L'energico intervento del Podestà in difesa dei consumatori

L'energico intervento del Podestà in difesa dei consumatori L'energico intervento del Podestà in difesa dei consumatori Sette macellerie temporaneamente chiose per vendita di carne a prezzi superiori alla qualità — La violazione del regolamento sulle categorie degli spacci » Come è avvenuta la brillante operazione di polizia annonaria 11 Municipio ha diramalo ieri il se-' gueme comunicato: « Il Podestà, indipendentemente dai « provvedimenti dell'Autorità giudizia« ria, ha ordinato la chiusura tempora« nea delle sottonotate macellerie, i « cui esercenti furono sorpresi a detec nere per vendere, carni di qualità in- • leriore in spacci autorizzati alia ven- • dita di carni di quailità superiore, e • precisamente carni di nassa macelle« ria, in spacci di carni di 2.a qualità; • carni di 2.a qualità in spacci di t.a; « e carni congelate in spacci di carni « fresche : o Darò Michele, via Stradella, 202, • giorni 20. « Quarello Marco, corso Regio Parco, « 26, giorni 10. ■ Bertello Malico, via Piazzi, 11, gior'« ni 30. 'Bertello LuìqI, piazza Emanuele Fi'« liberto, tettoia levante, giorni 30. • Bemo Michele, coreo IJonte Mofc sca, 106, giorni 30. « Toselli Giovanni, via Monginevro, i« 58, giorni 15. ■ Inoltre ha ordinato la chiusura per :• giorni 30 deilla macelleria di via Ba« stion Verde, 1, gestita dal sig. Brosio « Ermenegildo, per aver fornito carni .« di bassa macelleria a macellerie di .« carni di qualità superiore. «Il provvedimento più grave, preso '« liei confronti delle ditte Berlello Mal,• leo, Bertcllo Luigi, Berna Michele e «- Brosio Ermenegildo, è dovuto al fatto .« che gli esercenti summenzionati so«jio recidivi in materia ». Le prime voci Fin qui il comunicato. Ma altri par ticolari da noi raccolti permettono ai meglio chiarire la natura deli attivila dei sette majeillai colpiti dal provvedi mento podestarile. La prima eco di tale attività è pervenuta ad alcune stazioni dei carabinieri, alla periferia, da parte di consumatori che si lagnavano della qualità scadente della carne posta in vendita in negozi di seconda e prima categoria e latta pagare a prezzi in relazione con la categoria dei negozi stessi. La stazione interna dei carabinieri, intorniata a sua volta, ha avvertito il Podestà, il quale, di fronte alla gravità della cosa, lia dato immediatamente gli opportuni ordini al comandante delle Guardie Municipali cav. Valvassori, per il rintraccio dei colpevoli. L'inchiesta è stata subito iniziata e condotta a termine in massima parte dall'Ispettore Cantono, dal dott. Oambarotta, veterinario-capo del Municipio, e dal veterinario dottor Pommella; coadiuvati dal brigadiere dei vigili municipali Barberis e dal vice-brigadiere Stella. Le indagini si sono presentate particolarmente difficili per la destrezza deii sospettai*, i quali consci delle pei/eturandavano incontro qualora fossero stati scoperti, sono ricorsi a tutte le astuzie ppr sfuggire alle giuste sanzioni. Quindici giorni sono stati necessari per individuare i disonesti commercianti e chiudere brillantemente l'operazione di polizia annonaria. UH agenti, per non essere riconosciuti, hanno dovuto ricorrere a speciali travestimenti. Essi hanno rivolto innanzi tutto la loro attenzione sul frigorifero municipale, e di volta in volta si sono ca muffati da negozianti di bestiame e da macellai e sono riusciti cosi a famigliarizzarsi con l'ambiente e a compiere le investigazioni, che hanno avuto poi per risultato l'identificazione dei sette proprietari di macelleria, specializzatisi nella illecita vendita. La carne sequestrata Il primo che e raduto nella trappola tesagli è stato Michele Darò, con spaccio di carne fresca di l.a categoria, in via Stradella, n. 202, al quale sono stati sequestrati centoquaranta chilogrammi di carne di 2.a qualità e quattordici chilogrammi e mezzo di carne congelata. Dopo di lui, è stata la voi la di Marco Quarello, con spaccio d l.a categoria, in corso Regio Parco, n. 26, al quale sono stati sequestrati un polmone e un fegato di 2.a categoria e undici chilogrammi e duecento grammi di carne congelata. Successivamente sono stati individuati gli altri, e cioè: Matteo Bertello, con spaccio di l.a categoria, in via Piazzi n. 11, al quale sono siati sequestrati settanta^ chilogrammi di carne di bassa macelleria; Luigi Bertello. con spaccio di 2,a categoria, sotto la Tettoia di levante a Porta Palazzo, al quale sono stati sequestrati un fegato di Kg. 3,100, di bassa macelleria; Michele