La misera città dei diamanti

La misera città dei diamanti La misera città dei diamanti Come è sorta e come vive - Il dramma dei cercatori e le ricchezze degli impresari = Il signor Robinson: 85 mi» lioni di sterline = Quattro miniere favolose - I preziosi giocattoli dei ragazzi e i brillanti della corona inglese. ( Dal ja.os»*tro Inviato ) Da KImbertey - Qriqualand west (Sudi Africa), agosto 1929. Forse soltanto il genio di Balzac sarebbe stato in grado di riprodurre nella sua interezza il dramma diamanti/ero di questo Paese. Esso assorbe il mio spirito dal giorno che ho incomincialo a percorrere i desertissimi altipiani dell'Orange e del TransVaal, dove l'apparizione di una pianta è un particolare, che vi fa gettare un grido di sorpresa e benché abbia veduto tutti o quasi l luoghi dove dal conglomerato dell'azzurta ed opaca arenaria brillano le fatali pietre ed abbia appreso a distinguere il significato dell'industria organizzata e normale dall'avventura ancora in corso del ■ dlgger », del cercatore di diamanti più miserabile che fortunato, non sono molto sicuro di riuscire a farvi afferrare tutto quello che di grottesco, di assurdo, di puerile, di tragico, di ironico e nello stesso tempo di grandioso, l'industria dei diamanti In Sud-Africa contiene. Catapecchie impastate di gioielli Poiché, come torse saprete, J'80 per cento della produzione diamanlifera del móndo viene dal Sud-Àfrica e in massima parte ancora da Kimberley e questa città, che a cagione della favolosa ricchezza uscita e che continua ad uscire dalla terra dov'è costruita, dovrebb'essere una delle più sontuose del mondo, è viceversa ingrata, perchè tale intendono mantenerla i magnali dell'industria... Qui, ogni tanto, ponete una volta per anno, la municipalità concede ai veterani della gran guerra di frugare nel tango delle strade per cercarvi i diamanti che spesso vi si trovano, ma non dovete credere che quell'operazione sia lecita, nessuno può farlo senza un permesso regolare, vale a dire, nessuno può chinarsi, raccogliere nella mano II fango o la polvere e osservare se per caso abbia raccattato anche una pietra preziosa. VI sono altri punti, moltt altri punti nel Sud-Africa, dove in virtù dei principi « democratici » (democrazia all'americana di capitalisti ingordi, s'intende!) che reggono l'Unione, i * diggers » sono lasciati liberi di frugare in qualche metro quadrato di sabbia, previa una stravagante gara sportiva dì corsa per l'assegnazione dei lotti, ma la pratica dimostra che cotesta è una corsa alla povertà più che alla ricchez za. Una volta è giunto qui un originale con il proposito di comprare le catapecchie di Kimberley e demolirle, sicuro di trovare nella calce dei muri diamanti in copia. Non aveva torio, perchè cosi è: la fortuna dell'uomo più ricco del Sud-Africa: Sir Joseph Robinson che oggi ha la bellezza dì novant'anni ed una sostanza, dicono di 85 milioni di sterline (l'ho conosciuto, ve lo farò conoscere, è la personificazione più pittoresca e drammatica del Sud-Africa), è cominciata con l'acquisto e la demolizione da parte sua delle casupole dei boeri nei kraal lungo H fiume Vaal, impastate dì dia manti. E infine sappiate che il Sud-Africa non solo è saturo per ogni dove di diamanti di miniera e diamanti diluviali ma ha le casseforti rigurgitanti di pie tre al punto di rivolgere i suoi sforzi non all'aumento della produzione, ma al freno della medesima. Qualcuno di molto bene informato mi assicura qui che i diamanti in possesso del Governo e quelli di cui è padrone la De Beers, la maggiore Società diamanti! era sommano ad un valore che s'aggira sui dieci milioni di stettine. Se questa colossale riserva fosse gettata oggi sul mercato mondiale, è certo che il prez zo del brillanti diminuirebbe della metà. Nessun pericolo che ciò accada, perchè malgrado l'esistenza della ri serva, Vesportazione del diamanti dal Sud-Africa anziché aumentare tende a diminuire, anzi è sempre diminuita dal 1917 (15 a 16 milioni di sterline) al 1928 (9 milioni di sterline). Nel 1929 sarà ancora minore. Il contrabbando: polizia e purghe Sembra un contro-senso constatare che ad una maggiore produzione corrisponda una minore esportazione, ma il trust diamantifero difende in questo modo i suol supremi interessi, cioè il costo delle gemme. E integra la difesa con quelle famigerate leggi contro l'i illleit diamond buyer » (qui per indicare tale cimine si adoperane