II lutto della Francia per la morte di Clemenceau

II lutto della Francia per la morte di Clemenceau II lutto della Francia per la morte di Clemenceau Le artiglierìe di terra e di mare spareranno a salve oggi, come nel giorno dell'armistizio, mentre in un piccolo paese vandeano la salma, per volontà testamentaria, sarà tumulata alla presenza di dodici sole persone - Una sfilata degli ex=combattenti e di tutte le autorità dello Staio dinanzi alla tomba del Milite Ignoto l 1 i o Parigi, 25 mattino. Tutti i Municipi di Francia, per ordine del Governo, hanno esposto Ieri mattina' la bandiera abbrunala per la morte di Giorgio Clemenceau. Il « Tigre » si è spento, come è noto, alle ore 1,45 di Ieri notte. Al suo capezzale si trovavano in quel momento tutti .1 famigliari, la suora e il signor Pietri,- esecutore testamentario. La notizia fu subito comunicata al Governò e.. Immediatamente la folla che stazionava attorno alla villa ne ebbe sentore. Poco dopo le 2 ecco comparire prima -11 dott. Laubry, che era ' stato dilaniato" d'urgenza, e poi il pittore Andrea Godard, poi Tardieu. Nella oa»era ardente Il Presidente del Consiglio è giunto alle 2,30 accompagnato dal segretario generale del Ministero dell'Interno. Egli si è avvicinato al letto dove riposava per sempre colui, del quale era stato collaboratore e amico, rimanendo in silenzio, pensoso. Clemenceau, che il fedele cameriere Albert e lo chauffeur Francesco Bra bant avevano rivestito, secondo il desiderio di lui, del vestito grigio, mettendogli in capo ti suo leggendario berretto da fatica, giaceva sul suo letto abituale, senza elastico, costruì to di legni esotici, nella testata del quale una chimera fa le smorfie. Il suo volto, che le sofferenze avevano appena alterato, aveva conservato tutta la sua energia. Nulla era stato toccato nella camera, tappezzata di grigio e di azzurro, che serviva di gabinetto da lavoro e dove riceveva i suoi intimi. Solamente una lampadina elettrica, posta sul suo tavolo da lavoro, illuminava la camera. Un lenzuolo bianco ricopriva ora la salma e figPnMWbmmtezsLpmdsvBmpgmtqrmpstr1 o o e a a i , i e a a a e n o a accanto era un vaso confezionato con un obice tedesco, contenente un mazzo di fiori secchi. Questi fiori erano stati consegnati all'ex-Presidente del Consiglio da un caporale durante la sua visita in una trincea di prima linea e a domanda del generale Gouraud, governiore militare di Parigi, il vaso e il mazzo di fiori saranno racchiusi nella bara. Tardieu ha ' presentato alla famiglia le condoglianze del Governo ed è uscito dalla casa di Clemenceau molto commosso. Ai giornalisti, che gli si sono affollati intorno, egli ha-detto: • E' calmissimo : il suo volto è quale l'avete conosciuto: egli è bellissimo». Poi. dopo una pausa: « E' magnifico ». DaumargM, a Poincaré I famigliari, in silenzio, hanno vegliato le ultime ore della notte nella camera ardente. Poi le visite hanno ripreso fino a diventare un pellegrinaggio. Alle otto è giunta la prima corona; una magnifica corona di orchidee, di garofani e di violette di Parma, inviata da sir Basilio Zaharoff. Poco dopo il tenente colonnello Grandsart. della Casa militare del Presidente della Repubblica, è venuto ad annunciare l'imminente arrivo di Doumergue. Questi infatti, accompagnato dal generale Lasson, capo della sua Casa militare, è giunto pochi minuti dopo ed è stato immediatamente introdotto nella camera mortuaria. Attorno al letto si trovavano le signore Jacquemaire e Young con le figliole, Michele Clemen ceau e i figli di questi, Giorgio e Pie tro, e il dott. Renato Jacquemaire. Il Presidente della Repubblica si è inchi nato davanti alla salma dell'uomo di Stato, rimanendo immobile, immerso in meditazione per parecchi minuti; quindi ha espresso alla famiglia le condoglianze della Repubblica, renden dosi interprete della profonda commo zione del Paese. Alle 10, lo scultore Sicard invitato dai famigliari, ha preso la maschera che permetterà di conservare t tratti del « Padre della Vittoria ». 