La prima grande manifestazione escursionistica veramente operaia

La prima grande manifestazione escursionistica veramente operaia olo La prima grande manifestazione escursionistica veramente operaia Un messaggio di S. IL. Turati L'intervento di Enrico Beretta, direttore generale dell'0. N. Dopolavoro e dell'on. Basile in rappresentanza del Segretario del Partito Stamane dodicimila operai torinesi compiranno la Joro prima escursione dopolavoristica recandosi in ferrovia da Torino a Lanzo e quindi, con una marcia di circa un'ora, da Lanzo lino a Coassolo. Ieri sera il Segretario Federale ha ispezionato la strada clic sarà percorsa dai gruppi degli escursionisti torinesi. Da Torino fino a I.anzo, fino a Coassolo, le patriottiche popolazioni della zona hanno entusiasticamente aderito all'iniziativa della Federazione Fascista. dell'O.N.D. e della F.I.E., mettendo i tricolori a tutte le finestre delle case. La marcia verso il convegno operaio s'effettuerà auindi in un ideale clima di consenso e d'affetto chiaramente offerti alle laboriose maestranze della nostra città e delle valli di Lanzo. Archi di trionfo e manifesti murali saluteranno, lungo il cammino, il Duce onnipresente e S. E. Turati, animatore ed esecutore mirabile, per tutte le iniziative del Partito, che. col convegno operaio di Coassolo, tenta d'affermare, il più degnamente possibile, anche nella provincia di Torino, una nuova realtà fra le tante della sua poliedrica funzione in onesto tempo della lìivoluzione Fascista. Oli operai torinesi, durante i trattenimenti che allieteranno il convegno e tanto nella marcia dell'andata come in quella del riiorno, riaffermeranno iu propria tradizione di disciplina e di correttezza individuale e collettiva. Dal palco delle Autorità garriranno al vento i gagliardeni della Federazione Provinciale e del Fascio di Torino davanti al prato che accoglierà l'adunata degli operai durante la Messa ai campo e poi uuranie la lettura del messaggio, che S. E. Turati, trattenuto a Doma per improvvise ragioni di ufficio, ha anidato al seniore prof. Enrico Belletta, direttore generale d'I l'O.N.D. S. E. Turati sarà rappresentato dall'Ispettore del Direttorio .Nazionale on. console C. E. Basile cui nuovamente apparirà il consapevole consenso del lavoro torinese confermato nel recente e trionfale plebiscito da,o anche da Torino a S. E. Benito Mussolini. Ieri sera nei prati di Coassolo, il DGCAAe ittcariszdsrmqnusaclFsusistodcchqnPtaievè livosvcersSegretario federale ha personalmente cconstatato il fervore per 1 ultima pie-Mpurazione del convegno operaio. La Popc contessa Barattieri assistila dalle gnore Urisuui, Trlnchieri, Banche, Vigna, l'urina, Lanza. da numerose altre signore e signorine, villeggianti in Coassolo, ha definitivamente sistemato i banchi di quella che avrebbe dovuto essere una lotteria e che la entusiastica generosità delle Ditte torinesi ha trasformato in una autentica pesca con un totale oggi superante di un centinaio i dodicimila doni che saranno oiferti ai dodicimila operai. 11 podestà di Coassoio comm. Vigna, l'ispettore federale Bouvet, il geometra di Manzo, il tenente -del R.H. ce. Lampia. hanno personalmente assistito agli ultimi ritocchi nell'organizzazione. Ecco l'elenco delle ultime offerte le ri giunte alla Federazione Fascista: Dilla Freund Ballor — N. 48 mezze bottiglie Vermouth, Passito e Vino Chinato. Natale Stroppiarla, via Milano, 1. — N. 24 cavatappi. Ugo Tenam, corso Vittorio Emanuele, 34—1 camicia uomo, 1 cravatta, 2 paia calze uomo e N. 10 porta-sigarette. «Al Vero Risparmio», via noma, angoilo Galleria Nazionale — Taglio abito per signora; taglio abito velluto per signora, e N. 10 fazzoletti. Cav. Alberto Accomasso, via GaribalOi. 