I problemi dell'economia nazionale l'Assemblea delle Società per Azioni

I problemi dell'economia nazionale l'Assemblea delle Società per Azioni I problemi dell'economia nazionale l'Assemblea delle Società per Azioni lAssemblea delle Socetà p oni I discorsi di S. E. Pirelli e dei Ministri Mosconi e Bottai Roma. 15 notte. Oggi, alle 15, come avevamo annunziato, si è tenuta in Roma, presso la sede, l'assemblea generale ordinaria dell'Associazione fra le Società italiane per azioni. Il salone delle riunioni era gremito di un pubblico eletto di rappresentanti di quasi tutte le Società associate che si sono riunite sotto la presidenza di S E. il dott. Pirelli, Ministro Plenipotenziario, assistito dal direttore generale dell'Associazione, gr. uff. prof. Felice Guarnleri. Fra i presenti erano : 1 senatori Agnelli, Silvestri, Borletti e Conti ; gli on.II: Benni, Olivetti. Motta, Donegani, Ducrot, Bianchini. Falck, Gualino. Panzarasa, Targetti, e tutti 1 più bei nomi dell'industria, della finanza e del commercio. Accolte da grandi applausi di tutti ì convenuti, alle 15,30 hanno fatto il loro ingresso nel salone le LL. EE. Bottai e Mosconi, che hanno voluto con la loro presenza rendere più solenne l'Assemblea delle Società per Aziopl, e ai quali, il presidente, dott. Pirelli, porge l'omaggio e il ringraziamento dei presenti. 0 discorso Pirelli 1 dott. Pirelli inizia quindi 11 s discorso. Egli comincia ricordando | colne I1Pl Suovo ordinamento rap e i o o , , a e a i o presentativo della Nazione che mette capo alla Camera Corporativa, l'Associazione fra le Società per Azioni si è visto riconosciuto, quale esponente del capitale associato, il diruto di segnalare al Gran Consiglio un suo candidato: ciò che rappresenta 11 più ambito e significativo riconoscimento che desiderar si potesse dell'utilità e dell'importanza dell'opera svolta in quasi quattro lustri di esistenza consacrata alla tulela ed al progresso dell'attività economica nazionale. Accenna quindi ai progressi conseguiti dalla fine della guerra ad oggi nel campo della ricostruzione economica mondiale, non senza rilevare peraltro la vastità e complessività dei problemi die tuttavia rimangono da risolvere Il Plano Young Dopo un preciso accenno al complesso problema dell'oro, cioè della stabilità dol potere d'acquisto dell'oro, che investe direttamente, tra l'altro il problema della distribuzione ed utilizzazione delle riserve auree, — problemi che l'Associazione si ripromette di approfondire, — il dott. Pirelli viene a parlare del Piano Young. alla cui redazione • egli prese attivissima parte, e ne mette in luce le caratteristiche principali tanto nei riguardi della Germania che nei riguardi degli Alleati in guerra e dell Italia In par ticolare E dice: « Col Piano Young l'Italia ha visto finalmente riconosciute, almeno in parte alcune sue ben legittime rivendicazioni, cosi da vedersi assicurata, oltre le somme corrispondenti al pagamento de* suoi debiti di guerra, una quota parte delle somme che rappresentano i pagamenti incondizionati della Germania. c II Piano Young ha incontrato delle difficoltà che voi ben conoscete, nella Conferenza dei Governi, tenutasi all'Aja nello scorso mese di agosto. Non è qui il luogo ed il tempo di - oarlare diffusamente del negoziato dei- Che d'altronde, ha dato luogo -; ' d un protocollo preliminare. Mi n conCe^o solamente di riaffermare è -ho *e Dotessi, e spero che lo potrò, - orlare un giorno dev'argomento ai a £5„, anlici inglesi, sono sicuro di poter -",llc i o r e o e i e, e dimostrare loro che non c'è stata la benché minima ingiustizia a favore dell'Italia e a danno dell'Inghilterra. L'Italia ha visto riconoscimi, dall'insieme degli altri creditori, alcuni suoi legittimi diritti Gli Esperti