I 90 minuti dell'incontro

I 90 minuti dell'incontroI 90 minuti dell'incontro oa,oa,a.nunciano il « tutto esaurito • ed un incasso da match internazionale o da finale di campionato. Le cassette delle biglietterie hanno versato nella cassa sociale del Torino oltre duecentomila lire. Successo di pubblico e successo finanziario quindi. Sul campo, mentre le riserve della Juventus terminano la loro fatica battendo la seconda squadra granata per cinque ad uno, si avverte l'elettricità delle grandi partite, il « tifo » più forte che fra poco farà scattare in incitamenti, che saranno urla, i ventimila spettatori. Intanto fuori, lungo corsi che conducono al terreno dei granata, migliaia di automobili si accodano. Alle 14,30 il campo è lasciato (libero dai due undici di riserva. Bianco neri e granata entrano subito dopo di corsa e salutano romanamente; il pubblico 1) ovaziona a lungo. L'arbitro è il stg. Lenti di Genova. I due teams rivali si dispongono: Torino-. Bosia; Monti III, Martin II, Janni, Colombari, Alinerti; Casaro, Baloncieri, Martin III, Rossetti, Silano. Juventus-. Combi; Rosetta, Caligaris; Varglien, Viola, Mosca; Sanerò, Candela, Zanni, Munerati, Orsi. SI oomlnola Batte l'inizio la Juventus che gioca contro sole. Primi minuti con attacchi alterni, poi un'azione del Torino lntessuta fra Janni, Baloncieri. Rossetti è conchiusa con un tiro' a lato di quest'ultimo. Subito dopo Martin III lancia Casaro che si serra verso il centro e calcia; Combi, in tuffo, attanaglia la palla. Le squadre sono lanciate e lavorano più di forza che di abilità; ogni uomo cerca di far strada di prepotenza, ma Lenti è giustamente inesorabile e fischia punizioni su punizioni. Su di una di queste, calciata contro il Torino da Orsi, Bosia deve intervenire e respingere di pugno. Al 6.0 identica situazione e l'insidia è ancora allontanata, cosi come Combi blocca in seguito un tiro diretto ai Colombari. La squadra bianco nera attacca in prevalenza ed il Torino si difende con grande energia. Le azioni juventino sono svolte quasi esclusivamente da Orsi e da Munerati che cercano di laorare d'intesa, ma Janni, angelo custode di ■ Raimondo • e Monti III e Martin II attentissimi, rompono ogni attacco. Al U.O Orsi riesce ad eludere la vigilanza del suo lialf ed a filare verso il goal. Janni, che pare ormai tagliato fuori, ha uno scatto velocissimo e riesce a mettere in corner. Il calcio d'angolo non sorte effetto. E' ancora la Juventus che prevale ed il Torino subisce due calci di punizione. Orsi, al 19.o effettua da presso il punto del corner un traversone che manda la palla a rimbalzare prima sull'asta orizzontale e poi fuori di fondo. Urla di disappunto e respiri di sollievo nella folla compatta. Orsi e Munerati sono, l'uno dopo l'altro, fermati da Monti. Quindi il Torino lentamente si riprende e le incursioni in area bianco nera si fanno più frequenti; ma si tratta nella maggior parte dei casi di azioni sporadiche, condotte isolatamente e quindi poco pericolose. Rosetta, calmo e sicuro, Caligaris, potente e preciso, spaziano l'area senza lasciare che gli avversari giungano ad Impegnare Combi. Quando al 85.o Martin avanza con la palla presso la porta juventina. una carica decisa lo mette a terra <■ l'occasiona sfuma. Equilibrio La. partita non ha in questo primo tempo fasi soverchiamente interessan¬ hVcdepasslnntbRsICcbmesmJputvbncgpnT' acconaquaeeese hanno ragione degli opposti attacchi. V è povertà di gioco e povertà di Idee costruttive; gli nomimi migliori dei due quintetti sono guardati a vista ed Impossibilitati quasi a muoversi per la decisione degli avversari e gli altri, i meno efficienti, si prodigano senza nulla concludere. Le scorribande dalle due parti si susseguono ininterrottamente; al 84* la Juventus imposta un'azione che finisce