soltanto le iniziali I. D. B. e questa specie -di formula domina tutta la vita del Sud-Africa e sovrasta come uno spauracchio per. ogni dove, poiché vendere od acquistare anche un piccolo dia mante non controllato significa esporti la gravtHime penaUà); ulto numerosis¬ sima Polizia segreta escogita l più inauditi sistemi per sorprendere venditori e compratori, per frenare, in una parola, il contrabbando del diamanti grezzi. Ma malgrado tutto, li contrabbando è In flore. E' in flore qui, in questa smorta Kimberley, che pare una di quelle città baracche del West romantico americano (l'Arizona, il New Messico) destinate a rimaner sempre tali, con un cinematografo dal tetto semi-sfondato, dove si proiettano ftlms vecchie di dieci anni come tutta risorsa e dove potete incontrare l'obesa signora Oppenheim, moglie del consigliere delegalo della De Beers, l'uomo diamantifero per eccellenza del Sud-Africa (la signora ha ti cattivo gusto dì coprirsi di gemme del trust maritale). E' dunque in flore a Kimberley il contrabbando, e non si sa come possa esserlo dal momento che l negri ed i griqua gialli di epidermide, che lavorano nelle minte re, vivono in • compound**, cioè in prigionìa e sono vigorosamente purgati tutte le volte che si ha il sospetto che possano avere ingerito l diamanti che t loro espertissimi ed acutissimi occhi intravedono prima dei bianchi, ed è ancora più attivo molto lontano da Kimberley, nel Namaqualand, nel territorio dell'ex-colonia tedesca, tanto che il Governo ha spedito da quella parte forze militari addirittura, con aeroplani, alla caccia dei • diggers » contrabbandieri. Miniere e laboratori Ma parliamo dt Kimberley, una volta. Essa è al limite del « Gran karoo », cioè, dell'altopiano orangiano, ad un migliaio di metri di quota sul mare, quindi ti suo clima è eccellente. Cinquanta chilometri al nord scorre il Vaal, al di là del quale incomincia il TransvaaU Di quel che si vede lungo le ferrovie che menano a Kimberley parlerò un'altra volta, ora mi preme di dirvi che le miniere donde provennero e provengo no i diamanti di Kimberley sono quat tro, e sempre le slesse da più di mezzo secolo. Sono vicine una all'altra, situate in un cerchio di tre miglia e mezzo e si calcola che abbiano fornito negli ultimi cinquantanni diamanti per duecento e cinquantaetnque milioni di sterline. Non esiste al mondo una area còsi ristretta da dove sia uscita tanta ricchezza. Una delle quattro miniere e precisamente quella chiamata a Kimberley mine », che ha dato il nome alla città, è un'immane fossa di 300 mètri di profondità per 400 circa di diametro. E' la maggior fossa che eststa al mondo ricavata dalla mano del l'uomo, perchè lo scavo è stato ottenuto a furia di frugar la terra con le mani e portarla fuori per lavarla. la gran fossa oggi è deserta ed ha nel suo interno una vaga atmosfera azzurra. E' un buon antro per spettri, quelli dei cercatori ch'ebbero il piacere di ricevere l diamanti nelle loro mani direttamente dalla terra, ma oggi gli uomini non vi scendono più, perchè è troppo profonda e pericolosa per le frane, e perchè i metodi di estrazione sono totalmente cambiali; vi arrivano viceversa le gallerie che non partono però dalle pareti del vasto cratere, ma dalla superficie. E questa, nei limiti delle tre miglia e mezzo, è coperta dalle armature sovrastanti t pozzi, di macchine, dt edifici, di tutto il complesso per l'estrazione dell'arenaria, la ricerca in essa dei diamanti e infine il taglio e la trasformazione in brillanti, poiché da un anno a questa parte il trust lavora i suol diamanti in casa cioè a Klmberlau stessa, invece di esportarli grezzi, come avveniva prima. In questo modo Amsterdam ed Anversa che sono i due centri mondiali principali della lavorazione del diamante assistono all'emigrazione in Sud-Africa dei loro migliori tagliatori di diamanti che vanno trasportando l'indùstiia qui nella sede originarla della produzione. Ciò significa che il SudAfrica conta di vendere i suol diamanti diventati brillanti direttamente in Paese, alleggeriti dalla dogana di entrata del diamanti grezzi tn Europa, o meglio di devolvere tale dogana a suo vantaggio, polche sinora non si constata che l brillanti sudafricani la vorati nell'Unione abbiano un prezzo minore di quelli d'Europa, d'America o d'Asia. E' una misura anche questa dt carattere nazionalista. Un'inda*tris che odia la reclame Dal poco che ho detto il