inglesi avevano acconsentito ad alcuni sacrifici, contro altri vantaggi di carattere sia finanziario che economico, ed allo scopo di facilitare un accordo al quale l'Inghilterra più di qualsiasi altro Paese creditore aveva Interesse. E Infatti vorrei chiudere questo capitolo, riaffermando la mia convinzione che l'interesse generale ma soprattutto quello dei grandi Paesi assillati dal problema della disoccupazione e interessati al problema della esportazione sarebbe stato, ed è tuttora, quello di vedere adottato 11 o!pian0 young con io stesso generale n- i consenso con cui fu accettato e adot llaI0 \\ piano Dawes. Si possono ottene¬ ò-L.e attraverso In creazione di siati r-lpsicologici e di un ambiente di oliimin- tnl0 vantaggi, anche nel campo econoa- nlj(,0 p finanziario, che superano di e-■ Eran iunc;a l'importanza delle cifre», e * * e- Europa-Amtrlea e _ , , . . ___„_,. n Passando al problema del rapporti di economici Europa-America, premesso a che. a suo avviso tale problema va e ben ulne la semplice questione do„ai- naie, soggiunge: 1 «La crisi borsistica abbattutasi ln qCsdi bOcnèmzdlamnutesmetrnscecUsutistdclosesluda-rngaccsrmrhpboesltnnmmavtnaepgdltfne queste ultime settimane sulla grande Confederazione d'oltre oceano, non hn ostanzialmente cambiato i caratteri dell'economìa americana, né spostato termini dei complessi e difficili problemi che ne derivano per l'Europa. Ouesti problemi sono molteplici: può cercare l'Europa di sviluppare un'economia simile a quella americana, od è, invece, possibile di ottenere, ugualmente un notevole progresso organ zzando un'economia europea diversa dall'attuale, ma diversa anche da quela americana? Può essere sufficiente rimedio, almeno per molti paesi, almeno per molte produzioni, arrivare ad una concentrazione Industriale nell'in erno delle singole nazioni, adottare istemi di razionalizzazione intensi si, mn meglio adatti a produzioni meno stese ed a salari meno cospicui? Può rovarsi un sostituto alla grande organizzazione americana di laboratori cientifici e tecnologici, di esperimenti, cc., nel valorizzare il patrimonio di Università che l'Europa possiede e la uperiorità che forse essa ancora deiene come valor! individuali? A queti problemi fondamentali — conchine il Dott. Pirelli — occorre che le lassi economiche italiane diano la oro maggiore attenzione, lenendo preente, la particolare posizione del notro Paese e le necessità del suo sviuppo ». Il problsma doganale Passando poi a trattare del problema doganale, egli ricorda che nell'ultima assemblea della Società delle Nazioni - forse anche sotto la spinta delle più ecenti tendenze della politica doganale e dello stesso esempio del prodigioso sviluppo dell'economia nordamericana — era stato proposto di convocare una Conferenza diplomatico per addivenire addirittura alla costituzione di una Unione doganale europea 0 di qualche cosa di molto somigliante. Ovvie considerazioni di carattere politico, che in questa materia hanno importanza risolutiva, hanno però dimostrato ben presto la inattuabilità di un tale progetto. 11 quale, ad ogni modo, anche dal punto di vista economico, incontra difficoltà forse insormontabili. • Scartata l'idea dell'Unione doganale europea, si è arrivati alla cosiddetta tregua doganale per la cui conclusione sarà convocata prossimamente a Ginevra una apposita Conferenza dip.omatica. 