Vita di Madame de Rénal

Vita di Madame de Rénal SAGGI STENDHALIANI Vita di Madame de Rénal Più di una volta Stendhal aveva tentato di torci vedere la vita In una maniera galante, da Casanova, e sempre è finito col persuaderci, invece, al romanzesco, ch'è la cara verità delle anime. Anzi, a questo proposito, ha messo a tal punto l'intelligenza, la bravura, la malizia, la esperienza mondana, le idee, la moda del suo tempo e la tenera voce dei suoi ricordi personali che ne è salitato fuori un romanzesco cosi sottile ed elegante, ben vestito, un po' scettico e leggermente magico, da non saper se possa avere più degno posto fra Benée e il lourd Hugo, o non piuttosto fra Cocteau e Mauriac. E dire clip Stendhal era anche l'autore delle Chroniques llallennes, quelChroniques meditative, ragionate, rapide^dense di avvenimenti, piene di colpi di scena, di pugnalate, di rapine, di scale di seta e di sospiri, che, con intenzioni esaltati ve, furono scritte per una rappresentazione a forti tinte della storia e dei costumi d'Italia, nella maniera propria dei Comes o dei Recite che rese Bilustri tante penne di romantici. Il figlio del Secolo E' all'autore della Chartreuse, di Luclen Lcvwcn, soprattutto di Le Rouge et le Noir, che noi facciamo una condizione d'esprit ben diversa da quella in cui sono immersi i suol coniemporanei. In Rouge et Noir noi riconosciamo a fatica il tempo, la società che hanno dato tanto filo da torcere all'inchioslro di Balzac. Quell'epoca dorata giunge a noi con la leggerezza e la disinvoltura di un'epoca che potremmo aver conosciuto noi stessi, al principio dei nostri giorni, tra l'infanzia e l'adolescenza. L'aria di quella Verrières, di quella provincia, di quella Parigi mondana ci parrebbe respirabile ancor oggi; essa è ben diversa dalle pesanti aure dei capolavori romantici, da Eugenie Grandet a Sylvie. In Stendhal, tranne che sulle pagine evocative delle Chroniqves, il romanticismo non entra nell'ordine di un mondo, di una realtà rappresentabile; la critica potrebbe tirarlo in ballo solo a proposito di una questione lingui stica od estetica; che poi ha sempre pochissima importanza Per esempio, nessuno dei personaggi cJie si muovono sulla scena di Rou ge et Noir o della Chartreuse, mostra la faccia preoccupata e pallida del figlio del secolo, cosi fatale, in quel tempo, agli eroi delle due letterature dominanti di Francia e Germania. So rei, quel disgraziato Sorel che finisce sul patibolo come un qualunque protagonista di romanzo storico, è proprio lui. Invece, a stabilire una con cezione della vita assolutamente pò e -jsiuma al tempo e allo scrittore. L'ambi- o i , e i a e d o e o a e n l d o e e ro oo e e e e rire n l a ro l i, acm ie ò ea e. io on o oa, s eni. si no ti d oontoo tpui. o or zione, che doveva costituirne il carattere alla maniera del soliti tipacci della Comèdie Humaine, apre sulla sua anima, per la prima volta, 11 campo di una sottile psicologia. Oggi gli uomini moderni sono tutti dei Sorel. Chi di noi non sa riconoscersi nei panni di un Julien? Tutti ormai abbiamo rappresentato la sua medesima parte, prima in una dimenticata provincia, quindi in una capitale, pronti al successo e i al morir giovane •. La parte degli uomini di allora era ben altra; si pensava alle barricate, si beveva della birra. Sorel non è un figlio del secolo; piuttosto, chissà, noi potremmo vedere in lui il padre del nostro secolo. Il romanzesco di Stendhal E' pertanto che risale a lui, senza dubbio, lui Stendhal, l'origine del ge nere di romanzesco che fa gli onori delle letterature moderne. In Rouge et Noir, precisamente, la concezione del romanzesco si stacca per la prima volta dall'idea del romantico, connaturata alla quale essa si era fatta. Il romantico, prerogativa essenziale, qualità estetica di un'arte che doveva avere il suo tempo, moriva, come tale, e di naturai morte, agli ultimi splendori delia poesia di Heine, degli Idillio di Gerard de Nerval, e, tardi, assai tardi, in Italia, de! paludati orrori di D'Annunzio. Il romanzesco trova tuttora le sue ragioni; tal quale in Rouge et Noir, continua tuttavia a dare il segreto di un genere letterario, il meccanismo di una civiltà che, volta a volta classica 0 romantica, nessuno può ormai osare di rompere o di obliare. Non si tratta, qui, di