La riforma del Gran Consiglio

La riforma del Gran Consiglio La riforma del Gran Consiglio illustrata da /Mussolini all'alto Consesso L'istituzione del Consiglio Nazionale delle Corporazioni Roma, 30 notte. Stasera, alle ore 22, ha avuto luogo a Palazzo Chigi la seduta della sessione del Gran Consiglio di settembre. Erano presenti tutti i membri del Gran Consiglio. S. E. il Primo Ministro e Duce del Fascismo ha esposto i capisaldi della riforma del Gran Consiglio e dell' ordinamento del Parlilo. Nessuno ha preso la parola. La seduta è stata lolla alle ore 22,45. Il Consiglio dei Ministri 11 Consiglio dei Ministri si ò nuovamente riunito stamane alle ore 10 a Palazzo Viminale sotto la presidenza del Capo del Governo. Erano presenti tutti i Ministri e il Segretario del Partito. Segretario l'onorevole Giunta. In principio di seduta il Consiglio dei Ministri, su proposta del Capo del Governo, Ministro dell'Interno, ha approvato uno schema di R. decreto col quale si modificano le vigenti disposizioni concernenti gli esami per il conferimento della patente di abilitazione alle funzioni di segretario comunale. Le modificazioni consistono principalmente nell'inclusione nel programma degli esami per i segretari comunali della legislazione corporativa, con parti-la vita del Paese nei suoi riflessi colare riguardo al regime delle as sedazioni professionali, alla di6ci plina dei rapporti collettivi di lavo ro e alla Carta del Lavoro, tenuto conto che tale legislazione ha assunto ad opera del Regime una importanza fondamentale anche nei riguardi della vita comunale. Successivamente il Consiglio dei Ministri ha ripreso la discussione già iniziata nella precedente adunanza sul disegno di legge presentato dal Ministro delle Corporazioni, per la riforma del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, disegno di legge che è stato approvato. Infine, su proposta del Ministro delle Corporazioni, il Consiglio dei Ministri ha rinviato la discussione sul disegno di legge concernente la istituzione delle corporazioni provinciali per poterne coordinare le norme con quelle che disciplinano attualmente i Consigli Provinciali dell'Economia Nazionale. Importante provvedimelo Il Consiglio dei Ministri ha chiuso cosi la sessione del mese di settembre, approvando il più importante dei provvedimenti che erano all'ordine del giorno: il disegno di legge che istituisce il Consiglio Nazionale delle Corporazioni. II progetto ha subito, secondo quanto è dato sapere, pochissimi ritocchi, più formali che sostanziali : nel complesso è rimasto integro il testo approvalo nella primavera scorsa dal Gran Consiglio, al cui esame fu sottoposto, non soltanto perchè si trattava di materia attinente all'ordinamento sindacale corporativo, ma anche perchè il nuovo organo, per i poteri di cui veniva ad essere dotato, assumeva uno schietto carattere di organo istituzionale. In seguito all'approvazione 'del Consiglio dei Ministri, il disegno di legge sarà presentato con la massima sollecitudine alla Camera, e costituirà certamente "argomento più importante delle prossime discussioni parlamentari. Nell'esame del progetto, che interessa da vicino tutta economici, assistenziali e sindacali, la Camera, uscita in gran parte dalle designazioni delle associazioni professionali, darà ancora una volta' la prova della sua capacità ad intendere i grandi problemi della vita nazionale. Con questo criterio, il Ministero delle Corporazioni ha voluto che di pari passo con la elaborazione del disegno di legge che istituisca il Consiglio Nazionale delle Corporazioni, procedesse la preparazione del regolamento, che dovrà disciplinare l'attività del nuovo organo. Possiamo precisare, al riguardo, che il regolamento sarà presentato al Consiglio dei Ministri nella prossima sessione. Questo permetterà, non appena il progetto sarà divenuto legge, di costituire il nuovo organismo, e di metterlo subito in condizioni di funzionare, senza quei lunghi intervalli che di solito si frappongono fra l'entrata in vigore di. una legge e la sua applicazione effettiva. D'altra parte, per tale applicazione è vivissima l'attesa, specialmente nel campo del lavoro, attuandosi in essa la fase corporativa, maturata attraverso elaborazioni teoriche e soprattutto attraverso l'esperienza viva del sindacalismo nazionale. Sarà, infatti, l'inquadratura definitiva delle forze produttive del Paee. educate verso i fini superiori del ì l'interesse nazionale, e permeate, 'dall opera quotidiana del Regime, del nuovo spirito alimentato dal Fascismo. . Il nuovo organismo funzionerà il prossimo anno Secondo quanto è dato prevedere, il Consiglio Nazionale delle Corporazioni potrà essere insedialo dal Duce con quella particolare solennità che è richiesta dall'avvenimento, entro il mese di gennaio 1930. Ciò è tanto più necessario, in quanto è lecito prevedere che il Consiglio Superiore dell'Economia Nazionale, in seguito alla trasformazione del