Viaggio alla terra dell'oro e dei diamanti di Arnaldo Cipolla

Viaggio alla terra dell'oro e dei diamanti Viaggio alla terra dell'oro e dei diamanti (Dal nostro inviato speciale) Da bordo del « Carnavon Castle n, (nel Golfo di Guinea), agosto. Qualche parola di premessa alla corsa australe che mi propongo di compiere e d; descrivere: Vi ho lasciato, se ben ricordate, dall'altra parte dell'Africa, sull'Oceano Indiano, nel canale fra Mozambico ed il Madagascar; di là, sono ritornato in. Italia e dopo una ragionevole sosta, sono andato qualche sforno fa a Southampton per imbarcarmi sul più rapido mezzo per Città del Capo, via Atlantico, che è precisamente Questa motonave inaile di =0 mila tonnellate che compie la traversata fra l inghilterra e Vestremo Sud Africa 16 mila miglia) in 17 giorni. Vna sola fermata nel percorso: Madera. Non Immaginavo che l'isola paradisiaca, discretamente satireggiata tuttavia da Mac Twain, fosse visitata anche d'estate da così fiUc schiere di turisti intatti una metà buona dei passeggeri partili con me dall'Europa, cioè delle centinaia, ci hanno abbandonato a Madera. Ùll altri diretti-alta Colonia del Capo, o meglio nelVVnlone Sud-Africana, non hanno atteso molto per darmi una prima sensazione dello straordinario mondo che vado a conoscere. Il quale mondo, se appartiene geograficamente all'Africa, è più distante dalla flsonomia e dai caratteri generali del Continente Nero di quello che l'Argentina sia dal Brasile amazonlco o la Libia e l'Algeria dall'Africa equatoriale. Questo ritengo utile dire subito per coloro che pensassero di scornere in questo nuovo viaggio una specie di continuazione del recente. Per convincersi del contrarlo basta considerare che Città del Capo ha 150 mila bianchi, che l'abitano, e loannesburg la metropoli cosmopolita dell'oro nel Transvaal, mezzo milione, e Kimberley, la- città dei diamanti, duecento e più mila. Pietre preziose a tonnellate E' dunque nell'Unione Sud-Africana, nazione vera e propria di due milioni di originari europei frammisti a ben sette di ottentotti e di cafri, che sono diretto, immenso territorio dove si vanno sviluppando anche notevoli interessi italiani. Lo dimostrano l'esistenza d'una nostra linea commerciale di "navigazione {esercita dalla « Libera Triestina »). che compie normalmente Vinlero periplo africano, e il fatto che l'Assemblea Legislativa dell'Unione ha testé deciso di istituire una sua Legazione in Roma ed un'Agenzia Commerciale a Milano. Non vi presenterò il Sud-Africa come ha fatto una romantica e strana figura d'eroe negro, ancora vivente, il capitano Dean, che pretendeva discendere dai grandi navigatori ismailiti della sua razza, e che al tempi della guerra anglo-boera tentò di fondare contro gli inglesi e contro l boeri un Impero dell'Africa meridionale: ■ terra di villania, di pianto e di sangue ». Dirò piuttosto che ancor oggi, fra le novelle più appassionanti che ci porta la radio di laggiù, primeggiano le ci tre sbalorditive del contrabbando dei diamanti, che si calcola vengano tra fugati in ragione di trecento mila sterline al mese, attraverso la colonia portoghese di Mozambico, e ivi venduti per metà del loro valore, con grande preoccupazione del • trust » diamanti/ero inglese del Sud-Africa. Ma di sterline a milioni cotesto «trust» ne ha carpite talmente alla vanità umana, che per averne una nozione è sufficiente ricordare che dai terreni di Klapperkop, presso Pretoria, son ve miti, in 21 anni di ricerche, qualche cosa come sel tonnellate e mezzo di diamanti, vari a venti milioni di sterline, e che la statistica del 1928 dà, per l'intera Unione, una produzione di dia manti di quasi tre milioni e mezzo di carati, ciot più di nove milioni di sterline di valore {Nel 1927 la produzione fu maggiore, avvicinandosi a quasi cinque milioni di carati). In quanto all'oro, un radio fresco fresco da Pretoria, capitale del