Disastroso scontro tramviario in Lomellina

Disastroso scontro tramviario in LomellinaDisastroso scontro tramviario in Lomellina 7 morti e 50 feriti Vigevano, 14 notte. Una. sciagura tramviaria di tragica gravila è accadute questa manina sulla linea del tram <i vapore OuobianoVlgevano, esercita dalla società delle Tramvie Ticino. Due irams hanno cozzalo l'uno contr.) l'altro con grande violenza, e nello scontro si sono avuti parecchi moni e decine di feriti. La sciagura è avvenuta fra i comuni di Gallinolo e di Tromeilo, a circa meta surada fra i due paesi. Ancora non si conoscono cgii esattezza le cause del disastro, ma dalla prima inchiesta compiuia risulta che i fatti si sono svolti nel seguente modo. Oggi si teneva a Vigevano una dell* maggiori Bere dell'anno, alla quu.le convengono dai dintorni numerosi gli agricoltori ed i contadini. i due convogli sullo stesso binario Da Oitouiauo è .parimi alla valla di Vigevano, verso le 7,30, un convoglio composto della macchina e di sene vetture, e sulle quali avevano preso posio, si calcola, circa 500 persone. Slittate lino all'inverosimile. Verso le s il convoglila giungeva a Tromeilo, e dopo la regolamentare terni aia riprendeva la sua corsa verso Gambolù, per poi raggiungere Vigevano. Intanto verso lo 8 dalla nostra città era partito un tram composto anche di vagoni merci. Questo convoglio raggiungeva Gambolò, dove avrebbe dovuto attendere il passaggio del l'altro treno, essendo la linea a unico binario. Ma fors.: perchè il convoglio stracarico er. in rilardo, si penso di fare io scambio alla stazione successiva di Tromeilo. Cosi — ma non si sa bene da chi sia partita la dispo sizlone — ;l macchinista Pasquale colombo ebbe l'ordine di proseguire pei Tromeilo. Senonchè, come abbiamo deito. da Tromeilo partiva contemporaneamente il treno stracarico, si dice che a Tromeilo sia stato comunicato l'ordine di attendere il convoglio n. 64. condotto dai) Colombo, ma pare che tale ordine sia giunto troppo tardi, quando già il irain trasportante i viaggiatori che si recavano alla fiera, aveva lasciata la stazione. E questa fu l'origine dell'atroce sciagura. E' certamente in relazione a questi fatti, che il capostazione di Vigevano della Tramvia Ticino, signor Giovanni Gatti, è stato fermato ed ^ a disposizione dell'autorità presso la Caserma dei carabinieri. La sciagura venne per cosi dire facilitata anche dal fatto che questo mattina sulla nostra pianura posava una fitta nebbia. I due trams, procedendo in senso inverso sull'unico binario, uno all'insaputa dell'altro, si avvicinavano verso il terribile disastro ineluttabilmente. Il terribile scontro Infatti, quando i due macchinisti si accorsero, quasi contemporaneamente, della presenza dell'altro convoglio procedente in senso contrario, era ormai troppo tardi per evitare lo scontro, giacché le due macchine erano, purtroppo, a tioppo piccola distanza l'una dall'altra. I macchinisti fecero suonare disperatamene le sirene, nel mentre stesso che davano mano ai freni. Ma si tratta di materiale vecchio, ed inoltre ima di tali antiquate locomotive, quando è In velocità, richiede, per essere fermata, un notevole spazio. Cosi le due macchine, non poterono fermare In tempo, e lo scontro avvenne. Fu una scena tragica, infernale, più facile a immaginare che a descrivereGià 1 passeggeri avevano avuto sen tore della disgrazia che si avvicinava, e, sporgendosi dai finestrini, si erano messi a gridare disperatamente A scontro avvenuto, la tragicità della scena raggiunse I! suo orribile cui mine. Le grida. ! pianti, le invocazioni duomini, donne e bambini riempivano I aria. Tutti cercavano di scendere precipitosamente e la grande ressa del tram che era diretto alla nostra città, rendeva difficile l'impresa: neparapiglia e nella confusione quellche erano rimasti incolumi nello scontro si ferivano urtandosi l'un l altro. Ma da una delle vetture del detto tram ben poca gente poteva districarsi per gettarsi sulla strada. La vettura si era completamente sfasciata, schiacciata fra la macchina e la vettura seguente, e 1 viaggiatori erano rimastprigionieri tra 1 rotlamL I soccorsi Quivi la scena raggiungeva 11 suo raccapricciante, tremendo «diapason» Dalla vettura giungevano le più pietose invocazioni di soccorso, partivano i più strazianti lamenti. Delle membra si sporgevano in uno sforzo supremo per divincolarsi; ma altrcorpi già erano immobili, nella stretta mortale... Sul tram che proveniva da Vigevano, e che era quasi vuoto, non si ebbero invece a lamentare cosi tristconseguenze. Si dice — e la cosa appare probabile — che lo sfasciamento della tragica vettura sia anche dovuto a! cattivo stato della vettura stessala