Il Governo riafferma le dichiarazioni del vice-Re

Il Governo riafferma le dichiarazioni del vice-Re Il dibattito sull'India ai Comuni Il Governo riafferma le dichiarazioni del vice-Re Londra, 7, notte. Il dibattito sul tema indiano svoltesi ieri alla Camera dei Lonls, aveva a tal punto ctiiariio la si Hi azione ed eliminata la possibilità di una arisi governativa, che, quando esso riprendeva oggi «Jlu Camera dei Cornimi, non aveva affatto quel carattere minaccioso per il Governo che era stato preannunci imo da tutu glii informatori parlamentari dei glomaM la settimana scorsa. Alla Camera Alta, lord Readlng aveva chiesto e ottenuto tutte le spiegazioni che voleva e le manifestazioni di pirotecnica oratoria di lord Birkenhead non potevano impensierire il Governo, il quale era stato avvertilo ohe tanto Baldwin quanto Chamlierlain avevano ottenuto du lord Birkemhead la promessa che le sue dichiarazioni si sarebbero mantenuto misurate nell'attacco e prudenti nella aìliusionc all'India. Lo scopo di Baldwin Al partito conservatore premeva non poco in tutto questo scatenamento di polerruiche o di rancori personali di salvare il Governo dalia imbarazzante situazione in cui si era posto e di evitare imbarazzi al viceré lord lrwin, urna delle personalità più rette e una delle menti più chiare e lungimiranti del partito conservatore stesso. Era evidente, data la posizione presa dal Governo in questa faccenda, che ogni attacco alla politica indiana di MacDopaM si risolveva di necessità In un attacco al viceré. Lord Birkenhead aveva accettato i suggerimenti dei suoi colleglli Baldwin e Chamiberlain, e aveva annacquato 11 suo vino. E' difficile perù immaginare che cosa avrebbe potuto dire di più, se si fosse abbandonato senza freno alla sua naitiiirale irruenza. Da quando egli ha abbandonato la politica militante per dedicare la sua attività alla City, l'effetto dei colpi della sua poteriite arti giuria oratoria ò mollo diminuito. 11 rumore rimane formidabile, ma ie breeeie praticate dai colpi sono facilmente riparabili. E' cosi che il dibattilo terminava con un cortese scambio dd scuse fra gli avversari riconciliatisi in una più che mai ermetica interpretazione delle promesse fatte alil'lndia da lord lrwin. Il Governo dichiarava che la sua pòlitica indiana era quella de; suoi predecessori, e siccome questa prometteva airjnrìi;a un regime che assomigliava in modo non precisato a quello accordano ai Dominions, ad una data indeterminata e che nessuno è in grado di determinare, non vi era più motivo di allarme o di recriminazioni. 11 dibattito alla Camera dei Comuni avrebbe pe-tiito essere evitato, perdio tutto quanto vi era da dire era stato detto. Baldwin aveva chiesto che la giornata di oggi fosse riservata ad una discussione sul tema indiano, non. più per porre imbarazzi al Gov.rno, ma per chiarire in questa faccenda la propria..posizione .cihe il Vailj Mail e til Daily Express avevano te-italo di eomp'rom'étiare affli ocohi dei proprio partito. Baldwin, avvezzo a questi attacchi, non vi avrebbe prestato orecchio, come egli ha dichiarato anche oggi in Parlamento, se essi non gli fossero parsi pericolosi per i futuri rapporti anglo-indiani. Nessun desiderio quindi era in Baldwin di creare imbarazzi al Governo, piuttosto anzi quello di agevolarlo contribuendo a smantellare un edificio fra le cui mura era stato ordito un piccolo complotto, non solo contro il Governo, ma anche contro Va. Baldwin stesso. Una lettera di MacDonald all'ex-«Premier» Il leader dell'opposizione ha narrato che il 20 settembre scorso, il Ministro delle Indie gli mandò il suo segretario