L'Ambasciatore Bordonaro a Roma per riferire al Duce sul suo colloquio con MacDonald

L'Ambasciatore Bordonaro a Roma per riferire al Duce sul suo colloquio con MacDonaldLA CONFERENZA NAVALE L'Ambasciatore Bordonaro a Roma per riferire al Duce sul suo colloquio con MacDonald Londra, 13. notte. Il nostro Ambasciatore a Londra, Clviaromonte Bordonaro, è partito quest'oKgi alla volta dell'Italia e si riitene "fee egli si rechi a Homa per rirsxire a viva voce al Duce l'esito del lungo colloquio avuto nel .pomeriggio di ieri con MacDonald. Risulta qui che più che altro sono stati discussi nel colloquio di ieri alcuni argomenti esaminati da;l Primo Ministro e dal Presidente Hoover durante la visita di MacDonald a Washington. MacDonald avrebbe comunicato all'Ambasciatore d'Italia più completo informazioni sui colloqui americani di quelle trasmesse a suo tempo a Roma per mezzo dell'Ambasciata di New York. Il Dalla Telcgraph crede sapere a questo riguardo che nè l'Ambasciatore d'Italia nè quello di Francia sono in possesso nel momento attuale di istruzioni complete dai loro rispettivi Governi in materia di armamenti navali, di guisa che su questo .punto particolare essi non sono stati In grado di comunicare a MacDonald dati nuovi sulla posizione che le due Potenze potranno assumere alla Conferenza di Londra. In parole più semplici, il giornale vuol credere che tanto l'Ambasciatore d'ItaUla auanto quello di Francia non hanno potuto preannunziare a MacDonald 'la possibilità, di un accordo fra Roma e Parigi sul tema della parità cavale. Circa poi la data della Conferenza, sembra che il Governo Inglese non sia convinto della necessita di ritardarne la convocazione di una settimana, per far si che l'apertura deilla Conferenza non coincida con quella dell'inaugurazione del Consiglio della Lega delie Nazioni. A Londra si pensa che nessuna questione internazionale importante verrà discussa nella prjssima sessione del Consiglio di Ginevra, di guisa che non sarà affatto necessario che ad essa assistano i Ministri degli Esteri delle grandi Potenze. Si crede poi qui che alla Conferenza di Londra parteciperanno per la Francia tanto Tardleu quanto Briand. Il Primo Ministro francese, a quanto si crede di sapere, assisterebbe sol tanto alla fase iniziale dei lavori conferenziali. Ed è molto probabile che tali informazioni siano state comunicate ieri ai Governo inglese dall'Ambasciatore di Francia, signor Fleuriot. La base inglese di Singapore L'importanza che l'Inghilterra attribuisce alla proFsima Conferenza navale può essere giudicata da alcune dichiarazioni fatte oggi in serata in Paramento dal Ministro della Marina in risposta a un deputato liberale che ha chiesto se il Governo intenda proseguire la costruzione della base navale dt Singappj^U frustro ha detto che il Governò"Sf e ,preoccupato della questiono di Singapore da quando ha assunto il potere. Nel 19:'4 il Governo laburista decise di interrompere i 'lavori in quella base, ma il successivo Governo alterò la situazione inviando un dock gailleggiante e firmando un contratto per la costruzione di un nuovo larghissimo dock del costo approssimativo di quattro milioni di sterline. > La Camera sa però — ha aggiunto il Ministro — che una Conferenza navale è preparata, le cui decisioni possono porre su di un terreno migliore la questione del numero delle basi. Data questa probabilità, il Governo ha deciso che l'esecuzione dei lavori già preordinati a Singapore debba essere rallentata, che tutti ì lavori che possono essere sospesi siano interrotti e che nessun nuovo lavoro venga intrapreso in attesa dei risultati della Conferenza deille cinque grandi Potenze navali «. Due giorni di tempo hanno permesso intanto a questi giornali di vagliare le frasi del Presidente Hoover e di pronunciarsi con la maggiore precisione sud punto centrale delle dichiarazioni presidenziali relative al trattamento in tempo di guerra delle navi trasportanti viveri. Il risultato di questi studi