11 progetto è infinitamente più modesto e non manca di presentare anch'esso difficoltà notevoli c di sollevare numerose obbiezioni. Senza pre tendere di anticipare nulla sulle decisioni che 11 nostro Paese sarà per prendere al riguardo, è evidente che il nostro atteggiamento sarà determinato dalla estensione maggiore 0 minore che si prevedere di poter assicurare alla tregua, dal carattere che le si vorrà dare, dalle disposizioni precise che la regoleranno in tutti i particolari d'ordine tecnico e giuridico, tenuto conto del fondamentali interessi nazionali che noi dobbiamo ad ogni costo salvaguardare ». La situazione italiana Passando ad esaminare la situazione economica italiana, il dott. Pirelli rileva che nel quadro generale dell'economia mondiale e dei suoi problemi, l'Italia tiene il suo posto dignitosamente, e se non può sfuggire naturalmente alle difficoltà che pesano in maggiore o minore misura su tutti gli altri paesi, dimostra tuttavia di avere in se stessa ima giovanile riserva di vitalità che le consente di guardare con serena fiducia al suo avvenire. Non è certo privo di significato a tale riguardo il fatto che l'economia italiana ha potuto sopportare senza conseguenze irreparabili e portare quasi a compimento nel breve giro di un triennio il processo di assestamento imposto dalla rivalutazione della lira : rivalutazione, è tiene ricordarlo, quasi senza precedenti per la intensità e la rapidità con cui è stata effettuata. A distanza di due anni appena dall'inizio della rivalutazione, storicamente contrassegnata dal decisivo discorso di Pesaro, l'economia produttiva italiana già dava segni evidenti di ripresa e, se le ulteriori vicende monetarie e creditizie hanno in qualche modo infrenato nel corso di questo anno lo sviluppo del movimento, non perciò è meno vero che il cammino ha del prodigioso ed attesta in una allo spirito di iniziativa e di abnegazione dell'Imprenditore italiano, la efficienza dell'organizzazione sindacale e soprattutto dello spirito nuovo che il Regime ha dato all'Italia. Certamente non poche difficoltà rimangono da superare in Italia come dappertutto altrove, e la nostra situazione di Paese giovane, -povero di risorse naturali e di ricchezze accumulate in rapporto alla entità della po. polazione ed alle necessità del nostro sviluppo ulteriore, ci fa sentire forse con maggiore Intensità il peso di certi problemi che pur sono comuni ad altri Paesi: in partieolar modo il problema della bilancia commerciale il quale esige da parte nostra maggiori sforzi per rldurrp i costi ed accrescere la nostra capacità di concorrenza sui mercati Interno ed estero, ed il problema ! del risparmio la cui formazione e In siaincrsvrenociadeni dita sustrnupounprviunS.leprblcoRdiacF™seceplmquS.esatstcatezipodesenochelpnlahFlastddgilfpsmlclsbrìrenidcCresccrcPsdzfscidsdsnqdlpppgnrsufficiente alle nostre necessità e va] stimolata con ogui mezzo perdio ci' ! ga' NeTITReIdcoIdOMBaCoNaCcMeMeRiLiCoI.lNasia consentito di provvedere con piena ndipendenza di mezzi vai" a dire con criteri esclusivamente nazionali, allo sviluppo della nostra economia. 11 dott Pirelli viene quindi a parlare dell'attività svolili dagli uffici economici e dagli uffici legali dell'Associazione, rimandando per più ampi dettàgli alle interessantissime relazioni che sono state distribuite, le quali dimostrano che l'Associazione, sorreta e incoraggiata d3l!a fiducia delle superiori sfere govemmive e ammindstratiive e dalla fattiva intesa con i nuovi organi sindacali dello Stato corporativo, va sempre più diventando uno strumento efficiente ai fini del progresso eoonomiico del Paese. Il discorso di S. E. Pirelli u stato vivamente applaudito. Il Ministro Mosconi Ha preso doj la parola, salutato da una nuova vibrante dimostrazione, S. E. il ministro Mosconi. Egli ha ri. levato 1 ihieresse e l'importanza dei cnproblemi toccati dalla relazione, prò- r.iblemi che il Governo terrà presenti e l'oconsidererà con la massima simpatia. ?.nRiferendosi poi ad alcuni punti del ,x discorso diS. E. Pirelli, in cui veniva' ,accennato all'opera del Ministero delle A,Finanze,.S. E. Mosconi