Una grandiosa organizzazione

Una grandiosa organizzazione IL LATTE DALL'ORIGINE AL CONSUMO Una grandiosa organizzazione che supererà quanto si è fatto sinora in Europa A suo tempo ci siamo ampiamente occupati del viaggio che la Missione degli agricoltori piemontesi capitanata dall'aw. Francesco De Vecchi, presidente della Sezione produttori di latte della Federazione Sindacati fascisti agricoltori della nostra citta, aveva compiuto nel Nord-Europa, e segnatamente in Danimarca, per studiarvi appunto le condizioni di produzione, raccolta e vendita del lane destinato all'uso quotidiano. Quel viaggio aveva uno scopo preciso: valersi dell'osservazione desunta direttamente dalla realtà degli altri paesi, per creare anche fra noi condizioni produttive moderne in un campo nel quale si è rimasti finora a sistemi pressoché primitivi. E poiché fra i componenti la Missione figuravano pure i rappresentanti del Comune di Torino, è a credersi che" i risultati del viaggio abbiano servito altresì alla fondazione di quella Centrale del latte, di cui sono già da tempo dotate le principali città dell'estero, mentre talune capitali ne posseggono anzi più di una. In attesa della « Oentrale » Sappiamo che il Podestà, conte Thaon di Revel, non solo non ha trascurato l'importante e vitalissima questione, ma l'ha fatta oggetto di particolare studio, convergendo sopra di essa tutti 1 suoi sforzi per una soluzione sollecita e in armonia con gli interessi della cittadinanza. Basta infatti considerare che il latte introdotto in Torino oscilla dai 110.000 ai 140.000 litri al giorno, per rendersi conto dell'entità del problema, e basta riflettere alla estrema delicatezza della derrata cosi largamente assorbita specialmente dalle classi popolari per avere esatta la nozione della necessità di circondarla dall'origine al consumo di tutte le cautele che la salute di una grande città richiede. Chi segua infatti le liste degli adulteratori del latte che periodicamente vengono comunicate sotto forma di contravvenzioni o di condanne del Pretore, dall'Ufficio d'igiene del Municipio, se anche esse non Intacchino l'onestà della maggioranza dei venditori, non stenterà a riconoscere che se il latte introdotto in città è contenuto nelle proporzioni più sopra esposte, quello che viene consumato come tale dev'essere assai... più abbondante. E' la stessa questione del vino: con la differenza che di questo, a rigore si potrebbe anche fare a meno, mentre 11 latte rappresenta una necessità fondamentale e inderogabile della nostra vita collettiva, In modo particolare per l'Infanzia. Di qui le legittima attesa per 1 provvedimenti che 11 Podestà, agricoltore anche lui, adotterà per fissare su basi più razionali e moderne, e soprattutto di assoluta garanzia verso il pubblico, la raccolta e lo spaccio del latte. Dal canto proprio i competenti organi della Federazione agricoltori stanno esplicando un intenso lavoro per trasformarne radicalmente 1 sistemi di produzione. Quest'ultimo lato del problema ci ha indotti a rivolgerci alla Federazione allo scopo di accertarci del risultati di tale lavoro. Nella sede di vìa Ospedale, 24, abbiamo trovato, col commissario alla presidenza federale dott. comm. Andrea Cravino e col segretario avv. Tamagnone, l'avv. De Vecchi che, oltre la sezione produttori latte, presiede anche l'analogo Consorzio del Comune di Torino e dintorni e ricopre inoltre, com'è noto, la carica di presidente dall'Associazione agraria piemontese. Il Governo per la pubblica salute La conversazione con 1 tre autorevoli esponenti dell'agricoltura provinciale e regionale, ha avuto come nota do minante questa constatazione: che l'opera del Governo fascista per l'agricol tura è assai più' vasta e profonda di quanto dalla elencazione del lavori pubblici, pure formidabili, già attuati o in corso di attuazione per la sua completa messa in valore, possa ap parire. I lavori pubblici colpiscono per natura l'immaginazione: ma v'ha una altra trasformazione, quella dei metodi di produzione e di coltura, spesso radicati da secoli e da millenni, che per essere meno appariscente, non ha mi nore importanza. Ed è precisamente qui che si viene esplicando in proti cuo silenzio l'azione governativa, non solo per la valorizzazione in pieno delle campagne, ma anche per la tutela della pubblica salute. Se ne ha la prova nella nuova leg ge sulla vigilanza