particolare, latore di una lettera del Primo Ministro, nella quale quest'ultimo lo pregava di associarsi al passo compiuto a Londra dal vice-Re, nel senso di consentire ad aggiungere, nel testo di una dichiarazione che 11 viceRe intendeva fare al suo ritorno in India, promesse relative al regime di Dominion, cui si era già accennalo dal Governo nel 1917. Il consenso dell'on. Baldwin era stato richiesto dal Primo Ministro con 'aggiunta che la dichiarazione del vioe-Rp sarebbe stata fatta d'accordo con la Commissione Simon e con il consenso degli altri Partiti. MacDonald desiderava avere una risposta immediata, perche al accingeva a partire per l'America. Baldwin, nell'impossibilità di conultare i suoi colleghi si è assunta In grave responsabilità di rispondere al Primo Ministro e ha dato parere favorevole, aggiungendo però che - rispondeva in nome, proprio, e non in nome del suo partito, ma che si Impegnava nel tempo stesso, ai suo ritorno in Inghilterra, a persuadere i suol colleghi ad adottare le sue vedute. Baldwin ha insistito questa sera alla Camera sul fatto che egli è stato Inviato ad approvare una dichiarazione del vice-Re che doveva, a sua volta, avere ottenuto il consenso della Commissione Simon. Solo il 23 ottobre egli ha appreso che a Commissione, non solo non aveva ato la sua approvazione, ma si era opposta a che venisse fatto parola del egime di Dominion Baldwin ha convocato allora i suoi amici membri de' passato Governo, ha esaminato con oro la nuova situazione e, in una seonda lettera a Snowden, che sostiuiva MacDonald, ha ritirata l'approvazione precedentemente data. « Sono false dunque — lin dichiarato Baldwin — da cimi a fondo le osservazioni del Daily A/nt( ». Circa poi l'accusa inriireltamento riolta a lord lrwin, Baldwin ha narrato n seguito a quali circostanze aveva ecisa la nomina dello stesso lrwin a vice-Re delle Indie. « Il Governo ha commesso on errore » Voratore ha quindi dello che tutte le oci di crisi di Governo sono assurde perchè l'opposizione chiede soltanto piegazioni, dato eh-; ritiene che un erore è stato commesso dal Governo nel'autorizzare la Dichiarazione Invln, enza essersi assicurato il consenso della Commissione Simon. Tale errore oinvolgeva il rischio di pregiudicare 1 apporti della Commissione e quello di fare sorgere malintesi in India. Gli mpegni assunti nel 1917 devono esser rispettati nella lettera o nello spi¬ mttlèbpsBsesdrito, ma nessuno può presagire o Us-;r gare in precedenza gli stadi! che lo svi!'iili;po dell'India dovrà percorrere prima di raggiungere la méta finale. Ln forma del Governo responsabile in India sarà determinata da forze che nessuno può controllare; e Baldwin ha pertanto consiglialo la Camera di non imi ni linciare parole che possano compromettere la pace dell'India. Egli ha concluso dicendo ohe l'opera degli statisti in Inghilterra deve essere compiuta in buona, fede e senza corrupromettere l'avvenire, perchè il raggiungimento di un regime dii selfGoverno in India sarà opera delle generazioni future. Lloyd George e le promesse del '17 Ha preso quindi la parola Lloyd George il quote, in modo alquanto pungente, si è lamentato che il Primo Ministro si sia rivolto soltanto a Baldwin ed abbia completamente ignorato in questo scambio d'i vedute preliminari alle dichiarazioni di lrwin, lui, Lloyd George. (Al posto di Lloyd George, come già s'è detto, MacDonald aveva consultato lord Readiing). La parte interessante delle dichiarazioni fatte da Lloyd George è quella in cui egli ha narrato gli eventi che hanno condotto alla dichiarazione del 1917, e cioè alla promessa di un regime di Dominion