lettore avrà già compreso che l'epoca dell'avventura individuale del diamante a Kim- berlcy è tramontala da un pezzo. Ri-i mane il ricordo d< tale avventura che [rimonta ai 1870, data delia fondazione* della città, quando l diamanti furono scoperti per la prima volta nella farm » di Du Toit Pai buon'anima e Bult-fonteln. Ne derivò immediatamente una • rush », una corsa di cercatori', venuti da tutti i punti del Sud-Africa, che arrivali, in questi deserto con i mezzi elementari di locomozione (le ferrovie allora non esistevano), vi crearono accampamenti di tende e di capanne l quali nel corso degli anni si svilupparono gradualmente sino a formare la città presente cht ha una popolazione di 18 mila bianchi e di 25 mila colorati. Poca, minima cosa, se si pon mente all'importanza del luogo, ma come ho detto il trust diamantifero fa di tutto per lavorare occultamente, per attirare qui il minimo numero di persone, per farsi notare il meno possibile, anzi credo che se trovasse il modo di far dimenticare l'esistenza di Kimberley, di sprofondarla solio terra, ne sarebbe felicissimo, poiché per il trust, « reclame ». visitatori, sviluppo cittadino significano contrabbando. « La stella del Sud-Africa » e il « Cullinam » / diamanti nella regione di Kimberley erano inopinatamente apparsi prima del '70. Una pietra di 21 carati e mezzo (ricordarsi che un diamante di un carato è già considerato una grossa gemma) tu rinvenuta nel 1866 a qualche chilometro dal Vaal da un agricoltore boero, Scalk van Nlekerk Costui fu colpito dal luccichio d'una pietra con la qual, alcuni ragazzetti griqua giocavano Se la fece dare e la mostrò, senza supporre menomamente che si trattasse d'un qrossissimo diamante al suo amico O'Reilly ignorante di pietre preziose al pari di van Nlekerk. L'anno appresso O'Reillii ebbe occasione di recarsi a Città del Capo. Portò seco la pietra e la mostrò ad un gioielliere di quella città, Henriette, console di Francia. Uenriette riconobbe subito la gemma per quello che era e sir phtlip Wodehouse. governatore della Colonia del Capò, la comperò per cinquecento sterline che l'onesto O'Reilly divìse con van Niekerk. La scoperta del diamante del ragazzetti griqua fece un certo chiasso in Sud-Africa, qua'euno si mosse per venire a vedere da queste parti se altri ragazzi indigeni si trastullassero con altri ignorati diamanti, qualcuno disturbò e frugò nelle capanne ottentotte e griqua, nessuno però toccò la terra né lungo il fiume, né nel suoi paraggi. SI diffuse l'opinione che il Sud-Africa non possedeva campi dia mantlferl e che quello trovato da Niekerk doveva essere stato trasportalo nei paraggi della futura Kimberley da qualche struzzo corridore venuto dal cuore dell'Africa lontanissima... Pas sarono due anni, il diamante primo era stato dimenticalo da lutti, eccetto che dal sagace O'Reilly che non credendo alla fola degli struzzi s'era sta blllto fra gli ottentotti del Vaal e tan to cercò che ne trovò uno in possesso di un sole artificiale, un inverosimile diamante di 83 carati e mezzo, scoperto dall'indìgeno nelle sabbie del Vaal, quello che fu poi chiamato • la Stella del Sud-Africa ». L'ottentotto della Stella era scaltro tanto quanto O'Reilly e non cedette il suo tesoro che contro valuta di 400 sterline. O'Reilly lo rivendette subito per 11.200, ma ebbe troppa fretta, perchè la pietra fu valutata poco dopo più del doppio e precisamente 25 mila sterline. La « Star of South Africa*, oggi in possesso della contessa di Dudley è una delle più belle pietre eststenti al mondo, tutti i musei dell'Unione ne posseggono la riproduzione, ma doveva essere superata di gran lunga in grossezza dal Cullinam. trovato il 26 gennaio 1905 nella cosiddetta a Premier Mine » presso Pretoria, del peso di 3024 carati e 3/4 e che, diviso in parecchie gemme, è andato ad ornare la sommità della corona inglese. Storia sotterranea La rivelazione della « Stella » provoco quello che il diamante di Niekerk non era stalo sufficiente a produrre, provando cioè l'esistenza di una vera a valle dei diamanti » nella zona del Vaal. ti* diggers » vi ac corsero, accampandosi lungo le rive del fiume, in breve essi raugiun sera la decina di migliaia dì persone alla ricerca febbrile delle preziose gemme che potevano di colpo trasformare in ricco il più miserabile del nomadi. Ma la fortuna arrise a pochi nel quattro anni che la massa del cercatori durò a rimanere lunqo il