1 registri collocati in portineria si sono riempiti di firme, tra le quali- si notano quelle dell'ex-Presidente del Consiglio, Briand, di tutti 1 ministri di tutti i membri del Corpo diplomatico, di generali, di uomini politici, di personalità dell'aristocrazia, del mondo delle lettere, delle scienze e dell'arte. La signora Poincaré si è pure recata a portare le condoglianze dell'ex-Presldente della Repubblica, il quale con laconica eloquenza ha espresso le sue impressioni in un biglietto riprodotto dall'IrUransfgeant : « Egli ha salvato la Francia. — F.to: Poincaré ». A mezzogiorno gli ufficiali che avevano fatto parte del suo gabinetto, quando egli era ministro della guerra, si sono recati a montare la guardia d'onore attorno al letto mortuario. Alle 14 si è presentata una delegazione di alsaziani e lorenesi in costume del paese. L'affluenza dei visitatori è continuata fino a sera tarda: anche la vedova del maresciallo Foch, accompagnata dal generale Weygand, si è recata a portare le sue condoglianze. Il viaggio varao la Vandea Tardieu è tornato alla villa di Clemenceau alle 18, quando la salma, alla presenza di tutti i famigliari, è stata messa nella bara. La salma e stata posta in una cassa di pino, foderata di raso bianco; accanto è staio posto il bastone e un sacchetto contenente della terra di Douamont. La cassa è poi stata posta entro una seconda, di zinco, la quale, a 6ua volta, c stata collocata in una bara di quercia verniciata con maniglie di bronzi e sulla quale è applicata una lastra recante semplicemente il nome: «Giorgio Clemenceau». Alle 23 la salma di Clemenceau è stata caricata sopra un furgone automobile che è subito partito per Monchamp-Petit-Dote, località situata a 15 chilometri da Salnte-Huine in Vandea. La folla, che stazionava davanti alla casa del defunto, si è scoperta reverentemente. Nel mio testamento, Clemenceau aveva designato le persone ch'egli desiderava lo accompagnassero all'ultima diqtora. £«M sono: oltre il depdaflscdsnpns figlio e le due liglie, e i due nipoti, gli esecutori testamentari Pietri e Pourriin, i suoi ex-collaboratori generale Mordach, il deputato Giorgio Mandai, Giovanni Martet, Giorgio Wormser, ex-capo aggiunto del suo Gabinetto, e l'ex-presidente del- Consiglio municipale Godin. La salma di Clemenceau giungerà a Monchamp-Petii-Doi, oggi fra mezzogiorno e le 13; e subito verrà proceduto alla tumulazione. La cerimonia, ebe avrà luogo soltanto in presenza degli intimi e deiLa famìglia, avrà luogo nella proprietà appartenente alla famiglia Clemenceau, ove riposa già la salma del dottor Clemenceau, padre dello statista. La fossa è già stata scavata dal vecchio chauffeur del defunto, Francois Brabant, che era partito ieri in automobile per la Vandea. Delle misure severissime saranno prese dalle autorità locali per proteggere il luogo in cui si svolgerà la cerimonia, contro le Indiscrezioni dei visitatori, tanto quelli della regione come quelli che potrebbero venire da Parigi. Delle forze di gendarmeria formeranno un cordone intorno alla proprietà di