all'India. La narrazione di Lloyd George è interessante In quanto la promessa del 1917 fu fatta appunto da lui durante una riunione del Gabinetto Imperiale in tempo di guerra. La decisione era stata presa per mostrare di tener, conto della mentalità nuova che si stava manifestando nel mondo in seguito albi propaganda di guerra: desiderio di autonomia, bisogno di maggior libertà, nuove ideologie mondiali e selfGoverno. Lloyd George ha detto che in nessun caso il Governo, qualunque esso sia, potrà tornare indietro. La dichiarazione del 1017 rimane il principio cardinale immutabile della politica inglese nel riguardi dell'India. Ma le dichiarazioni di lord lrwin hanno fatto nascere in India la sensazione che un immediato cambiamento di regime fosse desiderato dal Governo inglese. Ciò è incompatibile — ha detto Llo>d George — con lo sviluppo costituzionale dell'India. Fino al 1919 l'India ha ignorato che cosa fesse un Governo democratico. Il 95 % della popolazione indiana è analfabeta, ed esistono in quell'enorme Paese più di trenta razze, nazionalità e lingue, cosicché parlare dell'India come di una unità nazionale e come di un popolo, è un'assurdità. Ciò che all'India — ha affermato Lloyd George — è stato accordato dal Governo nel 1917, è stata una • certa misura di seff-governo limitato, ristretto, sperimentale e provvisorio ». Se l'esperimento avesse dato risultali soddisfacenti, esso sarebbe stato csteivo mediante una più larga e gra duale concessione Ano a raggiungere, in un'epoca lontana, un regime analogo a quello ottenuto dal Canada e dall'Australia. Le dichiarazioni del vice-Re, Invece, sono state interpretato come un pas saggio brusco dalla condizione attuale a quella finale di Dominion, e Lloyd George ha cùiiesio al Governo d'i • dichiarare in modo categorico che 'interpretazione data ai leaders india ni dal vice-Re è inesatta». <> Sarà una dichiarazione spiacevole per l'India — ha aggiunto l'oratore ma non meno spiacevole certo della sorpresa che avranno gli indiani quan do tra cinque o sei mesi apprenderanno che la Conferenza per introdurre un nuovo regime nel loro paese non è stata convocata affatto ». Il viceré difeso dal Governo Ha .pieso poi la parola il Ministro delle Indie, Wedgwood Ben, 11 quale ha definito deplorevole e catastrofico i! dt-scorso di Lloyd George. U Ministro ha detto: « Lloyd George ha reso nel passato grandi servizi al Paese, ma oggi ha parla» a nome del suo gruppo parlamentare senza curarsi delle ripercus sioni che avranno in India le sue incaute parole. 11 Governo ritiene che 'attuale vice-Re dell'India sia in tutto degno del posto che occupa. Lord rwin 6 uno degli uomini più cospicui dell'Impero • Quanta a Baldwin, il Ministro ha confermalo punto per punto aio che il eader dell'opposizione ha detto per quel che concerne la sua posizione nele trattative segrete che hanno preceduto la dichiarazione ilei vice-Re. « Che cosa ha fatto — si è chiesto l'o atore — ì'on. Baldwin? Egli non ha atto altro che appoggiare il vice-Re 1 suo errore è stato quello di rimanere fedele ad un amico e temo che non sarà mal un grande leader perchè gli ha l'incapacità congenita di commettere una cattiva azione ». [Vivissima ilarità). « Le condizioni — ha continuato il Ministro — poste da Baldwin per dare a sua approvazione alla politica del ice-Re non sono state soddisfatte; esse mplicavano l'approvazione del partito iberale e l'approvazione della Commissiona Simon. U Governo, per le Inistenze del vice-Re, ha deciso di non ssumere una iniziativa che sarebbe tata disapprovata dalla Camera, ma i ripetere ciò che tutti gli statisti inglesi avevano detto e ripetuto dal 1917 n poi. Il Governo ha ritenuto di dover ibadire l'impegno del 1917 per dimotrare la continuità della politica Inglese in India. Ciò che lord lrwin ha etto 6 stato ben detto, polche esprimeva quello che doveva esprimere. 