La prolusione di Arnaldo Mussolini

La prolusione di Arnaldo Mussolini L'inaugurazione dell'anno accademico all'Istituto Fascista di Cultura La prolusione di Arnaldo Mussolini I Milano, 31, notte Si è inizialo questa sera il nuovo inno di attività dell'istituto Fascista di Cultura con una prolusione del dott. Arnaldo Mussolini dui titolo: « Stile fascista, stile di vita ». Il grandioso salone della Casa del l'ascio, dove sono tenute le più importanti lezioni, era stasera gremito in maniera spettacolosa. Sulle tribune si erano raccolte le pia spiccate autorità, fra le quali l'on. Dino Alfieri, presidente dell'Istituto, che tanta pacione e intelligenza profonde nella direzione dell'istituto stesso. Fra il pubblico numerose erano le rappresentanze dei gruppi rionali fascisti, con i gagliardetti, e numerose pure le signore. Una magnifica adunata, nella quale si notavano anche artisti, letterati, giornanti. 11 presidente dell'Istituii), on. Alfieri, ha fatto una breve esposizione dell'attivila svolta dall'Istituto nell'anno docorso; quindi ha ceduto la parola al don. Mussolini. Il don. Arnaldo Mussolini, appena compare alla tribuna, è fatio segno ad una imponente ed entusiastica ovazione. Ristabilitosi i! silenzio, l'illustre oratore ha iniziato il suo dire fra la più viva attenzione. ligii ha innanzi tulio chiarito le ragioni per le quali accètto con lieto animo l'invito dell'on. Alfieri ad inaugurare con una sua lezione il nuovo anno dell'Istillilo Fascista ili Cultura; ragioni ideali da ricercarsi nell'ora di fervore die il Fascismo sia attraversando, e sopra-i lutilo nella necessità di t-eniiptrare i fascisti)! a una sempre più consapevole disciplina, capace dii reagire, in ogni momenti', contro qualunque insidia. « Nella nostra vita ili italiani — ha delio il dott. Mussolini — vibra un contenuto orgoglio che esalta lo spirito ed irradia -le azioni di ogni giórno; appare in essa una visióne di bellezza non fondata su parvenze illusorie, ma sovra una coscienza corica che rende vitale la nostra azione, mentre l'anima è tesa, con ardente volontà, verso il domani. Come un fiume maestoso « Nella vita fascista odierna — che si allontana dal suo punto ili origine tumultuoso, come il 1910, arderne e pieno di sacrificio, come gli mini 1920, 1921, 1922: cioè dal punto liimi'iioso e drammatico della Marcia su noma — si rivela un passo cadenzalo, ininterrotto, una maggiore ampiezza ili vedute e di problemi. Li forza odierna del Fascismo può paragonarsi al corso maestoso di un fiume che quando giunge alla pianura allarga il suo alveo ed estende a più vaste zone la sua benefica potenza. « Ma questa potenza raggiunta non consente tuttavia di adagiarsi su quella che è stata la fatica di un decennio. Bisogna agire e vivere con perfetto stile. Lo stile s! concilia con l'etica fascista e rasserena le nostre coscienze di fronte al morti per la bellezza ed il successo della nostra fede. Solo cosi si inizia degnamente il nuovo anno del Regime ». A questo punto l'oratore, con sintesi rapida e geniale, rievoca le grandi tappe compiute dal Fascismo nella ricostituzione spirituale ilei popolo italiano. Aver saputo trainare un tessuto nella vita collettiva, che va al di là delle vicende degli uomini mediocri e insufficienti ; aver riordinato uno Stato, data una coscienza ad una gente Intera, esser riusciti a fissare le direttive per la vita avvenire; aver rivisto 1 trattali » riportati i confini al massimo delle possibilità, aver vinto il fronte Interno, dominato il fronte esterno: aver richiamate le classi borghesi al senso delia responsabilità; avere insomma, attraverso un moto rivoluzionario, sradicato un vecchio mondo e instauralo l'ordine nuovo; aver impostalo il problema italiano sul famoso trinomio « autorità, ordine, giustizia », posto dal Duce e destinalo a varcare, olir» 1 confini di Roma, an che le frontiere della Nazione Italiana tutto ciò riassume altrettanti punti fermi raggiunti dal Fascismo. Statica e volontà « Ma per il valore storico e morale di questa nuova vita italiana è necessario individuare le ombre caduche amo rami qua e là nella grande luce E' necessario individuatile e combatter- le dovunque si trovino. Senza debolez ze. senza mezzi termini. In tuite le rivoluzioni, la storia, rivela, in forme diverse, l'apparire di questi fenomen Gli asceti e gli avventurieri, le masse d'impelo, sono gii elementi che cosi tuiscono la parte d'attacco al vecchio mondo. Ma intanto non mancano mai coloro clie vanno a dormire in una se ra di