Le dichiarazioni del Capo del Governo

Le dichiarazioni del Capo del Governo Le dichiarazioni del Capo del Governo Roma, 13, notte. Si è riunito oggi a Palazzo Venezia, sotto la presidenza di S. E. il Capo del Governo, il Comitato permanente del grano. Erano presenti le LL. EE. Acerbo e Bottai, i senatori De Cillis, Marozzi, NovellU, Poggi e Strampelli, fon. Razza, i professori Brizi, Fileni, Il comm. Bruno, il dr. Festa, segretario il prof. Ferraguti. s. E. Il Capo del Governo ha illustrato le ragioni e le modalità del primo concorso nazionale triennale per l'incremento del patrimonio zootecnico, da lui voluto, e che allarga e completa il complesso di provvidenze recate dai concorsi annuali per la vittoria del grano* rinsaldando il binomio granobestiame, coefficiente fondamentale del progresso agrario. L'importanza del problema che la nuova iniziativa si propone di affrontare e risolvere risulta evidente quando si consideri che il deficit della nostra bilancia commerciale, per ciò che ha tratto ai prodotti zootecnici, è salito nel decorso' anno ad oltre un miliardo di lire a causa del crescente equilibrio tra produzione e consumo. Malgrado gli innegabili progressi ronseguiti nel campo zootecnico, che nell'ultimo trentennio (1!HI1-1!R81 ha visto aumentato da 53 a 27 milioni il numero complessivo dei capi di bestiame allevati, l'Italia figura ancora anni tra le Nazioni più povere di bestiame. La media dei capi bovini per Km. quadrato, che è massima nell'Emilia e in Lombardia con 45-46 capi, scende a 6. 7 capi appena in Sicilia e nella regione meridionale adriatica e dimostra di non poter fronteggiare con le sole risorse dei propri allevimenti le accresciute esigenze dell'approvvigionamento interno, la cui tendenza ad ulteriori aumenti costituisce una prova non dubbia delle migliorate condizioni delle classi popolari. Occorre dunque fare il massimo sforzo per modificare radicalmente tale situazione non lieta, accelerando l'incremento numerino ed il miglioramento qualitativo e produttivo del bestiame allevato e tenendo soprattutto presente che una nazione eminentemente agricola, quale la nostra, deve essere in grado non soltanto di bastare a se. stessa, ma anche di sviluppare gradatamente le correnti di esportazione di alcuni più rinomati prodotti. L'incremento minimo necessario e del 10 % per i bovini ed 1 satini, del 3(1 % per il pollame, da conseguire in aggiunta all'Incremento numerico normale constatato nell'ultimo triennio. Se questo tosse accompagnato da un uguale aumento della produttivilà media delle singole specie di animali, ovini compresi, si assicurerebbe al paese in qualsiasi evenienza un adeguato rifornimento di tutti 1 prodotti zootecnici, fatta eccezione per la lana, la cui produzione non può essere aumentata tino al limite massimo richiesto dal rigoglioso sviluppo della nostra industria laniera, senza uno sforzo ben maggiore e persistente. Una maggiore e più sicura disponibilità foraggera è d'altra parte necessaria tanto per aumentare l'efficienza numerica, quanto per accrescere il rendimento della nostra produzione zootecnica. Qualcosa si è già latto in questo senso. Va notato anzi — ha rilevato con compiacimento fi Capo del Governo — che un promettente risveglio si nota da qualche tempo in tutte le provincle, e che anche in quelle zootecnicamente meno evolute l'opera di miglioramento, efficacemente disciplinata e incoraggiata dal Ministero di Agricoltura, è stata iniziata con serietà di intenti e fermezza di proposili, in base ad organici programmi predisposti dai Consigli prò vlnciali dell'Economia ed attuati dalle Cattedre ambulanti di agricoltura, di pieno accordo con le organizzazioni sindacali e locali e con la collaborazione delle altre istituzioni agrarie zootecniche Questa promettente attività ha tuttavia bisogno di uno stimolo potente e sicuro, che ne acceleri il ritmo e ne renda più solleciti i risultati. Tale è appunto lo scopo del primo concorso nazionale per l'incremento del patrimonio zootecnico. A somiglianza di quelli per la ■ vittoria del grano » il concorso comprende una gara provinciale, dotata di premi per l'importo complessino di lire 7.050.000, a una