Clemenoeau, sbarrando la strada alle vetture che volessero pene trare nel Borgo, nelle ore che precede ranno o seguiranno la tumulazione. a o è a i e l i o ; e o a i i i l i a n e o o , , a e l aa a a n i a , a ae è on5 a. a eee o il La disposizioni del Governo GII ex-combattenti e la presidenza del Consiglio municipale di Parigi si erano recati al Ministero degli Interni per esprimere il loro desiderio di ren dere un solenne ed ultimo omaggio alla salma di Clemenceau. Tardieu, ha' fatto loro conoscere che l'ultima volontà di lui costituiva un ostacolo assoluto al loro desiderio, ma ha annunciato che il Governo in perfetto accordo col popolo aveva già preso le disposizioni necessarie per onorare solennemente la memoria del grande scomparso. Infatti un comunicato del Ministero degli Interni trasmesso nella serata annunciava: « Rispettoso delle ultime volontà del signer Clemenceau, il Governo, avendo dovuto rinunciare a fare esequie nazio nali ha deciso, oltre a innalzare a mez z'asta la bandiera nazionale, sui munì cipi : 1) che al' momento della tumu lazione dell'ex-presidonte del Consiglio 11 cannone dell'armistizio spari le stesse salve del ITI novembre 1018 e che salve di artiglieria vengano sparate allo stesso momento in tutta la Francia dalle batterie dell'esercito di terra e della marina: 2) che domenica prossima gli ex-combattenti sfileranno, in omaggio di Clemenceau, davanti alla tomba del Milite Ignoto. Il Presidente della_ Repubblica, ì presidenti e 1 membri d'egli uffici di presidenza delle due Camere, gli eleitl di Parigi e de! dipartimento della Senna, assisteranno a questa cerimonia, alla quale potrà partecipare tutta la popolazione parigina». Oggi alla Camera 11 presidente Bouisson pronuncerà l'elogio funebre di Clemenceau, e Tardieu si associe» rà a nome del Governo; dopo di che la seduta sarà tolta In segno di lut to. La stessa cerimonia si svolgerà domani al Senato. coPtòincozavodolonfuapvscscmecrqrpmsdduqsmapcercgqMcgcclscmldveaapgc«PnssldsElogi - Il giudizio dell'ex-Kronprinz I giornali Intanto rievocano episodi della vita di Clemenceau e formulano giudizi, che sono quasi unanimemente elogi. In un articolo pubblicato dal Ma Un, Stephane Lauzanne sintetizzava ieri, in poche parole, la causa del l'Immenso favore di cui Clemenceau aveva goduto all'indomani della vittoria e dell'abbandono che ne era seguito a pochi mesi di distanza: «.Egli ha fatto la guerra e l'ha fatta bene; ma ha voluto fare anche la pace e l'ha fatta male. Perchè dopo avere contribuito a riportare la più grande vittoria militare dei tempi moderni, egli non ha saputo giungere alla vittoria diplomatica che essa comportava ». Fu davvero colpa sua? Ad ogni modo egli ha scontato l'errore di volere trattare personalmente la pace senza volere accettare consigli, rifiutando qualsiasi controllo. Non si era forse rifiutato di rendere conto dello svol gersi del delicati e difficili negoziati della pace anche a Poincaré — allora Presidente della Repubblica — il qua le era costretto ad attingere informazioni per indiretta via? Enrico Wales ha riferito ieri nella edizione parigina della Chicago Tri bune su un colloquio che egli ebbe nel giugno del 1920 a Wieringen coll'exKronprinz di Germania, colloquio nel corso del quale il. figlio primogenito dell'ex-Kaiser ebbe occasione di fare di Clemenceau il più grande elogio che giornalista americano abbia mai sentito. Interrogato su quello che egli considerava come elemento essenziale della vittoria degli Alleati il principe aveva risposto senza esitazione