tragedia e che pretendono al mattino dopo che il cielo sia radioso come ha descritto il Manzoni il cielo di Lombardia, cosi beilo quando è bello essi commettono degli errori di valutazione imperdonabili. Bisogna ram meritare che la vita italiana è stata sempre la risuliante di due tendenze che sembravano In antitesi, mentre convergevano allo slesso fine: la forza, in ceno senso statica, delle tradizioni, del formalismo, delle leggi, e la forza volitiva che anticipa, con la sua generosità e co! suo impeto, il cammino e la vita di un popolo. Chi studia il Risorgimento comprende quale elemento animatore 6ia stato Mazzini e quale somma decisiva di azione illuminata abbia portato Garibaldi. Non dimentichiamo cosa sia costato l'immettere le forze garibaldine nel quadro dell'ordine costituzionale quando re! '70 l'Unita italiana è finalmente stata un fatto compiuto: Nessuno può pensare a Nino Bixio senza considerarlo un impulsivo, un generoso ed un valoroso : ebbene egli non voleva asciare Roma nel 1R70 senza avere fatto prima sparare alcuni colpi di cannone contro il Vaticano. Sessanta anni dopo è avvenuto il fatto storico della Conciliazione. La Storia non cammina su degli schemi preordinati; la Storia è vita, esperienza, antiveggenza, sorpresa ». Il dottor Arnaldo Mussolini ha quindi seguitato tracciando un quadro completo della politica economica e inanziaria del Regime, poWtlea ispirata sempre a una chiara visione reaistica, tutta protesa verso risultati concreti, nei quali la potenza economica si è sempre elevala di pari passo col prestigio inoralo della nuova Italia; risultati che hanno richiesto e richiedono ogni giorno una lotta tenace, che si compie in perfetta coesione di popolo e di Governo. Ed e appunto a proposito di questa coesione che la parola crisi corre troppo nella circolazione delle opinioni del giorno. La crisi — se c'è - è generale, e ben lo prova l'odierna condizione economica desìi Siati Uniti. Ma da noi la situazione generale è superiore a qualsiasi Paese di tessuto economico più antico più forte del nostro, e nella crisi nternazionale oggi noi ci muoviamo cin maggiore agilità, si che se al notro spirito laborioso aggiungeremo il riterio del risparmio (proprio oggi si celebrata la sua festa), noi rinsaldeemo la nostra situazione di popolo enza isterismi speculativi su delle basi ii ricchezza concreta sanamente gua- cfpmsamdrefIeebd ,a g,, nnn rho, un'altra caratteristica ti pica del Fascismo è quella di aver ffrontato il problema sociale. « Non 5TPL5lM2tMtzSd o a . e o lesserò qui l'elogio — ha dichiarato l'oratore — della legislazione operaia fascista, del concetto di collaborazione, della Caria del Lavoro, nella Ma: gtstratura ed In genere di! tutti quegli elementi di previdenza che pongono in nostra legislazione all'avanguardia di tuite lo altre legislazioni internazionali. Come avviene in molti casi, noi aiaino vittime un po' delle frasi ratte, un po' delle tradizioni ed mi po' di quella mentalità critica che e caratteristica nei popoli aiiticlH. che hanno vissuto una serie Ininterrótta d'avvenimenti .poliiiici ed economici. Ma il movimento corporativo italiano è originale. Non ha eguali. Non ha neppure delle rassomiglianze. Non .si ingrana nella vecchia concezione Socialista. Non parie da nessuna pseudo verità delle scuole sovversive. E' nosfito ed e scaturito dalla mente del Duct\ In esso si e convogliato il pensiero degli uomini politici e degli studiosi », Quii giunto, Arnaldo Mussatoli ha fatto mia serrata disamina del V*>',le' ma sociale e del relativo problema sindacalo In Italia. « Quando si esait-a il lavoro, egli ha sótìo'ìfineato, ci si fei'ma sempre al lavoro manuale. Ebbene, -e necessario dire allo e fono, che l'armonia della vita nazionale si raggiunge solo con l'esaltazione di tutti i valori, e dei nobiliiare tutti coloro che lavorano col pensiero e con le opere ». Doipo aver invitato i giovani scrittori che hanno la rara fortuna di possedere una tribuna e di scrivere sui giornali, a non negare a priori J'aspirazir.ne, la fatica, l'elaborazione desili altri popoli, e a considerare i gr\ndi eventi della storia con la dovuta e consola serietà, l'oratore si è rivolto in particolar modo a quei giornalisti che a volte si improvvisano arbitri e giù- dici di situazioni, ed a volte afferma-no che la stampa deve entrare in ogni vicenda della vita collettiva, per portare il contributo necessario alla soluzione di tutti i problemi. Oggi vige lo Sialo forte. Abbiamo voluto uno Stalo che avesse le altitudini