I (medici della montagna)

I (medici della montagna) I (medici della montagna) Visita di istruzione nel Cuneese dì Ufficiali della Milizia Forestale Cuneo, 2 notte. Cuneo ospita di questi giorni i • mettici della montagna ». Tutti sanno ormai che la montagna è malata, e che ha bisogno di cure. Forse non è una vera malattia, e più chp altro si tratto di trascuratezza, di abbajidomo, ma comunque i danni ci sono, « lutti da parecchio tempo sentiamo parlare di disboscamehto, di spopolamento. E' la voce d'allarme dei medici della montagna, i quali però vi aggiungono i rimedi per la grande malata. Ed ecco che noi sentiamo altresì parlare di rimboschimento, di sistemazioni di bacini montani, di muove vie di comunicazione, di miglioramenti in genere. Tra quanti segnalano i malanni delia montagna, ci può essere anche, t\d esemplo, a proposito dello spopolamento, l'uomo politico, il sociologo. Ma 11 vero medico, qneillo tecnico, quello cioè ohe è semipre a contatto con la montagna e di continuo la studia e le tasta il polso, quello che vive con lei, quello che ne è anche l'amico e il difensore, si identifica con l'ufficiali' della Milizia forestale. Lui il medico, e I suoi uomiitii di truppa gli infermieri. A !ul studiare la malattia e indicare i rimedi; agli altri il compilo di applicarli e di segnalarne gli effetti. Tutti sanno che la Milizia forestale ha anche mansioni di polizia; ma questa quasi passa in seconda linea di fronte a tale vasta opera d'igiene e di cura, ohe è poi opera di passione e di amore. I « medici » in viaggio La fucina di questi medici è Firenze, col suo Istituto superiore di scienze agrarie e forestali. Ogni anno viene bandito un concorso fra giovani ingegneri e dottori in agraria. 1 vincitori frequentano un corso, della durata di un anno, di specializzazione in scienze forestali e, superati gli esami, entrano nei ruoli degli ufficiali della Milizia forestale. OgiLi anno, prima degli esami, gli allievi, con la guida dei loro professori, compiono un lungo viaggio di istruzione, per allacciare i diretti rapporti, la reale, personale conoscenza della montagna. E' il battesimo dei medici «in pectore», che entrano nella pratica delle loro attribuzioni. Questi sono appunto I medici che Cuneo da alcuni giorni accoglie: una ventina di allievi coi professori Di Telia, Pavari e De Orazi, e col direttore seniore dott. Di Chioni. La comitiva è in viaggio di istruzione dal l.o luglio; ha fatto una lunga permanenza a Valiombrosa per le esercitazioni pratiche, poi ha visitato alcune foreste demaniali dell'altopiano di Tamova vicino a Gorizia, i rimboschimenti del Carso goriziano, le sistemazioni idrauliche dell'Alta Carnia; e da ultimo è giunta a Cuneo, per prendere visione di tutta una serie di lavori, eseguiti o in corso di esecuzione sulle nostre montagne. Delle tre maggiori Legioni forestali — Torino, Trento e Gorizia, che sono poi quelle del confine settentrionale — Torino è certamente la principale; e Cuneo, a sua volta, offre con la sua estensione una importantissima zona provinciale. Ricco e molteplice è il programma delle opere, e si lavora con costanza ed entusiasmo. Vero è che l'organico contempla per Cuneo nove ufficiali della Milizia forestale, mentre presentemente non ve ne sono ohe tre: il seniore cav. dott. Ferrari, il centurione dott. Federico e il capomanipolo Ing. Paltrinieri; ma lo zelo rimedia a molte deflcenze inevitabili. I tre ufficiali hanno un animatore instancabile e sagace nel loro capo, il comandante della Legione di Torino, console dott. Chierici. Episodio da Medioevo, ma miglioralo Perciò Cuneo ha potuto offrire in visita ai suoi graditi ospiti parecchi ed importanti lavori : programma cosi ricco che non si direbbe conseguito nei soli due anni di amministrazione della Milizia forestale. Queste benemerenze sono messe in luce da poche Cifre, da un breve raffronto. Nell'anno 1926-27, la vecchia amministrazione fece rimbosohimenti per 98 ettari; nel suo primo anno di vita, 1927-M, la Milizia forestale ne fece per 300 ettari; e mentre prima il costo veniva ad essere di L. 1600 per ettaro, ora è stato