Pro Vercelli-Ambrosiana 1-0

Pro Vercelli-Ambrosiana 1-0 Pro Vercelli-Ambrosiana 1-0 (Dal nostro inviato)] a a i l n a a e o a Vercelli, 14, mattino. Dove 11 Genova era riuscito a chiudere alla pari, l'Ambrosiana ha conosciuto, per la prima volta nella stagione, l'amarezza dell'insuccesso. Partita combattutisslma ma pienamente regolare, correttezza fra i giocatori, cavalleresco contegno del pubblico. Vercelli ha vinto di stretta misura nia la Ambrosiana ha saputo nel corso dei due tempi dimostrarsi assai pericolosa. Questa, in sintesi, la partita. Le due squadre si temevano a vicenda ed i rimaneggiamenti operati nelle file dei bianchi e dei nero azzurri lasciavano assai Incerti sul rendimento dei due undici. L'Ambrosiana affrontò la dura bat taglia con una squadra largamente incompleta. I milanesi mancavano infa't ti di Degani, Pietrobonl, Conti e Rivolta; assenze gravi, specialmene quelle riguardanti l'attacco che è venuto a trovarsi privo dei suoi uomini più pericolosi. La Pro Vercelli a sua volta aveva posto Ardizzono al centro dell'at tacco, fra Baiardi I e Bai ardi II ed aifidato al giovane Ansaldi il difficile ruolo di centro sostegno. La squadra bianca si costruì insomma un attacco capace di sfondare di forza, facendo affidamento, per la difesa, sulla riconosciuta robustezza delle linee arretrate. L'esperimento riuscì. Nella compagine non si produssero vuoti e la macchina vercellese, sin dall'inizio, prese a funzionare in modo regolare. Quando il match ebbe inizio, furono gli ospitanti a scattare per primi con quel loro gioco senza fronzoli e privo di inutili temporeggiamenti. La palla fu proiettata da uomo a uomo, con passaggi improvvisi, tempestivi, tendenti a lanciare specialmente le all ed a. tagliar fuori i difensori avversari. L'attacco bianco si trovò a cozzare contro una difesa assai forte ma non si perdette per questo di coraggio, che anzi continuò a picchiare contro l'estremo baluardo nero azzurro con la forza di una catapulta e con ostinatezza a tutta prova. Nel primo quarto d'ora di gioco l'Ambrosiana fu chiamata a svolgere un gioco prevalentemente difensivo. In questo lavoro di intercettamento e di rilancio dell'attacco ebbero modo di emergere Viani, in, seconda linea, ed Aliemandi, fra i terzini. La squadra milanese svolge attualmente un gioco più robusto, diremmo più rude, di quello clic era solita praticare nella scorsa stagione. L'attacco vercellese, composto prevalentemente di uomini leggeri, trovò difficoltà a superare lo sbarramento ambrosiano, che, tanto Gianfardoni quanto Aliemandi non risparmiavano l'uso del proprio peso e si adopravano per rompere di forza quelle azioni che si profilavano particolarmente' pericolose. Tuttavia i bianchi insistettero. La Pro Vercelli costrinse i nero-azzurri in corner nei primi minuti e poi continuò ad attaccare poggiando il gioco principalmente sulle due all in ottima giornata. Nel periodo di franco attacco bianco l'Ambrosiana inserì qualche azione degli avanti degna di rilievo. Se la pressione vercellese fu in quel periodo più completa, le discese dei nero azzurri apparvero stilisticamente meglio condotte e svolte con temi di gioco veramente ottimi. Su di una di queste di scese i «forwards» milanesi seppero anzi superare ogni avversario e giunge re a diretto contatto di Scansetti. Di fronte al portiere bianco Blasevicli non indugiò; calciò in porta decisamente ma il guardiano, con un tuffo tempe stivo, riuscì a giungere sulla palla ed a sventare la minaccia. Passato il primo quarto d'ora di glo co, le azioni si equilibrarono. E si eh be palleggio a metà campo ed alterno lavoro delle due difese. Fu allora che Zanello ebbe modo di strappare agli spettatori grida di ammirazione. Il pòderoso terzino bianco si dimostrò nettamente superiore a compagni ed a avversari e non falli un intervento e non indirizzò una palla a lato. Rimandi potenti, interventi sicuri, piazzamento ottimo, ecco i numeri di eccezione messi in mostra da Zanello. L'Ambrosiana fu ancora costretta in corner e poi al 23', si ebbe il goal che decise delle sorti della partila. Goal di magni fica fattura che sollevò l'entusiasmo della folla. L'azione nacque da Ardizzone, il quale, pur essendo stato posto al comando dell'attacco, veniva .a trovarsi spesso frammisto ai mediani. Ardizzone, entrato in possesso della palla, a vanzò con grande decisione verso la porta milanese. Quattro uomini gli si fecero successivamente incontro: Castellazzi, Viani, Aliemandi e Gianfardoni. tigli seppe evitarli tutti con «drifll.ing» perfetto e quando si trovò, spostato verso il corner destro, iti condizioni favorevoli per effettuare il pas saggio, mandò il pallone radente