alcuna: « Clemenceau! Sì, Clemenceau fu il principale fautore della nostra sconfitta, perchè mai quest'uomo si confessò battuto. No, non furono i 14 punti del Presidente Wilson, come non fu l'entrata in guerra dell'America con i suoi Immensi rinforzi di uomini e di approvigionamenti. Non fu neppure Lloyd George, nè la flotta britannica che ci affamò. Nessuno di questi elementi contarono in confronto dell'indomabile vecchio che era alla testa del Governo francese. Nel 1917, quando il mio gruppo di eserciti respinse l'offensiva del generale Nivelle al Chemin de Dames e nella Champagne, infliggendo ai francesi terribili perdite e catturando un numero considerevole di prigionieri e materiale bellico, Clemenceau rimase ottimista, mantenendo il Parlamento francese nello stesso stato d'animo fiducioso e forzandolo ad adottare la propria parola d'ordine: « Combattere, combattere, combat tere », laddove ogni altro uomo, all'infuori di lui, non avrebbe esitato, in presenza ài terribili colpi da noi in flitti, ad ascoltare le nostre offerte di pace. La stessa cosa si ripetè nel 191S, dopo il nostro colossale attacco del 21 marzo contro Amiens, seguito da quelli dell'Artols, del Monte Kemmel e del lo Chemin des Dames e dalla nostra .avanzata su Chateau Thierry, che ci . e e » e à condusse a meno di 100 chilometri da Parigi. Nessun cambiamento si constatò in quell'uomo straordinario persino in quei momenti. In realtà l'unità di comando degli eserciti alleati, realizzata in quell'occasione, agi molto favorevolmente contro di noi assicurando il coordinamento che era fino allora mancato. Ma la scelta di Foch non fu imposta da Clemenceau. Non fu la pressione incessante delle truppe americane, fresche, giovani, bene equipaggiate e ben nutrite che si esponevano temerariamente alla morte che scoraggiò i nostri uomini. L'onda di scoraggiamento che, partita dal Comando si diffuse su tutte le truppe, ebbe le sue origini nella convinzione che nessuna forza, per quanto poderosa, darebbe riuscita a schiacciare quel vecchio grigio che sedeva a Parigi al Ministero della guerra. Compiendo sul fronte numerosi viaggi, al momento di grandi combattimenti, mischiandosi ai combattenti e recandosi diritto diritto alle prime linee, rinsaldando il cuore dei poiius, egli creò uno spirito completamente diverso da quello di un anno prima, quando l'esercito francese giunse persino all'ammutinamento e una unità si rifiutò di andare in trincea ». L'ex-Kronprinz concluse con queste parole : ■ Se noi avessimo avuto un Clemenceau, un uomo del coraggio e della energia di questo francese, io non sarei qui in questa orrida isoletta, poiché noi non avremmo perduto la guerra ». Vita di battaglia tisivetrradaPidacitobzpndme pleporoi stemGdmdvrslovmndrniEdddtlcCferuldz2dgmGiorgio Beniamino Clemenceau nac que il 28 settembre 1841 in Vandea. a Mouilleron-en-Paruds, piccolo borgo di cinquecento anime."Suo padre, vecchio giacobino, era un di quei medici di campagna, uti po' filosofi e razionalisti che parevano uscire direttamente dal l'Enciclopedia e dai « lumi » del XVIII secolo. Il dottor Clemenceau, godendo di una certa agiatezza, si trasferì a Nantes e mise il figlio in quel liceo. La vita dello scolaro non ha nulla di particolare: durame le vacanze il ragazzo ritornava al villaggio natale e si dedicava con entusiasmo alle scorrerie campestri che acutizzavano in lui una vaga tendenza a certe rèveries panteistiche, che l'autore del Grand Pan doveva poi avere presenti. Finiti gli studi secondari il giovane si iscrive