Berno, con spaccio di l.a categoria, in corso Ponte Mosca, n. 106, al quale sono stati sequestrati Kg. 145 di carne di 2.a categoria; Giovanni Toselli, con spaccio in via Monginevro n. 58, per uguali motivi. Come rileva il comunicato, l'Ermenegildo Brosio, con spaccio di bassa macelleria, in via Bastion Verde, n. 1, è stato sorpreso a vendere abusivamente carne di bassa macelleria a spacci di carne fresca di l.a e 2.a categoria. I trucchi dei macellai I due Berlello, Matteo e Luigi, che sono fratelli, sono risultati anche recidivi, e recidivi a distanza di pochi giorni. Infatti, essi erano stati sorpresi a ritirare: il primo, venti chilogrammi di carne di bassa macelleria dallo spaccio del Brosio; il secondo, iiVdehmccnsddccgpaedue ceste della medesima merce del peso di mezzo quintale, dal frigorifero dello stesso Brosio. Infine, il Berno figura contravvenuto per i medesimi motivi fino dal 20 aprile scorso. I negozi di tutti costoro saranno chiusi a datare dal 24 ottobre, con la apposizione sulla porta del seguente cartello: «Chiuso per violazione alle leggi sanitarie. - Ordinanza del Po desta». Tale disposizione è stata presa in base a;l Regolamento d'Igiene della città di Torino, nonché al Regio Decreto n. 3298, 20 dicembre 1928. Naturalmente tutti quanti i macellai incriminati saranno deferiti per gli ulteriori provvedimenti, alle Autorità competenti, mentre sono in corso tre regolari denuncie all'Autorità giudi ziaria, per frode in commercio. La carne sequestrata ancora in buo no stato è stata distribuita a cura del Podestà, ai diversi istituti di beneficenza cittadini, mentre quella deteriorata è stata inviata alla Sardigna, un reparto dell'Ammazzatoio, riservato alla d'istruzione delle carni infette o comunque pericolose per l'igiene. •E' infine da rilevare che, allo scopo ìli rendere la carne congelata io condizioni da figurare quale fresca, i macellai la mettevano in bagno; cosi ridiveniva morbida. Quanto al colore naturale, lo ottenevano con l'aspersione di salnitro. Compiute queste opeewioni, la vendevano con pertett-a di-n sinvoltura ai clienti al prezzo della carne fresca. E' superfluo aggiungere che dello svolgimento dell'operazione, attraverso le sue fasi quotidiane, si è vivamente interessato anche S. È. il Prefetto. « « * Il provvedi mento del Podestà contro i sette macellai colpevoli di così grave infrazione alle leoni dell'onestà e delVintene, troverà il consenso plaudente dell'intera cittadinanza, compresi gli esercenti che dell'onestà commerciale hanno vn concetto meno disinvolto ed una pratica meno elastica : questi ultimi, anzi, saranno i primi a sentirsi colpiti dalla condotta di chi, dimenticando, per la sete smodata di un lucro illecito, il loro dovere verso la collettività e verso la propria slessa classe, noti ha esitato a gettare anche su questa l'ombra del discredilo. L'Autorità municipale, rilevando il disordine e gli abusi che derivavano dalla promiscuità della vendita delle carni nelle macellerie sotto il vecchio caotico sistema, aveva provveduto negli, scorsi anni, già dopo l'istituzione podestarile, ad una organica disciplina anche di questo servizio, introducendo le diversa categorie degli spacci, ed offrendo in tal modo ai consumatori la garanzia cosi della genuinità della merce acquistata come del prezzo ad essa attribuito. E' una siffatta disciplina che i sette macellai hanno ora infranta; e per essere disciplina civile la loro colpa viene a risultare di tanto più grave. Per questo il tempestivo ed energico intervento del Podestà, conte Thaon di Betel, e dei funzionari e agenti municipali, a seguito dell'oculata vigilanza e dell'allarme dei carabinieri, torna maggiormente opportuno e salutare. Il Podestà dice col suo atto che non e permesso di valersi di una. funzione delirala quale è quella di intermediario fra la produzione e i consumatori, per tagliuzzare questi ultimi e gettare, con l'inevitabile ripercussione delle proteste, il perturbamento nella popolazione. Domani, la Magistratura penale valuterà, con l'indipendenza del giudizio sovrano, quale, altra sanzione meriti il reato, in quanto tale, compiuto dai sette macellai. Oggi, intanto, l'Autorità municipale offre ai. cittadini, ai consumatori, la prova tangibile di una difesa a oltranza, dimostrando loro clic essi non. sono abbandonati a se slessi, mònito a quanti, come i sette colpiti, dimenticassero, insieme con i precetti piti elementari dell'onestà, i doveri inderogabili dell'ora.

Luoghi citati: Berna Michele, Torino