gara nazionale dotata di 950 mila lire di premi. Ha la durala di un triennio 1930-32, perchè non sarebbe possibile conseguire in un periodo più breve risultati notevoli e duraturi. Le iniziative che debbono essere attuate nelle aziende agricole concorrenti per l'intensificazione ed il miglioramento della produzione zootecnica sono quelle riconosciute di sicura efficacia {razionale ordinamento colturale, intensificazione della produzione foraggera, insilamento dei foraggi, utilizzazione di mangimi di scarto e dei sottoprodotti, impiego di concimi concentrati, calcolo delle razioni da somministrare al bestiame, igiene dei ricoveri, proti lassi contro le epizoozie, metodica raccolta e registrazione del dati di stalla, impiego di riproduttori, miglioratori, controllo della produzione, ecc. ecc.). Le norme che regolano il concorso saranno ampiamente diffuse ed illustrate sia con la pubblicazione del manifesto contenente il bando, sia attraverso la propaganda che faranno le Cattedra ambulanti, di agricoltura e le Commissioni provinciali granarle. S. li. il Capo del Governo ha dello di augurarsi che gli Enti locali, comriresi dell'importanza dell'iniziativa, contribuiscano nella misura del possibile per rendere ancor più vistosi ed allettanti i premi, già cospicui, concessi dal Governo. E' da ricordare comunque che ai partecipanti al concorso saranno concessi di preferenza i contributi e gli incoraggiamenti previsti dalla attuale legislazione zootecnica, nonché i contributi e. gli incoraqglamenti derivanti dal complesso di provvidenze che sono Stiate e che saranno adottate per la vittoria del grano. La risicoltura Sul problema della risicoltura, il Capo del Governo ha richiamato specificatamente l'attenzione del Comitato, avuto riguardo alla speciale importaliza che ha la coltura in Italia, sia nei riguardi del consumo interno sia agli effetti della esportazione Egli è d'opinione che la coltura possa ancor più estendersi utilizzando i terreni palustri incolti e quelli che con le opere di irrigazione vengano a disporre di acque, che si possa aumentare il consumo nazionale oggi irrilevante di questo cereale che pur ha un valore nutritivo non inferiore agli altri cereali. Indi il Ministro dell'Agricoltura c Foreste, S E. Acerbo, ha nonstatato innanzi tutto con comDlacimpnto che l'Italia ottiene prodotti unitari elevatissimi, superiori assai a quelli del paesi orientali che sono la patria del riso, e puntp superiori agli 80 quintali ottenute anche nelle paludi Pontine; non ha mancato tuttavia di lamentare la deficienza di uniformità di tipi e di invocare una ulteriore intensificazione degli studi genetici, cui sta attivamente dedicandosi la benemerita stazione di risicoltura di Vercelli, volti ad ottenere nuove varietà che accoppino la produttività alle caratteristiche dei più pregiati risi italiani a grana lunga, generalmente però non molto fertili, si è in seguito diffuso ad illustrar* i molteplici e cospicui vantaggi economicosociali ed igienici presentati dal sistema del trapianto d°l riso oggi già praticato su 35 mila ettari dei 135 mila circa, invocandone una sempre più larga applicazione Ptl esprimendo la fiducia che alla regolamentazione della emigrazione interna deliln mano d'opera, cosi intimamente connessa con lo sviluppo dei trapianto, diano il loro fattivo contributo il Ministro dPllP Corporazioni p le due ConfPdPiazioni agricole cointeressate Esaminando Infine i rapporti attualmente intercorrenti fra i produttori, gli industriali e i commercianti risieri il Ministro ha affermato che,è da preferirsi ad altre proposte' quella di favorire la formazione di raggruppamenti di aziende Industriali risiere, per conseguire ti migli ore attrezzamento di esse ove se ne sei itisse la' necessità. liopo il ministro ha parlato II sen. prof. Novelli, direttore della Stazione di risicoltura, il quale ha Illustrato i risa Itati della attuale campagna risicola,, confortando pienamente le dichiarazioni del Capo del Governo e la relazione del ministro e consigliando, dinac zi al continuo elevarsi delle barriere doganali estere per ti riso lavorato, l'organizzazione da parte della industria risiera di impianti di rilavorazio-ne all'estero, in modo da esportare ■ risi grezzi gravati quindi da minor ciazio e da perfezionarne la lavorazione nei paesi stessi di consumo. I provvedimenti approvati li Comiitaio ha concluso la interessante dLswussione proponendo i seguenti pn avvedimenti: 1) Rinnovazione anche nella prossima annata risicola del concorsi di selezione ilei riso, assegnando allo scopo lire 100.000; 2) Distri.buzione nelle principali Provincie risicole di dieci coppie di piccole trebb>iatrici per sementi selezionate e di apparecchi selezionatori. 