alla Scuola di Medicina, e dopo tre anni trascorsi come « interno », abbandona la provincia. Precisamente nel 186H, a diciannove anni, giunge a Parigi. Subito egli si assesta: con- i denari che il padre gli passa mensilmente, si Istalla in un piccolo, ma confortevole appartamento, e si dedica senz'altro, e con gioia, al lavoro. Gettandosi le basi rli un'Associazione studentesca, Clemenrenu fu uno elei compilatori dello statino: l'Associazione non fu permessa dal Ministro dell'Interno ohe vi sospettò delle tendenze repubblicane, ron il nome di Clemenceau incominciò art essere noto tra gli studenti. Nel 1862 egli prese parte art una manifestazione univer-iotaria rer r-p|phrnre in ni.a77a iMla!^^^^^^{i a u a o ù e a o e i a a i l xl o e o ai li e e : l nsti u i di e a ena o fn g e e eno o it nn n di S, 21 ll ra ci cana. Fu arrestato, processato e con dannato ad un mese di prigione per avere direttamente provocato un reparto di truppe. Dopo questa avventura riprese gli studi e nel 1865 si laureò . con una tesi : De la generation des elementi nnntomignes, nella quale sosteneva che gli esseri sono eterogenei e generali zza va le sue esperienze col definire l'uomo un « essere collettivo, federazione di elementi anatomici ». Particolarmente nelle note e appendici, vi si rivelava poi preoccupato di cose filosofiche e metafisiche, combattendo l.eibnitz e discutendo Kant. A questo punto, prima di Intraprendere una qualsiasi carriera pensò di fare un viaggio e conoscere un po' di mondo. Si recò a Londra, e di qui negli Stati Uniti, che per la loro organizzazione democratica ed i singolari costumi particolarmente lo interessavano. Osservò attentamente quella civiltà e incominciò la-sua carriera di giornalista Inviando delle lettere al Temps: ma dopo qualche tempo di una vita gradevole e istruttiva il padre, che desiderava rientrare per dedicarsi ad un preciso lavoro, gli tagliò t viveri. Clemenceau ottenne allora un posto di professore di letteratura e storia francese In un istituto di giovanotte di Stamford, presso New York, e così potè campare. In quell'istituto conobbe anzi la signorina Mary Plummer, che doveva poi diventare sua moclie. La Comune Nel'1870 Io scoppio della guerra fa ritornare in Francia Clemenceau, che il 4 settembre entra in scena: la caduta dell' Imperatore è sanzionata, la Deputazione di Parigi si è costituita in Governo per la Difesa Nazionale e Arago è nominato sindaco della città. Clemenceau viene dal suo celebre amico istituito sindaco di Montmartre e subito sniega una grande attività; pensa a dare asilo ai profughi, a trovare il latte per i bambini, si occupa degli alimenti, dell'illuminazione, del carbone: pubblica un manifesto per invitare tutti coloro ai quali la difesa della Patria è cara, a concorrere nella grande opera. Suscita cosi la benevolenza e l'ammirazione dei suoi amministrati, che V8 febbraio del '71 con 96.000 voti lo mandano loro rappresentante all'Assemblea Nazionale. A Bordeaux il suo fiero e brusco temperamento si fa manifesto; il l.o marzo alla 6 di sera, nel Théàtre Louis, vi è seduta sotto la presidenza di Jules Grévy. Centosette deputati si sono dichiarati contro 1 preliminari di pace: tra cui sono Victor Hugo, Edgard Quinet. Thiers, Louis Blanc e Clemenceau. La sera del 4. mentre assiste ad una riunione delle sinistre, è avvertito che a Parigi avvengono cose gravi. Accorre alla capitale, si reca al proprio -Municipio. Il popolo si è Impossessato di 171 cannoni, ed ha deciso di non cederli a nessuno, ed a nessun patto. Il Governo, a