Vaaì Quando giunsero nuoce che si trovavano diamanti in maggior copia a quaranta miglia più al sud, i . dig¬ gatddcctippespcgltroetsladsfdèdtèradpdlcpdtvpbdpnaivdgtlrscegsddsRdsmdrppzsdcl ers i si spostarono in massa attorno i kraal dì Du Toit Pan, di Bult-fonein, di Vooruitzigt (conosciuto poi con nome di De Beers), di Kimberley e e quattro miniere ebbero vita. Soffermiamoci un istante a consierarle così com'esse si presentano opo cinquantotto anni di lavoro. La Kimberley mine », la gran fossa di ui ho già dato le dimensioni è a qualhe minuto di strada dal centro citadino. E' passata attraverso la più nverosimile storia dello scavo che si ossa Immaginare. Dopo 18 mesi dal rincipio dello scavo (gennaio 1871) ra un labirinto di cunicoli, di ponti ospesi, dì strade aeree, dove s'agiavano, raspavano, vivevano in permanenza come in un formicaio dodiimila persone Ma un brutto giorno 'acqua cominciò il suo lavoro demoitore, le frane rovinarono l'effimera ittà troglodlca, il lavoro, individuale divenne impossibile. Nel 1882 si speero un milione. : mezzo di sterline i armature e consolidamenti, poi sucedette sino al 18?7 un nuoto formidabile affondamento all'aria aperta, he fu quello che portò la fossa alla rofondità attuale e finalmente, dal 909, introdottosi il sistema di scavo otterraneo, s pozzi e gallerie, la Kimberley mine », cioè la gran fosa, divenne un mulo cratere silenioso. Nella « De Beers mine » che sì troa ad un miglio circa all'est della recedente, il lavoro è pure incorniliiato all'aria aperta senza raggiungee la profondità della Kimberley, ma al 1908 lo scavo è sotterraneo e ragiunge una profondità di 1200 metri, a massima delle miniere di diamani. Voglio dire che 1 pozzi e le galle, ie che raggiungono i filoni di arearia azzurra ricchi di diamanti, non ltrepassano i 300 metri di fondo. Da sso la c terra blu » * issata all'apero, lasciala per nove mesi a disgregari all'aria aperta'e poi sottoposta alla unga serte del procedimenti atti a rivare da essa i diamanti. La terza miniera di Blut-fontein viinissima alla De Beers, ha il pregio i dare le pietre più pure benché non i sprofondi al di là del 1200 piedi, e nalmente la quarta miniera (« Du Toit Pan Mine ») è la meno profonda t tutte, e benché da essa siano prove, ute gemme enormi, per il momento chiusa perchè, come ho spiegato, i diamanti a Kimberley se ne trovano roppi e la preoccupazione del trust quella non solo di lasciarli ignoati nelle viscere della terra, ma di ccaparrare tutti quelli che in un moo o nell'altro vengon fuori in ogni uogo del Sud Africa. Le battaglie dei € cercatori» Prima di penetrare nel mistero della roduzione e di umanizzare, almeno el suoi aspetti essenziali, l'industria ìamantlfera sud africana, la principae mondiale del genere debbo almeno riordare che il lavoro del • diggers » ionieri fu sin dal principio disturbato a coloro che eran diventati i proprieari del terreni, proprietari che cangiaano vertiginosamente e che non si reoccupavano òhe di imporre tasse e alzelli sui cercatori. Le liti, spesso egenerate in vere battaglie, si comlicarono con la questione internazioale sulla pertinenza del suolo, vale dire del Griqualand West, che gH nglesi, senza molti complimenti, aveano dichiarato britannico col pretesto i proteggere e nativi e t diggers », toliendolo all'Orange. Questo strillò tano sinché sì ebbe dagli inglesi novanamila sterline a titolo d'indennizzo per a mutuazione subita, soluzione che peò non soddisfece l « diggers », i quali i sollevarono in massa diventando blak flags > cioè bandiere nere, dal olore degli stendarsi della rivolta 1875). Nella quale rivolta, però, non si bbe a lamentare spargimento di sanue... I • diggers » avevano altre ditrazioni, fra le quali, essenziale quella i alimentare la speranza di trovare iamanti simili.ai superlativi che ogni anto, ad intervalli di interi anni, uclvano dalle terre azzurre: il *Porter hodes » ottaedrono, purissimo bianco, ì 152 carati valutalo 60 mila sterline coperto nel cuore della » Kimberley mine », il diamante della Du Toit Pan, i 442 carati ed altri simili, che trovaono subito compratori disposti ad acarrarseli. Poiché, come tutti sanno, er guanto grossa e altissima di prezo possa essere una pietra, essa trova ubito il compratore, specialmente nei ue paradisi dlamanliferi del mondo he sono la lenincolare .Ve;« York e oleosa CaiUon, sul Fiume delle Perle. Arnoldo Cipolla.