, granate a mano e cartuccie in abbondanza. Senza queste armi — dice il corrispondente del giornale viennese. — lo si potrebbe credere un innocente globe-trotter. Doscio Uzunoff ha fondato la sua banda due anni fa, dopo la morte del suo leggendario capo Ivan Po pof (studente di filologia!) caduto in uno scontro con la truppa. Di recente egli voleva far saltare in aria il diretto Vania-Sofia, ma un tuo accolito avvertì la polista e Uzunoff a stento riuscì a sfuggire alla stretta degli inseguitori. Tuttavia, pochi giorni dopo a Sevlievo, a un centinaio di metri di distanza dal luogo dell'attentato fallito, Uzunoff si appostava con quattro suoi uomini presso un'osteria e con le armi spianate fermava le automobili di passaggio, cortesemente invitando i viaggiatori a lasciarsi spogliare. In una delle macchine fermate ti trovava un signore che gridò : « Indietro, noi siamo dei giudici c andiamo a Suchindol per un sopraluogo ». Il signore era effettivamente un procuratore del He e ben può darsi che egli aobia pronunziato quelle parole per. intimidire gli aggressori. Perà ottenne l'effetto contrario. La fucilazione 4! tre giudici Tirati giù dalla macchina, i viaggiatori furono maltrattati bestialmente; indi un usciere, che faceva parte della comitiva, dovette chiamare per nome i membri della Corte quasi si fosse svolto un processo. Fatta la chiama, gli infelici, lasciati conila.sola camicia, venivano legati uno vicino all'altro. Tre erano già legati, quando uno dei banditi riconobbe nel quarto un giudice che anni fa, assolvendolo, gli aveva risparmialo ;là forca. Grazie all'in tervenlo del mèmore bandito, il quarto, giudice fu lascialo in libertà da Uzunoff che solo tenne ad appuntargli sul petto una lettera piena di insulti per le autorità. Gli altri tre. giudici trascinati dietro l'o steria vennero fucilati. Ai 10 di novembre Uzunoff ha poi svaligiato, alla stazione di ìiokilowski, un treno intero e in quell'occasione egli ha lanciato al Governo e al popolo bulgari un appello il cui contenuto ha fatto sorgere seri e fon- \ Jdati sospetti sui veri scopi della bali¬ da e sulla natura dei personaggi o degli enti che stanno dietro di essa, certamente d'oltre frontiera. L'appello al Governo diceva : «Tirannil Voi avete ucciso e impiccato senza alcuna forma di processo trentamila poveri e pacifici contadini. Voi avete ucciso lo Sciovara (espressione serba che significa « il capo ») e i suoi partigiani. Voi volete uccidere l'idea dell'unione agraria bulgara. Ma è questa che porterà bene e pace alla Bulgaria. Noi siamo discepoli di Boteif, di Lewsky e di altri rivoluzionari e seguiremo le raccomandazioni che essi ci lasciarono in retaggio. Voi avete ucciso e impiccato tanti bulgari quanti ne uccisero e impiccarono i turchi in più di 500 anni di schiavitù. Voi avete ucciso i nostri illustri maestri, i capi dell'unione agraria bulgara, ma non avete potuto uccidere le loro grandi e preziose idee. Noi invitiamo i capi dei vostro sanguinoso Governo ad andarsene ed a lasciare il popolo eleggersi da solo i suoi governanti. Soltanto allora la pace sarà ristabilita nella nostra disgraziata Bulgaria ». 71 proclama porta la data del 10 novembre ed è datato dai Balcani, la firma suona : « il discepolo di Stambuliski, Doscio Uzunoff ». < Ucolderemo senza piota » La lettera indirizzata al popolo bulgaro dice fra l'altro: « Noi uccideremo senza pietà i ministri, i deputati, i giudici, i governatori e fino all'ultimo gendarme che per ordine del Governo giudicarono e uccisero i nostri padri, i nostri fratelli e i nostri compagni. Noi non ci arresteremo davanti a nessun ostacolo, fin quando la foresta ci nasconderà e ci nutrirà e fin quando brillerà il sole. Noi preghiamo tutti l buoni bulgari-che amano la loro patria e specialmente il signor MaMnoff e tutti gli antichi ministri dell'opposizione, di intraprendere la lotta contro il sanguinoso Governo, se essi desiderano che nel nostro disgraziato paese sia ristabilita la pace. Facciamo appello a tutti 1 patrioti per salvare la Bulgaria dal giogo sotto il quale oggi piega ». Un'altra lettera indirizzata al gior. naie Utro di Sofia protesta contro l'informazione pubblicata da quel giornale, secondo la quale i membri della banda avrebbero offeso una ra gazza di un villaggio e formula minacele contro i redattori. Che Uzunoff esalti la memoria di Stambuliski e lo indichi con un'espressione serba, è sintomatico