avvenimenti: colpi di scena, pugnalate, rapine, scale di seta e sospiri; i movimenti di un cuore vi sono impegnati. Installato nell'anima umana, da Sorel a Les enfants terribles, esso agisce, con imperturbabile precisione, sui complessi nodi dei sentimenti, sulle debolezze, i rancori, ! mali più innocenti e difficili. Stendhal inaugura il tenebroso dominio. Proprio lui comincia a fare delle condizioni d'esprit ai personaggi di un romanzo, a porre delle questioni di delicatezza, dei problemi di analisi, di anatomia, a tagliare il capello in quattro, a produrre degli avvenimenti che sono pure allegorie dello spirito. Diceva: « sarò celebre verso il 1880 •. Quel suo tempo, quella sua cara società, cari altrimenti a noi stessi, non potevano ancora comprenderlo. Aveva 10 sguardo chiaro, il galantuomo. Ma egli salita anche il 1880. Non dico per la fama. Per la posizione delle sue opere. Egli salta, intendo, l'inutile vocazione parnassiana, persino l'epoca d'oro del simbolismo, dei decadenti tra 1 quali non fa parentele, il naturalismo, il romanzesco alla Zola o alla Dostoiewsky; e direttamente si stabilisce in capo alla schiera dei maestri della letteratura moderna, accosto a France, forse, e, ad ogni modo, sopra i nostri Gide, Proust, Svevo, Cocteau, ecc. Ricordo del milleottocento Di antico nella sua opera non restano che dei ricordi ottocenteschi. E un tenero riposante ricordo pare appunto una sua figura d'i donna, quella Ma dame de Renai che la dolcezza provinciale fa compagna, amica, di un'altra donna di romanzo. Madame Bovary. Stendhal ebbe subito caro farsi prendere la mano da costei. A Verrières un pomeriggio d'autunno, lungo il « corso della Fidélité », 11 caso volle che la si incontrasse passeggiare al braccio di suo marito, sindaco della piccola città. Paraissalt une temine de trente ans mais encore joHe... Tout en écoutam son mari qui parlali d'un air grave. Vocìi de madame de Renai sulva.it avec inquiètude les mouvements de trois petiis garcons... Une vo>x douce prononcalt alors le nom d'Adolphe. E' quanto basta per avere 11 peso della sua fisionomia in tutto 11 roman¬rddn , e i e s o ¬ zo. Suo marino parla con aria grave, e questo ci avverte perchè ella non gliene sia grata mai e segua piuttosto, con l'occhio, avec inquiétude, i movimenti dei suoi tre bambini. La sua voce è dolce a pronunziare 1 loro nomi. Abbiamo il segno della sua naturale tenerezza, dote della sua beltà, e sappiamo anche come l'impiega... Elle n'avait eu d'altentlon que pour %es enfants... leurs petites maladies, leurs douleurs, leurs petit joles, occupaient toule le sénstbilUé de cette dme, qui, de la vie, n'avait odore que Dieu quand elle éiait au Sacré-Coeur de Besancon. Di nobile famiglia provinciale, orfana, ricca ereditiera, essa era stata educata in un collegio della Compagnia, par des religleuses adoratrices passlonnées du Sacré-Coeur de Jesus et animées d'une haine violente pour les Francois ennemis des ìésuites. Una simile educazione l'ha abituata a una vita del tutto interiore. E' l'educazione che formava le anime caste e debolissime deHe nobildonne di quel tempo. Qualcosa di simile succede un po' a tutte le eroine del romanzi delicati. Pensare alla naive et innocente Mahaut del famoso c Bai du comte d'Orge! » di Raimond Radigue-t. Ricordate? Les mouvements d'un coeur comme celisi de la comtesse D'Orgel sont-ils surannés? Un tenero cuore Ma a Madame de Renai le amiche della società provinciale non avevano nulla da rimproverare che facesse torto alla sua qualità di sposa e di mondana... Ella ètait une de ces femmes de province que l'on peut très bien prendre pour des sottes pendant les quinze premiers jours q'on les volt.., s'était trouvée assez de scns pour oublier bientót, comme absurde, tout ce qu'elle avait appris au couvent; mais elle ne mis rien <z la place, et finii par ne rien savoir. Ma le adulazioni, le cure, le delicatezze di cui era stata l'oggetto in qualità di ricca ereditiera, al convento, avevano determinato per sempre la condotta della sua anima. Spesso la condiscendenza, la modestia, la pacata dolcezza delle sue maniere, par les maris de Verrières citalent en exemple d leurs femmes, nascondevano appunto una segreta dote di alterezza. La sua educazione fattasi in un'atmosfera di devozione e di dolore