3) Assegnai tione di una somma di lire 140.000 pe r concorsi diretti ad aumentare il dilfondersi del sistema colturale del trapianto; 4) Incoraggiamenti alla Istituzione di essiccatoi aaoperativi; 5) Abolizione dei calmieri doganali sul riso, non pi il necessari oggi che i prezzi al minuto' si sono già adeguati a quelli all'ingrosso. 6) Riduzione d£\lle tariffe ferroviarie di trasporto per ■ distanze superiori ai 300 Km. e ripristino del pacco agricolo per il riso; 7) Azione di propaganda per aumentare il consumo. Indi si è iniziata con una ampia ed analitica relazione del Capo del Governo la trattazione 'del problema dei prezzi del grano. La discussione sarà proseguita nell'adunanza di venerdì 15, indetta per le ore 16,30. Le direttive del Duce agli insegnanti fascisti Roma, 13, notte. L'Ufficio Stampa del ^Partito Na zionale Fascista comunica: Il Consiglio nazionale del Gruppo fascista della Scuola media ha terminato questa mattina i tiuoi lavori. Le più importanti delibetrazioni a dottate riguardano l'applicazione della riforma Gentile, l'esame di Stato, le scuole professional, la. fascistizzazione della scuola media nei suoi dirigenti ed insegnanti e nel suo spirito animatore. £,'assemblea si è chiusa riaffermando l'incrollabile fedeltà dei professori fa scisti al Duce ed al Regime. Nel pomeriggio il Consiglio .Wazio naie è stato ricevuto da S. E. iti Mi nistro dell'Educazione Nazionf.de, e alle 19.30 dal Duce a Palazzo Venezia. Erano anche presenti S. iS. il Segretario del Partito e S. E. il Ministro dell'Educazione Nazionale e l'on. Maltini. L'on. Sacconi ha portato a S. E. il Capo del Governo l'omaggio devoto delle Camicie Nwe della Scuola media e di tutti gli. insegnanti che sentono profondai Dente l'importanza del loro ufficio nella nuova società fascista. Il I)uce ha risposto rilevando l'importanza della Scuola media, che prepara la classe dirigente della Nazione, S cuoia inedia la quale deve spostare ^'asse della sua opera verso i valori etici, politici e statali portati dalla ' Rivoluzione fascista. Il Duce ha continuato parlando diffusamente dlella mentalità e dello spirito con cui' gli insegnanti della Scuola media devono esercitare la loro missione, ed ha concluso riaffermando la necessità che la scuola sia fascista, sempre meglio fascista. Un lungo, fremente applauso, ha salutato le dichiarazioni di S. 1S. il Capo del Governo. Insinuazioni jugoslave sugli armamenti dalli « Halmwahr en s> Belgrado, 13. notte. Il giornale Politica torna nel suo editoriale ad occuparsi della politica austriaca. Dopo avere rilevato che le Hcimivehren dichiarano di volersi difenderti oltreché contro i socialisti anche co atro gli Stati die hanno imposto i Trattati di pace, afferma che tale azione e sorbita dai limiti della politica inteana per assumere proporzioni allarman ti. 11 giornate si chiede chi fornisce danaro e cannoni, ed afferma che k facile riconoscerne la provenienza 90I0 che si leggano ì giornali delle Httimvehren dove apertamente si dimostrano simpatie ed antipatie. La Politica conclude asserendo che tali questioni debbano preoccupai « i jugoslavi poicliò non riguardano Boitanto la politica interna austriaca, ma costituiscono una minaccia per la pace. . [Stefani ). Comunisti belgi condannati per la manifestazione contro l'Ambasciata d'ita lia . Bruxelles', 13, notte. Francois Van de Plas, segretario nazionale, e Henri Deboek, segretario regionale del partito comunista, accusati di aver partecipato alla manifestazione davanti all'Ambasciata d'Italia il 18 ottobre scorso, sono stati condannati a due 1 hesi di prigione e a 350 franchi di ammenda.