prima di giungere in area granata per un fallo di Munerati su Monti e poco dopo, su tiro di punizione battuto a metà campo da Colombari, Rossetti ha la palla ed Indirizza verso la porta : il tiro pare diretto nel- I angolo basso a sinistra della casa di Combi ma invece finisce a lato per poco. Combi, proiettando in tuffo avrebbe del resto assai probabilmente fermato l'insidioso pallone. Sul campo si raddoppia di ardore e sugli spalti l'Incitamento alle due squadre è continuo, assordante. Il primo tempo volge al termine; Torino e Juventus cercano disperatamente di portarsi in vantaggio prima dell'àalfume per potersi trovare poi con all'attivo un punto prezioso, ógni sforzo è vano però. I giocatori, nonostante l'arbitro sia severissimo, non si scambiano carezze; al 40' Janni cadendo in seguito ad un violento urto con Orsi si ferisce alla gamba destra ed esce dal campo. Pochi secondi dopo... perchè le- squadre restino anche numericamente alla pari, esce anche Caligaris, 11 quale mentre sta colpendo la palla si scontra con Colombari. Anche Caligaris, sorretto dal masseur Oascia il terreno dolorando. Granata e bianco neri sono quindi con dieci uomini per parte. A sostituire Janni nel ruolo di half destro passa Martin III e Varglien si affianca a Rosetta come terzino. Ultimo minuto: calcio d'angolo contro 11 Torino, risolto con un rimando di Rossetti. Il tempo si chiude con un fallo a favore dei granata. La ripresa Alla ripresa rientrano anche Janni e Caligaris, rimessi in efficienza alla meglio con massaggi. Caligaris ritorna al suo posto di terzino mentre Janni si innesta al centro dell'attacco e Martin è retrocesso a mediano con il compito di sorvegliare Orsi e Munerati. Il gioco si fa subito più interessante che nel primo tempo. Per quanto Martin III si prodighi, Orsi ha maggior libertà d'azione e al 3', con un centro che spiove. nell'area granata ove si accalcano difensori del Torino ed attaccanti della Juventus crea una seria minaccia per Bosia Nella mischia Aliheiti, cercando di allontanare il pallone, lo manda nuovamente ad Orsi che, in posizione di fuori gioco, effettua il tiro che passa a lato. Come nel primo tempo, il periodo iniziale è a netto favore dei bianco neri. La squadra pare marciare vergo la vittoria ma le azioni più belle non sortono effetto alcuno per falli di Munerati e di Orsi La Juventus produce II suo sforzo massimo ed anche gli uomini del reparto destro dell'attacco sono chiamati al lavoro. Malauguratamente Candera è come disperso, Sanerò non riesce ad avere il mordente finale e Zanni non brilla di luce troppo viva. Cosi Aliberti. calmo, sicuro, accorto nel piazzamento, ha quasi costantemente la meglio. Ad ogni modo il Torino è in difesa e gli halves juventini avanzano cosi che Viola può tentare di sorprendere Bosia con un pdcrbPdMmililPdèdTsrpqscnvmntDgttutspcddsdsstisadfntzs2flcvdllngbsvpmbmprbs o fortissimo tiro raso terra; Martin II e però sulla palla ancor prima del portiere e, evitando la carica di Munerati che irrompe in area, riesce a liberare. Bosia deve invece parare un tiro di Munerati subito dopo, quando' cioè l'attacco juventino passa fra le maglie della difesa avversaria con una azione a triangolo fra Orsi. Zanni e Munerati 11 Torino rispónde con una serrata azione e la linea mediana bianco net» è superata di slancio. Baloncieri, spostato sulla sinistra, vedendo al centro Rossetti e Janni, eseguisce il cross. La minaccia per la rete Juventina è gravissima e Combi, il quale ha capito che occorre tentare II tutto per il tutto, si getta sul palloniprima che gli avanti granata ne en trino 1n possesso Tuttavia la presa mancota e la palla gli sguscia di fra le mani. Gli uomini, difensori ed attne canti, cadono l'uno a ridosso dell'ai tro sul portiere. Gioco pericoloso e niente