sua volta, vorrebbe rientrale In possesso di quelle bocche da fuoco. Clemenceau cerca di conciliare le cose, e ciò lo rende sospetto. Egli tuttavia Insiste e riesce a persuadere i più recalcitranti. Ma ecco, nel frattempo, il Governo ordina ai generale Lécomte di riprendere i cannoni: questo gesto viene a smontare tutta l'opera di conciliazione preparata dal sindaco di Montmartre. La folla fn tumulto si impadronisce dei'generali Lécomte e Thomas, che, condotti nel giardino di una piccola casa, sono massacrati. Prima del loro supplizio un capitano della Guardia Nazio¬ nale si reca da Clemenceau per avver- tirlo di ciò che sta per accadere. Egli si precipita ansioso per la via e corre verso W luogo del misfatto. Ma giunge troppo tardi, il suo atteggiamento durante questa giornata diede poi luogo, da parte dei suoi avversari, alle critiche Più acerbe. In realtà tre giorni dopo • veniva, dalla stessa folla rivoluzionaria, cacciato dal suo Municipio. Lotte politiche Passata la' tormenta. Clemenceau, ritornato a Parigi, viene rieletto membro del ConsigUo Municipale. Le elezioni del 1874 lo confermano in quel posto, e dai colleghi e«li viene nominato prima segretario, poi vice-presidente, poi presidente deM'Assemt«led municipale. .Nel '76 è eletto deputato, e tosto dalla tribuna reclama l'amnistia per i condannali della Comune. E' rieletto nel '77 e nell'81. Ed ha Inizio 11 periodo delle grandi lotte, delle feroci opposdzioni, delle interpellanze clamorose. La Magistratura, la Costituzione, i sindacati, il Tonchino, le miniere, lo scrutinio di lista: ogni cosa è un protesto per lui. Egli attacca continuamente. Nel marzo '85 dà battaglia ai Gabinetto Ferry e Ferry è costretto -a dare le dimissioni. Il 24 ottobre è chiamalo all'Eliseo e Incaricato da Grévy di formare un nuovo Ministero, che viene da lui composto in 24 ore. Ma ron dura. Gli succede Freycinet, che a sua volta cade, ed è Clemenceau che lo rovescia. Poi vengono Goblet, Rouvier. Tirard: e l'artefice dei loro fallimenti e sempre Clemenceau. Un giorno gli viene chiesto quanti Ministeri disfatti abbia sulla coscienza, ed egli risponde : — le n'ai jamals renversé qu'un MInistère, car c'est 'ouiours le mime. . Soltanto alla Camera un impdacaWie avversario s'è levato contro di lui, E' uu'uu.cLie. Egli accusa Clemeaiceau di cose gravissime. La seduta del 20 dicembre 1892 è emozionante, e tra 1 due. lottatori un duello si prosila ine vi. tubile. Lo scontro ha luogo alla pistola a Saint-Ouen, ma senza conseguenze. Alle prossime elezioni però, la campagna condotta contro di lui alla Camera avendo avuto un grande effetto, non è rieletto. Per dieci anni egli si tiene allora fuori della politica, rimanendone però curiosissimo spettatore. Nei 1902 la circoscrizione del Var gli procura un posto in Senato. La sua carriera politica ha cosi una magnifica ripresa. Il 14 marzo 1906 Sarrien, che Fallieres ha incaricato di formare un Gabinetto, offre il portafoglio dell'Interno a Clemenceau. 11 25 ottobre dello stesso anno assume la presidenza del Consiglio e la conserva lino al 22 marzo 1909. Il polemista Ma non si potrebbe comprendere quo» sta carriera, se non si tenesse conto dell'attività giornalistica, cui mi dalla giovinezza, Clemenceau si dedicò con un ardore e una vivacità notevolissime. Da studente egli bazzicava per l piccoli giornali, che negli ultimi sei anni degl'Impero nascevano, sparivano, ricomparivano, sorvegliulissimi dalia polizia. Realmente tion collaborò che a e : n e a e l e i . e i o i o e -i-, .r-T-:.v. ,_„.,. ,, a!a