Le invenzioni serbe sulle congiure legittimiste

Le invenzioni serbe sulle congiure legittimiste Le invenzioni serbe sulle congiure legittimiste Le smentite del generale von Sarkotic - La Macedonia, paese di sangue e di lagrime • Come sono perseguitati i croatiVienna, 10 notte. Uno dui personaggi qui viventi che il Governo jugoslavo vorrebbe ridurre all'impotenza — cercando di dar credito alla favola del movimento pur la restaurazione absburgica fuvorita dalle Heimwehren — è il generale barone von Sarkotic. Di origin-> croata, von Sarkotic durante la guerra succedette a Potiorek nell'ingrato posto di governatore della Bosnia-Erzegovina, Comandando truppe in larga parte croate, diresse fra l'altro le operazioni die condussero alla conquista del Lowcen; fu anzi in quella circostanza che l'Imperatore Francesco Giuseppe lo nominò barone del Lowcen. Nel dopo-guerra il von Sarkotic — il quale al momento del crollo della 'Monarchia fu dai serbi imprigionato a Serajevo e spogliato di tutto quanto possedeva — si rifiutò di sollecitare la cittadinanza jugoslava, preferendo affrontare privazioni nell'attesa del giorno — abbastanza recente — In cui il Governo austriaco si decise ad accordargli una pensione, in nome delle sue benemerenze verso il Regime scomparso. Pure essendosi subito convinto della impossibilità di una rinascita della Monarchia danubiana, il von Sarkotic è ciononostante fervente sostenitore della impossibilitò, di una convivenza dei croati coi serbi, e scoppiata nello Stato serbocroato-sloveno la nota crisi, egli è diventato forse la personalità d'oltre frontiera verso la quale i nazionalisti creati hanno rivolto lo sguardo con maggiore fiducia e sim patia. Irritato delle nuove manovre be'grndesi contro l'Austria e anche contro la sua persona, il von Sarkotic sì è deciso da accordare una intervista alla Tleichspost, interessante pure per le rivelazioni sui metodi politici e polizieschi dei quali si serve il Governo jugoslavo. Panserbismo Il generale premette che l'attuale campagna jugoslava, a base di false notizie, ó unicamente una manovra mirante a distrarre l'attenzione dalla triste sorte odierna dei croati: « Ciò die oggi avviene a Zagabria e in Croazia — egli dice — altro non è non se il proseguimento dell'opera iniziata alla Scup-nna; dopo di avere assassinato 1 capi del partito croato dei contadini, si cerca di distruggere con tutti i mezzi anche i capi del partito autonomista croato e di compromettere neil paese tutti i rappresentanti del popolo croato ». Accennato alla impossibilità per cinque milioni di serbi di assorbire otto milioni e mezzo di individui appartenenti alle allie nazionalità, von Sarkotic afferma che un popolo jugoslavo non esiste, esistono invece serbi, croati, sloveni e bulgari, quat- tro popoli diversi, orgogliosi della loro stona e del loro passato; netti- meno esiste una stampa jugoslava,bensì una stampa panserba che ha sede a Belgrado, a Zagabria e nelle maggiori città di provincia. Alia stampa croata è stato posto il ba . vaglio. Per tentare di affrettare laassimilazione si ricorre a modifiche dello statuto e a misure analoghe, rllmpntirunrtn chp o-in-sln t-ili modi 'ai menu cari ao cne g.usto tali rnoai-fiche costituzionali rovinarono la di- nastia degli Obrenovic. Indi il ge-nerale osserva che se oggi qualche croato, sebbene appartenente a un popolo di etica superiore, ricorre al delitto come arma nella lotta politi- ca, questa è una conseguenza della sciagurata unione coi serbi e della pressione esercitata da gendarmeria e polizia. Queste ultime hanno già trasformato la Macedonia in un paese di sangue e di lagrime. Quanto però alle notizie di congiure legittimiste a Vienna, Zagabria o Budapest, esse swio una invenzione serba. All'accusa di essere in rapporto con le Hcimwohren, il generale risponde con una smentita: egli è in età troppo avanzata; però se fosse giovane — aggiunge — è chiaro che, nell'interesse dell'Austria, militerebbe in quelle file. Nessuna congiura Uso a dire francamente a tutti la propria opinione, il conquistatore del Lowcen dichiara, infine, di non considerarsi indiscreto rivelando che giorni addietro fu fermato in strada dal Ministro Jugoslavo a Vienna, Milojevic. al quale disse con chiarezza e precisione il suo pensiero sulla situazione in Jugoslavia: « Anzi — prosegue — lo Invitai perfino a riferire tali vedute al Governo Zikcovic. Sui dettagli della conversazione taccio, ma mi sembra sicuro cne il mio linguaggio aperto e leale forse ha contribuito agli attacchi odierni, giacché essi hanno avuto inizio con particolare violenza subito dopo l'incontro. Quanto a< metodi coi quali la polizia serba lavora a Vienna contro 1 croati, potrei citare tutta una serie di esempi. M1 limiterò a uno : poche settimane or sono un emigrato croato, vivente a Vienna, ricevette la visita di un funzionarlo di polizia, addetto alla locale Legazione jugoslava, il quale cercò di indurlo a credpre che la maniera pili rapida e semplice per risolvere la questione croata sarebbe quella di assassinare 11 Presidente del Consiglio, Ziltcovic e Re Alessandro. L'emigrato croato Intuita la provocazione, agi conformemente ». Von Sarkotic conclude recando di essere a capo di una congiura croata come si cerca dt farlo apparire: i croati lottano contro la dittatura apertamente, agendo all'interno del paese e all'estero mediante i loro rappresentanti che si battono per la patria e per il popolo. Da vecchio croato, il generale dichiara che volentieri riceve tutti i connazionali raccomandatigli per consolarli e cnl marli ed esortarli a tifare avanti con l'aucnirio: » in ulto la lesta e il cuore, giacché pure pr-r i croati de vono venire migliori lempi ».

Persone citate: Francesco Giuseppe, Obrenovic, Re Alessandro