ha dichiarato;}.Y™„pnH^iS!ro„di quest0 ^caftero. Mseguendo le direttive impresse dal Du- Ace, si è imposta una linea molto sem-i plice e chiara, che intende costante- Bmente a mantenere, a cominciare da Fquella saldezza del bilancio, di cui IsS. E. Pirelli ha parlato e che deve Dessere sempre difesa. Per quanto sii attiene alle direttivo fiscali, il minl-'sstro ha rilevato che anche in questo Ecampo la linea seguita è perfettamen- ste chiara; si tende ad una perequa- Mzione degli oneri tributari finché si |,possa giungere ad una attenuazione delle aliquote, tenendo però bene presente il principio che finanza ed economia non sono termini antitetici, e che perciò nella valutazione degli elementi della situazione occorre non perdere di vista cosi le condizioni finanziarie dello Stato, come quelle della pubblica economia. Tale principio ha ispirato l'opera del ministro delle Finanze nella sua politica fiscale. Che la via seguita sia la giusta lo dimostra il fatto di questa rinascita di fiducia che tutte le classi produttive della Nazione hanno dimostrato in seguilo ai recenti provvedimenti verso il Fisco S. E. Mosconi ha concluso formulando il suo augurio per la sempre maggiore prosperità delle aziende, sicuro clip la loro prosperità è strettamente connessa a quella generale della Nazione. BaCrCrCoS. E. Bottai Cessati gii applausi che hanno accolto le dichiarazioni del ministro delle Finanze, ha preso la parola, fatto segno a una calorosissima ovazione, b. E. Bollai. Egli ha rilevato come la relazione di S. E. Pirelli ponga degli ìnteress-anti Interrogativi, ai quali però egli, nella sua mialita di nrinistro e per e responsabilità che gli deriva no dalia sua carica, intende risponde ULDRGFIBBAEPGMFSLNBVBBSPBABONAC. —---r- -— r—,—. >aie piuttosto che con delle semplici.2dichiarazioni generiche e occasionali i ccon ì fatti di un prossimo domani. InC'è un punto però su cui il ministro Brichiama l'attenzione dell'assemblea Ped è quello de! passaggio di alcuniIPservizi dell'Industria e del commer¬ cio al Ministero delle Corporazioni Questo passaggio ha destato In alcun; la preoccupazione che si volessero attraverso di esso sacrificare, per così dà-e. i problemi strettamente eco 1d0nprivata, a cut a. Pirelli ha accennato, e che ha una ^sua chi-ara consacrazione nella Cariai del Lavoro, non troverà alcuna costri-! zione che possa diminuirne la sana e'feconda efllcacin: ma è elementare, e su ciò tutti debbono essere d'accordo,, che nello stesso interesse di questa' iniziativa privata occorre saper bene distinguere quando essa cessi di es- sere utile e cominci invece larbitrlo dannoso, come occorre sapere ben di- stingucre quando l'opera del poteri pubblici responsabili ecòeda comun- nup dai suo, limiti p invada ciò che que aat suo/ umili 1 i".vauB V- c. ldeve essere assolutamente lasciato alla iniziativa individuale. Questo è il problema arduo e difficile che si impone al Ministero delle Corporazioni, problema di cui esso sente tutta la gravità e tutta la delicatezza. Il Ministero delle Corporazioni non diverrà mai um ornano di intervento sta- foia noi raniiiiril prnnnmici- ma la 'tale nei rappoiu economici, ma la, sua opera si estrinsecherà attraverso la cordiale cpl.aborazioiie d tutte le | forze produttive della Nazone. colla- boi-azione veramente preziosa, a cui è particolarmienie attrezzala la Conte-;derazione dell'industria, che ha sapu- to darai una struttura cosi sapiente e ICOSl organica. IIl discorso di S. E. Bottai, spesso Isottolineato da vivi applausi, è stato ;nlln fine coronato da fervide nrolim- ifc'im Z° I ministri Mosconi icciamazioni. j ministri mosconi lìottfii Hanno quindi lasciato la se- ] de dell'Assoctazione. dove sono conti- 'nuoti 1 lavori dell'assemblea. '