la faceva soffrire, per tanto, dove non riusciva a rassegnarla, a contatto delle maniere un po' basse ed incredule di M. de Renai. Del resto ella non s'era mai provata a giudicare suo marito e non riusciva nemmeno ad averne una giusta opinione. Supponeva, senza dirselo, che tra marito e moglie non dovessero correre dolci rapporti. Credeva di amarlo solo quando egli le parlava dei progetti sui'figlioli, e lo trovava anche molto meno noioso di tutti gli uomini di sua conoscenza grame a una certa reputazione d'esprit che il sindaco di Verrières si era fatta con una mezza dozzina di facezie ereditate da uno zio, 0 vecchio capitano de Renai, ìhe prima della Rivoluzione aveva servito nel Reggimento di Fanteria del Duca d'Orleans ed era stato ammesso, più volte, nel saloni del Principe. Ni la coquetterle ni Vaffectlon n'avalent ìamais approehé de ce coeur. La corte dello stesso M. de Valenod, grand jeune homme, faille en force, avec un visage colore e de gros favorls noirs, un de ces ilres grosslers, etfrontés et bruyants qu'en province on appelle de beaux hommes, non aveva tirato alcun successo da quesf anima timidissima e Innocente. Ma un éclat de Tire grossler, un haussement d'epau les, accompagné de quelque maxime triviale sur la folte des femmes era 11 sistema con cui M. de Renai aveva accolto, nei primi anni del loro matrimonio le confidenze e le preoccupazioni del suo debole cuore. Elle se figura que tous les hommes étalenl comme son mari, M. Valenod et le sous préfet Charcot de Maugiron: la grossiereté, et la plus brutale insensibilité à tout ce qui n'était pas intèrit d'argent, de préséance ou de croix; la haine aveugle pour tout raisonnement qui les contrariati, lui parnrent de choses naturelles à ce sexe, comme porter des boltes et un chapeau de feutre. Cosi sposata a 16 anni a un gentiluomo di campagna essa avrebbe passato chetamente la vita senza pensare ad altro che alla salute dei figlioli, nella molle noia della società provinciale, fra gli agi. le distrazioni modeste e i piaceri della campagna, appena lusingata di avoir èie la beante du pays, comme on dit dans ces mont-agnes. Sotto il tiglio di Carlo il Temerario Ma Stendhal aveva interesse a rilevare queste condizioni della sua anima come fatali all'amore di lei per Julien. La vita di Madame de Renai arriva a tal punto come una somma di previdenti sfumature. Tutta questa vita riposata e ingenua, invece di trascorrere ancora come le acque del Doubs, tra le ombre calme delle soirées à la campagne, noi la vediamo sboccare in una grande angina, in una passione pectoris che la porta à ìamais. Ma nella lente, esistenza di Madame de Renai erano certo les pettts èvfinements, l'ennui, les plaislrs de la campagne, le cose più importanti e sottili per la storia di un cuore. Ella amava i suoi luoghi, la sua casa, la sua villa, compativa la sua virtù e la sua debolezza e ben le portava, e bastava a distrarla che venisse l'estate con 11 cambiamento di residenza da Verrières a Vergy. Lassù le sue ore passavano sotto un gran tìglio che la tradizione del paese diceva piantato da Carlo il Temerario. Elle ècoutalt avec délices les gemissements du vent dans l'èpais feuillage du ttlleutl et le bruit de quelques gouttes rares qui commencalent à tomber sur ses feuilles les plus basses. Spesso le sue villeggiature erano allietato dalla compagnia di Madame DerviUe, una sua giovane parente, ohe altri tempi era stata con lei allieva al Sacré-Coeur. Del lesto le sarebbero bastate le passeggiate al braccio di suo marito, sindaco della cittadina, lungo il corso della Flldélité, per reputarsi ammirata e felice. E qui c' era di capitale anche un certaln air de slmpllciti et de la jcunesse nell'andatura, cette grace naive, pletne aVtnnocence e de vtvadtt che agli occhi di un parigino, serait mime olite )usqu'à rappeler des idées de douce vólupté ; ella scuoteva un poco i fianchi nel camminare. Cosi 11 quadro ha un ritmo proprio di ciò cne noi amiamo chiamare stendhaliano ; cui non manca altro che il rumore del cavalli della sedia di posta che dal sagrato di Verrières è già sui punto di partire per Parigi. V. qfanilvsinnvuSptrsgvtrrccrcngbmcnvnavDmptcdbzggnadcdtdssPcaoazbnHDpaogsdpsèzsa1oaoirt'cl

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, M. De Renai, Parigi