dicastero omonimo, non sarà più convocato e scomparirà per dar luogo probabilmente ad un organo di consulenza, che limiterà : suoi studi, le sue proposte e i suoi pareri al campo della politica e della tecnica agraria. Le funzioni di studio e di consulenza, affidate al Consiglio dell'Economia, passeranno al costituendo Consiglio Nazionale delle Corporazioni, senza che si renda necessaria alcuna innovazione. In realtà, il progetto relativo al Consiglio delle Corporazioni, già fin dall'inizio conferiva a quest'ultimo pienezza di attribuzioni nei riguardi dello studio e delle ricerche di tutto ciò che attiene alla produzione, talché può dirsi che in un certo senso tanto la riforma del Consiglio delle Corporazioni, quanto la stessa organizzazione del Ministero dell'Economia, presupponessero la soppressione, o per lo meno la trasformazione del Ministero e de! Consiglio dell'Economia Nazionale. Diversa è la situazione dei Consigli provinciali dell'Economia nei confronti delle istituende Corporazioni provinciali. Qui il problema del coordinamento delle attività dei due organi è complicato dal fatto che i Consigli provinciali dell'Economia non hanno solo il .compito di studiare i problemi locali della produzione, formulando voti e proposte, ma anche delicate funzioni tecniche e amministrative. Basterà ri I cordare che ad essi sono state at- , tribuite le funzioni delle disciolle Camere di Commercio. Per questo, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di sospendere l'altro disegno di legge, pure approvato dal Consiglio Nazionale "' ; nella primavera scorsa, relativamente all'ordinamento delle Corporazioni provinciali. Nel frattempo, il Ministro onorevole Bottai potrà studiare la soluzione migliore, intesa a dare al Ministero delle Corporazioni degli organi provinciali che pur conservando la più snella struttura, possano adempiere efficacemente a tutte le funzioni cui sono chiamati. Le case popolari I rapidi risultati ottenuti o il contributo dallo Stato Roma. 30 notte. . Come è noto, con decreto 10 marzo 1926, tu stanziata sul bilancio del Mi nistero dei LL. l'P.,,Ja somma di 100 milioni da erogarsi quale contributo dello Stato una volta tanto, nella misura del i() %, per la costruzione da pane di com>un.i e istituti auiononri (li abitazioni popolar', ria cedersi a privali in vendila o in affitto, con aggiunto patto di futura vendita allo scadere di un periodo di ininterrotto inquilinato massimo di 25 anni. . Ora da una lettera che S. E.. Bianchi, Ministro del LL. PP.. ha inviato a S. E. il Capo del Governo, si rileva che furono presentate domande per un complessivo ammontare di concorso statale di 215 milioni di lire circa, corrispondente a costruzioni per circa un miliardo e 225 milioni, cosi distinte: Italia settentrionale, concorso Lire luo.D0O.0U0, pari a costruzioni per L. 5rj0.00U.000; Iialia centrale, concorso L. 52.0(10.000, pari a costruzioni per !.. 26u.0OO.O00; Italia meridionale e isole, concorso L. 'J3.000.000, pari a costruzioni per lire 465.ikk1.0J0. Dovendosi però restare entro i limiti della somma stanziata, fu possibile finanziare solo un programma costruttivo di mezzo miliardo di lire. Nell'erogazione del concorso in parola, furono tenute presenti, oltre che le cifre indicate nelle domande pervenute, altresì le effettive esigenze di nuovi alloggi esistenti nei vari «entri, esigenze determinate principalmente in base a dati forniti dalle competenti autorità prefettizie, di maniera che si cercò per quanto possibile di proporzionare le concessioni alle reali esigenze e più urgenti necessità. In conseguenza, la distribuzione della somma stanziata raggiunse in definitiva le seguenti proporzioni : Italia settentrionale, concorso -L. «.000.00» circa per lire 205.000.000 di costruzio ni; Italia meridionale e isole, concorso lire 35.000.000 circa per L. 17o.000.0-0 di costruzioni; Italia centrale, concorso L 24.000.000 circa per L. 120.000.000 di costruzioni. Le costruzioni cosi finanziate sono stale oggi in gran parte ultima**. , . I risultat; ottenuti si possono cosi riepilogare: Mlogg1- 11.705: vanì 44.309; persone alloggiate 53.266. In particolare: Italia settentrionale: alloggi »20; vani 21.905; persone a.llogg^aie 23.8-.3; Italia centrale: alloggi 2.644; vani 11.061; persone alloggiate H.o.4; Italia meridionale e isole: alloggi 8.941; vani 11343; persone alloggiate l«.8iU. Da questi dati risulta che le provvidenze del Governo fascista col ricordalo cle-c-reto legge hanno ottenuto un risultato assai soddisfacente. Soorattutto deve porsi in rilievo come il sistema pratico adottato dal provvedimento abbia reso (possibile raggiungere scopi notevoli in un breve pe riodo di tempo. ti Congresso internazionale a Londra • della Gassa di Risparmio Milano, 30 notte. II i ottobre il podestà on. De Cap tani si .recherà a Londra, per preste deie il Congresso internazionale delle Ca^se di Risparmio, {

Persone citate: Bottai, Duce, Mussolini