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Le solenni onoranze ai venti morti nella catastrofe del polverificio bresciano Le solenni onoranze ai venti morti nella catastrofe del polverificio bresciano Brescia, 6 notte. Le popolazioni di Moruicfiiari, di Castenedolo e dei paesi circostanti sono accorse oggi a portare, in un plebiscito di commovente cordoglio, la loro solidarietà, nel dolore che le lin percosse, all* famiglie delle vii lime dello scoppio del polverificio e a rendere le estreme onoranze alle venti salme. La grossa borgata di Mont.ichiiari, è tutta in gramaglie: 1 negozi sono chiusi in segno di lutto, alle finestre e ai balconi pendono bandiere abbrunate e nella piazza e nelle vie la folla si muove lenta e mesta verso l'ospedale dove, sotto il portico parato con damasco nero a frange argentate, sono allineate le venti bare. Intorno alla iriste fila montano la guardia d'onore carabinieri e militi in alta uniforme. Accanto alle bare sono i congiunti. Le scene di dolore strazianti si ripetono ancor oggi. Popolane in gramaglie, uomini piangenti si avvicinano alle bare e le coprono di fiori. La folla man mano aumenta. Il podestà, coadiuvato da ufficiali della milizia, dal segretario pollàio e da fascisti, a stento riesce a disciplinare la grande manifestazione di cordoglio. Quando da Brescia giungono le autorità politichi» e militari si ordina il corteo. L'abate mitrato di Montichiari, circondalo dal clero, benedice le salme e la lunga colonna quindi si snoda lentamente. Aprono il corteo i •balilla, le piccole italiane, gli avanguardisti, le giovani italiane, e raccolti intomo ai gagliardetti dei fasci della città e pr vincia seguono le rappresentanze del fasci, dei combattenti, dei mutilati e le maestranze degli sta bilimenti della zona. VI sono complessivamente un centinaio di gagliardetti, altrettante bandiere e labari di as sociazioni. Foltissimo è il gruppo delle corone portate a mano. Seguono ancora la musica di Montichiari, il clero, un plotone di carabinieri in alta uniforme e quindi le saune. Folla • autorità Le bare coperte di fiori e circondate ciascuna dai parenti, avanzano len tornente portate a spalle dai fascisti e scortate da un carabiniere e da un milite. Al loro passaggio, la folla enorme che Si pigia nelle strade si Ir rigidisce nel saluto romano. Molti si Inginocchiano. Lo spettacolo della folla che segue silenziosa e commossa le bare è ve ramente impressionante. Dietro le bare seguono le autorità: il Prefetto Sol mi in rappresentanza del Governo, il segretario federale Dtignani. in rap presemanza del l'art ilo e d: S. E. Turati, il generale Dito, comandante la Divisione, il segretario federale di Torino, avv. Bianchi-Mina, che ha voluto portare alle forti popolazioni bresciane colpite da si grave sciagura la fraterna solidarietà e 11 cordoglio del Fascismo e delle maestranze torinesi, 11 direttore de La Stampa, Curzio Malaparte, gli on. Bonardi e Capoferri.in rappresentanza del fascismo bergamasco, la Magistratura con a capo il Primo Presidente della Corte d'Appello, il Questore, il vice-questore, il colonnello Galcaterra, comandante la legione dei Reali Carabinieri, il console Ba6tianon, comandante la 15.a Legione della Milizia volontaria sicurezza na zionale, il vice-podestà di Brescia, cav. Comini, col segretario generale avv. Pavoni, 11 conte Martinoni, l'avvocato Bertolotti, del Rettorato dello provincia, il conte Lechi, del Consiglio provinciale dell'Economia, il cav*. Sartori, direttore della Cassa Nazionale Infortuni, anche in rappresentanza dpi presidente sen. Bonardi, 11 segretario del sindacati Marinoni, i podestà e i segretari politici di Montichi art, Castenedolo e di altri comuni, 11 dottor Briosi, direttore della Croce Bianca e numerose altre rappresentanze. La benedizione alle salme Percorrendo le vie del paese, Il corleo lunghissimo sbocca nella piazza davanti alla cattedrale. Le salme sono trasportate dentro la chiesa, seguite dal clero, dalle autorilà e dai gagliardetti. La vasta navata del tempio è presto gremita. Tutu gli altri partecipanti al corteo sostano sulla piazza e sulle vie adiacenti. IjC bare vengono disposte al centro della navata, davanti all'altare maggiore. Il vescovo, mons. Rovetta, indossati 1 sacri paramenti e la mitrla. recita col clero la preghiera dei defunti e impartisce quindi alli salme l'assoluzione e la bejierlizione. 11 corteo poi si ricompone nello stesso ordine e si avvia al cimitero dove le venti salme vengono disposte presso la cappella. Qui vengono intonate le preci e impartita l'ultima benedizione. Quindi il Prefetto Solmi pronunzia un breve discorso: a nume de! Governo e del Partilo egli saluta le nobili vittime del lavoro e alle fam glie rinnova le piti affettuose espressioni di cordoglio. Il rito fascista Il segretario federale Dugnani fa l'appello del morti e a ciascun nome la folla risponde « epresente ». Il corteo a questo Punto si scioglie ma se ne forma un altro subito: quello che scorta le sei salme trasportate al cimitero di Castenedolo. Anche qui la manifestazione di cordoglio si rinnova con la stessa Imponenza : tutta la popolazione si è raccolta alle porte del paese per accogliere le salme e passando davanti alla chiesa le accompagna al cimitero. Frattanto sono state identificate anche le due ultime vittime che fino a ieri erano rimaste sconosciute: Volta Maria di Desiderio di anni 23 e il meccanico Ruggero Ruggeri di Brescia, figlio del macchinista della trnnivia a vapore Brescia-Mantova. Cosi il tragico bilancio e completo: le venti salme che stasera sono state inumate hanno tutte un nome e i loro cari avranno almeno il conforto di cospargerne di fiori e di lacrime le tombe. Le condizioni dei nove feriti degenti all'ospedale di Brescia e di Montichiari sono stazionarle. Questa sera da Castenedolo è stato trasportato al nostro ospedale un altro ferito nel tragico incidente: certo Ornassi Domenico che presenta gravi ustioni per tutto il corpo e che 6 stato ricoverato con prognosi riservata. La sottoscrizione per le famiglie delle vittime, (promossa dalla Federazione provinciale fascista, di cui sono state segnalate ieri le Prime offerte, ha raggiunto circa lire GO mila. ntsictz