10 — N. 6 caia occhiali da sole. Coniugi Bergia, via Lagrange, 29 — N. 12 mezze bottiglie liquori assortiti F.lll Bosello, corso Vittorio EmanueJe, 76 — N. 20 sacchetti nocciolina N. N. — N. 1 necessaire per viaggio. Giuseppe Gariglio, via Barbaroux 29 N. 50 vasetti di miele. Emanuele Segre — N. 6 cravatte uomo; N. 2 sciarpe per signora. „Ditta Bergia, via Palazzo di Città — ». 50 sacchetti di spumante Subalpino. Cappelleria Universale, piazza Carlo Fehce — N. 6 cappelli. Ditta Aceomazzo — N. 50 bustine :« Munda » per lavare. Impresa Alberghi Diurni, piazza San Carlo — N. 28 buoni per bagni, docce, pedicure, manicure, pettinatrice, barba e capelli. <« *LJ, Stampa », d'accordo con la Soc. Ari. Ali — N. 10 biglietti gratuiti sulla Aviolinea Torino-Milano-Torino. Alpinismo operaio Da anni sto occupandomi, con passione e fervore, del problema — di altissimo valore morale, oltreché sportivo — di avvicinare le masse operaie ai monti: di scingerle a percorrerli e ad amarli. Sono più che mai convinto della grande verità del monito di Quintine Sella: « ...andate ai monti, e vi troverete forza e bellezza, sapere e virtù » Questa propaganda, per dare a chi ha modestissimi mezzi la possibilità di far gite in montagna, con la minor spesa possibile, era assai difficile sino a pochi anni or sono, perchè le Amo rità centraLi e locali poco aiutavano questo movimento di masse, di cui spn rilevavano la grande importanza morale, oltreché tìsica: e parve grande vittoria quella da rne ottenuta, come presidente fn allora della C.A.E.N., dalla riduzione del 30 % sulle ferrovie delilo Stato, per comitive di 5 persone e più; e di aver potuto organizzare un'adunata ad Oropa (Biella) di più di tre mila escursionisti, giunti persino dalla lontana Sicilia. Oggi Regime e Governo hanno perfettamente compreso rutilila, anzi ia necessità di aiutane il movimento e scursionistico, specialmente nel campo operaio; ed auspice il Dopolavoro e •a Federazione Italiana dell'Escursionismo, ambedue presiedute da S. E. il Segretario del Partito, e diretti con savia e perspicua cura da! comm. professor E. Beretta, le grand: adunai escursionistiche si seguono le une al le altre, con sempre maggior numero e fervore di aderenti. Dal giorno — ed è solo dai primi mesi de corrente 1929 — che ho avuto d'onorevole incarico di dirigere la delegazione delia Federazione Italiana dell'Escursionismo (F.l.E.) per il Piemonte, ho già dovoto occuparmi, per la rtcnicii organizzazione, dei seguenti 1-ntivpgni. delie sn Provincie Piemontesi : •limone (convegno internazionale della F.l.E.) - (convegno per sciatori) - Prov. di Cuneo (oltre 6000 partecipanti). otqiVFrnpcstpuvluGscntltgpll( Dopolavoro Alessandria: Provincia di Alessandria (900 partecipanti). Gila al Finis: (Gazzetta del Popolo) Prov. di Torino (4000 partecipanti) Convegno Società Pietro Micco.: Provincia di Vercelli e di Biella (aOOO partecipanti). Adunata Dopolavoro di Novara: Provincia di Novara (i mila porteci panli). Adunata Dopolavoro di Aosta (Piccolo San Bernardo): Prov. di Aosta • (3000 partecipanti). e domani, S settembre, la grande adu itala di Coassolo, con olire 12.000 partcciìiajìli (chi avrebbero potuto essere