Il convegno degli agricoltori piemontesi

Il convegno degli agricoltori piemontesiIl convegno degli agricoltori piemontesi L'adunata provinciale dei Sindacati e la benedizione delle se* menti •• La riunione di propaganda granaria con una conferenza dell'on. Gibertini •• Il convegno interprovinciale prò montagna Particolarmente solenne e nello stesso tempo festosa è riuscita ieri l'annuale adunata dei Sindacati agricoli della Provincia. Essa ha coinciso con un importante convegno di propaganda granaria e con una riunione di tecnici e interessati chiamati a discutere sui problemi dèlia montagna; inoltre è stata contrassegnata da una caratteristica cerimonia religiosa, quella della benedizione delle sementi, una Dia ed antica usanza che era andata quasi in disuso fra noi, e cne ora è ufficialmente risorta nel suo gentile e suggestivo significato. La giornata ufficiale è cominciata alle 9 con la celebrazione della messa in Duomo. Il tempio ha accolto ieri mattina um pubblico altrettanto numeToso quanto caratteristico, in cui figuravano le maggiori autorità accanto agli umili lavoratori della terra, affratellati nel nome dell'agricoltura, la Siù antica e sicura ricchezza della azione. Numerosi, Infatti, erano Intervenuti per 11 convegno sindacale, le rappresentanze della classe agricola, provenienti da ogni centro della Provincia! e parimenti, al richiamo del convegno granario, erano giunti autorità e tecnici da altre Provincie, e segnatamente da Vercelli; nè, a dar lustro all'adunata, mancava la rappresentanza della direzione centrale della Confederazione agricoltori. La funzione In Duomo Alle 9, quando 11 canonico monsignor Oiuganino, rettore del capitolo della cattedrale, sale all'altare, la chiesa presenta un magnifico colpo d'oc chio. Le navate sono gremite; in quel la di mezzo spicca un doppio ritto schieramento dei gagliardetti e delle fiamme verdi e tricolori dei Sindacati dei vari comuni. Nella loro divisa grigia si notano i giovani allievi agricoltori dell'Istituto Bonafous. Nel presbiterio sono raccolti, al due lati, le autorità, fra le quali notiamoil sen. Novelli, direttore dell'Istituto sperimentale di risicoltura di Vercellil'ori. Gibertini, direttore della Cattedra ambulante di agricoltura di Bresciagli on. Olmo e Alice di Vercelli; l'on, conte Cartolari, vice-presidente gene rale della Confederazione fascista de gli agricoltori, in rappresentanza del presidente, on. Cacciari; 11 Segretario federale aw. Bianchi Mina, coH'ispet tore federale Farina; il Podestà di Torino conte Thaon di Revel, presidente della Federazione piemontese degli agricoltori: il Podestà di Vercelli, conte ing. Tournon. presidente dell'Associazione di Irrigazione del VercelleseS. E. Casoli in rappresentanza della magistratura; il gr. uff. De AlbertisPresidente del Bonafous e dell'Istituto zootecnico piemontese; l'avv. commGravino, commissario alla Federazione piemontese agricoltori, col segretario avv. comm. Tamagnone e col direttore tecnico dott. Bono; il professo re Chiei Gamacchio della Cattedra ambulante di agricoltura di Torino; il cay. Zavattaro, presidente della Commissione granaria di Torino; il conte Martmoni, presidente della Commissione granaria di Brescia; il prof. Voghilo, direttore dell'Istituto di fttopatoìogia; 1 aw. trancesco De Vecchi, preo e a e e n o i e i o . i i a o n o 4 ù — ò e o o i i o o l n e o i e rtubftfè UHidiÌ'fUore ,d*Ua Cattedra am bufante di Alessandria, avv. CodognixLiw?1?, coonneH? d«l carabinierhl$£$ \\ ct>l0I>n. Bertero per 1 com ^"f0".. il cav Spinazzola per il Que store, ed altri ancora. A metà Messa il can. Giuganino ha benedetto le sementi. Su un tavolo daY»2SL a'Valtar maggiore, era «°'slc?T^ninrdl,.sem,enute- chiuso c°n nastri lì «pJh»JL c.ele.brante si è avvicinatoil sacchetto è stato aperto e sa di es so » venerando sacerdote ha pronun ciate le parole della benedizione ed na asperso 1 acqua lustrale. CerlmovÌmÌemiPl,ce' ma suggestiva e commovente. Il vecchio e cadente sacerdotecne con divino potere santificava la £?ÌuraJv,lta delle sementi, le futurmessi del pane nostro, aveva Qualcosa di superiore, di simbolico. II corteo imwr0 xd0D0t-.la benedizione II canImberti è salito sul pergamo ed ha pronunciato un breve e indovinato sermone, illustrando il significato della cerimonia, esaltando l'agricoltore, più dogm altro vicino alla terra e quindi a Dio, e mettendone in rilievo meriti patriottici e civili. Finita la Messa, le autorità si sono raatem Prefettura, ad ossequiare St.. il Prefetto Maggioni, che offerse loro un signorile rinfresco. Intanto la massa degli agricoltori si disponeva in rango in piazza San Giovanni, e si avviava in corteo, percorrendo via VentSettembre e via Garibaldi e sfilando in piazza Castello davanti al Palazzo deGoverno. La lunga teoria era rallegrata da parecchie Bande. Sulle teste ondeggiavano numerosi gagliardetti fiamme, e spiccavano i cartelli indicanti