ridotto a 1200. La vecchia azienda forestale era sufficientemente apatica e neghittosa, come era in genere di tutti gli enti del vecchio regime. Prendendo possesso delQ'Amministrazione forestale, il Comando della Legione trovò un fondo di 200.000 lire, che era lasciato 11 inoperoso. Fu tanta manna per i nuovi amministratori, che convertirono la somma in lavori di immediata urgenza e utilità. Questo fervore di attività ha portato dell'entusiasmo in un clima general mente assai freddo, in qualche caso è stato preso ad esemplo. Ne citiamo uno. A Ponteciiianale (Valvaraita) un bel giorno il messo comunale diede flato alla tromba, e chiamò tutti a rac colta. Ogni anno la valanga minac clava il paese, e il podestà spiegò al popolo convenuto che bisognava pensare a provvedere, anzi che bisognava provvedere senz'altro. E difatti, uomini e donne si misero al lavoro, gratuitamente, e venne fatta un'opera di consolidamento, per cui ogni pericolo è ormai scongiurato. Nè qui si arresta « lo spirito forestale » di detto paese, come dicono ì « medici » del luogo. La popolazione decise ed effettuò anche un rimboschimento a protezione generale dell'abitato. E tali opere hanno pure un'importanza turistica, poiché il pnese è soggiorno di villeggiatura e méta di escursioni. E', insomma, la vecchia comunità medievale in funzione, ma con spirito totalmente moderno. La.prima gita degli ospiti, compiuta comodamente a mezzo di autoveicoli, è stata fatta in Val Pesio, al vivaio di Chiusa. Quattro sono i. vivai della Milizia forestale, in questa provincia: quelli di Chiusa Pesio, VinaSio, Sampevre e Paesana. Essi hanno dato quest'anno oltre quattro milioni di piantine; cifra spettacolosa, che tuttavia avrebbe potuto essere superata, se non si fosse ficcato in mezzo un imprevisto nemico, piccolo ma tenace: il maggiolino, di cui c'ò stata una vera invasione. Oltre la metà di questo quantitativo viene impiegato nei rimboschimenti locali ; il rimanente viene destinato ad altri luoghi. Si tratta in gran parto di piante resinose, ma vi è pure una certa quantità di castani. I visitatori non hanno potuto che ammirare l'estensione, la qualità e I modi della coltura, di cui quella di Pesto è un esemplare. Milioni di piantine a... di maggiolini Domenica è stata compiuta una gita Ano a Tenda. Ecco, ai primi, contrafforti alpini, le alture coperte da un vello denso e verde: i castani, quelli che danno i celebrati « marroni ». Ma qua e là le groppe dei monti sono chiazzate da macchie in cui il castano si dirada e sembra perire. Questa montagna rivela qui una delle Mie malattie: una malattia voluta dall'uomo, dalla sua sete di guadagno. Vicino a Robilante si incontra una fabbrica di tannino, ed essa dà 1a spiegazione del male. Si abbattono 1 castani per ven derli alla fabbrica di tannino, il che dà un provento immediato e conside revolo. Ma nel taglio si va più in là del necessario, trattandosi di boschi relativamente giovani (un bosco di ca Stani è giovane ancora a cento anni...) e si semina cosi II danno fu¬ Svvstvddpprslvcngnssbdggtd1TozdmVensdqcsGsdtltgpatptdadmapntdAdderllvRfpbbelmdlpsnCccgppsf1snuCvispnrllpeMl turo. Ma la Milizia, forestale osserva e studia, e proporrà certamente un rimedio al grave inconveniente. Da 40 mila pecore a 8 mila Jn vicinanza di Limone, Il declivio della montagna appare, sopra la ferrovia, tutto strialo orizzontalmente. Sono le anti-valanghe costruite per ovviare alla iattura di avere, ogni Inverno che fosse piuttosto nevoso, la ferrovia bloccata dalle valanghe e la stazione minacciata e talvolta investita. L'opera venne iniziata dieci anni ra, ma non fu ultimata che ora. Quivi sono stati sperimentati due modi, due sistemi di pnravalanghe : a terrazzamenti con muri e a terrazzamenti con ciglioni di terra. Più efficaci si dimostrarono questi ultimi, perchè permettono il rimboschimento, e le piante difendono meglio contro il pericolo, anche quando questo è costituito da « lisciate » superficiali. Altre paravalanghe si incontrano più in hi, subito dopo la galleria stradale del Col di Tenda, e interessano una superficie di 40 ettari, sul ripido versante del Lordo Tavan. Tenda, infine, rivela un'altra guivn malattia della montagna: la prin clpale, quella del disboscamene. Sono stati distrutti dei boschi interi di grandi estensioni, e non sono più rinati — di guisa che anche a bassa altitudine, all'altezza stessa della strada, fanno triste mostra di sé vasti appezzamenti brulli e desolati. 