di fatto. Rimando e nuovo nt tacco del Torino. Combi esce sui pie dì di Casaro e salva. Nell'azione che segue sono a terra prima Casaro e poi Munerati, colpito alla schiena da Martin III che ha"sbagliata l'entrala sulla palla. Entrambe le contusioni sono però di poco conto e subito dopo infatti Munerati sfiora il palo destro con una cannonata. Una discesa dì Zanni provoca un corner contro 11 Torino, un tiro raso terra di Sanerò e respinto dalla base del montante si nistro ed un'azione brillantissima di Orsi finisce sui piedi di Monti. Occasioni mancate E' quindi la volta del Torino di pas sare decisamente all'offensiva. La si tuazione si capovolge; le maglie granata sono nell'area avversaria. Casa ro e Silano riescono a mandare qualche pallone al centro e Combi deve parare un Uro d! Rossetti. A4 22' lo stesso Rossetti conclude una avanzata della linea con un fortissimo tiro che, raso a terra, passa di poco a lato. La folla è elettrizzata ed i giocatori in campo si impegnano con rabbiosa energia. Un nuovo contuso: è Varglien che va a terra per aver tentato di fermare con 11 piede la palla calciata da Colombari. Zanni retrocede ad half ma, saltando per tentare un colpo di testa, si spacca un sopracci glio, battendo contro la nuca di Silano, e deve non solo abbandonare il campo, ma essere trasportato all ospedale poiché dalla ferita il sangue sgorga in abbondanza. Al 26' la Juventus manca la più favorevole azione per segnare, allorchè Orsi, spostato al centro, mentre sta appressandosi, palla fra 1 piedi, a Bosia, è atterrato da Martin III. La punizione battuta da Rosetta è nulla per fuori gioco di Orsi. Rientra lutatilo Varglien e la Juventus è cosi con dieci uomini e non tutti la piena efficienza. E' ancora Rossetti che tira da fuori dell'area, ma Combi anche questa volta para in tuffo. Proprio nel periodo di maggior predominio granata. Orsi (31') fila solo in seguito ad un contrattacco verso la porta torinese, ma Bosia gli esce Incontro, gli ruba il tempo e gli strappa la palla dal piedi. La parata ha evitato un goal che si poteva ritener certo. I cambiamenti si susseguono... a vista nelle due squadre ma senza risultati pratici. Al 35r è 11 Torino che pare debba segnare. Infatti combi, su tiro di punizione battuto da Colombari, esce incontro a Rossetti al quale è pervenuto il pallone, che viene cosi deviato verso Silano: l'estrema sinistra del l'orino calcia a porta vuota, e già i supporterà più accesi gridano al goai, quando Caligarla riesce a respingere proprio sulla linea bianca della porta. E' questo l'ultimo episodio degno ui nota del match Al termine, mentre 11 pubblico li ovaziona, 1 giocatori dette due squadre si baciano e si abbracciano. Uopo la battaglia... toma ti sereno. All'incontro hanno assistito nella tri buna delle autorità: la Duchessa di Pistoia d'Aremberg, la Principessa Adelalde. il Duca di Bergamo, il genMombelli, comandante 11 Corpo d'Ar mata, il gen. Ferrari, l'on. Dertacchi il nostro direttore Curzio Malaparteil comm. Bossi, Presidente dell'E. S P. F., il comm. Vastapan, Presidente del Torino. L. 0. Gonova-Trlostina 2-0 Trieste, 25. mattino. L'applauso che accoglie le squadre è indice della grande simpatia che gode il Genova e dell'affetto per questa Triestina, che tante prodezze ha già saputo compiere in questo primo pe riodo del campionato. Il Genova imbrocca subito il sistema più adatto nei terreno pesante, che è quello di azioni ad ampio respiro, basato sulle iniziative Individuali, più che sull'azione dei reparti. I primi minuti sono di studio reciproco. Il Genova tenta una puntata offensiva e la Triestina, dopo una schermaglia a mezzo campo, imposta la prima azione: Ostromann serve De Marzano su terreno scoperto, a cinquanta passi da De Prà. ma 11 tiro, ostacolato dal fan go, arriva