ì vani Comuni. C'erano i Sindacati di Torino, Avigliana, CarmagnolaBussoleno. Chleri, Chivasso, Ciriè. Pinerolo, Rivarolo, Vigone, ed altri. Mentre una Banda suonava festosamentGiovinezza davanti alla Prefettura, Sindacati sfilavano in bell'ordine, salutando le autorità che assistevano dabalconi. Per via Lagrange il corteo sè poi portato nella vasta sala del Cinepalazzo, per la conferenza dell'onorevole Gibertini. Anche le autorità, verso le 11, si sono recate al Cinepalazzo, ed hanno trovato il grandioso salone tutto gremitopresentante un magnifico colpo d'occhio, si notavano anche parecchi militari, allievi del Corso di agricolturaMentre il grosso delle autorità prendeva posto in galleria, alla ribalta, aposti d'onore, salivano il Prefetto, iPodestà, il Segretario federale, l'on.lCartolari, l'on. Gibertini, il comm. Gravino e il cav. Zavattaro. Dopo le note della Marcia Reale di « Giovinezza », a a preso per primla parola 11 comm. Cravino, che ha illustrato 11 motto « non basta viverebisogna essere validi », al quale fannonore in special modo gM agricoltoriLo ha seguito il Podestà conte Tabon di Revel. che ha parlato della crismondiale dell'agricoltura, mettendperò in rilievo come la nazione chpiù virilmente combatte e vinca l'Italia, sotto la guida illuminata deDuce. L'on. Cartolari, a nome dell'onCacciari, ha portato un caloroso saluto agli agricoltori piemontesi, ha accennato al lavori della Confederazioneha rilevato come il Governo segua attentamente gli esperimenti economicdegli agricoltori per poterli attuare in altri rami dell'attività nazionale, ed ha conchiuso affermandosi sicuro ebil buon seme dal Duce affidato aglagricoltori sarà da questi a lui restituito come raccolto, cioè come opera ricca di frutV. L'on. Gibertini e I grani precoci Tutti gli oratori sono stati applauditissimi, e gii applausi si sono ripetuti quando ha preso la parola l'onGibertini. il battagliero propugnatordei grani precoci. La sua b stata una divertente e pratica lezione, appuntsull'argomento dei grani precoci in d i senti hanno ascoltato dalla sua eoo* vinta e vivace parola il metodo più razionale e semplice per la coltivazione da lui caldeggiata e con cosi vistosi risultati instaurata in provincia di Brescia. La «celta delle qualità e i sistemi di alimentazione, cioè di concimazione, sono stati i due punti essenziali da lui sviluppati. Egli ba chiuso la sua veramente efficace lezione di propaganda granaria augurandosi un accresciuto raccolto non solo per ti Piemonte ma per tutta l'Italia, ha incoraggiato gli agricoltori a compiere tutto il loro dovere di cittadini, condizione essenziale perchè il Duce possa portare la Nazione alle altezze ebe sono da lui previste e ebe saranno certamente raggiunte. Al suono degli inni patriottici l'assemblea ai fe quindi disciolta. Autorità e buon numero di agricoltori si sono poi radunati a cordiale banchetto, alla fine del quale pronunciarono applauditi brindisi l'avv. Tamagnone. l'on. Gibertini e 11 Prefetto. Al banchetto presenziavano pure l'on. Bagnasco, l'ón. Fregonara di Vercelli e l'on. Michelinl di Aosta. Nel pomeriggio, nel salone del Consiglio provinciale dell'Economia si è tenuto, affollatissimo, il convegno interprovinciale per l'esame dei problemi della montagna. Presiedeva il Prefetto, * accanto a lui sedevano il conte Tahon di Revel, 11 prof. Silvestri, il comm. Cravino, il comm. Tamagnone. All'adunanza erano presenti i delegati di tutte le provinole piemontesi. Le questioni della montagna Dopo brevi parole di compiacimento di S. E. il Prefetto Maggioni vennero svolte le seguenti relazioni: « Bonifica integrate della montagna in provincia di Torino, sul problema idraulico foreste!» e sul. miglioramento dei pascoli » (relatore 11 dott. Rondelli): « La quistione fiscale * (avv. Tamagnone); • La viabilità in montagna » (Ing. Jean); • Il problema zootecnico e caseorio g (dott. Lazzaroni); • L'incremento alla produzione Io* raggerà » (prof. Ceiedonio). All'ampia discussione ebe segui presero parte 11 conte Tabon di Revel, il comm. Cravino, l'on. Alice, l'on. Michelinl, il prof. Fanelli. 11 prof. ChieiGamacchio, il dott. Bonacinl ed altri. La discussione portò nuovi elementi agli argomenti trattati. Venne deciso di soprassedere alla compilazione dell'ordine del giorni, e di indira una nuova adunanza fra 1 rappresentanti delle varie provinole piemontesi, allo scopo di approfondire meglio ogni argomento. Inutile dire ehe alla base di ogni trattazione e della discussione s' ebbe 11 preoccupante fenomeno dello spopolamento della montagna, al quale si intende portare adeguati rimedi. L'adunanza si 6 chiusa con le seguenti comunicazioni, ebe, come le relazioni, furono apprezzate e applaudite dal convenuti: « Istruzione elementare ed agraria > (avv. Carpini); • Emigrazione stagionale In relazione allo spopolamento > (dott. Con veri); ■ La quistione turistica > (dott. Barbieri).