Conflitto notturno in barca fra pescatori e guardie giurate

Conflitto notturno in barca fra pescatori e guardie giurate Conflitto notturno in barca fra pescatori e guardie giurate Numerosi colpi di rivoltella andati a vuoto i a l a n o i i o o o, aoo ». à \meon dalla sponda destra. Impaurito ta-jda quello scherzo di cattivo genere, il ni .pescatore si raccomandava ai suoi rer\mi e si dirigeva verso la sponda' sih; nistra. Senonchè, giunto a cinquanta .metri dalla riva, egli sentiva rintroe 1 a ea e a Una comitiva di pescatori, abitanti in regione Barca, si è recata al più vicino Commissariato di P» S. a denunciare una sparatoria notturna compiuta a proprio danno sulle acque del Po. I denuncianti sono certi Antonio Benso, Vincenzo Ferrerò, Giovanni Carena, Giuseppe Gremo e Felice Marchisio. Essi dicono di aver passato un brutto quarto d'ora e raccontano l'episodio nel modo che stiamo per narrare. « Chi va lai » I pescatori stavano su tre barche alla foce della Stura, intenti a pescare. Quella notte i pesci abboccavano poco ed essi erano quindi sfiduciati. Stavano quasi par addormentarsi, quando si dovevano mettere sul « chi va là» per quattro colpi d'arma da fuoco sparati contro la barca sulla quale stavano il Carena ed il Marchisio. Dopo qualche tempo echeggiavano altri tre-'Tccripi, questa volta diretti contro il Benso ed il Gremo che remavano su altra barca distante dalla prima un centinaio di metri. I colpi sembrava fossero stati sparati da ima persona sola, dalla riva sinistra del fiume. Ma gli spari non dovevano fermarsi lì, Passarono pochi minuti ed ecco che ctadpnarlefobdlalqsecpgas©dqdò\m ot,avo colpo d'arma da fuoco veni ìv» esploso contro il Ferrerò, partito toegsldn — i- narsi nelle orecchie altri tre colpi. Non sapendo, per quanto pescatore, che pesci pigliare, il Ferrerò prendeva il coraggio a quattro mani e o j continuava la sua strada. SI avvi chiava quindi alla riva, dove glun- Jt0 ?i vedeva accolto da tre individui ara-*™" di rivoltella cne «« intimavano loa al a er di... alzare le mani. Quindi gli chiesero '. documenti personali. Un fermo e un'Intimazione Nella denuncia, il Ferrerò dice di aver consegnato ai tre sconosciuti solo la carta di identità e non il permesso di bpscdFblelentepbcap accia, temendo che quei tali glielo acessero scomparire. Aggiunge poi che date tutte le richieste spiegazioni, si permetteva di domandare ai tre giova notti to virtù di quale mandato essi avessero agite in quel modo nei suoi riguardi: e si sentiva rispondere che e guardie giurate compiono fino in ondo il loro dovere e che badasse bene ai suoi affari se non voleva andare al confino. Quindi gli intimavano di recarsi al a sponda destra dove si trovava un oro compagno — evidentemente il quarto sparatore — e di trasportarlo sulla snnda sinistra, nel punto dove essi si trovavano. Il Ferrerò non si faceva ripetere due volte quell'invito: partiva come una freccia verso U luogo indicatogli, caricava il quarto... suo amico e lo trasportava, dove gli era stato comandato. Durante il tragitto ©gli non si è stancato — dice nella sua denuncia — di studiare i connotati di quel tale: un giovane basso di statura dal colorito pallido, nero di capelli. orl- u racconto del Merlino non com- Peseatori di frodo Questo il racconto fatto dal Ferrerò e dai suoi compagni per aio che li riguardava. Senonchè anche gli scoti sciuti sì fecero conoscere, a mezzo loro capo, tal Martino, guardia giurata di una Società che protegge i pesca- bacia precisamiente con quello fatto in precedenza dal Ferrerò. Il primo giustifica innanzitutto il suo intervento che era dialetto ad impedire la pesca di frodo e dichiara che i compagni del Ferrerò, meglio che i pescatori disturbati contemporaneamente a costui, nella medesima ora e nel medesimo luogo, erano gente che pescava in frode alla legge ed ai regolamenti suQla pesca: ed ha rettificato poi la versione del denunciarne principale, affermando che tutti I colpi di rivoltella sono stati esplosi in aria ed avevano il solo scopo di convincere coloro che stavano in barca, che la loro pesca avveniva in contravvenzione alla legge. IH Commissariato ha raccolto le due denuncio, le ha emarginate e trasmesse all'autorità giudiziaria, la quale appurerà come si sono svolti i fatti.

Persone citate: Antonio Benso, Barca, Benso, Felice Marchisio, Giovanni Carena, Giuseppe Gremo, Gremo, Marchisio, Vincenzo Ferrerò