morto sulle braccia del portiereQuesto è il segnale di una offensiva triestina in piena regola, che occuperà una buona parte della prima metà detempo. L'azione della Triestina, nonostante la difficoltà di movimento, è piacevole e insidiosa. De Prà è subito chiamato ad iniziare la serie di prodezze, che faranno di lui il trionfatore di questo incontro. Occasioni su occasioni sono sventate in virtù della gran de classe del difensore genovese. Un solo corner è battuto, che è però restituito dal Genova al 35.0. Un buon tiro di Banchero dal limite dell'areu prelude ad un chiaro risveglio rossobleu. Il resto del primo tempo è contrassegnato dalla violenta vicenda dun'alternativa di attacchi, che si abbattono ora sull'uno ora sull'altro campo. Il Genova dà tuttavia l'Impressione ili riprendersi nettamente. Nella ripresa la partita precipita II Genova è In azione per primo, ma passa un quarto d'ora senza che esso abbia raccolto 1frutto della sua superiorità Poi si hanno cinque minuti di controffensiva triestina. Un corner non viene utilizzato. Si ha l'impressione che la partita si avvìi al risultato nullo. Ma ecco al 23.o un energico rovesciamento dal fronte di attacco. L'azione è creata sulla sinistra, dove Levratto, alle prese con due « bianchi », fa miracoli dvirtuosismo, per liberarsi dal groviglio di uomini, e porta il tiro obliquo a mezza altezza. Il difensore, intravista la minaccia, si precipita sopra la palla, ma non riesce che a deviarla appena- è il primo ffool. La Triestina reagisce, ma senza cognizione. E" ormabattuta. Dopo 7 minuti è Notti, che sfruttando un preciso passaggio di Levratto. con un bellissimo tiro da pocopassi, realizza 11 secondo goal. Il disperato tentativo della Triestina mette in difficoltà 1 « rosso-bleu ». Lom bardo, nell'affanno di liberare, commette un fallo, punito dall'arbitro copcnulty. De Prà riscuote un'ovazionerespingendo a mani aperte il formidabile tiro di Gazzeri. Gli ultimi minuti sono sconclusionati. e e a à a è a a u a a à l è o e n n u i o e n o 1 Roma-Ambrosiana 2-0 Roma, 25 mattino. L'undici milanese ha giuocato un'ottima partita; ha attaccato almeno, tanti, quanto gli avversari. Ha soverchiato nettamente in stile I giallo-rossi ed è uscito battuto per aue goals a zero. Le cause di questa «conila souo esseiizialineute da imputarsi all'indecisione nel tiro degli attaccanti nero-azzurri. 11 Moina non ha giocato una bella partita; ma una partita giocata con grande impegno, li Roma ha spostato Bar-en a mezzo sinistro:! e se egli non ha concluso gran cne nel suo nuovo ruoto, na tatto tuttavia meglio di una qualsiasi riserva, mentre il suo sostituto ftiattei ha disputalo una partita eccellente, lutta la dttesa romana ha giocato bene grazie all'attiva collaborazione dei mediani. L'attacco visse quasi esclusivamente di azioni frammentane, rendendosi tuttavia notevolmente pericoloso per l'accorta improvvisazione che la dileaa milanese non mostro di gradire troppo. L'Ambrosiana ia mostrato ancora ..na volta la sua glande tecnica, aerando viva ammirazione tra tutto il pubblico. Ebbe pero il torto di lasciarai imporre u giuoco dall avversano, e quando volle annullarlo con le slesse anni, si trovo come smarrita, senza conture la mancanza di precisione nel tiro. Tuttavia liailante ebbe un lavoro veramente arduo, specie nel primo tempo, nella ripresa, l'attacco milanese perdette tutta la sua lucida uniinoiosità. Au inizio la Roma parte vigorosamente, ma i difensori milanesi sostengono l'urto Lentamente poi i nero-azzurri passano al contrattacco con azioni di elevatissima fattura tecnica, e nel contempo assai pericolose, tanto che la difesa romana pena assai a contenerle. Sono questi i migliori 2U minuti dell'Ambrosiana, in cui la squadra milanese appare nel pieno del suo valore. Poi