quanto la circostanza che egli esalti al tresì il programma del partito agrario bulgaro del quale Stambuliski j \ era capo. Uno degli obbiettivi degli agrari era il riavvicinamento alta Jugoslavia, soffocando del tutto la questione macedone; si sa che, caduto Stambuliski, i suoi seguaci più fedeli trovarono asilo a Belgrado, dove fra gli Mitri vive tuttora quel Rosta Pogoroff che recentemente ha elargito ai lettori di Politika un. articolo sull'Italia. La frontiera chiusa? Intanto, sebbene Belgrado smenti. ussfcgqd[ gdsca di avere chiuso la frontiera, ab-\biamo da Sofia un dispaccio dell'Agenzia ufficiale bulgara che dice il contrario e autorizza anche a. sospettare che i serbi procèdano a deportazioni in massa della popolazione maschile. Il dispaccio dice: » Secondo informazioni dalla •Tona di 'frontiera, le autorità jugoslave hanno chiuso il confine al passaggio di Dragotnan. Questo provvedimento è stato comunicati ai soldati bulgari del posto numero 7 dai soldati jugoslavi del posto numero 35, affinchè ne venisse informata la popolazione. Presso Vorovj. nella zona di Zaribrod, un contadino all'aratro notò uri gruppo di cinquecento uomini che veniva condotto a Zaribrod. Soldati bulgari del posto numero 10 notarono un altro gruppo di cento uomini che camminavano in direzione di Dona Nevil.i. Da tali notizie risulta l f a . i o o l i i i jche la popolazione maschile di varie località è stata arrestato e condotta a Zaribrod. I posti di frontiera jugo«lavi nella regione di Kolotino sono stati rafforzati ». <M I. Z. Schober a Eoma? Vienna, 25, uoite. Dunque, le cose ni Austria si accomoderanno pacilicauiente e, alla fin» dai socialisti alle « Heiinwehren », tutt potranno gridare vittoria. ■ In ogni caso, niente rivoluzione e niente colpi di mano. Tirando le somme, i socialisti hanno mollato sui punti sui quali potevano tranquillamente mollare, solo preoccupandosi della difesa della loro privilegiala posizione in Vienna, la quale deve rimanere capitale della Repubblica e provincia a sè. Le concessioni latte dai socialisti riguardano materie fiscali, il controllo del bilancio di Vienna da parte della Corte dei Conti, il passaggio della polizia federale alle dipendenze del Ministro competente e. l'attribuzione alla stessa polizia della compilazione delle liste elettorali-che era prima di competenza del Comune. Certo anche que ste sono concessioni notevoli e rappresentano un gran passo verso il riassetto interno, ma, insomma, i socialisti non vengono cacciati dal Comune di Vienna e tale semplice fatto, per il momento, può loro bastare. Quanto alle • Heimwehren >, cosi stando le cose, poco per volta dovranno rassegnarsi a svolgere l'azione parlamentare o extra-parlamentare lecita a un qualsiasi partito e nulla più. Ad ogni modo, l'ultima parola non è ancora detta, giacché il Cancelliere Schober, il quale ha condotto le ultime trattative con innegabile abilità, deve adesso convincere i partiti della maggioranza a cedere sul punto concernente la posizione di -Vienna come provincia a sè. Del Cancelliere si annunzia che, terminati i lavori per la riforma della Co stituzione, si dedicherà in modo particolare ai problemi economici e interverrà di persona ai primi di gennaio alla Conferenza dell'Aia nella quale sarà trattato anche il problema austriaco delle riparazioni. Ma Schober ha intenzione dì visitare, oltre J'Ata, anche altre capitali stra riiere per prendere contatto con vari uomini di Stato e vedere di iniziare i negoziati per la conclusione di un trattato internazionale. Da tale proposito qualche giornale si è sentito autorizzato a dedurre che Schober si recherà senza dubbio anche a Roma, specialmente perchè l'ultima volta l'ostacolo alla conclusione del trattato fu riscontrato nell'attitudine dell'Italia. Ora è notorio che il sticcessore di Seipel. animato da sentimenti • leali verso il nostro Paese, desidera stabilire con Roma rapporti diversi da quelli venuti alla luce da oltre un anno. Una sua visita all'on. Mussolini è quindi probabile. Non sembra però che fino ad ora siano stati presi accordi definitivi, come pure non è plausibile la informazione di qualche giornale secondo cui Schober, per vedere Mussolini, approfitterebbe del Congresso internazionale di ■ Polizia, che avrà Inizio a Roma ai 3 di gennaio ed al-quale interverrebbe come Capo della Polizia viennese.

Persone citate: Del Cancelliere, Mitri, Mussolini, Tona