assai di più. se non si fossero inesorabilmente chiuse, anzi falcidiate le iscrizioni, per necessità di organizzazione), completerò per ora questo quadro grandioso, questo movimento ascensionale (in senso materiale e spirituali) delle mass-.' operaie verso la montagna e verso l'escursionismo. -Vnzi: ho detto male « completerà il quadro», perchè già si preannunziano nuovi convegni in provincia di Ales san ària c Novara, ed altrove ed il «ciclo-escursionismo », pure affidato alla F.l.E., avrà al 0 prossimo ottobre, il suo primo convegno regionale a Masino (Canavese), all'ombra del bel Castello, che gelosamente custodisce ie ossa di He Arduino! Ed accanto a queste manifestazioni di grandi masse, vi sono i numerosi campeggi delle Società Escursionistiche e dei Dopolavoro Aziendali, dei quali han fatto largo cenno 1 giornali, e si ha una bslia Helazione sul Paese Sportivo (Pagina della Montagna., iettata da Aldo Marsengo. E i campeggi vogiion dire, non solo escursionismo, ma vero e propno alvinismo operaio. Accanto al movimento di masse vi è quindi pure il movimento individuali:: e l'operaio grtmpcw sulle impervie roccia dei nostri colossi alpini non o più rum avi»; gli operai alpinisti si fanno sempre più numerosi, e talvolta anche lìti troppo audaci. Tutto questo largo movimento, in continua crescenza, mi rende tiero di essère olla test» dì una Delegazione regionale della F.I.E., che ha una massa di aderenti così volonterosa ed in continuo aumento: e nello .stesso leni Mn mi fa approfittare dell occnsiom Propina per far conoscere alle mass o a , e e e i o a o e . n i o a r ) vivpulgrugiusatiganchesa pilol'ormte pglositoaggparpicdopfianti delI dovra: Jorall'no qualavsonle cinallacheannlo anfda si gartolepettramIVignotcavcheInitordenpopdi AprenrdliziToZamavuderdatoperaie :clie ancora noi sapessero) che tutti coloro I quali non hanno i requisiti per ottenere la tessera delio. iV. D., possono avere la lesserà della F.l.E., che dà gli stessi vantaggi ferroviari (riduzione del 50 %) per l'alpi-j|P nismo e l'escursionismo. In ogni famiglia di lavoratore dopolavorista accanto al padre o marito, con relativa tessera dell'O- N. D., pos-. seno prendere la tessera della F.l.E-, (sultutti i componenti la famiglia non o-' perai o impcpati; tnnt'e che — seunendo l'esempio del Dopolavoro Fiat, n ogni Gruppo eseursionistiro dopolavorista, accanto a coloro che hanno la tessera dell'O. N. D.. vi può essere uno speciale gruppo di tesserati F.l.E. Onde i vantaggi che provvidamente Governo e Regime apprestano alle masse operaie per avvicinarsi ai monti, colla minor spesa possibile, si possono estendere — può bpn dirsi — a tutti. Cosi con un'iscrizione quasi totalitaria nelle sue file la Federazione Italiana dell'Escursionismo potrà svolgere e svolgerà sicuramente un programma ancor più esauriente e completo, com'è nella mente e nell'animo dei suoi dirigenti eentrali e locali. Avv. Carlo Toesca di rnstellazzo Deletrato regionale per il Piemonte della F.l.E. L'attesa Lanzo, T notte. Mille e mille carteh, inneggianti al Duce, a S. E. Turati, al Parlilo; scritte minute e gigantesche di evviva al Dopolavoro, enormi striscioni, archi trionfali dai colori nazionali, accogleranno domattina i dodicimila operai di Torino in gita verso i monti. Lanzo è ormai tutta pavesata di bandiere Da ogni finestra sventolano drappi tricolori. La toeletta festiva si è completata e ha. si può dire, cambiato a>peito alla cittadina