la Roma riordina i ranghi ed il giuoco si equilibra, quando al 38.o V'olk scavalca Gianfardoni, si getta sulla sinistra, e piazza un perfetto centro alto; Ossoinach impegna Allemanda e Benattì segna di testa nell'angolo basso. Milano parte con impeto al contrattacco, ma inutilmente. La ripresa ha una fisionomia quasi identica: solo il giuoco dell'Ambrosiana è meno limpido, se pure più deciso; mentre si accentua il carattere frammentarlo dell'attacco romano. Il periodo di prevalenza milanese è più costante ma meno insidioso. Nell'ultimo quarto d'ora sono 1 romani a menare la danza. Al 35.o Ferraris riprende a volo, una respinta di Allemanda Chini vola sul pallone e segna. Da questo momento la partita è Anita Le squadre: Anhrotfana: Deganl, Gianfardoni e Allemanda Rivolta, Vianl e Castellazzl; Visentin Serrantoni. Meazza, Biasevieb. Balestrjnl. Poma: Panante; Mattel e De Micheli; rteRnl, Ferraris e carpi; Benatti, Ossoinach, Volk, Balzan, Chini. , Arbitro, Bninn di Milano. Mìlan-Lazio 2-1 D„„,., . Milano, io mattino. Partito di slancio, ji Milan è riuscito a strappare un netto vantaggio nei priini minuti di gioco, segnando due Koals La squadra romana nou si è disanimata di fronte al doppio insuccesso, ma ha saputo anzi lottare eoa iale energia, da ricuperare parte dello svantaggio prima delia fine del tempo. L'aggressività della Lazio non è scamata nella ripresa, ma, nonostante tutti gli sforzi, il pareggio non 6 stato raggiunto. In complesso la prova del Milan, dopo la grave sconfitta di Livorno, è apparsa soddisfacente, tenutto conto, si Intende, delle sue precarie condizioni di Inquadratura. Col ritorno in campo di Compiani e di Schlenoni, la difesa ha sfoggiato la solidità di un tempo, mentre l'ottima giornata di Santagostino ha migliorato di colpo l'efficienza della linea attaccante, sempre ottima alle ali e collettivamente pericolosa sul terreno viscido e pesante. Invece la Lazio ha dimostrato di non gradire troppo il fango; le deficienze più gravi sono apparse nella difesa: i terzini hanno difettato spesso di posizione e di decisione, mentre 11 portiere ha tentato alcune uscite tutt'altro che opportune. Tuttavia l'inizio di Sciavi è stato buono: un trio obliquo di 8ternisa veniva magistralmente bloccato fin dal Lo minuto di gioco. Ma al 2.o. una brillante discesa di Tansini ha dato modo a Santagostino di aggiustare il pallone e di sferrare un tiro imparabile. Qualche sprazzo controffensivo della Lazio, un tiro lontano di Spfvack, poi al 6.0 N Milan è piombato di nuovo nell'area di rigore avversaria e Santagostino ha segnato facilmente li secondo punto. La partita sembrava prendere una brutta piega per I romani ; ma le vicende del gioco sono bruscamente mutate e Compiani ha attraversato un periodo di lavoro intenso e difficoltoso. Fughe di Torrlanl e di Tansini hanno interrotto, a tratti, la pressione laziale, fruttando anche due comers al 19.o e al 20,o, senza esito. Al 36.o minuto, dopo due altri calci d'angolo uno per parte, la Lazio ha colto il suo punto con Malatesta. Al 42.o, in seguito a corner, Sternisa ha deviato in rete con un colpo di testa, costringendo Sciavi a una difettosa parata dentro la rete, tanto da dare l'impressione netta de) goal. Ma l'arbitro, In posizione favorevole per osservai-p l'azione, ha negato il punto, e cosi il tempo è terminato 2 a 1. Nella ripresa, le alternative del gioco non hanno modificato il risultato del primo tempo: di notevole, al 19.0, un tiro al volo di Pastore bloccato meravigliosamente da Compiani. Afilan: Compianl :'Bonfiglio e Schlenoni; Marchi, Giunta e Pomi; Torrlanl, Santagostino, Moroni, Sternisa e Tansini. Lazio: Sciavi; Saraceni e flottacclni; Pardinl, Furlani e Caimmi; Zlrolf, Spivack, Pastore, Malatesta e Sbrana Arbitro, Mastellari di Bologna. Pi Diii