Conservatori e liberali contro il Governo sul problema della disoccupazione

Conservatori e liberali contro il Governo sul problema della disoccupazione LA RIPRESA PARLAMENTARE INGLESE Conservatori e liberali contro il Governo sul problema della disoccupazione Londra, 28 notte. T-.a ripresa parlamentare di domani si preannunzia irta di pericoli per il Governo laburista. La tregua concessa al Governo dai Parliti di opposizione e agevolala dalle vacanze parlamentari è giunta al termine. Il Governo ha avuto cinque mesi di tranquillità inimteiu'otta e presentandosi domani alla Camera non pòtra certo invocare a sua difesa, di fronte agli attacchi die subirà da quasi tutti i banchi, la scusa della ristrettezza del tempo o quella delle dure fatiche parlamentari. Ha avuto un periodo di tempo eccezionalmente ampio nel quale maturare i suoi piani e costruire le sue difese contro gli avversari. MacDonald inoltre non può lamentarsi di essere stato ostacolato da malevolenza di attacchi e da polemiche. Le vacanze parlamentari sono trascorse anzi in una atmosfera di sonnolenza totale per ciò che concerne l'opposizione, la quale ha raccolto in luogo di Mac Donald e dei 6uoi colleghi i più violenti attacchi da parte dei propri giornali per la sua inattività degli ultimi mesi. Il Parlamento riprende ora i suoi lavori senza che conservatori e liberali abbiano deciso una chiara linea di azione e un ben concertato programma di battaglia. Gli accordi oon la Rustia Sembrava che qualche cosa fosse stato deciso dai conservatori in materia di ripresa delle relazioni diplomatiche con la Russia, a giudicare almeno dagli attacchi che Raldwin e i suoi seguaci avevano fatti all'on. Henderson. Ora gli stessi organi conservatori sono obbligati ad ammettere che su questo tema l'attacco "rimarrà puramente teorico. In altre parole, come già prevedevamo, l'accordo concluso da Henderson, dopo qualche giorno di dura navigazione! in un mare abbastanza tempestoso, giungerà sano e salvo in porto. I conservatori infatti non hanno alcun interesse ad ostacolare questa ripresa di relazioni con Mosca, la quale può risultare più fatale per il Governo e specialmente per tutto i! partito laburista che non un rifiuto di approvare l'accordo Henderson-Dovgaleweki. Il partito conservatore non può ignorare il parere favorevole alla ripresa delle relazioni con la Russia dei grandi industriali inglesi, dietro i quali si tengono naturalmente silenziosi ma pronti a finanziare gli scambi economici anglo-russi le influenti personalità dell'alta Anania della City. Sconfiggere il Governo sul tema russo sarebbe un grave errore tattico poiché il Partito laburista si troverebbe in grado di giustificare la propria incapacità a risolvere il problema della disoccupazione invocando i danni recati alle industrie del Paese dal mancato riconoscimento della Russia. La battaglia dunque su questo tema apparirà aspra, ma soltanto agli spettatori più lontani dal « ring » di Westminster. I privilegiati che siederanno nelle prime fila, cioè i bene informati, non la prenderanno sul tragico perchè sanno fin da ora che essa terminerà con una sospensione di ostilità, in attesa del come si comporterà la Russia dei Soviet di fronte agli impegni che essa automaticamente assumerà al momento in cui invierà a Londra il 6iio ambasciatore. Il problema navale Sulla politica estera si parlerà mollo, ma non si deciderà nulla. Assisteremo più che altro ad un torneo oratorio che lascerà le cose al punto in cui si trovano. MacDonald, Henderson e Snowden sono per ora avvolti da un'aureola di benemerenze e di successi che li rende quasi immuni da attacchi. Del resto tali attacchi potrebbero ben diffìcilmente concretarsi in forma precisa, dato che i successi sono di un carattere essenzialmente impreciso. Quelli di Snowden all'Aja pendono ad un filo e rimarranno in questa molto incomoda posizione fin tanto che la crisi di Governo in Francia non sarà del tutto risolta e che i tecnici di Baden-Rnden non si saranno accordati sulla questione della Banca Internazionale. I successi di MacDonald sono anch'essi puramente psicologici, almeno per ora. L'opera del Primo Ministro a Washington potrà infatti essere apprezzata soltanto al termine della Conferenza navale di Londra del prossimo gennaio, poiché soltanto allora sarà possibile rendersi conto della resistenza dei legami con i quali il Primo Ministro ha tentato di allacciare l'Inghilterra all'America. Resisteranno questi legami alla formidabile tensione del prossimo gennaio? Molti qui, in campo conservatore ne dubitano, senza d'altronde rammaricarsi. Per saggiarli fin da ora l'on. Churchill si è divertito ieri a dare loro degli inquietanti sfrapponi. In un discorso da lui pronunziato a New York