appare oggi in vari commenti editoriali, 1 quali non solo confermano 1o scetticismo di ieri, ma lo acceantuajio in una forma tutta p'^na di riguardosa cordialità verso l'autorevole propugnatore delle nuove misure umanitarie. Dalla forma adottata traspare chiaramente l'intenzione di annegar* l'intera questione in un cortese silenzio. Si riconosce che le parole elei Presidente americano hanno una imponanza storica, si esprìme un vivo apprezzamento dei sentimenti profondamente umami'ta.rl che animano Hoover, ma al tempo stesso non si manifesta aitounia Intenzione di fare delle sue proposte un argomento di categoriche dismissioni. A giudizio di questi scrittori, esse sarebbero più nocive che utili, perchè tenderebbero ad allargare il campo delle Investigazioni alla Conferenza navale di Londra, e quindi a porte nuovi e minacciosi scogli sulla via che grandi Potenze dovranno percorrere per raggiungere Xa méta finale della Limitazione degli armamenti. La logica americana In linea generale però, questi giornali per motivi diversissimi sonò poco desiderosi di porre in pieno risalto tino dei punti essenziali delle dichiarazioni di Hoover. Ciò che in ultima analisi il Presidente dichiara apertamente al mondo è che egli ed il suo popolo non credono al supremo e radicale rimedio del Patto Kellogg. Esso ha abolito la guerra; ii. ogni caso occorre che e Potenze si accordino ira di loro per il migliore e più umanitario mezzo di condurre la gueiTa. La guerra non «sisie più. ma l'America deve essere armata fino ai denti por assicurare la «iropna difesa I.» altre Potenze del mondo curino poi la loro difesa militare, ma lascino liberi 1 mari alle navi facenti onesto commercio di viveri coi belligeranti I.a distinzione tra Nazioni in legittima difesa e Nazioni violatrici del p-mo solennemente sottoscritto seoinpare nella dichiarazione presidenziale. La proposta quindi di considerare le navi viveri alla stregua deiIn navi ospedali non è umanitaria perchè rinforza In volontà di guerra del¬ lo Potenze decise a violare 11 Patto e ad accrescere gli orrori della guerra stessa prolungandola all'infinito. Molti commentatori inylesl si dichiarano convinti oggi, infatti, che il. conflitto europeo avrebbe avulo una soluzione tutta diversa, se la Germania fosse stata regolarmente rifornita di viveri dall'America o da qualche altra Polenza neutrale. Occorre, infine, rilevare la sensazione diffusa qui iin alcuni ambienti che la questione del diritto dei bei'ligcraintl prospettata ora sotto nuova luco dal Presidente Hoover non potrà essere mantenuta estranea dai dibattiti della Conferenza di Londra. Il generale Dawes giungerò a Londra, si ritiene qui, con nuovi argomenti in appoggio dolila accademica proposta americana e altri argomenti verranno recati pur dal signor Kellogg, anche egli imbarcatosi ieri alla volta dell'lngliilteria. Si po trebbe, quindi, creane a Londra una atmosfera uccademico-umanitaiia, entro la quale le discussici!i tecniche sul tonnellaggio e l'armamento degli incrociatori potranno venire svolte a tutto scapito di un sistema decisivo e realmente pratico del proMema degli armamenti navali Il nuovo Parlamento belga di fronte alla questione delle lingueBruxelles, 13, notte. Ieri la nuova Cernerà ha provveduto alla convalida ed al giuramento ilei nuovi eletti. Vi sono contestazioni per le elezioni di Bruges e di Osierida, cosicché la Camera si e aggiornata a giovedì, giorno ii, ni procederà alla eiezione del suo l'iuio di Presidenza definitivo. La nuovn Camera — come stipeto — conta 76 cattolici, 28 liberali. 