'iente di più, niente di meno. Se il Parlamento disapprova le parole del ice-Re. abbia il coraggio di assumere a responsabilità, di annullare le promesse solennemente fatte dall'Inghilerra nel 1917. Il Governo laburista era bero di respingere i consigli del viceRe; non lo ha fatto perchè era pienamente d'accordo con lui. Occorreva ombattere la campagna in India di cloro ohe accusavano l'Inghilterra di malafede; l'esito è stato che una miliore atmosfera si è instaurata in Inia; la politica laburista nei riguardi ell'India, cosi come è stata enunciaa da lord lrwin, è e non è ad un empo quella dei Governi precedenti. cambiamento profondo arrecato nela politica indiuna dal Governo attuale stato un cambiamento di spirito; abiamo abolito lo stile Birkenhead I E erchè l'india sappia quale è la vera tuazione, tengo a dichiarare che lord irkenhead non occupa ora alcuna poizione ufficiale. Si occupa di traffici di commerci e desidera di essere coniderato come estraneo alla politica el suo Paese I a, Lloyd George ha ripetutamente Inter- otto il Ministro per ottenere da lui lnidp suoi lavori senza curarsi' delle ©olemiche dai giornali, delle manovre deuna dichiarazione esplicita sui significato delle parole del vice-Re, ma senza successo. Wedwood ai è Umiliato a rispondergli cosi: » Ciò che lord lrwin ha detto è chiaro o non vi ò nulla da aggiungere, nulla da togliere. Nessuna interruzione e nessuna richiesta imperativa riusciranno a farmi dire una parola di più dquanto ha detto 11 vice-Re. Prego l'onLloyd George di considerare queste mie parole come la mia risposta finale e categorica a tutte le sue domande •. Conciliative dichiarazioni di Simon Dopo una breve dichiarazione conciliativa di John Simon, che ha asserito ohe la Commissione proseguirà Curtius, Partiti e delle contingenze politicheha preso la parola il Primo .Ministro per ringraziare Simon e per assicurare il Presidente della Commissione statutaria che il Governo non ha mai avulo l'intenzione di comiprometterecon mosse personali e azzardate, la posizione della Commissione dinanzal Paese e dinanzi all'India. Una mozione di larvato biasimo aGoverno, presentata dai liberali, è stata riti rara. Il dibattito è terminato senza che l'opposizione sia riuscita a estrarre dbocca da! Ministro delle Indie una parola chiara e impegnativa. La situazione rimane dunque quella che era amomento in cui lord lrwin ha fatto lo sqe dichiarazioni a Delhi; ma ti dibattito di oggi, in ogni caso, ha rinforzalo la posizione di lord lrwinmalgrado gli allaccili rinvoltigli da Lloyd George. Il vioe-Re gode infattla fiducia completa dei due massimparliti della Camera, quello laburista e quello conservatore, e la dimostrazione d1 questa fiducia è forse l'unico risultato soddisfacente della discussione odierna. I riUSSfìftf) flfil liahinfittn tftlìftWnII liaJOCttu U01 UaUlllGlW ICUOiUUCurtius agli Esteri ■• Ancora In sospeso il titolare alla Eoonomia Berlino, 7 notte. Il presidente Hindenburg ha ricevuio questa mattina U Cancelliere Mueller hi lungo coiloq'uio. 1 giornali apprendono ohe, oggetto d'ella conversazione è stato il deflni-tiivo assetto deGabinetto in seguito alla morte dStreseniann. Viene confermata la notizia che il portafogli desìi Esteri, con ognii probabiliiià, sarà definitivameiMe assegnato al dott. Curtius. Per quanto riguarda il portafogldell'Economia, sono sempre candidati