11 bosco non è più rinato perchè, subito dopo il taglio, vi si mandarono i greggi a pascolare, i quali distrussero i germogli. Ma questo sistema non ha tardalo a rivelare le sue conseguenze di Impoverimento, di depauperamen 10 generale. Le 40 mila pecore che Tenda poteva una volta vantare sono ora ridotte a otto mila. E' la decadenza di una fiorente e redditizia industria I Le peoore scozzesi Oggi le visite sono continuate. In mattinata sono stati scelti a meta, in Valle Stura, i boschi di Pietraporzio e di Sambuco. Pranzo alla Maddalena, e, nel pomeriggio, visita a Bersezio. al greggie di pecore scozzesi dell'Istituto zootecnico piemontese. E' questo un utile e ardito esperimento che viene iniziato d'accordo fra il suddetto Istituto e l'Ente forestale. Grandi vantaggi si attendono dalla sua riuscita, cioè dall'acclimatazione di questo animale sulle nostre montagne. La pecora scozzese dà infatti lana pregiatissima e in grande quantità. L'animale presenta un vello magnifico, che scende a ricoprire quasi per intero le gambe. Inoltre questa pecora pare presenti il vantaggio di accontentarsi di brucare l'erba, rispettando gli arbusti, il che è una vera provvidenza per la vegetazione montana. . , I sopraluoghi della comitiva di studiasi della montagna continueranno ancora domani e posdomani. A Vinadio saranno visibili le opere di sistemazione dei torrenti Nebius e Terrals, a difesa dell'abitato, opere che conxprendono rinsaldamenti di terreni franosi, imbrigliamenti, rimboschimenti, ecc. Altro imponente lavoro è quello del Rio Infernotto sopra Barge. Anche questo paese era minacciato dalle piene del torrente. Si è provveduto col rimboschimento di oltre 250 ettari di terreno, di guisa che la terra, rinsaldata, non è più dilavata dall'acqua, che più non può portare alluvioni. L'opera è quasi ultimata. Quivi è pure stato costruito un magnifico Rifugio forestale, dove i visitatori si fermeranno a colazione. Se rimarrà tempo, le visite saranno portate anche ad altri lavori: 11 rimboschimento di 100 ettari sopra Frabosa Soprana, fallo a scopo protettivo ed anche turistico, poiché si tratta di luogo assai frequentato; il rimboschimento e i paravalanghe presso Valdierl; certi miglioramenti praticati alla viabilità, come in Comune di Stroppo, e miglioramenti ottenuti sui pascoli, ad esempio quelli di Tenda, Vinadio, Demonte, Magliano Alpi, ecc. Cioè, 1 visitatori avranno la visione completa della non piccola e non facile opera compiuta dalla giovane e già benemerita Milizia forestale, in prò dei nostri monti, vale a dire in prò della ricchezza nazionale. Ricevimento ufficiale Alla comitiva degli allievi e professori dell'Istituto di scienze forestali fanno signorilmente gli onori di casa 11 console Chierici e i suol ufficiali subalterni Ferrari, Federico e Paltonieri. Domenica si ebbe una parentesi ufficiale. Gli ospiti furono ricevuti dal Consiglio dell'Economia, nel suo nuovo splendido palazzo. Erano presenti il Prefetto della Provincia, S. E. Chissà, presidente del Consiglio, il vicepresidente on. Imberti, podestà di Cuneo, il gen. Pugnani, il console Chierici, numerose altre autorità e un eletto stuolo di invitati. Agli ospiti, allievi e insegnanti, ha personalmente pòrto un cordiale saluto il Prefetto, e a nome del festeggiati ha risposto il prof. Di Telia. Si è parlato della Milizia Forestale e si sono messi in luce i suoi nobili compiti, che nascono dall'amore della terra e si risolvono nella terra stessa, cioè in una valorizzazione del suolo che ci nutre: compiti, perciò, altamente civili e patriottici. I convenuti hanno calorosamente applaudito 1 due oratori. La cerimonia si chiuse con un signorile rinfresco. dcsasEotspmvcivsdslsadpntpsBndafesIpsngNsBpmssirscfgmmtomlabavinl