7U socialisti, 12 fiomisti, ed 1 comunista. La seduta del Senato è stata di pura forma. Il Principe Leopoldo, senatore di diritto, vi assisteva. L'Alta Assemblea procederi mercoledì alla convalida del poteri dei 133 senatori eletti con il suffragio diretto e del Consigli provinciali, cioè 59 'cattolici, 48 socialisti, 20 liberali, 5 frontisti, ed un agricoltore. La seduta, di riapertura ha permesso di rendersi conto che tutti i partiti si mostrano molti preoccupati deiia situazione politica e governativa, cosicché molti si chiedono se si riuscirà a sor montare le difficoltà che mettono alle prese i gruppi della maggioranza. Avendo i socialisti deciso di rimanere alla' opposizione, checché avvenga, due soluzioni sono possibili in caso di crisi: o lo scioglintento, o, ciò che sarebbe infinitamente più probabile, una ricostituzione della maggioranzii — cattolici, democratici e conservatori con 1 liberali — maggioranza che non farebbe della questione delle lingue una questione politica. La destra fiamminga ha precisato, durante una riunione tenuta nel pu meriggio di ieri, che le Facoltà terni che dell'Università di Gand, ove l corsi vengono impartiti tuttora In frati cese, laddove essi sono bilingui-neltealtré Facoltà, debbono • essere integrai mente fiamminghi, dal moménto che r corsi del Genio civ.le sono stati trasferiti a Liegi Questa soluziine sarà ben lungi dal facilitare gli sforzi di conciliazione moltiplicatisi durante la giornata di martedì per tentare di ghitig re ad una transazione. I.a deliberazione delle sinistre liberali è terminata ieri verso mezzanotte. L'impressione generale è che i tre quarti del perlamentari inverali siano irriducibilmente ostili alla soluzione del problema linguistico presentata da Jaspar, e accettata dal puco cattolico Van De Vyver. e reclamano una soluzione di Insieme e non delle soluzioni frammentarie. La formula presentata dal Primo Ministro consiste nel rendere integialmen te fiamminghe le facoltà nonché le scuole speciali, politecnica e del Genio civile, della Università di Gand. Vi sarebbe semplicemente per ogni Facoltà e per ogni anno un corso da optare, ditti que un corso facoltativo che sarebbe mantenuto in lingua francese. Alla fine della seduta è stato votato un ordine del giorno, proposto dal si gnor Max, e concepito in questi termini: « Le Sinistre- liberali della Camera edel Senato, riconoscendo che I fiamminghi hanno difillo alla organizza zione nella Universilà di Gand di un insegnamento Integralmente impartito nella loro lingua, hanno espressa la opinione che la costituzione di questa Università in «Università Fiamminga», voluta d'altra p*irte dalla maggioranza del Parlamento, non sia annuissi bile se non accompagnandola con mi sure che garantiscano la libertà degli studenti, che desiderano aflermare il loro attaccamento alla cultura francese ». Hyinans, Jaspar e Janson hanno conferiio starnarle, senza riuscire a trovare una nuova formula transazlonale. Ma s! apprende oggi ehe i capi della Destra fiamminga, che si sono riuniti nel pomeriggio, esprimono l'opinione formale che non ammetteranno nuove concessioni e che rimarranno fot!"!! alla loro domanda di trasformazione della Università di Gand in Università Fiamminga. La morte della sorella del Kaiser Berlino, 13 notte. I,a signora Zubkoff è morta questa manina alle 7, all'ospedale di Bonn dove — come sapete — era ricoverata da qualche tempo per un attacco di polmonite. La signora Zubkoff. nata principessa Vittoria di llohenzollern, era sorella dell'ex Kaiser. Essa meravigliò il mondo Intero convolando a nozze nel novembre del 1927, in età di r><) anni, con un ballerino russo, Zubkoff. Dopo la cerimonia nuziale, l'ex-prlncìpessa visse con il marito nel palazzo di Bonn. Questa unione però procurò crudeli delusioni alla principessa. Il mese scorso la principessa fu costretta a vendere il palazzo e preziosi oggetti, ricordi di famiglia, per pagare i debiti fatti dal marito, le cui stravaganze hanno riempito le cronache mondiali. La signore Zubkoff aveva avanzato istanza di divorzio e attualmente viveva in modo assai modesto per mezzo di sussidi passatile dai parenti, conti di Hesse, e con una piccola pensione ilei Governo iPriesco. Abbandonata da tutti, rinnegata dai suoi a causa dell'Inqualificabile matrimonio, la povra vecchia principessa invocava da lungo tempo la morte eone una liberazione.