due di questi logli: le travati e 11 ^{^^S^'St «ffl- Pnnm egli r n ae e i a e , a i o e ra r aao o n iia e aa a e à. e e ; oa el er a lemn eA eo è es i: ind iaal mesa, lca de ce cai nre ala ati oio¬ r-lsiata raggiunta. anzi si lece notare per un attacco violento a Edmond About, che, ben visto a Corte, era fatto segno ai furori della giovinezza repubblicana. Abbiamo già accennato alle sue lettere ai Tempi dall'America. Ma assai più tardi egli doveva aflermarsi come vigoroso polemista. Neil 1880 fondò La Justtce, alla quale diede ogni giorno un articolo. Tutti i soggetti sono da lui toccati:: un dramma di ibsen, il congresso dell'alcool, il museo del Louvre, l'Accademia, la corsa dei tori, la democrazia e via dicendo, sono altrettanti temi che gli danno modo di esercitare la sua vena e di trarre dalle più fuggevoli circostanze una morale interessante e acuta. Nel '97. abbandona La lustice e passa aWAurore di Ernest Vaugham, alla quale collaborano anche Jean Psichari, Aliatole france, Laurent Tailbade, Lucien Descavès, e altri. Nel 1901 presenta al pubblico il settimanale Le liloc, ch'egli redige completamente da solo. Ma 11 giornale che doveva dargli più grande notorietà fu senza dubbio L'Hommè libre, creato nel 1913, e sul quale egli insista sui gravi problemi che la. possibile prossima guerra suscita nel suo cervello. Venuta infine la guerra, ch'egli aveva con tanto vigore presentita, si impongono misure restrittive alla libertà giornalistica: L'Homme libre è censurato più volte e poi sospeso. Clemenceau -pubblica L'Homme enchalnè. La guerra e la vittoria \ Ma oramai lo stato "di guerra reclama da lui ben altra opera. Nel 1917, dopo una gravi- crisi Interna, Clemenceau uccella di formare un Gabinetto. Egli ha preso il potere per fare la guerra, e la sua forza consiste nel non dimenticare mai la missione assunta a di compierla essendosi accaparrata la n il nei a del Paese. • Non. è belando la pace — egli dice alla Camera — che si fa tacere, il militarismo prussiano. La mia formula è la stessa ovunque. Politica interna? Io faccio la guerraI Politica estera? Io faccio la guerra I Io faccio sempre la guerra 1 ». Si narra che 6 mesi prima della vittoria, una mattina, arrivando al Ministero, Clemenceau fece chiamare un maggiore medico; si tolse giacca e gllet e: •Vogliate visitarmi — disse — perchè la mia salute ini Inquieta. Ditemi francamente se sono in grado di fare ancora per 6ei mesi il mestiere che faccio. Sei mesi, capite? ». 11 dottore lo visitò minuziosamente. « Bbbene ? » chiese Clemenceau impaziento. « Salute eccellente — rispose 11 medico — Voi avete ancora molti anni avanti a voi... ». — « Sei mesi mi bastano! » replicò il Presidente del Consiglio. Ceno in questo episodio si rispecchia la qualità più caratteristica dell'uomo: la fiducia. Egli fu fiducioso sempre in se stesso, nell'opera sua, nelle sue idee; forse per questo fu impetuoso spesso, autoritario e tenace. Durante la guerra, questo spirito- violentemente ottimista si identificò con le speranze e il fervore della payrla in armi, fece fronte ai dissidi g alle orisi interne, riaccese speranza e buona volontà nei dubitosi. Se non fosse altro, per questa fede e' per questo inesausto amore olla projxrla terra, egli seppe «ssere un buon combattente. Una somma gioia doveva poi compensarlo dell'opera compiuta, 'essendogli toccata in sorte una delle più alte e pure gioie che un uomo possa conoscere: ITI novembre 1918 egli sali infatti la tribuna per proclamare al popolo francese che la vittoria et»