L'intesa italo-francese

L'intesa italo-francese L'intesa italo-francese e il pericolo tedesco Parigi, u. notte. Rispondendo a. certa frase dell'ultimo discorso di Briand alia Camera, nella quaie sotto l'espressione « Hugeribetg francese » crede di riconoscere Coty, li Figaro difende le idee del suo direttore-proprietario, e, fra l'altro, scrive : « Briaoid ha pariate dei 60 milioni di («deschi con 1 quailii noi siamo costretti a fare i conti. Si ricorderà il mani fe.sto che è stato affisso su tutte le mtiira di Francia, ove questa idea era lungamente esposta sono la firma dei cliiretiore dei Figaro. 11 signor Coty non ha cessato di auspicare, per tare conirappeso alla evidente superiorità numerica della Germania, urna intesa franco-italiana aggiunta all'alleanza della Francia e del Belgio. 11 suo |>cn siero era di creare una massa comune di interessi, di sentimenti, di aspirazioni, d.i possibilità che bilanciasse la mussa germanica e che facesse capire ai tedeschi la legittimità dei nostri rispettivi diritti. Il signor Coty noti ha rinunciato a credere che la collabora zinne fianco-italiana organizzata pun dare frutti magnifici, Il primo e pia prezioso sarebbe di permettere ai due Paesi uniti di abbordare . la Germania con piena fiducia, quella fiducia che è sempra mancata ai francesi ogni volta die sono stati aperti dei negoziati con i tedeschi, e di trattare con essa delta vera pace da pari ;i pari. Ma per un paradosso impressio natile gli uomini politici che si sfor za.no di farci accettare accordi onerosi e pericolosi per la nostra sicurezza e pei i: nostro avvenire, sono gii siessi che moltiplicano gli intrighi le macchinazioni per impedire l'intesa franco-italiana Come mai la freccia avvelenata lanciata da II'alio della tribuna della Camera da Briand poirtbbe colpire l'uomo che ha coraggiosamente dichiarato nel Figaro del -'3 febbraio 1938, che per uscire dalle nosttie difficoltà con la Germania occorreva, secondo l'opinione degli sie.si tedeschi leali, renderci forti perché da una parte la Germania non stima che la forza, mentre dall'altra parte non possono stabiiiiirsi intese oneste, oroire\<]ii e solide se non fra Potenze del'!© stesso rango, tra contraenti della stessa forza, che offrano apponi dello stesso valore, senza che nessuno abbia luogo di pretendere alla superiorità sull'altro? ». Non si potrà negare che il ragionamento dei Figaro risponda al più rigoroso buon senso. La Banca internazionale a lo sgombro Molto commentato è, intanto, oggi un pa^so del Malili, dal quali; sembrerebbe risultare che in previsione di possibili lungaggini e ritardi neCla ereazione della Banca Intemazionale di Basilea, la Germania caldeggi la formazione di un organismo provvisorio, capace di tenerne il luogo e di permettere ai francesi di sgombrare egualmente. Scrive questo giornale: « D'altra parte, le ultime conversazioni che hanno avuto luogo tra l'Ambasciatore di Germania, von Hoesch. e Aris ide Bnand. hanno dimostrato che la data dello sgombro non può creare divergenze. Durante t sei primi mesi dell'anno, le autorità francesi rllengono dn avere largamente il tempo di procedere ad ritiro delle troppe nella terza zona. La sola diifflcoltà tecnica è ;a seguente : i limiti di tempo debbono cominciare a decorrere dal giorno in cui il debito dei tedeschi sarà commercializzato, cioè quando la Banca Internazionale, in virtù della rimessa di titoli qualsiasi, sarà divenuta creditrice della Germania. Orbene, questa Banca per quanto attiva »• dlimostri non potrà funzionare prima di un ceno tempo. Bisognerà dunqueche qualche altro isl.itiuio, qualche per sona morale si sostituisca ad essa, per ricevere e registrare gli impegni della (jetman.:a ». Briand padrone dal campo La prospettiva di sgombrare il Re no non solo prima della commer cializzazione dei titoli, ma senza che si possa nemmeno dire che la Banca delle Riparazioni sia entrata nel campo delle realtà, allarma giustamente il Journal des Debats, il quale domanda: « Polche noi siamo abituati a fare voti per la chiarezza di ogni cosa, speliamo che le informazioni concernenti la Re nani a diventino limpide. Sembra che si imbrogli ogni cosa volontà riamente. Andrea Tardi e u si è spiegato in modo luminoso alla tribuna della Camera. Stamattina ancora Lautier, nètl'Homme Libre, riassumeva esa'tissimamente la dichiarazioni governative. Ne risulta che la fase definitiva sarà quella ir. cui la Germania consegnerà alla Banca dei regolamenti internazionali i certificati rappresentativi del.e annualità e degli impegni assunti dalle compagnie ferroviarie tedesche con l'approvazione del Reich. Perchè allora il Matin, che sostiene in generale !a politica di Briand, indica che la Banca Internazionale non sarà pronta in tempo, e che bisognerà, per ricevere gii impegni del Reich, sostituire alla Banca un altro istituto non previsto né dal Piano Young, né dagli accordi dell'Aia? ». L'argomento merita di essere approfondito. Ma se l'idea, lanciata dal Matin probabilmente dietro ispirazione di circoli ufficiosi, dovesse prendere corpo, potremo vedere in questo fatto una nuova prova che Briand si sente ormai padrone de! canino e spinge a fondo la propria politica di concessioni all'amicizia franco-tedesca. Ma che cosa pensano di tale liberalità gli altri creditori? C. P Il suicidio del Primo Ministro dell'Iraq (Servizio speciale de • La Stampa «) Bagdad, 13. none Sir Abduì Muhsin, Primo Ministro dell'Iraq, si è ucciso con un colpo di rivoltella stasera alle 22. alia pre senza della sua famiglia. All'ora in cui questo messaggio è trasmesso, la notizia non è ancora conosciuta a Bagdad, dove susciterà una profonda costernazione. (Petit Parisien). Cento studenti cileni in Italia par le nozze del Principe Santiago del Cile, 13. notte (A. A.). Gli studenti universitari del Cile hanno duio incarico a cento loro compagni di rappresentarli alle nozze del Principe Umberto di Savoia con S. A R. Maria del Belgio. La comitiva cilena, che partirà da questa capitale nel prossimo dicembre, visiterà per l'occasiona le principali città d'Italia.