al suolo a Santagostino. II ragazzo vercellese senza indugiare, visto che tutta la difesa nero azzurra si era spostata per fronteggiare il settore destro dell'attacco vercellese, traversò lungo, sulla sinistra e Casalino, serratosi presso il goal, non ebbe difficoltà a mettere in rete du pochi passi con un tiro potentissimo. Questo goal inchiodò l'Ani brosiana alla sconfitta. La Pro Vercelli, squadra che al cospetto del suo pubblico moltiplica le proprie energie, condusse ancora qualche bruciante ai tacco e mise più di una volta in serio pericolo la casa nero azzurra, ma Aliemandi e Gianfardoni, usando di quel rude sistema di entrate del qua¬ e i e a , l a , a a o a o o e a , e r . o ù i i n e d h o e i le abbiamo parlato, riuscirono sempre a spezzare ie trame del gioco avversario. Sul finire del tempo l'Ambrosiana tentò disperatamente di pareggiare, ma Blasevicli, che si trovò a dover concluder-; due discese che avrebbero potuto portare a risultati concreti, mise a lato In entrambe le occasioni ed il par?ggio non giunse. Anzi, prima che il tempo finisse, Vercelli riusci ancora a nettare un corner infruttuoso al suo attivo La ripresa fu sterile di goals. In questo secondo tempo l'Ambrosiana enne per lunghi tratti il sopravvento; mi; fu una superiorità tecnica che gli a vanti, troppo paurosi a contatto dei terzini avversari, non seppero sfruttare. Comunque in più di una occasione parve che i nero azzurri fossero sul punto di pareggiare tanto le loro azioni giunsero ad impegnare la difesa vercellese. Ma 1 bianchi, facendo ap pello ad ogni loro energia, seppero evi tare il goal. L'Ambrosiana, fra l'altro, venne a trovarsi anche in vantaggio numerico per l'uscita dal campo di An saldi il quale cadendo malamente riportò una distorsione alla gamba destra sulla quale venne a gravare il pe-. so di Serrantoni che, a nostro avviso, avrebbe potuto evitare l'incidente. Il posto di Ansaldi venne occupato da Baiardi I, ed Ardizzone accentuò la sua tendenza a giocare in posizione arretrata. Quando poi Ansaldi ritornò in campo, medicato alla meglio e zoppicante, si pose all'ala sinistra impossibilitato però a dare aiuto ai compagni. L'attacco ambrosiano non riuscì a passare e l'unico corner tirato contro Ver. celli al 35.o non sorti effetto alcuno. Anche l'ultimo sforzo prodotto dai milanesi poco prima del termine dell'incontro quando Aliemandi passò a rinforzare l'attacco e Povero venne spostato a terzino non ebbe ragione della salda difesa vercellese e la squadra bianca riusui a portare in salvo la vittoria. La partita complessivamente non fu molto emotiva e non si presta a rilievi particolari. Si vide nei due tempi che entrambe le squadre combattono ancora al disotto delle loro complete possibilità. Infatti tanto l'Ambrosiana quando sarà al gran completo, quanto la Pro Vercelli quando avrà tutti i suoi uomini in possesso di un miglior grado di forma, potranno rendere assai di più. 1 bianchi vinsero grazie alla solidità della difesa ed alla grande volontà che ha animato tutti i componenti la squadra. Zanello, Baiardi ed Ardizzone, furono ancora una volta le più salde colonne del «team» ma non bisogna tacere della buona prova fornita dalle ah, dal giovane Ansaldi, distintosi nel difficile ruolo di centro sostegno, e da Baiardi II, un giocatore assai abile nello smarcarsi e nei «dribbling» ma sfortunatamente quasi completamente privo di tiro in goal. L'Ambrosiana, pur perdendo, ha prodotto l'impressione di una squadra destinata a giocare un bellissimo campionato. La sua difesa è salda e decisissima ed il suo' centro sostegno ha enormemente migliorato dalla scorsa: stagione. E' mancata ancora la decisione fra gli attaccanti, e la amen non è giunta al successo anche per la nerissima giornata di Meazza che parve come sperduto in mezzo al campo e che non fu mai in grado di legare il gioco suo a quello dei compagni. Individualmente Aliemandi, Viani, Serrantoni e Blasevìch furono i migliori. Ideale il pubblico. La folla sportiva vercellese ha saputo incoraggiare i suoi ragazzi con il solito coro di incitamenti senza mai rivolgere frecce avvelenate contro gli ospiti; cosa questa che viene a confermare la sportività e l'imparzialità/l di un pubblico che, pur essendo animato dal più sano entusiasmo, non si macchia di quella colpa sportiva che è l'inospitalità. Arbitro Lenti di Genova. Pro Vercelli: Scansetti; Zanello, Del-Ì larole; pensottl, Ansaldi, Ferraris; Santagostino, Baiardi II, Ardizzone, Baiardi I, Casaline Ambrosiana: Smerzù; Gianfardoni Aliemandi; Bolzoni, Viani. Castellazzi1 Visentin. Serrantoni, Meazza, Biase vidi. Povero. L. C, uclmlgcrtèzskdrranarr«

Luoghi citati: Genova, Vercelli