e la severità de! comando. Noi abbiamo vissuto troppo la tragedia della mancanza deHl'autoritù, ppr non avere desiderio e per non gioire oggi di questo senso austero deMa gerarchia, della disciplina autoritaria. Severità: virtù fascista Ed è ancora in virtù di questa disciplina, ha concluso il dottor Arnaldo Mussolini, che debbono scomparire lutte le incrinature e le riserve proprie delle cosi dette classi alte é dogi! pseudo inteillettuali. C'è in costoro un atteggiamento particolarmente favorevole a tutto ciò che sa d'olire confine, una pro-pensione ad accogliere le lezioni spirituali dell'estero a danno di quanto si sta compiendo oggi in Italia, cui è assolutamente necessario porre fine. « Noi dobbiamo sapere, se 11 popo'o italiano 6 per Decio Raggi, che, morente per ferite di guerra, esclama: » O gioventù d'Italia, invidia la mia sorte fortunata!»; ovvero se debbano avere fortuna in Italia i libri del Remarque, dissolvltori della grandezza della guerra, Gli indifferenti del Moravia, negatore di ogni valore umano, ed I liibrì dì Dekobra, creatore di artificiose avventure per spiriti decadenti. Il falso intellettuale è pericoloso: perchè si serve di tutti i mezzi ipocriti, fìnge di non fare della politica e si dichiara afascista. E' questa una espressione di comodità per tenersi .in serbo il futuro. Un futuro, agglungo'fo, molto... lontano. Esce un libro" cóntro' la guerra, e lo s! esalta per il suo valore » umano e morale ». Esce un Libro che mostra la gioventù italiana come abulica, senza amore e gli inteillettuali. o falsi tal!, si esaltano. Bisogna curare, con una profilassi energica, questi mali, che disintegrano lo spirito dei migliori. Bisogna sottoporre a misure severe i piccoli caffè di provincia, che diventano i luoghi comuni della maldicenza di ogni specie, di coloro che hanno sempre ina serbo le novità assurde, le stupide freddure e le neschine denigrazioni di tutti i valori umani. Essere severi, essere di siale: ecco la caratteristica del fascisti e del Fascismo ». Il dott. Arnaldo Mussolin» è stato più e più volte interrotto da nutriti applausi. La sua prolusione, cosi densa di idee originali e convincenti, ricca di raffronti storici e culturali, è stata giudicata, sia pure nella sua necessaria brevità, come uno degli studi più esaurienti ed ispirati che siano apparsi in questi ultimi anni. Arnaldo Mussolini ha abbracciato in una visione, illuminata dal suo alto ingegno e dalla sua ardente passione, tutto 11 panorama dell'ilalla fascista nei suol vari aspetti politici, sociali, corporativistici e intellettuali, ed ha perfettamente definiti 1 doveri che spettano ad ogni italiano e ad ogni fascista per oggi e per domani. 11 dott. Arnaldo Mussolini, salutato alla fine del suo discorso da una dimostrazione caldissima di ammirazione, è stato con fervore complimentato dalle più alte autorità. L'Istituto Fascista ha deciso di dare alle stampe la prolusione, perchè possa essere ovunque diffusa. La fondazione « Figli del Littorio » Un milione dalla Cassa Assicurazioni sociali • Altre cospicue offerte Roma, 31, notte. Il Consiglio della Cassa Nazionale per le assicurazioni sociali, sotto la presidenza del sen. Garbasso, ha deliberato nella sua ultima seduta di stanziare un milione di lire par la fondazione nazionale » Figli del Littorio ». A questa deliberazione in favore della fondazione « Figli del Littorio » che, come è noto, è stata creata dal Gove-mo nazionale per la tute la della gioventù italiana di oltre con fine, a mezzo dei Fasci all'estero. Il Consiglio della benemerita Cassa ha voluto dare un significato di protesta contro l'altemtato del fuoruscltisme antifascista alla preziosa vita di S. A. R. il Principe Ereditario. Sono pervenute altre cospicue offerte alla fondazione « Figli del Littorio » conte Natale Labla di Capetown, lire 110.000; oomin. Pietro Cidonio di Ro ma. lliio 100.000; N. N. di Milano lire 100.000; Istituto nazionale di credito per il lavoro italiano all'estero lire 50.000; avvocato Riccardo Gualino di Torino lire 50.000; conte Guazzone di Passili acqua di Buenos Aires L. 50.001); Lega fascista del Nord America lire 50.000; Ordine dei Figli d'Italia di Filadelfia dollari 2,500; Società Edison di Milano lire 30.000; S. A. Detonine lire 25.000; Federazione nazionale panificatori lire 20.000; Cassa di Risparmio di Milano lire 20.000; Azienda consuma tori di carbone lue 15 000; Confederazione nazionale bancaria lire 15.000; Sc-'ieià Richard Ginori lire 10.000; Creduto Italiano lire 10.000.