dme populisti, derAi'tato Ailbrecht e depilitelo Moldenhauar, tutt'e due del'ala stresemanolana del partito ; sebbene ci sia nel partito sieseo una corrente per la nomina a questo Ministero di un membro dell'ala destraBasta ricordare te radjjci profonde originarle che questo partito-ha neterreno ridila grande Industria renana, per compreadere l'importanza chsi deve annettere a questo portafogliin particolare; più ancora forse che olio stesso portiafogiM degli Esteri. Lasciandolo ora una personalità come si vorrebbe sostituire questcon una personalità che dna goranziia d.l una politica energica, e gelosa ddestra, senza pericolo di transazionii o compromissioni con La social-democrazia, iai questo campo. Questa persona Mia, candidato dell'ala destra, sarebbe il depurato Dauch, uno degli intransipenu. Anulie questo è uno degli indizd'i quella tendenza che caratii'C-rizza in questo momento tutti i partiti, e che abbiamo già più volte messa in rilievo in queste tornate d'i orisd di ri rarsi dal pericolo di eccessive compromissioni, a cnii li espone ormai la roppo lunga ed esigente convivenza con la social-democrazia al Governoper cui essi sembrano ora intest a uno sforzo dli ri:c©nq'Uiiis.ta della pro-pria personalità. Di questa tendenza è un un segno anche la candidatura dDauon come ministro deltt'Economia La vicende dei IO mila tedeschi che emigrano dalla Rustia al CanadaBerlino, 7 notte. Continua a occupare la pubblica opinione e i giornali la vicenda dei diemula oriundi tedeschi che emigrano dalla Russia sovetica, in cerca di una nuova sede^ che dovrebbe essere il Canada, n Berliner Tageblalt oggi ha da Mosca che cola, è arrivato un altro cagliono di quattromila dl essi, dalla regione dea Volga; cosicché ora tutta quanta la comunità dei diecimila è in movimento. Il Governo russo, che già i e lasciato indurre a dare loro il permesso d( emigrazione, sebbene a caro prezzo, li sollecita ora a partire, minacciandoli diversamente di deportarli n Siberia, Il fatto è che questi disgraiati si trovano sempre più senza mezi, come pure gli scaglioni che sono rrivati a Kiea. Dal Canada si segnala he 11 permesso di immigrazione colà condizionato al fatto ohe l'immigraione avvenga nella futura primavera, ppure anche subito, purché gli immigrati portino con sé i mezzi di sostenamento per tutto l'mminenta inverno, he certamente non è la stagiona più. ropizia per un'immigrazione In grane stile. I giornali esortano il Governo edesco a provvedere alla sorte di qua. ta popolazione migrante. Il Berliner Tageblalt propone di avviarne almeno na parte in Prussia orientale dove orse ci sarebbe posto per una colonizazione. La lezione di Arias ad Atenesul oorporstivismo fasolita Atona, 7, notte. Stasera nella sede del circolo Bioloico « rrpasses » il prof. Gino Arias, ell'Associazione Nazionale Professori Universitari fascisti, ha tenuto una onferenza sul tema t Origine e svi uppo dell'economia corporativo ». L oratore, che venne presentato con obili paròle dal presidente del cirolo, prof. Papofrangos, è stato ascolato con vivissimo interesse dal folto, le'to pubblico che gremiva la sala e tte lo ha calorosamente applaudito. Fra te personalità presenti si notaano il Ministro degli Esteri Mlcalao. ulos, il Mlnisfro dell'Agricoltura Spi- HdJs, il Ministro della Marina Rottaris, Ministro delle Finanze Marie, il MI-i Atene Macas a KassavetlS, il perso-olo della R. Legazione d'Italia al ompleto, il n. Console, i componenti Direttorio dei Fascio e una larga mnnresentanza del Torno Dlnlomatieo B «uSi Wf« hTSnZ Braserà n nano na onerta n ono-le del pror. Arias un pranzo al 50 co-Uerii. I