Cinquanta miliardi di dollari

Cinquanta miliardi di dollari Cinquanta miliardi di dollari perduti alla Borsa di New York (Per telegrafo dal nostro corrispondente) New York, 13, notte. La débàcle dei mercati di New York si accentua ogni giorno più. Un nuovo tracollo si è verificalo oggi e nella seduta, che si è protratta appena 3 ore, sono stali posti in vendita circa 3 milioni di Moli, lì corso medio di 70 titoli Industriali è ribassalo da 10 a 12 punii, di quelli Ferroviari da H a 10. / titoli più colpiti oggi, oltre agli Elettrici, che hanno perduto in media 15 punii, sono stati gli Automobilistici, offerii a pacchetti di 35.000 astoni, e le Cenerai Motor, che sono state poi assorbite « 38 « 1/4; un altro pacco di 54.000 Packard a U e 12. mentre 20.000 Ford sono state, trattate a ■41 e 1/8. Dopo mezzogiorno un gran numero di valori hanno raggiunto i corsi più bassi dell'annoia. Timori per le industrie Gli affari sono soprattutto fatti dui professionisti (agenti di cambio, banchieri) e verso la chiusura un nuovo ibasso delle United Steel ha peggiorato ancora la situazione tragica del mercato. E' evidente che la situazione tecnica di Wall Street è meno solida di quanto alcune informaioni ottimiste autorizzate sembravano indicare. Le vendile dei titoli crescono in. proporzioni considerevoli, lì Sindacato dei banchieri che si e organizzato per resistere al ribasso, si è confessato impotente. La Federai Reserve, per conto suo. si preoccupa delle misure da prendere e la General Reserve Board si riunisce lutti i giorni. Ieri il governatore Harrisoli, direttore della succursale di New York assisteva ad una riunione in cui è stata discussa la questione dei ere diti da accordare alle Tìanche. Le Banche desiderano fortemente, infatti, un lasso di sconto meno elevato e quindi domandano una nuova diminuzione dal 5 ai 4 1/2. Se misure immediate non vengono adottale in questo senso, si prevedono infatti nuove e più disastrose liquidazioni da parte di acquirenti incapaci di nuovi riporti. 1 banchieri suggeriscono anzitutto una sospensione delle emissioni nuove perchè quéste non fanno che ingombrare il mercato e non possono essere assorbite dal publico. Si comincia a riconoscere a New York che si era ben lungi dal prevedere un disastro di ^un'ampiezza simile. Nessun finanziere, nessun economista poteva prevederlo. / corsi sono ribassati a tull'oggi del 45 per cento e le perdite si elevano approssimativamente a cinquanta miliardi di dollari, ossia a un ottavo della fortuna nazionale americana. Il motivo delle gravi realizzazioni odierne non è chiaramente stabilito. Si crede però che la fiducia del pubblico sia stata più profondamente colpita di quanto si riteneva. Si prevedeva, che le Banche avrebbero liquidato i loro titoli appena il mercato fosse diventato fermo, ma ora si domanda se questa liquidazione da parte delle Banche non sia itala troppo precipitosa. Voci allarmanti L'odierna accentuazione nel movimento delle vendite ha autorizzato il pessimismo dei giorni scorsi ed ha creato voci allarmanti. Secondo queste voci, numerosi stabilimenti finanziari sarebbero in difficoltà e un certo numero di Banche si troverebbero in circostanze critiche. Le autorità di Wall Street hanno dovuto richiamare l'attenzione degli agenti di cambio su una legge che interdice la circolazione deVe false voci concernenti la posizione personale dei finanzieri, degli intermediari, degli agenti di cambio e delle Banche, ila queste voci hanno preso una tale consistenza che, in seguito a colloqui tra Hoover, Mellon, Segretario di Stato al Tesoro, Nills, Sottosegretario di Stato, e Joung, governatore della Federai Reserve Bank, un comunicato ufficiale è stato pubblicalo per rassicurare l'opinione pubblica. La situazione però non resta meno sconcertante e gli specialisti stessi del mercato si rifiutano di [are pronostici per l'avvenire. Il sen. Borali ha chiesto oggi al Senato che sia fatta un'inchiesta a proposito del crack di New York in risposta a certe asserzioni dei democratici, i quali pretendoiu che l'opposizione al bill delle tariffe sia la causa del disastro. A proposito della colazione del bill, oggi al Senato si è avuto una nuova discussione. Da questa è emerso che. il bill non verrà votato durante la presente sessione straordinaria del Senato. / senatori si preparano infatti a votare una mozione di aggiornamento. A. R. Tracolli a Londra Londra, 13. notte. Dei massimi centri finanziari europei il solo a resistere alla ondata di pessimismo abbattutasi sull'Europa, in seguito alle disastrose vicende del mercato di Wall-Street, era Londra. Oggi anche lo Stock Exchange ha dato impressionanti segni di inquie tudine. Le azioni industriali e minerarie hanno subito importanti de prezzamenti, e il tracollo di quasi tutte le azioni anglo-americane è stalo tale da causare un intenso movimento di vendile.

Persone citate: A. R., Hoover, Mellon

Luoghi citati: Europa, Londra, New York