pedemontana, e così tutta la strada che serpeggiando sale su su (per le colline moreniche, attraversando e riauraversando il torrente asciutto, coi suoi macigni arsi dal sole estivo. Un gran uavt.se, lungo parecchi chilometri, unisce i due centri di Lanzo e di Coassolo appoggiandosi alle fronde, che ombreggiano la magnifica carrozzabile. Ogni palo, ogni albero è servito ai ferventi organizzatori per attaccarvi una scritta di entusiasmo e di evviva. Le case disseminate lungo la via sono collegale fra loro da filari di bandierine di carta, acciocché le colonne del Dopolavoro torinese sfilino fra due siepi tricolori. Gli abitanti di Lanzo, quelli di Coassolo ed i villeggianti hanno vissuto ore di vivissima attesa assistendo al lavoro compiuto dagli operai, e seguendo la opera degli infaticabili tecnici. Finalmente osmi cosa è apprestata. Le numerose sauadre di dopolavoristi che stamane scenderanno dai lunghi convogli, troveranno degna accog.ienza. Sul piazzale della graziosa stazione di Lanzo, i dopolavoristi saluteranno il ricordo ai Caduti lanzesi. l'alpinj d_ bronzo che acita il labaro del 3.o Reggimento, puntandolo dritto e fiero ver so la frontiera che si oelinea lassù sulle balze dei monti. E di qui con le musiche e le canzoni del popolo no stro. essi si avvieranno verso la meta, verso il paesello che li attende con amorosa ansia. Niente pericolo di insolazioni lungo il tragitto: strada ideale, degna di passeggiate romantiche. La carrozza bile Coassolo-San Nicolao, si avvia in dolce pendenza tra ininterrotte alle siepi di acacia dal verde cupo e ristoratore. Tutto intorno prati, campi, vigne a perdita d'occhio. La ferace terra canavesana risplende ora in tutta la sua smagliante opulenza e si presenta con l'attrattiva agreste piena di mille piccoli incanti. La vista, spaziando lontano verso Torino che si distingue laggiù nella pianura, ira la foschia, enumera i casolari e i pae selli disseminati ai piedi delle colli ne. Mathi, Balangero e Ciriè si levano irti di comignoli, segno dell'industria e del lavoro fecondo. Verso i monti, l'occhio è attratto dalla mole ciell'Angiolino a destra e a sinistra dalla precipitosa scarpata del Cucuzzolo, sul quale si aggrappa l'annoso santuario di S. Ignazio nido di fede e di pace claustrale. Pochi passi ancora e tra un più fitto susseguirsi di altri tricolori e di s'-ritte policrome si giunge a Coassolo San Nicolao. Nei tra campi di concenti-amento ove si trovano i preziosi accantonamenti dei Lla MirerogrociarinagpetuiIl re ocosteMstrrigterdeuntomsi avl'achfamenofrqurecotovipoloravel' pacoummoKLgil Cteplesdinnleczgpstp viveri e dei doni tutto è disposto a pulitino, in modo che, gruppo per gruppo, i dopolavoristi possano raggiungere gli obbiettivi strategici fissati per il mezzogiorno. Dire dell'organizzazione di Coassoio, di quello che è staio fatto per preparare ogni cosa pel grande evento, non è facile compilo. Immagini il leitore un paesello l'ormato di non troppe case disseminate per i colli e al centro di questo agglomerato, il capoluogo: San Nicolao sito sopra un cocuzzolo al quale si aggrappano la casa comunale e la parrocchia. Qui, intorno al centro del piccolo connine, si raduneranno i dodopolavoristi. Nei grandi prati che fiancheggiano la carrozzabile sono stati posti i luoghi di concentramento delle masse. I primi ad arrivare saliranno fin dove la strada si restringe a mulattiera: gli altri man mano più sotto, dove Joro sarà indicato dai capi preposti all'organizzazione. In ogni campo sono state prpse tutte le disposizioni per qualsia.