Carmela Balocco, la ragazza-madre abbandonata riceve una proposta di matrimonio

Carmela Balocco, la ragazza-madre abbandonata riceve una proposta di matrimonioDopo la scenata nella parrocchia di S. Agnese Carmela Balocco, la ragazza-madre abbandonata riceve una proposta di matrimonio Il clamoroso episodio, svoliosi giorni or sono nella Chiesa di Sant'Agnese, durante la celebrazione di un matrimonio, episodio che si concluse — ironia della sorte I — con una querela sporta dallo sposo, contro colei, che egli aveva abbandonato: la giovane Cannelli Ba'.locco, rifiutandosi anche di riconoscerne ii figlio, ha ora un seguito. Quando la giovane tradita varcò quella mattina da soglia della Chiesa, per cercare, in un impeto di sconforto, di impedire le nozze del padre del suo bimbo con un'altra donna, nella sua anima, amareggiata da tante sventure, non sopravviveva più un briciolo di speranza. Una ben triste esperienza essa aveva fatto della vita, per poter ancora nutrire l'illusione che anche per lei sarebbero slati possibili giorni migliori, che nuovi affetti per lei sarebbero rifioriti, che avrebbe avuta una casa sua, trovato un uomo tanto buono da comprendere e perdonare il suo fallo, dovuto alla inesperienza, e soprattutto da dare un nome all'innocente creatura, sulla quale la giovane madre aveva raccolto tutto il suo amore. Invece, ciò che la povera tradita non osava neppur sognare, può, se ella vuole, diventare realtà, La dolorosa storia di Cai-mela, apparsa negli scorsi giorni sulle colonne del nostro giornale, ha fatto nascere nell'animo generoso di un giovane operaio, insieme ad una sincera e grande pietà pei- la tradita o pel bimbo, il desiderio di riparare alle ingiustizie che il destino ha inferto a queste povere creature. In una nobilissima lettera, che Mario Vigo (tale è il nome del generoso giovanotto) ci invia, è esposto in termini commoventi 11 susseguirsi dei sentimenti, che hanno finito per maturare nell'animo suo il proposito di sposare la Carmela e di diventare il padre del di lei bambino. E' questo un episodio così fuori del comune, che merita di essere conosciuto dai lettori, poiché dimostra quanta bontà e quanta elevatezza di sentimenti alberghino nel cuore di un operaio, che compi con onore il suo dovere di soldato, poiché combattè valorosamente per circa venticinque mesi nelle aspre trincee del Carso, e a quota 208 fu ferito e mutilato del braccio sinistro, e da borghese tornò volonteroso al lavoro, tanto che ancor oggi dà la sua opera presso la Manifattura Pellami e Calzature, in via Miglietti, 8. — Sposando la signorina Ballocco e riconoscendo il suo bambino, — scrive il Vigo, — sento di compiere un atto di onestà, che tutti i cuori buoni e generosi sapranno comprendere. Ed ora? Dovremo fra breve registrare nel periodico elenco dei matrimoni ì nomi della Ballocco e del Vigo? Sarebbe questo fatto un epilogo altrettanto bello quanto inaspettato del romanzo di Carmela. *■*■•* Ecco, a titolo di curiosità, la lettera dell'operaio: « Signor Direttore; ho letto sulla it Stampa * del 27 dello scorso mese il racconto emozionarne di cui fu prò tagonista la signorina Carmela Balloc co. Ho lungamente pensato alla sventura toccata a questa infelice merite vole di trovare dopo tanti dolori un po' di pace e di felicità. Io non cono sco la signorina Carmela per la quale ho in animo di compiere un atto one sto e cioè di sposarla e riconoscere il suo bimbo che non ha nè colpa nè peccato. Questa mia proposta sarà forse giudicata in diverso modo, ma coloro che nutrono sentimenti di umanità non potranno se non approvare questo mio atto. Anch'io ho conosciuto la sventura ma sono un uomo e come tale dotato di maggior coraggio che non una povera ragazza inesperta. Ho passato ben 25 mesi nelle trincee carsiche ed ho lasciato il mio braccio sinistro a Quota 2U3, ma nonostante questo sacrificio fatto alla Patria sono ancora oggi uin buono ed attivo operaio. La mia posizione è modesta ma tale de. penuettermi di formarmi urna famiglia e sono sicuro che la signorina Ballocco, appunto perchè ebbe tante disillusioni a soffrire in passato, diventerà una esemplare sposa e troverà iu me un buon marito ed un ottimo padre pel bambino. Ora io attendo la decisione della signorina certo che essa considererà benevolmente la mia onesta proposta. Attualmente lavoro alile Manifatture Pellami e Calzature in via Miglietti, 8 ». Questa lettera — nobile esempio di solidarietà umana — non poteva essere pensata e scritta se non da un valoroso combattente e mutilato, che sul campi della guerra, di fronte alla morte, ha potuto affinare la sua sensibilità e guardare la vila con gli occhi del cuore. Generosità e bontà sono infatti fiorite nelle trincee insieme agli atti di alto eroismo. I soldati hanno imparato colà, a quella dura scuola, a dimenticare se stessi per una più alta concezione del Bene. L'operaio, che oggi offre a Carmela Balocco e al bambino di lei il suo nome e la sua protezione, dimostra di saper portare nella vita di ogni giorno quel senso di umanità, che fa ascendere anche gli umili e li rende capaci di compiere gesti di incomparabile bellezza.

Persone citate: Agnese Carmela, Ballocco, Cannelli Ba', Mario Vigo

Luoghi citati: Carso