igienica del latte destinato al consumo diretto, il cui regolamento, emanato il il Alaggio del corrente anno, è stato pubblicato sulla Gazzella Ufficiale del 24 giugno. La lettura di questo regolamento, pur nel tecnicismo che informa simili atti, è quanto mai interessante ed istruttiva. Si apprende da esso innanzi tutto che la produzione e la vendita del latte destinato al consumo diretto, non sono più libere, ma devono essere autorizzate dal Podestà, dopo accertate le condizioni igieniche volute dalla legge sulla scorta del dati e delle indicazioni fornite dall'agricoltore interessato. Stabilito cioi il regolamento fissa le norme per l'esercizio delle vaccherie con una precisione e modernità di vedute da riabilitare in modo perfetto anche questo termine, rimasto nell' uso del popolo, sinonimo di cosa non pulita. E in verità nessuno oserebbe affermare che le stalle per le mucche lattifere siano state finora dei modelli di pulizia e di igiene. Gli intenditori ci diranno che in esse ha sempre do minato io spirito dei patriarchi. Da oggi le cose mutano. La legge instaura nuovi sistemi che comportano la trasformazione quasi generale delle stalle in vere e proprie vaccherie razionali, aventi tutti i requisiti richiesti dalla pubbLica sanità per offrire ai consu matori un latte puro, genuino e gustoso, soggetto a speciali e ferree re gole di igiene cosi per l'ambiente come per il trattamento delle mucche e le disposizioni circa ia mungitura. L'attuazione della legge La legge dispone che la trasformazione avvenga gradualmente, in tempi successivi, cioè a distanza di sei mesi e di un anno della pubbLicazio ne della legge cosi entro il 24 dicem bre 1929 ogni vaccheria dovrà essere dotata di concimaia adatta, il perso naie addetto agli animali lattiferi, al le vaccherie ed alle latterie dovrà a vere subito, con esito favorevole, la visita da parte dell'Ufficio sanitario o del sanitario locale, se si tratta di Co mune piccolo ; tale personale dovrà subire la vaccinazione antitifica. Pri ma della mungitura dovranno essere seguite varie Dorme igieniche che il regolamento specifica; il latte dovrà poi essere filtrato e refrigerato subito dopo la mungitura ed una strettissima vigilanza sarà praticata sulla mungitura, la raccolta, il trasporto ed il commercio del latte da parte dell'autorità sanitaria. Entro il 24 giugno 1931 dovranno essere eseguiti i provvedimenti che riguardano la trasformazione a fondo delle stalle e dei locali attigui, il che significa che il problema involge anche un vastissimo movimento edilizio, destinato a procedere di pari passo con il rinnovamento delle abitazioni dei contadini, parte notevole della bonifica integrale. Preposti all'osservanza delle dispo sizioni della legge sono i Municipi e 1 sanitari, veterinari e medici. Il regolamento contempla pure la formazione dei Consorzi produttori di latte, i quali debbono facilitare agli agrlcoltori l'adempimento delle norme volute dalla legge. Il Consorzio di Torino era già stato costituito, prima dell'uscita del regolamento, per opera della Federazione agricoltori, ad iniziativa del presidente di questa conte Thaon di Revel, ed oggi esso asseconda gli sforzi del Podestà di Torino, per far si che gli agricoltori organizzati prestino tutto il loro concorso alle autorità nelle trasformazioni intraprese. I segretari di zona della Federazione agricoltori, riunitisi sabato, hanno deciso di accelerare l'opera per l'attuazione delle disposizioni del regolamento. « Uno degli effetti della riforma — ci ha detto l'avv. De Vecchi — sarà quello di rendere più intensa la produzione del latte. Per ciò che concerne Torino, si può facilmente prevedere che lo smercio raggiungerà I 160 mila litri al giorno, con un duplice vantaggio: degli agricoltori, che dall'aumento del prodotto ricaveranno un guadagno proporzionato; del consumatori, che saranno garantiti circa la genuinità del latte acquistato, e potranno ritenersi sicuri di bere latte puro, senza operazioni scrematorie o annacquatici. Viceversa il prezzo rimarrà invariato. Per dirla in breve ne risulterà una organizzazione cosi perfetta da superare quanto di meglio sino ad oggi al riguardo si è fatto in Europa ». gnscnllpmarpqdlcdacpgnilnalfimmtlcnfP

Persone citate: Andrea Cravino, De Vecchi, Francesco De Vecchi, Revel, Tamagnone

Luoghi citati: Comune Di Torino, Danimarca, Europa, Torino