Transvaal, produttore principale d'oro nell'Unione, an nunzia che il profitto delle miniere au rifere del Transvaal nel sole mese di giugno del 1929 fu di sterline 1.085.191. Elogio delle navi italiane Non oserei però affermare che l mezzi di comunicazione che attraverso la calura asfissiante del tropico raggiungono cotesto Eldorado sono in armonia con la ricchezza espressa dai numeri che ho riprodotto. E neppure che la socivtà sud-africana bianca esaminala nel suo brandello che la rappresenta autenticamente a bordo del « Carnavon Castle », divisa nelle tre classi, sia da ritenersi più felice o infelice di qualsiasi altra. La motonave è solida, grande, comoda in quelle parti che sono, starei per dire, d'uso comune,' vale a dire che possono venire utilizzate per ogni manifestazione sportiva riproducibile sulle tavole di un bastimento. Ma, trattandosi d'una nave nuova, le sue raffinatezze sono tutt'allro che « up to dale ». Lo constaio non con disappunto, ma quasi con piacere, per la semplice ragione che mi persuado sempre più che le nostre navi oceaniche per passeggeri sono infinitamente superiori, come organizza zione interna, a queste di cui alt inglesi vanno orgogliosissimi. Per esempio: acqua corrente nelle cabine, niente, e in generale enonomia tirchia di acqua dolce, lavabi dei tempi di Matusalem, cotone imperante In ognt genere di biancheria {il lino pare che sia sconosciuto a bordo), tettucci di Procu$te anche nelle cabine di lusso. Eppoi la sopravvivenza di certe regole di bordo, che vi fanno sorridere per la vetustà, come il divieto di restare in cabina oltre le otto, a meno che non siate ammalato {nel qual caso viene proprio il medico per interessarsi a voi, al modico prezzo di 7 scellini per visita, o constatare che avete il mal di mare), o non dobbiate presentare al Comandante un reclamo... Il Comandante lo vedete cento volte al giorno sul, ponte e giocate con lui a piastrelle di caucciù, o al tennis con la ciambella, o al golf, in quelle indiavolate gabbie di rete che ingombrano i ponti e rendono le oneste passeggiate avanti e indietro impossibili; ma la tradizione inglese vuole che il passegglero che ha da reclamare lo faccia quando il Comandante passa la mattutina visita generale alla nave, e bisogna rispettare la tradizione. La tavola però e eccellente (sfido il « chef » è italiano!) e il servizio premurosissimo. Lo steward e la stewardess inglesi hanno le sovrane qualità di essere precisi come orologi, muti come pesci e gentilissimi. Come novità ho constatato che un largo spazio di ponte è unicamente riservato agli svaghi dell'equipaggio che gareggia in manifestazioni sportive con i passeggleri. Lo sport è la risorsa e la piaga della nave. Dio mio, su tutte le navi in lunga navigazione si fa dello sport, ma su di un grande bastimento Inglese esso assorbe sino all'ora del pranzo l'attività di tutti. Impossibile sottrarvisi. Inutile cercare di convincere la commissione apposita che non avete nessuna voglia di partecipare al premi, alle gare, al « matches », ai '« games » che si succedono ininterrottamente sui ponti di tutte le classi. Vostro malgrado sarete compreso in dieci eliminatorie di cricket, di tennis, di golf, di non so cos'altro, e v'assicuro che conviene cercar di rappresentare la vostra parte con onore a meno che non v'importi di essere sonoramente fischiato. E' sconveniente ballare il tango e tenere a bordo i morti Ho parlato di golf e di cricket. Sembrerebbe impossibile di poter realizzare a bordo di una nave, sia pure gran de, questi due giochi, eppure gli inglesi ci riescono. Per il secondo anzi, essendo necessario ipotecare vale a dire ingabbiare un grande spazio di pori te, la prima classe deve ospitare du rante qualche ora del giorno i gioca tori di. cricket dcl'a seconda e magari della terza. Ve l'ho detto, lo sport è il sovrano di bordo. Chi la vede diversamente viaggi su vapori non inglesi La