quale risulterebbe di materiale vecchio e logoro, che non ha potuto minimamente resistere alla violenza dell'urto. Passato il primo momento di panico, i viaggiatori stessi che erano scampati al pericolo sì fecero, coadiuvati dal personale, soccorritori di coloro che avevano trovata la sorte meno benigna. Attorno alla vettura schiantata dal cozzo non tardarono a esercitarsi 1 pronti soccorsi, nella maniera che le circostanze meglio permettevano. I feriti venivano estrattdalle macerie, ed i più pravi erano pietosamente deposti sull'erba dei prati vicini. I morti — purtroppo già la prima opera di soccorso rivelò delle vittime mortali — furono tratti dall'intrico dei materiali, stesi sul prato e pietosamente ricoperti con indumentiIntanto, alla ferale notizia dello scontro, giungevano sul posto medici ed autorità, nonché persone appositamente inviata per i soccorsi. Cosi una cinquantina di feriti, moll1 dei quali, disgrazlaiunente, in gra a e e . i a a e a a i o e o . e e r à e o e o o i i i a e e o i il è o a i i , o aessi e e, r o. o vù e. n asi e a i d. o re sa ra e! vi condizioni, erano trasportati all'ospedale di Vigevano, dove venivano fatti segno a pronto ed amorose cure. SI teme che alcuni di essi non passeranno la notte. I morti e i feriti Come dicemmo, dalle macerie sono stati estratti aneli- dei morii, l cadaveri estratti dai rollami del vagone sfasciato sono stati identificati i*er quelli di Emilia Bologna, da Tromeilo, di Teresa Piroìmi. d'anni 55, da Ottobiano, del sacerdote don Innocenzo Comaschi, d'anni 50, da Loméllo, e di tale Tasso, da Magna. Verso sera sono deceduti u-M'ospedate, nonostante le pronte cine a cui erano siati sottoposti, Rosa Mola In Cerlsola, d'ann 44, da Tromeilo, a Angela Daini, àfftttuaria della cascina Casoni di Sant'Aloino (Min'tara), e certo Carlo Mola, non meglio identificato. Il primo luttuoso bilancio dà dunque sene morti ; ma ripetiamo, si teme chi l'elenco, purtroppo, debba accres -si di altre vittime. Al stro ospedale l'opera di medi■ iene è continuala durante tutto il pomeriggio e la Eira. Ben 55 circa so no stati i feriti ricoverati. ina dozzina di essi hanno potuto lasciare l'ospedale ne! pomeriggio; ma molti rimangono in osservazione, sono cura. Permangono nutra in condizioni gravi le seguenti persone: Brame Ar turo. Natale Maria, Sabucco Angela, Sabucco Stefano. Baldi Pietro, Pioppo Pietro Luigi, Natale Giuseppe, l'ulvirenti Luigi, Valvassarl Giuseppe. Forni Francesco. Gambarana Michele. Vecchio Enrico, tutti di Ottobiano: Ferrari Carlo, Freddi Piero, Parca Carlo, Cretti Angelo Zebra Teresa Freddi Francesco, peroni Margherita. Come-Ili Clementina. Cappa Maria Matassa Mano e Margherita, tutti di tromeilo; Fari-uri Natale, Pasicutii Biagio; Noè Margherita, di Alagna ; Panisena Erminia Ricordi Elvira Jil { leve del Cairo; Gardani Federico di i.omello; Maggiorotlo Felice e David An8?l°. Quest'ultimo, milite della Croce \ erde, si è ferite mentre disimpegnava il servizio di soccorso I seguenti feriti si trovano in condizioni più soddisfacenti: Umberto Cavalli da Vigevano; Giovanni Cattane, da Scaldasole; Luigi Lu.ppi, da Tr-.nello; De Filippi, tranviere, da Vlg->vano: Ettore Ottone, da Tronello; Oreste Repossi, da TromeUo; Paolo Sampiero, da Gariasco; Pietro Sampietro da Gariasco; Pietro Calvi', da Saiinazzano; Alceste Magnani, da Tromeilo; Antonio BrottI, da Gariasco. Le autorità sul posto Attorno a! cumulo di macerie per tutta la giornata hanno prestato la loro opera i medici Magnani e Castoldi che sono stati coadiuvati daCroce verde"'*™51 6 da militl della Appena appresa la dolorosa notizia IV .r^i1-1*, sul Iu°8° de' disastroI podestà di Vigevano, nobile Scotti il podestà di Gambolò, dott. Carré vale, S. E. Senpnrdlitii, vescovo di VIfievano, il egretario politico avv. (lamella il caipita.no dei carabinieri De Sanctis e tutte le altre autorità della citta e dei paesi presso cui è avvenuta ■a sciagura. Da Pavia si sono pure recati sul posto della sciagura il Prefetto comm Baccaredda, l'on. Nicolato, il segretario lederale Spirsi e il questore Venezia. c„n„tie.rso?ale di macchine, gettatosi sulla strada non appena vide vani P-roprh tentativi e quando più nulla poteva tentare, è rimasto incolumeCircola la voce, che non ho potuto ancora controllare, che uno dei bigliettai-i dei treni sia fuggilo. Inutile dire che i commenti di questa costernata popolazione sono improntati ad un vero raccapriccio per quanto è avvenuto, e stigmatizzano vivamente coloro che in una cosi terribile e vasta catastrofe hanno, direttamente o indirettamente, qualche responsabiliià. Intanto una minuziosa inchiesta su queste responsabilità è in corso. Appicc il f ll bt