-,, evenienza. Stanotte ancora lavorano i pompieri di Torino che sono saliti fin quassù e hanno disteso le capaci inhalure. nei pozzi delle vicine cascine, in modo da sovvenire alla mancanza di quell'acquedotto che Coassolo sospira da ormai molti anni, ni fianco alla canonica, sopra lo sprone che domina un amplìssimo anfiteatro. i> stato approntato l'altare da campo e il palco delle autorità. Qui si avrà il convegno generale mentre gare, giochi, alberi di cuccagna e pentole da frantumare attendono i competitori ne' rispettivi luoghi di concentramento. II podestà di Coassolo, comm. Nicola Vigna, ha già sacrificalo parecchie nottate all'organizzazione e con lui il cav. BnvÈ e il geometra Di Manzo, che collaborano instancabilmente con Ini. Tutto è preparato. Anche sull'alta torre campanaria, ohe squillerà spandendo un'eco di gioia per le vallate, popò issati enormi tricolori in segno di giubilo. A Lanzo sono giunti intanto, per preparare l'indispensabile servizio di nrd1n». il console Callignris della Milizia e 11 cav. Patti della Questura di Torino col tenente dei carabinieri Zampleri. Fssi ancora Ieri sera hanno avuto un colloquio col Segretario federale avv. Bianchi-Mina, il quale ha dato le uHimr disposizioni. j|P . , (sul" aviolinea Tonno-lVIliano ' IO viaggi gratuiti , o e . e , o o l e i i o a a a u i e a laia a, o i. se o a lue ne o d_ gr La Stampa, in pieno accordo con la direziona dell'Aviolinea TorinoMilano-Roma, ha stabilito di concorrere alla Lotteria che sarà ofl-eria oggi a lutti i gitanti di Coassolo, roii dieci biglietti gratuiti valevoli ciascuno per vn viaggio acreo Torino-Milano. Ad ogni biglietto sarà aggiunto uno scontrino ferroviario per un viaggio di riiorno, pure gratuito, sulla ferrovia Milano-Torino. Il viaggio di riiorno non potrà essere effettuato in aeroplano, perchè orario attuale dell'aviolinea non consente l'andata e il ritorno nella stessa giornata. Mediante tali biglietti, che il nostro giornal-e, col concorso dei dirigenti dell'Aviolinea, è lieto di poter offrire agli operai dopolavoristi del grande convegno di Coassolo, una rappresentanza dei lavoratori torinesi e delle loro famiglie avrà modo dì constatare i grandi progressi compiuti dalla aviazione italiana. Ed è bene, per la propaganda aviatoria, per l'avvenire stesso dell'aviazione civile nazionale, che an che le classi meno abbienti abbiano facilitato il modo di accostarsi al mezzo di trasporto aereo senza spesa La propaganda aviatoria, infatti, non deve essere esplicata solamente fra gli uomini d'affari e i turisti, in quanto deve tendere piuttosto a crea re una coscienza aviatoria. E una coscienza aviatoria si crea soprattutto ponendo a vivo contatto con l'aviazione, secondo le circostanze e le possibilità il sano e forte popò lo lavoratore, di modo che ogni operaio, cui tocchi la sorte di volare, di venti un naturale propagatore dell' aviazione, intesa non già come un passatempo sportivo domenicale, ma come un superamento di distanze, ed una tempra di animi e di corpi, prima origine di potenza. II. nostro Direttore lia personalmente donato, per la stessa Lotteria operaia, una macchina fotografica Kodak, nite ortrativdetrescprodi—noprleidezipolitcemMiopommlaladisiacsaAnlalatrsutoprtetivlodispdivipaRastMsebefatebiradachpeValsesouncoreIlveuntenqDvaRvraaqRpdpmvatamaadtrQStedpucngcvlqmrscddgtntdtXcbvvntcA