questione è che di concorrenti te mhrpptmèdqssfavIsCevtmlestesEgllnllsdlhpstdsssrapcpcbmretLUruAlouaqcnstabmpSLrqlaspuscCdrdvNpscvnrpcfartvP mibili, r« Union Castle Line » non ne ha, voglio dire che chi ha fretta d'arrivare nel Sud Africa viaggia sui suoi piroscafi perchè quelli tedeschi (non parliamo del portoghesi) sono più leni o per lo meno fanno maggiori fermate nei porti della zona torrida che è giocoforza attraversare per passare dalle regioni temperate del nord a quelle del sud. La linea italiana e disimpegnata da vapori da carico necesariamente irregolari nell'itinerario che anno il rosario di tutti gli scali, e le vie marittime del Mar Rosso e Oceano Indiano domandano nel percorso quasi U doppio del tempo delle atlantiche. Conclusione: si viaggia con all inglesi e alla fine bisogna convenire che si. viaggia bene a condizione, come ripeo. di rispettare le tradizioni marittime britanniche, tenacissime, come tule le tradizione d'Albione, di amare esageratamente gli sports, cosa sempre sana anche al di là dell'età conveniente al medesimi e di detestare il tango e il cinema. Il tango, se volete saperlo, sui piroscafi.inglesi, non lo si balla. E' bandito da tutte le orchestre naviganti sotto V* Union Jack », come ballo sconveniente. Non importa se i lalini in generale, gli americani del nord, l tedeschi e tutti gli altri popoli lo adorino; gli inglesi per loro conto lo respingono, come hanno dato l'ostracismo al cinema, che nessuna grande nave inglese ha introdotto. Un ultimo particolare rlferenlesi alla tradizione marittima inglese e poi ho finito su questo argomento. Voi sapete come oggi sulle grandi navi sia stata abolita la triste necessità di gettare in mare gli eventuali soggiaciuti durante le lunghe traversate. Gli inglesi non si sono mal adattali a questi sentimentalismi. Essi logicamente pensano : > Chi muore sull'Oceano ha diritto di esservi sepolto ». E continuano a farlo e lo faranno sempre, perchè per l'inglese la gara delle marine commerciali mondiali per offrire al passeggiero le maggiori comodità e sicurezze va intesa nel senso che non bisogna cercare di far dimenticare il mare a chi naviga, sia pure transitoriamente. Il concetto è discutibile, ma evidentemente-rispettabile e soprattuto è inglese. Le « umide cascate » dello Zambese Fisia la nave, vediamo i pcuseggieri Un buon terzo sono israeliti, particolare che dimostra com'essl abbiano, da un secolo oramai, trovato nel SudAfrica un paese assai conveniente alle oro tendenze. Negli altri ho notato una preoccupazione costante, se sudafricani, a far risaltare questa loro qualità di fronte agli inglesi. La preoccupazione è naturalmente più acuta negli originari olandesi, che rappreentano la metà dei discendenti briannici. In generale, la condizione dei bianchi sud-africani appare modesta: molti professionisti, molti agricoltori, poiché, come si sa, l'agricoltura nel Sitd-Africa, e specialmente nello Stato Libero d'Orange, sta prendendosi la rivincita sulle industrie minerarie, alle quali l bianchi poco partecipano come avoratori. Un numero notevole di pàsseggieri di seconda è rappresentato da professori e maestri di scuola, e, con una certa meraviglia, constato la presenza di « ispettori musicali » inglesi, che vanno a fare gli esaminatori nei Conservatorli musicali di Capetown, di Pretoria, di loannesburg! La materia musicale è specialmente monopolio di polacchi e russi. Di quesl'ultimt vivono nel Sud-Africa grandi colonie. Non c'è città sudafricana appena importante che non abbia la sua Università. Pochissima mano d'opera sud-africana è caucasico, sono l negri che lavorano la terra., discendono nella mi niera, esplorano la sabbia diamanti! era, poiché i loro occhi veggono assai più acutamente degli occhi dei bianchi. La questione delle due razze è fondamentale nel Sud-Africa: dei suoi aspetti e delle sue conseguenze parleremo a suo tempo, dai