in un banchetto di metallurgici, proprio al momento in cui Mac Donald viatrRia a bordo del piroscafo Duchessa di York alla volta dell'Inghilterra, l'ex-Cancelliere dello Scacchiere ha preso apertamente, e inattesamente per chi non conosca questo geniale guastamestieri, la difesa, nientemeno, che dei grandi navalisti di oltreoceano. «L'Inghilterra — ha detto Curchill — desidera vedere gli Stati TJniti potentemente armati e si compiace di ogni incremento della flotta americana ». L'Inghilterra e l'America sono impegnate a vivere in regime di uguaglianza, ma di uguaglianza di forza e non di debolezza poiché «il popolo britannico — ha proseguito Churchill — non vuole che i popoli migliori del mondo disarmino mentre i peggiori rimangono potentemente armati ». Churchill non ha voluto naturalmente precisare quali siano i buoni e quali i cattivi, ma si intende che, a suo giudizio, la bontà è una delle doti caratteristiche del mondo anglo-sassone. Le nebulosità- che si ostinano ad avvolgere i successi governativi in materia di polìtica estera hanno in r e a ogni caso il vantaggio di conferire al Governo una invulnerabilità assoluta. A MacDonald la Camera tutta farà senza alcun dubbio una accoglienza trionfale, e cosi pure non vi è neanche dubbio che la farà domani a Snowden, il quale rappresenterà il Primo Ministro in questa prima fase di schermaglie, parlamentari. Il bersaglio dalle opposizioni Ma se i possenti riflettori dell'oratoria laburista rifletteranno i loro sprazzi di luce sui colloqui americani, sulla Conferenza dell'Aja, sulla evacuazione della Renania, Baldwin e Lloyd George non si sforzeranno di spegnerli, ma obbligheranno i laburisti a rivolgere i loro fari sull'on. Thomas, e vi è molta probabilità che il ministro della Di soccupazione non riuscirà a mantenersi impassibile sotto questo concentramento di luci sulla sua persona. Egli non gode, a dire il vero, in questo momento di una grande popolarità, ed oggi egli è stato chiaramente informato da tutti i giornali di opposizione, conservatori e liberali, che egli tiene entro le sue mani le sorti del Governo. In altre parole l'opposizione è decisa a dare battaglia campale, quali che abbiano ad essere le conseguenze per il Paese, sul terreno della disoccupazione e in generale su quello della politica interna. Come scrive oggi un giornale conservatore, che lino ad ora aveva assunto le difese del Governo laburista: « il Paese, che è ben lontano dall'essere unanime sui tema della politica interna, è ora deciso ii chiedere una politica e protesterà contro 1 assenza di essa con la stessa violenza con cui protesterebbe contro progetti che disapprova. Su questo terreno il Paese è implacabile, e il Governo deve o soddisfarlo o cadere. La vita del Governo è dunque legata al successo de HI'on. Thomas nel grave compito che egli si è assunto ». 11 Ministro si è impegnato categoricamente a trovare una soluzione al problema della disoccupazione. Egli deve ora comunicarla alla Camera. Se ha un piano di azione preciso, concreto, di immediata esecuzione, egli può essere sicuro —- gli dicono i giornali di stamane — che l'opposizione applaudirà il suo autore con lo stesso entusiasmo con il quale appalude l'onorevole Snowden. Ma sul terreno della crisi industriale la Camera non accetterà mezze misure e Thomas sa che, su questo almeno, conservatori e radicali sono uniti. Lloyd George ha già dichiarato giorni or sono che è disposto ad essere tollerante su tutto, ma è deciso alla intolleranza completa sulla questiono della disoccupazione. La dialettioa di Lloyd George Il partilo laburista ha vinto le elezioni poiché esso promise la soluzione di questo problema: e6so ha raccolto anche voti di liberali perchè costoro ritenevano che il partito laburista fosse più atto ad escogitarne la soluzione di quanto non lo fossero il conservatore e lo stesso liberale. Senonchè le cifre della disoccupazione aumentano di giorno in giorno, e superano già di 100 mila quelle che erano al momento della caduta del Governo conservatore. Il partilo liberale, accusato dai conservatori di avere reso possibile l'avvento al potere del laburismo, ha ora la possibilità di dimostrare al Paese che il suo atteggiamento era sfato adottato per il bene della Nazione, p che può essere però abbandonato non appena risulti che questo bene è di natura illusoria. Ad oeni modo è sintomatico del malcontento esistente nelle stesse falangi laburiste, il fatto che il dibattito sulla disoccupazione non verrà aperto da Baldwin o da Lloyd George, ma da un membro della maggioranza governativa, l'on. Day, il quale chiederà al Ministro informazioni sul numero degli operai disoccupati che hanno trovato lavoro da quando il Governo laburista ha assunto il potere.