luoghi. Qualche turista a bordo, poiché il Sud-Africa vuole essere considerato anche come Paese di turismo, « gli americani, non irsFprpdlsrsdsapmplddcmmnsbueunnnstPgfpmlaKscpmsdcseCtrdidsurfcDddstegiMevliLcdsrlpgatgDttdElspI in numero però, vi si lasciano prendere, soprattutto per ti » clou » delle Cascate dello Zambese, le « Victoria Falls », considerale uno del fenomeni più stupefacenti di madre terra. Ma, a rigor di termine, le « Victoria Falls. appartengono territorialmente alla Rhodesia, non al Sud-Africa, che cessa alle frontiere settentrionali del Transvaal. Per raggiungerle sono necessari quasi quattro giorni continui di strada ferrata {più di 2500 chilometri da Città del Capo), in ogni modo non si va nel Sud-Africa senza spingersi allo Zambese, cioè alle cascate, larghe più di tre chilometri, e dove l'immane massa d'acqua cade da un'altezza superiore a quella della Mole Anlonelliana. E' ti . fumo che rimbomba », dicono gli indigent. è uno « dei grandi sermoni dt Dio », ripetono i bianchi, schierandosi con l'opinione del mistico poeta inglese che le ha chla mate cosi. Ma un americano, accorgendosi che non possono essere vedute per intero, salvo che dall'aereo (l'aviatore Co bham le sfiorò con l'apparecchio ma un altro po' ci rimetteva il medesimo e la pelle), cablografò deluso-. .Sono un vezzo di Nlagara e niente più!. " Prin«Pe di Galles trovò che erano nede™T,Tmente ' UmÌde '"• '* Tra i delfini L'immensa Rhodesia dunque che non appartiene all'Unione Sud Àfricana.se ne ride della vanteria digest ultima di voler considerare le « Victoria Falls . di sua pertinenza. L'U- Più spettacolose del mondo, se non più grandi. Le quattro provinole che la formano (Colonia del Capo di Buona pranza Stato Libero d'Orange, m w f 1 6 Ntttal) m » Bechuanaland, cioè la regione diamantifera di Kimberlev staccata dall'Orange e considerata come « colonia, britannica, costituiscono un paese per la massima parte temperato benché terribilmente monotono nel suoi desolati aspetti fisici interni. In questa stagione, cioè dinvemo sull'altopiano del Transvaal che è alto quasi 2000 metri sul mare si gela letteralmente. La temperatura e un po' meno rigida nella Colonia del Capo propriamente detta che ha un'altezza media di 1200 metri, e primaverlle in quella porzione della Colonia detta Provincia dell'Ovest, che è poi il territorio direttamente dipendente da Città del Capo dove due secoli fa si diressero le 4000 famiglie francesi ugonotte profughe di Francia che furono fra i primi colonizzatori dell'Africa Australe, li Natal, viceversa è considerato territorio sub-tropicale e Durban, il suo porto principale, degno di gareggiare in amenità con la baia di Sydney e quella di Rio de Janeiro. Non anticipiamo tuttavia quello che sull'Unione Sud Africana ci verrà fatto di vedere e di sentire e quindi di esprimere. La via per arrivarci è lun ga e il viaggio, come vi ho spiegato, indicibilmente monotono, poiché dopo Madera, sono 13 giorni filati di cielo e acqua, il primo corrucciato e gra vido del violenti piovaschi del tropico la seconda irata in permanenza per il vento del nord sino all'altezza della Liberia e quindi per quello del sud, che et preannunzia le furie invernali del mare australe. Fra l due venti una soluzione dt continuità che non è durata neppure dieci ore, nella quale l'oceano era calmo, ma la calura cosi pesante che t delfini saltavano a mi gliaia per un immenso spazio attorno alla nave con l'evidente speranza di trovare un istante di refrigerio nel guizzo aereo fuori del loro elemento Dato l'enorme numero dei delfini saltanti, il fenomeno appariva singolare, tanto che venne presa la temperatura del mare: 37 gradi! Non c'è male. Evidentemente i delfini non avevano l'intenzione di esprimerci con i loro salti la gioia di vederct passare. Scoppiavano anch'essi dal caldo!... Arnaldo Cipolla. *

Persone citate: Madera, Prin, Twain, Victoria Falls